<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il ministro francese contro i koreani! | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Il ministro francese contro i koreani!

manuel46 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Rugo ha scritto:
Il ministro dell'industria francese ha consigliato ai suoi connazionali di non acquistare auto del gruppo Hyundai-kia perchè fanno lavorare i loro dipendenti fino a 12 ore al giorno! Mah...

Io sono combattuto tra dargli ragione e credere che ognuno fa quello che meglio crede,
il fatto è che anche nel boom economico degli anni '60 in italia...o meglio nel nord italia, lavoravano 12 ore al giorno se non più, per 6 giorni la settimana e la domenica mattina,
l'operaio nella mezza giornata che gli rimaneva, si faceva la casetta un po' alla volta ecc,
Non siamo sicuramente figli delle 8 ore o delle 6 ore di certi dipendenti pubblici,
con queste ore di lavoro e la pressione fiscale che c'è, di questo passo ci venderemo anche le mutande,
I casi sono due, o c'è una regolamentazione globale del lavoro, oppure ci si adegua......sindacati permettendo!

ognuno fa quello che crede, basta che lo faccia a casa sua
non in un mondo intercomunicante

Io sono anche d'accordo, peccato che quando eravamo noi la cina o la corea,
abbiamo solo pensato a produrre a più non posso, a costo di non so quanti morti sul lavoro, a costo di aver inquinato fiumi e mari, a costo di immense colate di cemento,
il marmo pregiato delle mie parti è finito gran parte all'estero, agli operai per i motivi citati nel primo post, non faceva schifo fare 12 ore al giorno 6 gg su 7,
i vari laboratori nati negli scantinati e improvvisati calzifici, maglifici ecc non li ha inventati la cina, li abbiamo inventati noi,
famiglie che lavoravano h24 a turno, officine meccaniche che nascevano come funghi ecc,
eppure erano in regola con le leggi sul lavoro dell'epoca!

Io sono per le condizioni che ci sono oggi, questo è indubbio, ma non si può essere ipocriti e negare che quello che fanno adesso cina india e corea, lo abbiamo sempre fatto pure noi, i suv al nord non ci sono solo per l'evasione parziale o totale di alcuni, ma perchè la gente si è fatta il sedere cimentandosi in attività che li hanno assorbiti quasi totalmente,
conosco famiglie di calzettieri che la domenica mattina facevano a turno per andare a messa, cominciavano i nonni con la messa delle 6, poi tornavano per riattaccarsi alle macchine, cosi potevano andarci i figli/nuore nipoti ecc, tutto per rispettare le commesse......e di esempi ne avrei tanti!

Pian,
mi sono evidentemente espresso male,
noi come la Germania.....distrutti, ci siamo messi a lavorare
a partire dal mercato interno, e in una crescita che ha impiegato decenni
( non si sapeva neanche piu' di tanto delle conoscenze ecologiste di oggi )
Oggi Cinesi e affini hanno cominciato scopiazzando tutto il possibile
rivendendoci poi a meta' prezzo le nostre cose.
Sai quanti brevetti ci hanno " raggirato "....non ci sono solo le auto ;)
 
a_gricolo ha scritto:
Da tenere presente che Hyundai non fa solo auto, ma è anche un colosso della produzione di acciaio e possiede il terminale portuale più grande del mondo. Si fanno in casa anche le lamiere per le loro auto, sono attivi nelle costruzioni navali, ferroviarie, elettronica, finanza, logistica, trasporti, grande distribuzione... sai le economie di scala che riescono a realizzare?

Vedi sopra il mio post per l'inquadramento generale.
Cmq l'idea dei francesi di dazi di importazione, alterazioni del mercato e protezionismo se da una parte è una flebo a un morto dall'altra obbliga te a sborsare soldi in più se voglio la Kia invece della citroën ...
A buon intenditor...
Invece se risultasse che in Corea che compra più macchine coreane di quante francesi in Francia, ci fossero meccanismi distorsivi o occulti di impedimento alle vendite europee allora bene farebbe la UE a farsi sentire.
 
