<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> il Conto vendita | Il Forum di Quattroruote

il Conto vendita

praticamente l'auto rimane tua,e ne sei ancora responsabile a livello civile e penale.
dai solo il mandato a venderla ad un concessionario-salonista,il quale,una volta venduta,ti liquida quanto pattuito.
 
Aggiungo ( triplice esperienza personale ) che e' una illusione e perdita di tempo conseguente.
In questi casi Tu vuoi fare l' affare, il conce pure e quindi chiede dei prezzi fuori mercato.....
Ciao
 
migliazziblu ha scritto:
Aggiungo ( triplice esperienza personale ) che e' una illusione e perdita di tempo conseguente.
In questi casi Tu vuoi fare l' affare, il conce pure e quindi chiede dei prezzi fuori mercato.....
Ciao

quoto, c'è Autoscout che funziona benissimo ed è pure aggratis...
 
armandino0312 ha scritto:
praticamente l'auto rimane tua,e ne sei ancora responsabile a livello civile e penale.
dai solo il mandato a venderla ad un concessionario-salonista,il quale,una volta venduta,ti liquida quanto pattuito.

Tutto corretto tranne l'ultima frase evidenziata. Di norma il conto vendita è solo l'alternativa ad una permuta un pò difficile, in altre parole il concessionario che vende materialmente il veicolo non ti liquida proprio nulla ma ti detrae quanto pattuito dal prezzo del veicolo nuovo che stai acquistando. E normalmente si tratta di una cifra inferiore a quella alla quale viene effettivamente realizzata la vendita.

Ad ogni modo il conto vendita ormai è una forma di compravendita assai desueta, mal vista dai Concessionari e per nulla vantaggiosa per il cliente, con tutte le metodiche di vendita on-line che esistono, ormai è molto più conveniente e quasi sempre più rapido procedere alla vendita diretta tra privati.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
[armandino0312]praticamente l'auto rimane tua,e ne sei ancora responsabile a livello civile e penale.
dai solo il mandato a venderla ad un concessionario-salonista,il quale,una volta venduta,ti liquida quanto pattuito.

Tutto corretto tranne l'ultima frase evidenziata. Di norma il conto vendita è solo l'alternativa ad una permuta un pò difficile, in altre parole il concessionario che vende materialmente il veicolo non ti liquida proprio nulla ma ti detrae quanto pattuito dal prezzo del veicolo nuovo che stai acquistando. E normalmente si tratta di una cifra inferiore a quella alla quale viene effettivamente realizzata la vendita.

mica vero.può benissimo essere che lasci la vettura in conto vendita ritirando e saldando il nuovo.e può anche benissimo essere che il concessionario tenga in conto vendita il tuo usato senza comprare nulla,tanto all'avvenuta vendita qualcosa rimane anche a lui.
in questi casi il concessionario altro non può fare che liquidare l'ex proprietario con soldi contanti.

anche perchè il tuo discorso sarebbe così riassunto:il cliente lascia l'auto in conto vendita.poi,una volta venduta,immatricola l'auto nuova.non ci siamo proprio ;)
 
armandino0312 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
[armandino0312]praticamente l'auto rimane tua,e ne sei ancora responsabile a livello civile e penale.
dai solo il mandato a venderla ad un concessionario-salonista,il quale,una volta venduta,ti liquida quanto pattuito.

Tutto corretto tranne l'ultima frase evidenziata. Di norma il conto vendita è solo l'alternativa ad una permuta un pò difficile, in altre parole il concessionario che vende materialmente il veicolo non ti liquida proprio nulla ma ti detrae quanto pattuito dal prezzo del veicolo nuovo che stai acquistando. E normalmente si tratta di una cifra inferiore a quella alla quale viene effettivamente realizzata la vendita.

mica vero.può benissimo essere che lasci la vettura in conto vendita ritirando e saldando il nuovo.e può anche benissimo essere che il concessionario tenga in conto vendita il tuo usato senza comprare nulla,tanto all'avvenuta vendita qualcosa rimane anche a lui.
in questi casi il concessionario altro non può fare che liquidare l'ex proprietario con soldi contanti.

anche perchè il tuo discorso sarebbe così riassunto:il cliente lascia l'auto in conto vendita.poi,una volta venduta,immatricola l'auto nuova.non ci siamo proprio ;)

Non ci siamo proprio? Sei sicuro?
Prova ad andare da un Concessionario qualsiasi, digli che gli lasci la tua auto da vendere e quando lui l'ha venduta tu passi a ritirare i contanti........ può accettare solo nel caso in cui tu gli lasci un usato che vale 100 accettando di ricavarne non più di 50, in caso contrario non ti concederà mai il suo spazio ed il suo tempo (o il suo impegno se preferisci) per poche centinaia di euro se non ha altri guadagni.

Il caso di chi lascia l'usato in conto vendita pagando interamente e ritirando il nuovo, quello può anche esistere, lì il Concessionario ha avuto una fetta di guadagno anche sul nuovo e può accontentarsi di raschiare meno sull'usato.

Quanto alla tecnica finale, ossia saldo ed immatricolazione del nuovo solo dopo la vendita dell'usato in conto vendita è la prassi applicata dal 99% dei pochissimi Concessionari che ancora accettano il conto vendita e dei pochissimi clienti che chiedono il conto vendita.

Io abito in Italia, e da circa 25 anni a questa parte ho comprato una decina abbondante di auto nuove........ di Concessionari ne ho conosciuti almeno il doppio e nessuno di essi lavorava per beneficienza! Se tu puoi provare il contrario, ne sarei lietissimo, saprei dove andare a comprare la prossima auto!

