<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il lavoro di CAMERIERE fa cosi schifo? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Il lavoro di CAMERIERE fa cosi schifo?

Il tuo errore è stata la laurea in "scienze politiche", un "pezzo di carta" difficilmente spendibile, avresti dovuto assecondare le tue inclinazioni.

Il mio errore è stata la laurea e basta...scienze politiche era, ai miei tempi, insieme a giurisprudenza, la facoltà di chi si iscriveva "tanto per"... di certo nel mio caso non è stato "tanto per cazzeggiare" dato che sui libri ci ho rimesso la mia salute…
La mia inclinazione sarebbe stata entrare in Polizia o Forze dell'Ordine, purtroppo mi è stato negato dall'essere ipotiroideo e senza raccomandazione ;-)
 
36enne (a settembre so 37), diplomato allo scientifico, laureato in scienze politiche al prezzo di un bell esaurimento nervoso (non c'è cosa piu brutta di violentarsi il cervello a studiare quando si perde la voglia di sta sui libri) per far contenti mamma e papà
...
Dal 2012, con la crisi, gli unici lavori che son riuscito (e che riesco tuttora) a rimediare sono in ambito commerciale ...
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Un mio.conoscente che lavora come cameriere professionale (ha fatto l alberghiero)mi ha messo la pulce nell'orecchio di buttarmi nella ristorazione, facendomi un buon corso con stage prima per sopperire alla mancanza di esperienza correlata all'età.
Mi scuso in anticipo per la mia franchezza che rischia di essere presa come maleducazione, ma preferisco essere franco.

Per carità, tutto si può fare, ma a 37 anni sei decisamente "vecchio" per iniziare un mestiere usurante come quello del cameriere (qualcuno qui si metterà a ridere, ma è un mestiere usurante). Tra l'altro, come primo impiego saresti matematicamente "soccombente" rispetto ai giovani perché hai superato l'età dell'apprendistato (quindi costeresti parecchio di più), ma d'altra parte non avresti ovviamente l'esperienza che ci si attenderebbe a quell'età (e nessun corso intensivo, da solo, può valere come i circa 20 anni di esperienza che normalmente ha un cameriere vicino alla quarantina).

Da ultimo, il lavoro del cameriere è molto "commerciale", nel senso che devi "vendere": il cameriere che guadagna non è quello che semplicemente prende gli ordini e porta le comande, ma quello che fa spendere gli avventori ...
 
Mi scuso in anticipo per la mia franchezza che rischia di essere presa come maleducazione, ma preferisco essere franco.

Per carità, tutto si può fare, ma a 37 anni sei decisamente "vecchio" per iniziare un mestiere usurante come quello del cameriere (qualcuno qui si metterà a ridere, ma è un mestiere usurante). Tra l'altro, come primo impiego saresti matematicamente "soccombente" rispetto ai giovani perché hai superato l'età dell'apprendistato (quindi costeresti parecchio di più), ma d'altra parte non avresti ovviamente l'esperienza che ci si attenderebbe a quell'età (e nessun corso intensivo, da solo, può valere come i circa 20 anni di esperienza che normalmente ha un cameriere vicino alla quarantina).

Da ultimo, il lavoro del cameriere è molto "commerciale", nel senso che devi "vendere": il cameriere che guadagna non è quello che semplicemente prende gli ordini e porta le comande, ma quello che fa spendere gli avventori ...
Il lavoro di cameriere è logorante, solo chi non lo ha fatto può pensare che sia un lavoro facile.
 
Schifo no. Io sono 15 anni che lo faccio. Ovvio che dipende da che locale e se ci sono mance in circolazione e altre cose. Almeno per me che non riesco a stare seduto su una scrivania, va bene.
 
Dipende da quale corso e dale motivazioni con cui uno lo segue.
Se, ad esempio, lo fa come e per i motivi descritti dall'op, è sicuramente inutile ed anzi controproducente.

In qualsiasi caso. Te lo dico per esperienza diretta.
Un buon istituto tecnico o un magistrale fatti bene ai miei tempi davano le stesse possibilità di lavoro che aveva un neolaureato, ma in media si iniziava a lavorare tra i 4 e i 7 anni prima colmando il gap degli anni di studio con anni di stipendio. Oggi c'è anche il malcostume di mettere diplomati nelle organizzazioni aziendali, private e non, a capo di laureati con un numero paragonabile di anni di esperienza di fatto sminuendo il valore delle lauree stesse. Certo c'è il laureato "debole" a cui ovviamente è preferibile un diplomato "forte", ma dovrebbe essere una rara eccezione.
 