State un po confondendo le cose, innanzitutto il faireast non è tutto uguale, per esempio tra giappone e cina c'è una differenza abissale.
il mercato cinese ha di fatto rovinato il nostro, io sono nel mondo delle scarpe e posso dire che competere con loro è impossibile, la maggior parte delle fabbriche non ha norme neanche paragonabili con quelle italiane, produrre la costa un decimo, ma non perchè son più bravi, semplicemente perchè sono 2 mondi completamente diversi. La maggior parte delle fabbriche italiane hanno chiuso i battenti, andando a produrre in cina (chi non ha chiuso) e rimanendo semplici commerciali. Il problema che se chiudi la manodopera e lasci a casa gli operai, alla fine in italia ti mancherà la gente che possa comprare quello che tu produci in cina e importi in italia. Questo esempio lo si può paragonare anche ad altre industrie (l'industria dell'auto è un po più complessa).
Per tornare al discorso dei dazi, in certi casi non è sbagliato, io lavoro con il giappone e loro i dazi ce li hanno eccome, tutti i prodotti importati sono soggetti a dazio doganale!!! in misura differente, se importi un bene che viene prodotto anche all'interno del paese il dazio sale, se invece non viene fabbricato/prodotto nel paese il dazio è quasi zero. Ora questa semplice operazione, aiuta molto il lavoro interno e mi sembra una mossa semplice ma al quanto efficace.
Con l'avvento del libero mercato è accaduto purtroppo anche questo, chiariamoci, il libero mercato è una cosa positiva a patto però che i paesi che si scambiano merci senza dazi, abbiano strutture, norme che regolamentano il lavoro, salvaguardia dell'ambiente, ecc. paragonabili. ;)
 
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Rugo ha scritto:
Il ministro dell'industria francese ha consigliato ai suoi connazionali di non acquistare auto del gruppo Hyundai-kia perchè fanno lavorare i loro dipendenti fino a 12 ore al giorno! Mah...

Io sono combattuto tra dargli ragione e credere che ognuno fa quello che meglio crede,
il fatto è che anche nel boom economico degli anni '60 in italia...o meglio nel nord italia, lavoravano 12 ore al giorno se non più, per 6 giorni la settimana e la domenica mattina,
l'operaio nella mezza giornata che gli rimaneva, si faceva la casetta un po' alla volta ecc,
Non siamo sicuramente figli delle 8 ore o delle 6 ore di certi dipendenti pubblici,
con queste ore di lavoro e la pressione fiscale che c'è, di questo passo ci venderemo anche le mutande,
I casi sono due, o c'è una regolamentazione globale del lavoro, oppure ci si adegua......sindacati permettendo!

ognuno fa quello che crede, basta che lo faccia a casa sua
non in un mondo intercomunicante

Io sono anche d'accordo, peccato che quando eravamo noi la cina o la corea,
abbiamo solo pensato a produrre a più non posso, a costo di non so quanti morti sul lavoro, a costo di aver inquinato fiumi e mari, a costo di immense colate di cemento,
il marmo pregiato delle mie parti è finito gran parte all'estero, agli operai per i motivi citati nel primo post, non faceva schifo fare 12 ore al giorno 6 gg su 7,
i vari laboratori nati negli scantinati e improvvisati calzifici, maglifici ecc non li ha inventati la cina, li abbiamo inventati noi,
famiglie che lavoravano h24 a turno, officine meccaniche che nascevano come funghi ecc,
eppure erano in regola con le leggi sul lavoro dell'epoca!

Io sono per le condizioni che ci sono oggi, questo è indubbio, ma non si può essere ipocriti e negare che quello che fanno adesso cina india e corea, lo abbiamo sempre fatto pure noi, i suv al nord non ci sono solo per l'evasione parziale o totale di alcuni, ma perchè la gente si è fatta il sedere cimentandosi in attività che li hanno assorbiti quasi totalmente,
conosco famiglie di calzettieri che la domenica mattina facevano a turno per andare a messa, cominciavano i nonni con la messa delle 6, poi tornavano per riattaccarsi alle macchine, cosi potevano andarci i figli/nuore nipoti ecc, tutto per rispettare le commesse......e di esempi ne avrei tanti!

