Infatti, chiedilo all'olandese innominabile e ai suoi degni compari che hanno tirato fuori il gioco in scatola "I'm God".Attualmente non sono per molti ma tutti dovrebbero adeguarsi?
Non mi sembra molto obbiettivo come ragionamento.
Infatti, chiedilo all'olandese innominabile e ai suoi degni compari che hanno tirato fuori il gioco in scatola "I'm God".Attualmente non sono per molti ma tutti dovrebbero adeguarsi?
Non mi sembra molto obbiettivo come ragionamento.
Ci sono due elementi deboli che trovo nel tuo ragionamento.
Il primo è la disponibilità di una colonnina nel momento in cui i BEV dovessero diffondersi di più, perché mi pare di capire che una mezz’ora ci voglia comunque per una ricarica “di rabbocco” adeguata. Potenzialmente, se il parco auto fosse tutto elettrico, le stazioni di servizio autostradali dovrebbero avere un numero di colonnine quintuplo rispetto al numero di pompe attuali. Con quali e quanti problemi di spazio e soprattutto di alimentazione elettrica?
Secondo aspetto che concerne essenzialmente le aree di servizio autostradali. È noto come i carburanti fossili in autostrada costino molto di più della media (non solo in Italia eh), ma con le termiche in generale e con le auto a gasolio in particolare, grazie alla loro elevata autonomia, il problema lo aggiri facilmente. Con una EV che ha un’autonomia al più di un terzo di una turbodiesel, o esci ogni volta dall’autostrada o ti subisci la maggiorazione che prima o poi sarà richiesta dai concessionari autostradali. Ora mi pare che i prezzi siano uguali, ma fino a quando lo saranno?
Secondo me è sbagliato scegliere un'auto con uno spettro di utilizzo cosi' limitato, specialmente se è l'unica auto. Bisogna pensare anche al futuro o alla possibilità che un bel giorno l'auto ci serva per un un lungo viaggio urgente. Un'auto piccola ad autonomia modesta puo' al massimo ambire ad essere una seconda o terza auto di famiglia. LA prima deve essere un'auto grande, utilizzabile a 360°chi fa brevi tratte giornaliere può valutare una macchina elettrica anche dalla autonomia modesta.
Esattamente i problemi che riscontro a Latina. Anzi, nelle varie frazioni, a parte quella in cui abito io, le colonnine sono del tutto assenti. Dove abito io, invece, le poche colonnine disponibili sono considerate solo una grande "rottura di" e quindi utilizzate come parcheggio per le auto termiche e il buon gusto di liberarle quando l'auto elettrica è ormai carica oltre l'ottanta percento è pura utopia. E questo accade per le colonnine piu' vicino a casa, ad oltre un km e mezzo di distanza. Un'altra colonnina è a cinque km di distanza ma sarei costretto ad aspettare la ricarica per quattro ore senza far niente. NOn posso neanche tornare a casa a piedi o in bici perché rischio la vita. Diciamo, che se a Latina ci costringessero ad andare tutti a piedi sarebbe meglio, perché guidano tutti malissimoNon è proprio così, in Italia siamo messi abbastanza bene quanto a numeri assoluti di postazioni di ricarica.
Il problema, semmai, è la distribuzione non uniforme (leggo che al Sud la situazione è peggiore che al Nord), l'ubicazione a fallo di segugio, l'inciviltà di chi occupa i posti di ricarica con le termiche (ma anche con le EV usandole come parcheggi...), i costi a consumo per le ricariche.
su sta cosa del lungo viaggio urgente abbiamo già scritto pagine e pagine di forum ma da anni e anni!Secondo me è sbagliato scegliere un'auto con uno spettro di utilizzo cosi' limitato, specialmente se è l'unica auto. Bisogna pensare anche al futuro o alla possibilità che un bel giorno l'auto ci serva per un un lungo viaggio urgente. Un'auto piccola ad autonomia modesta puo' al massimo ambire ad essere una seconda o terza auto di famiglia. LA prima deve essere un'auto grande, utilizzabile a 360°
Da molti magari no, da alcuni sicuramente.Perdonate la franchezza, ma traspare un minimo di acredine nei confronti di chi, come me, ha fatto un certo tipo di scelta.
Non mi sembra di essere un fanatico che denigra chi fa scelte diverse, allo stesso tempo non capisco perché non si riesca ad accettare che alcuni convivono serenamente con il loro elettrodomestico.
Quello che poi sarà tra 1,2,5,10 anni si vedrà, ora le condizioni sono tali da rendere le BEV perfettamente fruibili da molti, non da tutti.
Perdonate la franchezza, ma traspare un minimo di acredine nei confronti di chi, come me, ha fatto un certo tipo di scelta.
Non mi sembra di essere un fanatico che denigra chi fa scelte diverse, allo stesso tempo non capisco perché non si riesca ad accettare che alcuni convivono serenamente con il loro elettrodomestico.
Quello che poi sarà tra 1,2,5,10 anni si vedrà, ora le condizioni sono tali da rendere le BEV perfettamente fruibili da molti, non da tutti.
Comunque al di la di tutte le problematiche a cui si e' fatto cenno, mi pare evidente che il principale problema delle elettriche rimane il prezzo di acquisto.
Una 500 termica si porta a casa con meno di 20k, la elettrica parte da 30k, una 208 o Corsa costano poco piu' di 20k in versione termica, contro ii 35k dell'elettrica, la Golf termica 30k e ID.3 oltre 40k.
Impossibile fare numeri importanti difronte a queste cifre, anche in presenza di incentivi che ovviamente non potranno durare all'infinito e che in ogni caso non vengono pienamente usufruiti a causa della comunque eccessiva differenza di prezzo.
Per me invece il limite più grande è l'impossibilità di ricaricare a casa, seguito a ruota dal prezzo di acquisto (che però forse si potrebbe in parte ammortizzare in una logica di lungo periodo, anche se ho più di un dubbio).anche per me alla fine il limite più generalizzato resta il prezzo d'acquisto, poi ce ne sono anche altre ma che impattano di meno , o meglio su meno automobilisti, mentre il prezzo impatta su un numero maggiore di questi.
Carloantonio70 - 19 giorni fa
GuidoP - 1 ora fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 15 giorni fa