La Germania è stato il paese più colpito dal calo delle immatricolazioni: -23,4%. Tra i costruttori sono andati male Ford (-13,9%) e Fiat (-19,1%). Fra le italiane si salva l'Alfa Romeo con -1,4%.
UN ANNO IN ROSSO - L'Acea, l'associazione dei costruttori di auto presenti in Europa ha diffuso i dati di immatricolazione relativi al 2010. Nell'anno appena concluso sono state targate 13.360.599 di vetture, il 5,5% in meno rispetto all'anno scorso. A determinare questa flessione è stato soprattutto il ?crollo? delle immatricolazioni nei mercati dove non sono stati rinnovati gli incentivi statali. Ad esempio in Germania, il più grande mercato europeo, nel 2010 c'è stata una flessione di ben il 23,4%: sono state immatricolate poco più di 2,9 milioni di auto, oltre 890.000 in meno rispetto al 2009. Un po' meglio è andata in Italia, dove nei primi 3 mesi dell'anno si è fatta sentire la coda degli incentivi 2009: l'anno si è chiuso con un calo del 9,2% e 1.960.282 auto immatricolate (qui per saperne di più).
SALVI PER GLI INCENTIVI - In Francia, Spagna e l'Inghilterra le cose sono andate meglio grazie proprio a bonus governativi che sono durati più a lungo. In Francia, dove erano incentivate le vetture più ?ecologiche? (venivano stanziati in base alla quantità di CO2 emessa) sono state immatricolate più di 2.250.000 auto, un calo del 2,2% rispetto al 2009. In Inghilterra, dopo il ?boom? dei primi sei mesi (+20%), con la fine dei sussidi il mercato si è ?sgonfiato?, ma l'anno si è comunque concluso con un +1,8% e più di 2.000.000 di auto immatricolate. Un andamento simile a quello spagnolo, dove gli incentivi hanno avuto un effetto simile: al +35% dei primi sei mesi è seguito un finale +3,1% con 982.015 auto complessivamente immatricolate.
2011 SEMPRE GIÙ - Secondo l'Associazione degli Importatori tedeschi, nel 2011 in Germania ci sarà una crescita stimata del 6%, con 3.100.000 nuove auto immatricolate. Un andamento in controtendenza rispetto a quanto previsto per gli altri Paesi: Italia le previsioni parlano di un calo del 10%, valore al quale si allineano anche Francia (-10%), Spagna (-8,6%) e Inghilterra (-5%).
MOLTO BENE LAND ROVER - Spostando l'attenzione dei dati di immatricolazione dai Paesi ai costruttori, si scopre come nel 2010 l'andamento in Europa sia stato molto disomogeneo: si è passati, per esempio, dal +18,2% della Land Rover al - 27,9% della Chrysler (che comprende anche Dodge e Jeep). Tra le case ad avere incrementato le immatricolazioni nel 2010 ci sono, in ordine decrescente, Volvo (+12%), Nissan (+9,2%), Dacia (+9,1%), BMW e Mitsubishi (+6,2%), Hyundai (+4,4%), Mini e Kia (+3,9%), Renault (+3,3%), Audi (+1,6%).
MALE LA FORD - Tra i costruttori ad aver maggiormente sofferto nel 2010 ci sono i giapponesi e i cosiddetti generalisti: Honda (-23,9%), Suzuki (-23,1%), Toyota (-17,7%), Ford e Mazda (-13,9%), Smart (-13,3%), Lexus (9,8%), Jaguar (-7,5%),Volkswagen (-7,4%), Chevrolet (-6,8%), Opel (-5,8%), Seat (-5,3%), Citroën (-4,9%) e Skoda (-4,5%). Hanno invece retto, chiudendo con un sostanziale pareggio Peugeot (-1%) e Mercedes (-0,4%).
SI SALVA SOLO L'ALFA - In questo quadro di difficoltà si inserisce anche il gruppo Fiat, che nel 2010 registra un calo del 17,4% delle immatricolazioni. In particolare, ad aver perso maggiormente rispetto al 2009 sono la Fiat(-19,1%) e la Lancia (-18,2%). Si salva, invece, l'Alfa Romeo che limita le perdite a solo -1,4% con 105.797 auto. Un risultato ottenuto grazie all'arrivo della Giulietta, che ha dato ?ossigeno? alle immatricolazioni degli ultimi mesi dell'anno: dicembre si è chiuso un incremento del 37,7%.