Pian,
mi sono evidentemente espresso male,
noi come la Germania.....distrutti, ci siamo messi a lavorare
a partire dal mercato interno, e in una crescita che ha impiegato decenni
( non si sapeva neanche piu' di tanto delle conoscenze ecologiste di oggi )
Oggi Cinesi e affini hanno cominciato scopiazzando tutto il possibile
rivendendoci poi a meta' prezzo le nostre cose.
Sai quanti brevetti ci hanno " raggirato "....non ci sono solo le auto ;)

...be anche korea cina e giappone non sono usciti proprio indenni dalla guerra,e ora se vai a vedere i paesi che registrano piu brevetti rimarrai sorpreso!
 
Rugo ha scritto:
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Rugo ha scritto:
Il ministro dell'industria francese ha consigliato ai suoi connazionali di non acquistare auto del gruppo Hyundai-kia perchè fanno lavorare i loro dipendenti fino a 12 ore al giorno! Mah...

Io sono combattuto tra dargli ragione e credere che ognuno fa quello che meglio crede,
il fatto è che anche nel boom economico degli anni '60 in italia...o meglio nel nord italia, lavoravano 12 ore al giorno se non più, per 6 giorni la settimana e la domenica mattina,
l'operaio nella mezza giornata che gli rimaneva, si faceva la casetta un po' alla volta ecc,
Non siamo sicuramente figli delle 8 ore o delle 6 ore di certi dipendenti pubblici,
con queste ore di lavoro e la pressione fiscale che c'è, di questo passo ci venderemo anche le mutande,
I casi sono due, o c'è una regolamentazione globale del lavoro, oppure ci si adegua......sindacati permettendo!

ognuno fa quello che crede, basta che lo faccia a casa sua
non in un mondo intercomunicante

Io sono anche d'accordo, peccato che quando eravamo noi la cina o la corea,
abbiamo solo pensato a produrre a più non posso, a costo di non so quanti morti sul lavoro, a costo di aver inquinato fiumi e mari, a costo di immense colate di cemento,
il marmo pregiato delle mie parti è finito gran parte all'estero, agli operai per i motivi citati nel primo post, non faceva schifo fare 12 ore al giorno 6 gg su 7,
i vari laboratori nati negli scantinati e improvvisati calzifici, maglifici ecc non li ha inventati la cina, li abbiamo inventati noi,
famiglie che lavoravano h24 a turno, officine meccaniche che nascevano come funghi ecc,
eppure erano in regola con le leggi sul lavoro dell'epoca!

Io sono per le condizioni che ci sono oggi, questo è indubbio, ma non si può essere ipocriti e negare che quello che fanno adesso cina india e corea, lo abbiamo sempre fatto pure noi, i suv al nord non ci sono solo per l'evasione parziale o totale di alcuni, ma perchè la gente si è fatta il sedere cimentandosi in attività che li hanno assorbiti quasi totalmente,
conosco famiglie di calzettieri che la domenica mattina facevano a turno per andare a messa, cominciavano i nonni con la messa delle 6, poi tornavano per riattaccarsi alle macchine, cosi potevano andarci i figli/nuore nipoti ecc, tutto per rispettare le commesse......e di esempi ne avrei tanti!

Pian,
mi sono evidentemente espresso male,
noi come la Germania.....distrutti, ci siamo messi a lavorare
a partire dal mercato interno, e in una crescita che ha impiegato decenni
( non si sapeva neanche piu' di tanto delle conoscenze ecologiste di oggi )
Oggi Cinesi e affini hanno cominciato scopiazzando tutto il possibile
rivendendoci poi a meta' prezzo le nostre cose.
Sai quanti brevetti ci hanno " raggirato "....non ci sono solo le auto ;)

...be anche korea cina e giappone non sono usciti proprio indenni dalla guerra,e ora se vai a vedere i paesi che registrano piu brevetti rimarrai sorpreso!

Si sta parlando di Cina e Korea....
Quando lavoravamo come matti noi,
nessuno vendeva cola' ( tutto il Sud Est asiatico ), se non il Giappone,
che nel giro di neanche 10 anni si era ripreso.
Oggi Cina e Korea hanno invece davanti a loro,
a parte il cambio di mentalita' dovuta ai tempi diversi,
un bacino ricco a cui vendere....cosa che noi, appunto, non avevamo
 
a_gricolo ha scritto:
Da tenere presente che Hyundai non fa solo auto, ma è anche un colosso della produzione di acciaio e possiede il terminale portuale più grande del mondo. Si fanno in casa anche le lamiere per le loro auto, sono attivi nelle costruzioni navali, ferroviarie, elettronica, finanza, logistica, trasporti, grande distribuzione... sai le economie di scala che riescono a realizzare?