Il lavoro di cameriere è logorante, solo chi non lo ha fatto può pensare che sia un lavoro facile.


Nessuno dice che e' facile....*
" facile " diventa se lavori in un ristorante dove girano le mance.
Allora fai di necessita' virtu'....Ti smaroni, ma, in compenso " accatti "
Diversamente fra:
-orari disumani
-chiamate all' ultimo
-lavori 10, ti pago 6
ci vuole un bello stomaco ( leggi niente di meglio )

* anche se non e' del tutto vero.
Ci sono tanti camerieri in giro che fanno accapponare la pelle
( proprio stasera sono andato in un ristorante, carino, nuovo )....
" ci porta 2 cucchiaini per cortesia? "
Arriva coi 2 cucchiaini in mano: roba da mensa
 
Mi scuso in anticipo per la mia franchezza che rischia di essere presa come maleducazione, ma preferisco essere franco.

Per carità, tutto si può fare, ma a 37 anni sei decisamente "vecchio" per iniziare un mestiere usurante come quello del cameriere (qualcuno qui si metterà a ridere, ma è un mestiere usurante). Tra l'altro, come primo impiego saresti matematicamente "soccombente" rispetto ai giovani perché hai superato l'età dell'apprendistato (quindi costeresti parecchio di più), ma d'altra parte non avresti ovviamente l'esperienza che ci si attenderebbe a quell'età (e nessun corso intensivo, da solo, può valere come i circa 20 anni di esperienza che normalmente ha un cameriere vicino alla quarantina).

Da ultimo, il lavoro del cameriere è molto "commerciale", nel senso che devi "vendere": il cameriere che guadagna non è quello che semplicemente prende gli ordini e porta le comande, ma quello che fa spendere gli avventori ...

Se vogliamo dirla tutta, a 37 anni sono "vecchio" per qualsiasi lavoro sul mercato del lavoro….l'"usura" è il problema minore
Risulterei vecchio se mi mettessi a fare un corso da pasticciere, da parrucchiere, da sarto, o da programmatore informatico, perché in ognuno di questi settori sarei un "riadattato", quando c'è gente che l'ha scelto a 18 anni…

Qui il discorso essenzialmente diventa uno solo: correre il rischio di doversi reinventarein qualcosa, o continuare a fare cio che si fa, e finire in un centro di igiene mentale… non è il contatto con la gente che mi da fastidio, di sicuro preferirei presentare un piatto che rifilare un contratto Enel Energia del mercato libero che non accetterei io in primis…

poii c'è sempre la terza strada, quella dell'illegalità… ;-) ma me la riservo come ultima spiaggia :)
 
Ultima modifica:
Non metterla sul tragico....
Se le gambe reggono....

Tutto sommato non e' poi cosi' difficile;
-sii sorridente
-propositivo
-preparato sui piatti che servi ( mai: vado a sentire in cucina )
-non dimenticarti se ti chiedono il sale/il vino...ecc....
-cerca sempre di vendere anche: dolce/caffe'/liquore
 
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Se vogliamo dirla tutta, a 37 anni sono "vecchio" per qualsiasi lavoro sul mercato del lavoro….l'"usura" è il problema minore
Risulterei vecchio se mi mettessi a fare un corso da pasticciere, da parrucchiere, da sarto, o da programmatore informatico, perché in ognuno di questi settori sarei un "riadattato", quando c'è gente che l'ha scelto a 18 anni…

Qui essenzialmente diventa uno solo: correre il rischio di doversi reinventarein qualcosa, o continuare a fare cio che si fa, e finire in un centro di igiene mentale… non è il contatto con la gente che mi da fastidio, di sicuro preferirei presentare un piatto che rifilare un contratto Enel Energia del mercato libero che non accetterei io in primis…

poii c'è sempre la terza strada, quella dell'illegalità… ;-) ma me la riservo come ultima spiaggia :)
io ti invito decisamente a provarci.
se stai a guardare i lati negativi va a finire che non fai più nulla.

è un lavoro sicuramente faticoso dal punto di vista fisico, io l'ho fatto per parecchio tempo durante gli anni universitari anche in contesti decisamente dinamici e ti posso assicurare che certe sere avevo i piedi che friggevano.
Dal punto di vista mentale però è decisamente un'altra fatica rispetto ai lavori che ho fatto da laureato. Guadagnata la fiducia dei vari direttori o proprietari e presa dimestichezza con la mansione mi dava anche una certa soddisfazione.
Certo devi essere sveglio ed accorto, non basta porsi bene nei confronti dei clienti, devi interpretare rapidamente le dinamiche di sala ed ottimizzare i tuoi spostamenti.