UN ANNO IN ROSSO - L'Acea, l'associazione dei costruttori di auto presenti in Europa ha diffuso i dati di immatricolazione relativi al 2010. Nell'anno appena concluso sono state targate 13.360.599 di vetture, il 5,5% in meno rispetto all'anno scorso. A determinare questa flessione è stato soprattutto il ?crollo? delle immatricolazioni nei mercati dove non sono stati rinnovati gli incentivi statali. Ad esempio in Germania, il più grande mercato europeo, nel 2010 c'è stata una flessione di ben il 23,4%: sono state immatricolate poco più di 2,9 milioni di auto, oltre 890.000 in meno rispetto al 2009. Un po' meglio è andata in Italia, dove nei primi 3 mesi dell'anno si è fatta sentire la coda degli incentivi 2009: l'anno si è chiuso con un calo del 9,2% e 1.960.282 auto immatricolate (qui per saperne di più).
SALVI PER GLI INCENTIVI - In Francia, Spagna e l'Inghilterra le cose sono andate meglio grazie proprio a bonus governativi che sono durati più a lungo. In Francia, dove erano incentivate le vetture più ?ecologiche? (venivano stanziati in base alla quantità di CO2 emessa) sono state immatricolate più di 2.250.000 auto, un calo del 2,2% rispetto al 2009. In Inghilterra, dopo il ?boom? dei primi sei mesi (+20%), con la fine dei sussidi il mercato si è ?sgonfiato?, ma l'anno si è comunque concluso con un +1,8% e più di 2.000.000 di auto immatricolate. Un andamento simile a quello spagnolo, dove gli incentivi hanno avuto un effetto simile: al +35% dei primi sei mesi è seguito un finale +3,1% con 982.015 auto complessivamente immatricolate.
2011 SEMPRE GIÙ - Secondo l'Associazione degli Importatori tedeschi, nel 2011 in Germania ci sarà una crescita stimata del 6%, con 3.100.000 nuove auto immatricolate. Un andamento in controtendenza rispetto a quanto previsto per gli altri Paesi: Italia le previsioni parlano di un calo del 10%, valore al quale si allineano anche Francia (-10%), Spagna (-8,6%) e Inghilterra (-5%).
MOLTO BENE LAND ROVER - Spostando l'attenzione dei dati di immatricolazione dai Paesi ai costruttori, si scopre come nel 2010 l'andamento in Europa sia stato molto disomogeneo: si è passati, per esempio, dal +18,2% della Land Rover al - 27,9% della Chrysler (che comprende anche Dodge e Jeep). Tra le case ad avere incrementato le immatricolazioni nel 2010 ci sono, in ordine decrescente, Volvo (+12%), Nissan (+9,2%), Dacia (+9,1%), BMW e Mitsubishi (+6,2%), Hyundai (+4,4%), Mini e Kia (+3,9%), Renault (+3,3%), Audi (+1,6%).
MALE LA FORD - Tra i costruttori ad aver maggiormente sofferto nel 2010 ci sono i giapponesi e i cosiddetti generalisti: Honda (-23,9%), Suzuki (-23,1%), Toyota (-17,7%), Ford e Mazda (-13,9%), Smart (-13,3%), Lexus (9,8%), Jaguar (-7,5%),Volkswagen (-7,4%), Chevrolet (-6,8%), Opel (-5,8%), Seat (-5,3%), Citroën (-4,9%) e Skoda (-4,5%). Hanno invece retto, chiudendo con un sostanziale pareggio Peugeot (-1%) e Mercedes (-0,4%).
SI SALVA SOLO L'ALFA - In questo quadro di difficoltà si inserisce anche il gruppo Fiat, che nel 2010 registra un calo del 17,4% delle immatricolazioni. In particolare, ad aver perso maggiormente rispetto al 2009 sono la Fiat(-19,1%) e la Lancia (-18,2%). Si salva, invece, l'Alfa Romeo che limita le perdite a solo -1,4% con 105.797 auto. Un risultato ottenuto grazie all'arrivo della Giulietta, che ha dato ?ossigeno? alle immatricolazioni degli ultimi mesi dell'anno: dicembre si è chiuso un incremento del 37,7%.