Straquotone....
 
arizona77 ha scritto:
Rugo ha scritto:
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
manuel46 ha scritto:
Rugo ha scritto:
Il ministro dell'industria francese ha consigliato ai suoi connazionali di non acquistare auto del gruppo Hyundai-kia perchè fanno lavorare i loro dipendenti fino a 12 ore al giorno! Mah...

Io sono combattuto tra dargli ragione e credere che ognuno fa quello che meglio crede,
il fatto è che anche nel boom economico degli anni '60 in italia...o meglio nel nord italia, lavoravano 12 ore al giorno se non più, per 6 giorni la settimana e la domenica mattina,
l'operaio nella mezza giornata che gli rimaneva, si faceva la casetta un po' alla volta ecc,
Non siamo sicuramente figli delle 8 ore o delle 6 ore di certi dipendenti pubblici,
con queste ore di lavoro e la pressione fiscale che c'è, di questo passo ci venderemo anche le mutande,
I casi sono due, o c'è una regolamentazione globale del lavoro, oppure ci si adegua......sindacati permettendo!

ognuno fa quello che crede, basta che lo faccia a casa sua
non in un mondo intercomunicante

Io sono anche d'accordo, peccato che quando eravamo noi la cina o la corea,
abbiamo solo pensato a produrre a più non posso, a costo di non so quanti morti sul lavoro, a costo di aver inquinato fiumi e mari, a costo di immense colate di cemento,
il marmo pregiato delle mie parti è finito gran parte all'estero, agli operai per i motivi citati nel primo post, non faceva schifo fare 12 ore al giorno 6 gg su 7,
i vari laboratori nati negli scantinati e improvvisati calzifici, maglifici ecc non li ha inventati la cina, li abbiamo inventati noi,
famiglie che lavoravano h24 a turno, officine meccaniche che nascevano come funghi ecc,
eppure erano in regola con le leggi sul lavoro dell'epoca!

Io sono per le condizioni che ci sono oggi, questo è indubbio, ma non si può essere ipocriti e negare che quello che fanno adesso cina india e corea, lo abbiamo sempre fatto pure noi, i suv al nord non ci sono solo per l'evasione parziale o totale di alcuni, ma perchè la gente si è fatta il sedere cimentandosi in attività che li hanno assorbiti quasi totalmente,
conosco famiglie di calzettieri che la domenica mattina facevano a turno per andare a messa, cominciavano i nonni con la messa delle 6, poi tornavano per riattaccarsi alle macchine, cosi potevano andarci i figli/nuore nipoti ecc, tutto per rispettare le commesse......e di esempi ne avrei tanti!

Pian,
mi sono evidentemente espresso male,
noi come la Germania.....distrutti, ci siamo messi a lavorare
a partire dal mercato interno, e in una crescita che ha impiegato decenni
( non si sapeva neanche piu' di tanto delle conoscenze ecologiste di oggi )
Oggi Cinesi e affini hanno cominciato scopiazzando tutto il possibile
rivendendoci poi a meta' prezzo le nostre cose.
Sai quanti brevetti ci hanno " raggirato "....non ci sono solo le auto ;)

...be anche korea cina e giappone non sono usciti proprio indenni dalla guerra,e ora se vai a vedere i paesi che registrano piu brevetti rimarrai sorpreso!

si sta parlando di Cina e Korea....quando lavoravamo come matti noi
nessuno vendeva cola' ( tutto il Sud st asiatico ), se non il Giappone,
che nel giro di neanche 10 anni si era ripreso.
Oggi Cina e Korea hanno invece davanti a loro,
a parte il cambio di mentalita' dovuta ai tempi diversi,
un bacino ricco a cui vendere....cosa che noi non avevamo

...non so,io quando sento accostare la korea del sud alla cina mi vengono i brividi. Sono 2 paesi completamente diversi. La prima è un paese ultra moderno e avanzato con un reddito medio procapite tra i piu alti al mondo! La seconda nonostante il boom economico,si deve considerare ancora un paese in via di sviluppo,perche la popolazione ha un reddito ancora troppo basso,deve ancora modernizzare molte infrastrutture ecc...certo,sta facendo passi da gigante ma ci vuole ancora un po di tempo!
 