Ti consiglio di "costruirti" un po la posizione, stamparti qualche centinaio di cv e passare a tappeto la città in cui vivi.
Non scoraggiarti, al primo colpo potresti dover lasciare tantissimi cv prima che qualcuno ti chiami.. ma vedrai che prima o poi qualcuno che cerca proprio il tuo profilo, le tue competenze ed il tuo modo di essere lo trovi :emoji_thumbsup:
 
In qualsiasi caso. Te lo dico per esperienza diretta.
Un buon istituto tecnico o un magistrale fatti bene ai miei tempi davano le stesse possibilità di lavoro che aveva un neolaureato, ma in media si iniziava a lavorare tra i 4 e i 7 anni prima colmando il gap degli anni di studio con anni di stipendio.
Io sarò uno dei rari esempi contrari, così come un bel po’ di conoscenti. Te lo dico per esperienza diretta. E non confondere le possibilità di lavoro con le prospettive di carriera. Ai tempi che tu citi, i 4-7 anni di stipendio in meno venivano recuperati dal laureato in una decina d’anni, grazie alla diversa progressione stipendiale.
 
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ma vedrai che prima o poi qualcuno che cerca proprio il tuo profilo, le tue competenze ed il tuo modo di essere lo trovi

Purtroppo il modo di essere lo si dimostra solo se si ottiene un colloquio,e forse neanche basta.
Ma molto spesso la faccenda si interrompe prima e chi ha un determinato profilo non viene nemmeno preso in considerazione.

Non voglio portare iella all'autore del topic ovviamente,dico che a volte anche avere l'occasione di dimostrare di essere un elemento valido è difficile.

Di recente nella mia zona hanno aperto alcune attività,conosco ottime persone che si sono candidate per lavorarci e non sono state nemmeno chiamate per un colloquio.
E poi ho visto alcune persone che invece sono state assunte e mostravano scarse energie,un atteggiamento molto rilassato in presenza dei clienti e poca serietà.

Eppure sulla carta erano la scelta migliore per qualche motivo.
 
Ringrazio tutti, sia chi mi incoraggia, sia chi mi dice di stare attento, perché alla fine son valide entrambi i consigli:

Riguardo la laurea, comunque, oggi, direi che tranne poche lauree in pochi settori (essenzialmente medico e tecnico, quindi penso a medicina, scienze infermieristiche, fisioterapia, odontoiatria, informatica, alcuni rami di ingegneria) è un titolo che le aziende non cercano più, o cercano di rado.

Ve lo dice uno che è cresciuto col "mito" della laurea, che quando si è fermato alla triennale, veniva guardato come un "eretico" da chi proseguiva con la specialistica, e chi si fermava alla specialistica veniva guardato come un eretico da chi faceva il master….era una gara a chi studiava di più, almeno negli ambienti borghesi….

Ad oggi, basandomi sugli elementi statistici offerti dalla mia cerchia di conoscenze e amicizie, posso dirvi che "ha vinto" chi è partito "dal basso",ovvero chi ha imparato un mestiere….amici miei che si so fermati al diploma di ragioneria, o che hannoi fatto l'alberghiero, o un corso da parrucchiere, lavorano e guadagnano meglio di chi si è laureato. Gli amici miei laureati sbattono come me tra call center, porta a porta di Enel Energia, collaborazioni poco retribuite, e via dicendo.

Chiaramente si parla sempre di persone che non hanno "sponsor" o raccomandazioni varie, se si ha quella entri ovunque. Almeno al Sud.
 
Io sarò uno dei rari esempi contrari, così come un bel po’ di conoscenti. Te lo dico per esperienza diretta. E non confondere le possibilità di lavoro con le prospettive di carriera. Ai tempi che tu citi, i 4-7 anni di stipendio in meno venivano recuperati dal laureato in una decina d’anni, grazie alla diversa progressione stipendiale.
Mi riferisco cmq ad anni "post euro", prima era un pochino diverso. Dopo, laurea o no, fa poca differenza tranne, fortunatamente, nel settore sanitario. Se non mi credi prova a leggere gli annunci di lavoro e troverai amenità tipo "cercasi ingegnere o diplomato equivalente con esperienza" oppure "laureato in economia e commercio o diplomato ragionieria'. Per fortuna ancora non ho trovato "cercasi ingegnere edile/architetto o muratore con esperienza", ma ci arriveremo presto.
 
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