<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il liceo classico serve ancora a qualcosa? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Il liceo classico serve ancora a qualcosa?

io rimango dell'idea che i professori siano fondamentali anche perchè oltre alla materia sono determinanti nell'infondere la passione o peggio portare i ragazzi a detestare qualcosa
In base a questo ragionamento io non avrei mai potuto intraprendere il lungo cammino accademico e post accademico che mi ha portati qui ora.
 
Sono molto d'accordo con questo discorso, che aveva accennato anche @a_gricolo

Ma ormai trovare docenti a livello scolastico che siano molto preparati e che, soprattutto, sappiano darti quel quid in più che ti faccia desiderare ardentemente di sapere tutto su un dato ambito sono difficilissimi da trovare
concordo in toto ed aggiungo che la scuola nozionistica che ti mette in difficoltà e ti forgia in modo che poi nulla ti debba spaventare è un mito e modello solo da noi.
Poi questa discussione su cosa sia migliore mi pare molto classista e retaggio di un modello sociale dell'anteguerra.
Pare che solo il Classico formi le menti, salvo poi constatare che storicamente la nostra classe dirigente e manageriale, che da lì deriva, non si è dimostrata particolarmente illuminata
 
Chi esce da li può andare dapperttutto e fare quello che vuole
Un mio carissimo amico ad esempio, brillante dirigente d'azienda (rilevata dal padre) che davan per spacciata. E non parlo del "mediaqualcosamanager" che fa i quattrini alle spalle dei poveretti che cliccano sul qualcosa, ma di una vera azienda super-specializzata (apparecchiature e strumenti antideflagranti).
 
la scuola nozionistica che ti mette in difficoltà e ti forgia in modo che poi nulla ti debba spaventare è un mito e modello solo da noi.
Su questo concordo. Pur valutando positivamente il liceo classico, una volta che vai all'università le cose le devi imparare, sapere e saperle usare sotto stress competitivo. Altrimenti finisci nel solito call center o a fare fotocopie.
 
basta prendere pil pro-capite, tasso di occupazione ed il numero di brevetti della Germania che non ha il Classico per smentire le statistiche italiane
Ma stiamo parlando di formazione o di raggioungimento di obiettivi scientifico-industriali?

Ovvio che nel secondo caso molti paesi ci sopravvanzano, per oculate programmazioni (non scrivo politiche per non dare appigli a sterili polemiche partitiche). Talmente benfatte (all'estero) che attirano a sè le nostre migliori menti formate nei nostri Licei e Atenei, che peccano di essere diventiti clan chiusi ai familismi e baronie.
 
basta prendere pil pro-capite, tasso di occupazione ed il numero di brevetti della Germania che non ha il Classico per smentire le statistiche italiane


.....Il numero di nostri Laureati ( avanti solo a Bulgaria e Romania)
E il numero dei Nobel....Ultimi dei paesi cui " aspiriamo " a volerci rapportare con qualche supposta speranza.
 
la scuola nozionistica che ti mette in difficoltà e ti forgia in modo che poi nulla ti debba spaventare è un mito e modello solo da noi.
Sinora ho principalmente riferito alla logica ed elasticità mentale il mio dissertare.

Nessun nozionismo mi pare sia stato connaturato al Liceo Classico. Perlatro è molto più nozionistico l'approccio di acuni modelli basati sull'evidenza del fenomeno senza indagare il noumeno.

Ma spezzo una lancia anche a favore dello studio mnemonico. Banalmente conoscere le date fondamentali, consente di mettere in fila la giusta consecutio dei fatti storici per non confondere cause ed effetti.

Conoscere a memoria poesie e passi letterari consente di interiorizzarne la musicalità e la cadenza.

Etc...
 
In base a questo ragionamento io non avrei mai potuto intraprendere il lungo cammino accademico e post accademico che mi ha portati qui ora.
vuoi dirmi che hai imparato per osmosi solo entrando dal portone della scuola?
Forse sei tu ad essere particolarmente dotato ed in grado di sopperire alle carenze dei docenti (hai detto di aver avuto dei disadattati) ma questo non significa che sia il modello corretto. La scuola deve essere inclusiva prima di tutto e capace di esaltare le potenzialità dei ragazzi.