Cina e korea sono stati accumunati da Manuel
solo per essere grandi lavoratori e aspiranti ( giustamente ) al
nostro benessere;
poi la cosa e' un po' degenerata....vedi sopra
 
arizona77 ha scritto:
Cina e korea sono stati accumunati da Manuel
solo per essere grandi lavoratori e aspiranti ( giustamente ) al
nostro benessere;
poi la cosa e' un po' degenerata....vedi sopra

No,tranquillo non mi riferivo a te. Parlavo in generale,c'è gente che usa il termine "koreano" come dispregiativo per definire oggetti economici. Poi gli chiedi di indicarti la korea sul mappamondo e non lo sanno,magari scopri anche che in tasca hanno uno smarthphone della Samsung e a casa uno schermo ultrapiatto della Lg e non sanno nemmeno che sono koreani....mah,l'ignoranza è proprio una brutta cosa!
 
zeusbimba ha scritto:
State un po confondendo le cose, innanzitutto il faireast non è tutto uguale, per esempio tra giappone e cina c'è una differenza abissale.
il mercato cinese ha di fatto rovinato il nostro, io sono nel mondo delle scarpe e posso dire che competere con loro è impossibile, la maggior parte delle fabbriche non ha norme neanche paragonabili con quelle italiane, produrre la costa un decimo, ma non perchè son più bravi, semplicemente perchè sono 2 mondi completamente diversi. La maggior parte delle fabbriche italiane hanno chiuso i battenti, andando a produrre in cina (chi non ha chiuso) e rimanendo semplici commerciali. Il problema che se chiudi la manodopera e lasci a casa gli operai, alla fine in italia ti mancherà la gente che possa comprare quello che tu produci in cina e importi in italia. Questo esempio lo si può paragonare anche ad altre industrie (l'industria dell'auto è un po più complessa).
Per tornare al discorso dei dazi, in certi casi non è sbagliato, io lavoro con il giappone e loro i dazi ce li hanno eccome, tutti i prodotti importati sono soggetti a dazio doganale!!! in misura differente, se importi un bene che viene prodotto anche all'interno del paese il dazio sale, se invece non viene fabbricato/prodotto nel paese il dazio è quasi zero. Ora questa semplice operazione, aiuta molto il lavoro interno e mi sembra una mossa semplice ma al quanto efficace.
Con l'avvento del libero mercato è accaduto purtroppo anche questo, chiariamoci, il libero mercato è una cosa positiva a patto però che i paesi che si scambiano merci senza dazi, abbiano strutture, norme che regolamentano il lavoro, salvaguardia dell'ambiente, ecc. paragonabili. ;)

Lo sai sì? Che se compri una daihatsu o una mitsubishi fatta la paghi secco il 10,1 di dazi doganali? Più tutto il resto...
Chiamiamo le cose col loro nome...
 
zero c. ha scritto:
zeusbimba ha scritto:
State un po confondendo le cose, innanzitutto il faireast non è tutto uguale, per esempio tra giappone e cina c'è una differenza abissale.
il mercato cinese ha di fatto rovinato il nostro, io sono nel mondo delle scarpe e posso dire che competere con loro è impossibile, la maggior parte delle fabbriche non ha norme neanche paragonabili con quelle italiane, produrre la costa un decimo, ma non perchè son più bravi, semplicemente perchè sono 2 mondi completamente diversi. La maggior parte delle fabbriche italiane hanno chiuso i battenti, andando a produrre in cina (chi non ha chiuso) e rimanendo semplici commerciali. Il problema che se chiudi la manodopera e lasci a casa gli operai, alla fine in italia ti mancherà la gente che possa comprare quello che tu produci in cina e importi in italia. Questo esempio lo si può paragonare anche ad altre industrie (l'industria dell'auto è un po più complessa).
Per tornare al discorso dei dazi, in certi casi non è sbagliato, io lavoro con il giappone e loro i dazi ce li hanno eccome, tutti i prodotti importati sono soggetti a dazio doganale!!! in misura differente, se importi un bene che viene prodotto anche all'interno del paese il dazio sale, se invece non viene fabbricato/prodotto nel paese il dazio è quasi zero. Ora questa semplice operazione, aiuta molto il lavoro interno e mi sembra una mossa semplice ma al quanto efficace.
Con l'avvento del libero mercato è accaduto purtroppo anche questo, chiariamoci, il libero mercato è una cosa positiva a patto però che i paesi che si scambiano merci senza dazi, abbiano strutture, norme che regolamentano il lavoro, salvaguardia dell'ambiente, ecc. paragonabili. ;)

