<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il mattone non tradisce mai? | Page 17 | Il Forum di Quattroruote

Il mattone non tradisce mai?


Il problema è che a fronte di n laureati in certe discipline, l'offerta lavorativa è n/100. Siccome poi non vogliono spostarsi perché non sanno cosa troverebbero al Nord, rimangono al Sud e si accontentano. E' una situazione incancrenita. Ma almeno prendono 600 euri al mese per 5 ore di lavoro, per 5 gg settimanali. Pensa ai docenti delle scuole private, che prendono zero euri al mese. Lavorano solo per il punteggio.
 
Il problema è che a fronte di n laureati in certe discipline, l'offerta lavorativa è n/100.
In che senso? Il numero di posti è proporzionale ai laureati diviso per 100? Non saranno mica i laureati che sono cento volte tanto i posti? Non credo che ci sia proporzionalità, comunque, e credo che sarebbe bene valutare lo sbocco lavorativo prima di intraprendere un corso di studi.
 
Io sono andato un po controtendenza.

Io e mia moglie abbiamo gli studi praticamente a casa. Immobile indipendente con il PT dedicato agli studi.

Sinceramente però l'idea, quando tutto ritornerà più o meno normale, di avere clienti praticamente in casa, non ci garba tanto. Io non ricevo quasi mai nessuno ma per mia moglie è diverso.
Abbiamo così preso un piccolo bilicale, 60 mq circa, per spostare almeno il suo studio, complice i prezzi degli immobili in caduta libera.
 
In che senso? Il numero di posti è proporzionale ai laureati diviso per 100? Non saranno mica i laureati che sono cento volte tanto i posti? Non credo che ci sia proporzionalità, comunque, e credo che sarebbe bene valutare lo sbocco lavorativo prima di intraprendere un corso di studi.

i laureati sono tanti e le aziende che cercano quelle figure professionali sono pochissime. Non hai idea di quanti laureati ( soprattutto donne devo dire ) al Sud stiano a casa senza guadagnare un euro al mese. Il problema è che molti al Sud devono accettare l'idea che non ha praticamente senso - per alcune lauree, come economia e giurisprudenza - laurearsi per poi pretendere di restare al Sud.
 
i laureati sono tanti e le aziende che cercano quelle figure professionali sono pochissime. Non hai idea di quanti laureati ( soprattutto donne devo dire ) al Sud stiano a casa senza guadagnare un euro al mese. Il problema è che molti al Sud devono accettare l'idea che non ha praticamente senso - per alcune lauree, come economia e giurisprudenza - laurearsi per poi pretendere di restare al Sud.
Abbiamo messo il numero chiuso a medicina e adesso mancano medici, sia specialisti che di base, e non abbiamo messo il numero chiuso a facoltà che laureano disoccupati...
 
Tornando it, il costo è crollato e difficilmente si riprenderà. Perché, chi può, compra case grandi, magari unendo più appartamenti. Con gli stessi mq in cui vivevano mediamente 4 persone, sfruttando il cali prezzi, ma molte case restano comunque vuote, specialmente nei centri storici. Per fortuna la corsa ai nuovi edifici sta calando, dato che la popolazione cala, crescono invece i megacentri commerciali e logistici.
 
ma molte case restano comunque vuote

a volte restano vuote perché i proprietari le sopravvalutano e lo dico perché conosco un paio di persone che credono di possedere un tesoro in mattoni. Il problema è che lo pensano solo loro. Una signora non vende la villa al mare perché vuole 250 mila euri quando ville identiche vengono proposte a 100 mila euri, anche meno.
 
a volte restano vuote perché i proprietari le sopravvalutano e lo dico perché conosco un paio di persone che credono di possedere un tesoro in mattoni. Il problema è che lo pensano solo loro. Una signora non vende la villa al mare perché vuole 250 mila euri quando ville identiche vengono proposte a 100 mila euri, anche meno.
Quando ho speso circa mezzo milione per casa mia ero tentato da un'altro che costava circa 600k€, ma, pur essendo nuovo, andava tramezzato e c'era da soenderci un po'. Offrii 500 per poi trattare. Manco a parlarne, dopo 12 anni è ancora lì.
 
Il problema è che a fronte di n laureati in certe discipline, l'offerta lavorativa è n/100. Siccome poi non vogliono spostarsi perché non sanno cosa troverebbero al Nord, rimangono al Sud e si accontentano. E' una situazione incancrenita. Ma almeno prendono 600 euri al mese per 5 ore di lavoro, per 5 gg settimanali. Pensa ai docenti delle scuole private, che prendono zero euri al mese. Lavorano solo per il punteggio.