Peraltro potrei ribatterti che la compagna più brava che avevo alle medie è uscita dal Classico e poi non è stata in grado di finire l'università.
Al contrario chi ha fatto lo Scientifico non ha avuto problemi.
 
Un mio carissimo amico ad esempio, brillante dirigente d'azienda (rilevata dal padre) che davan per spacciata. E non parlo del "mediaqualcosamanager" che fa i quattrini alle spalle dei poveretti che cliccano sul qualcosa, ma di una vera azienda super-specializzata (apparecchiature e strumenti antideflagranti).


Beh....
Vero di certo....
Come e' vero che il nostro piu' grande scienziato
Un tal Marconi da Bologna....
Non era nemmeno laureato
 
Nelle superiori??? Quali paesi??? Dai programmi svolti nell'anno all'estero, sia tramite Erasmus, Comoenius etc siamo molto più esigenti e formativi.
scusa ma se quoti una frase per post, oltre ad essere molto dispersivo perchè le pagine si riempiono di intestazioni, si perde il senso dei discorsi.
Nel mio post parlavo di indicatori quantificabili e tracciabili che esprimono le performance di un sistema Paese. Performance che a mio avviso si determinano a partire dalla formazione sui banchi di scuola.
Quanto ai nostri programmi formativi apparentemente più esigenti e formativi sono valutazioni qualitative che ci piace raccontarci per magnificare il nostro sistema. Sistema che però all'atto pratico produce poco valore aggiunto.
Ma stiamo parlando di formazione o di raggioungimento di obiettivi scientifico-industriali?

la formazione è evidentemente alla base dello sviluppo sociale, culturale ed economico di un Paese e ci sono precisi indicatori che valorizzano queste voci.
In queste voci non eccelliamo da cui ne deriva che anche il sistema scolastico non è così efficace
 
Una osservazione fondamentale: prima di valutare la "bontà" di una formazione classica liceale rispetto ad una scientifica liceale o ad una tecnica (non liceale) bisogna considerare l'evidente processo di auto selezione, che porta gli studenti e più brillanti e/o con contesto familiare più favorevole a scegliere, nell' ordine, classico, scientifico, tecnico. E non tanto (o non solo) per cosciente scelta di una scuola di maggiore qualità, ma perché condizionati dal contesto sociale. L'efficacia di una scuola non si valuta sui risultati degli studenti, ma in relazione a quanto gli studenti hanno risultati migliori rispetto a quelli che avrebbero conseguito frequentando un' altra scuola.
 
ma poi quando si trattava di risolvere un problema "pratico" (specie al lavoro) diciamo che invece zoppicavano un pochino

Ipotizzo ma potrebbe essere perchè il ragazzo che studia al liceo magari proviene da una famiglia in cui viene data più importanza allo studio e all'approccio teorico ai problemi.
Non è detto ovviamente però credo che difficilmente il figlio di un professore di filosofia si iscriva a un istituto tecnico.
Forse vengono cullati nella bambagia un po' di più.
Io conosco un ragazzo che viene da una famiglia di dottori e musicisti,quindi liceo,conservatorio etc etc.
Nel suo campo credo che abbia talento ma è la classica persona che si perde in un bicchier d'acqua.
Mentre credo che negli istituti tecnici si debba per forza ragionare e imparare anche con le mani oltre che con la testa,cosa che probabilmente rende più pragmatici.
 
I miei figli stanno frequentando le secondarie in una scuola non italiana, che per caratteristiche implicite è riservata alle élites (non è "spocchia", semplicemente è così, e non la considero nemmeno di alto livello, potendo la cambierei): su otto sezioni (mi pare) non riescono a formare una classe di greco di 7 allievi, e il latino viene considerata una "fissa" tutta italiana. Eppure da quella scuola usciranno (statisticamente) le future élites.
 
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