Lo sai sì? Che se compri una daihatsu o una mitsubishi fatta la paghi secco il 10,1 di dazi doganali? Più tutto il resto...
Chiamiamo le cose col loro nome...

non so per le auto, ma per tutto il resto non cisono dazi doganali in italia.. e comunque mi parli di giappone non cina, il giappone ha regole e norme sulla produzione che sicuramente gioca alla pari con l'italia.
Però loro a differenza nostra i dazi li usano eccome(altro che 10%) e fanno bene. ;)
 
zeusbimba ha scritto:
zero c. ha scritto:
zeusbimba ha scritto:
State un po confondendo le cose, innanzitutto il faireast non è tutto uguale, per esempio tra giappone e cina c'è una differenza abissale.
il mercato cinese ha di fatto rovinato il nostro, io sono nel mondo delle scarpe e posso dire che competere con loro è impossibile, la maggior parte delle fabbriche non ha norme neanche paragonabili con quelle italiane, produrre la costa un decimo, ma non perchè son più bravi, semplicemente perchè sono 2 mondi completamente diversi. La maggior parte delle fabbriche italiane hanno chiuso i battenti, andando a produrre in cina (chi non ha chiuso) e rimanendo semplici commerciali. Il problema che se chiudi la manodopera e lasci a casa gli operai, alla fine in italia ti mancherà la gente che possa comprare quello che tu produci in cina e importi in italia. Questo esempio lo si può paragonare anche ad altre industrie (l'industria dell'auto è un po più complessa).
Per tornare al discorso dei dazi, in certi casi non è sbagliato, io lavoro con il giappone e loro i dazi ce li hanno eccome, tutti i prodotti importati sono soggetti a dazio doganale!!! in misura differente, se importi un bene che viene prodotto anche all'interno del paese il dazio sale, se invece non viene fabbricato/prodotto nel paese il dazio è quasi zero. Ora questa semplice operazione, aiuta molto il lavoro interno e mi sembra una mossa semplice ma al quanto efficace.
Con l'avvento del libero mercato è accaduto purtroppo anche questo, chiariamoci, il libero mercato è una cosa positiva a patto però che i paesi che si scambiano merci senza dazi, abbiano strutture, norme che regolamentano il lavoro, salvaguardia dell'ambiente, ecc. paragonabili. ;)

Lo sai sì? Che se compri una daihatsu o una mitsubishi fatta la paghi secco il 10,1 di dazi doganali? Più tutto il resto...
Chiamiamo le cose col loro nome...

non so per le auto, ma per tutto il resto non cisono dazi doganali in italia.. e comunque mi parli di giappone non cina, il giappone ha regole e norme sulla produzione che sicuramente gioca alla pari con l'italia.
Però loro a differenza nostra i dazi li usano eccome(altro che 10%) e fanno bene. ;)

Beh altrimenti da altri fini conoscitori del mondo ancora io differenzio tra Cina Corea e Nippon 8)
Ma il discorso serio è che la UE dei vari barroso tajani van rompuy e compagnia briscola impone dazi europei appunto e non nazionali sulle auto jap.
Liberisti alla matriciana appunto. Anzi all'alsaziana :D
 
Automobilisticamente parlando, in Corea oltre ad aver luogo un "mezzo embargo" nei confronti di ciò che non'è di origini/fattura locale ... non vi è (prevedibilmente?) neanche poi la possibilità nel produrre li da parte dei "non pertinenti"...

E te credo che ...
 
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