È a dir poco agghiacciante già lavorare per 600 Euro al mese, ma lavorare gratis, come si fa? Si capisco che per qualche motivo servono dei "punti" e che questi avranno un loro valore, ma alla faccia dello sfruttamento del lavoro.

Come dice π, bisogna valutare gli studi in base agli sbocchi lavorativi, a meno che uno si possa permettere di studiare per il "piacere" di farlo.
Ai miei tempi chi non aveva idea di cosa fare studiava per diventare Avvocato o Professore di qualcosa.
Forse come parte dell'educazione dell'ultimo anno delle superiori e anche dell'esame finale, bisognerebbe inserire una serie di career days, incontri con le aziende (se ci sono ancora..) per orientare i ragazzi.
Se nel raggio di 100 km si prevedono 10 posti nei prossimi cinque anni da commercialista (faccio per dire), ma 100 da ingegnere avrebbe senso che i ragazzi ne siano ben consapevoli.
Le aziende potrebbero anche offrire brevi stage estivi ecc.
Farei anche simulare la ricerca di un lavoro..
 
E' a dir poco agghiacciante lavora per 600 Euro al mese, ma lavorare gratis, come si fa? Si capisco che per qualche motivo servono dei "punti" e che questi avranno un valore alla fine, ma alla faccia dello sfruttamento del lavoro.

Fin quando ci sara' la famosa " fila 2 fuori dall' uscio....
( del datore di lavoro )
Succedera' sempre
 
Non mi sembra di aver usato un tono... sgarbato

La disciplina dei contratti commerciali, a differenza del periodo ante 1978, mi sembra ragionevole, a condizione che il locatore, prima di consegnare le chiavi, si faccia rilasciare una fideiussione bancaria "a prima richiesta" di almeno 12 mesi (e questo consente di escludere i cioccapiatti)

Allora avevo capito male io riguardo il tono, sorry.

Invece, non so se parli per esperienza diretta come proprietario o come affittuario d'immobili commerciali, ma:
- quella della fideiussione non è una soluzione certamente nuova ma c'e' maniera, anche abbastanza facile, per renderla diciamo poco efficace e non entro nei dettagli.
- è comunque una limitazione ai giovani e piccoli imprenditori (anche 90enni se ce ne fossero), e limita fortemente anche il numero dei potenziali locatari.
Dover ricorrere a questo tipo di garanzia sfavorisce chi vuole iniziare magari con tanta professionalità e volontà ma senza le classiche spalle coperte.
Invece bisognerebbe togliere i tanti vincoli contrattuali e paletti e lasciare che anche le durate siano lasciate alle parti.
Chiaramente poi il tutto si integra con l'efficacia dei Tribunali e anche li'.
Comunque non è che possiamo ne vogliamo qui discutere di Diritto Commerciale in modo proprio, ma lasciati dire che la cosa e' un attimo più complessa di quanto sembrerebbe e che se io volessi affittare un locale commerciale usando tutti i "trucchetti" che mio malgrado ho imparato il proprietario non avrebbe scampo.
 
È a dir poco agghiacciante già lavorare per 600 Euro al mese, ma lavorare gratis, come si fa? Si capisco che per qualche motivo servono dei "punti" e che questi avranno un loro valore, ma alla faccia dello sfruttamento del lavoro.

Come dice π, bisogna valutare gli studi in base agli sbocchi lavorativi, a meno che uno si possa permettere di studiare per il "piacere" di farlo.
Ai miei tempi chi non aveva idea di cosa fare studiava per diventare Avvocato o Professore di qualcosa.
Forse come parte dell'educazione dell'ultimo anno delle superiori e anche dell'esame finale, bisognerebbe inserire una serie di career days, incontri con le aziende (se ci sono ancora..) per orientare i ragazzi.
Se nel raggio di 100 km si prevedono 10 posti nei prossimi cinque anni da commercialista (faccio per dire), ma 100 da ingegnere avrebbe senso che i ragazzi ne siano ben consapevoli.
Le aziende potrebbero anche offrire brevi stage estivi ecc.
Farei anche simulare la ricerca di un lavoro..

Nel triennio gli studenti devono svolgere un certo numero di ore nelle aziende o presso studi privati, oppure negli uffici comunali. E' l'alternanza scuola-lavoro.
 
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