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Non ci siamo proprio? Sei sicuro?
Prova ad andare da un Concessionario qualsiasi, digli che gli lasci la tua auto da vendere e quando lui l'ha venduta tu passi a ritirare i contanti........ può accettare solo nel caso in cui tu gli lasci un usato che vale 100 accettando di ricavarne non più di 50, in caso contrario non ti concederà mai il suo spazio ed il suo tempo (o il suo impegno se preferisci) per poche centinaia di euro se non ha altri guadagni.

Il caso di chi lascia l'usato in conto vendita pagando interamente e ritirando il nuovo, quello può anche esistere, lì il Concessionario ha avuto una fetta di guadagno anche sul nuovo e può accontentarsi di raschiare meno sull'usato.

Quanto alla tecnica finale, ossia saldo ed immatricolazione del nuovo solo dopo la vendita dell'usato in conto vendita è la prassi applicata dal 99% dei pochissimi Concessionari che ancora accettano il conto vendita e dei pochissimi clienti che chiedono il conto vendita.

Io abito in Italia, e da circa 25 anni a questa parte ho comprato una decina abbondante di auto nuove........ di Concessionari ne ho conosciuti almeno il doppio e nessuno di essi lavorava per beneficienza! Se tu puoi provare il contrario, ne sarei lietissimo, saprei dove andare a comprare la prossima auto!

Saluti

non ti arrabbiare,si fa per parlare ;)

io son 15 anni che vendo automobili e il conto vendita è una pratica in totale disuso.una volta però (specialmente prima della legge dini che creò il così detto 'minipassaggio') era molto più in voga.
francamente (anche facendo un piccolo sondaggio tra i colleghi più 'anziani') non ho mai sentito che un concessionario immatricoli il nuovo solo dopo aver venduto l'usato e,se ci pensio bene,non avrebbe nemmeno senso per almeno 2 motivi.
1)vorrebbe dire tenere 'fermi' 2 capitali:la vettura nuova e quella usata.
2)nel momento in cui vendo l'usato in conto vendita,forse sarebbe più redditizio se fosse preso in permuta perchè come concessionario mi costerebbe molto meno.
si ricorre al conto vendita poi solitamente per vetture alquanto difficili che normalmente hanno tempi di smercio molto lunghi.
tieni poi presente che se fosse come dici il cliente starebbe a piedi in quanto il nuovo sarebbe ancora in concessionario assieme al suo usato invenduto.

pace eh... ;)
 
fabiologgia ha scritto:
Non ci siamo proprio? Sei sicuro?
Prova ad andare da un Concessionario qualsiasi, digli che gli lasci la tua auto da vendere e quando lui l'ha venduta tu passi a ritirare i contanti........ può accettare solo nel caso in cui tu gli lasci un usato che vale 100 accettando di ricavarne non più di 50, in caso contrario non ti concederà mai il suo spazio ed il suo tempo (o il suo impegno se preferisci) per poche centinaia di euro se non ha altri guadagni.

Saluti

anche perchè ti dirò di più:se lasci il tuo usato da 11/12 mila euro al conce e questo per il solo 'disturbo' di tenerlo sul piazzale e proporlo di tanto in tanto ci 'cresta' 1000 euro puliti,pensi che (specialmente nelle realtà medio-piccole) gli facciano schifo? è più di un 9%,margine che spesso e volentieri non hanno nemmeno sulle vetture nuove.
 
armandino0312 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Non ci siamo proprio? Sei sicuro?
Prova ad andare da un Concessionario qualsiasi, digli che gli lasci la tua auto da vendere e quando lui l'ha venduta tu passi a ritirare i contanti........ può accettare solo nel caso in cui tu gli lasci un usato che vale 100 accettando di ricavarne non più di 50, in caso contrario non ti concederà mai il suo spazio ed il suo tempo (o il suo impegno se preferisci) per poche centinaia di euro se non ha altri guadagni.

Il caso di chi lascia l'usato in conto vendita pagando interamente e ritirando il nuovo, quello può anche esistere, lì il Concessionario ha avuto una fetta di guadagno anche sul nuovo e può accontentarsi di raschiare meno sull'usato.

Quanto alla tecnica finale, ossia saldo ed immatricolazione del nuovo solo dopo la vendita dell'usato in conto vendita è la prassi applicata dal 99% dei pochissimi Concessionari che ancora accettano il conto vendita e dei pochissimi clienti che chiedono il conto vendita.

Io abito in Italia, e da circa 25 anni a questa parte ho comprato una decina abbondante di auto nuove........ di Concessionari ne ho conosciuti almeno il doppio e nessuno di essi lavorava per beneficienza! Se tu puoi provare il contrario, ne sarei lietissimo, saprei dove andare a comprare la prossima auto!

Saluti

non ti arrabbiare,si fa per parlare ;)

io son 15 anni che vendo automobili e il conto vendita è una pratica in totale disuso.una volta però (specialmente prima della legge dini che creò il così detto 'minipassaggio') era molto più in voga.
francamente (anche facendo un piccolo sondaggio tra i colleghi più 'anziani') non ho mai sentito che un concessionario immatricoli il nuovo solo dopo aver venduto l'usato e,se ci pensio bene,non avrebbe nemmeno senso per almeno 2 motivi.
1)vorrebbe dire tenere 'fermi' 2 capitali:la vettura nuova e quella usata.
2)nel momento in cui vendo l'usato in conto vendita,forse sarebbe più redditizio se fosse preso in permuta perchè come concessionario mi costerebbe molto meno.
si ricorre al conto vendita poi solitamente per vetture alquanto difficili che normalmente hanno tempi di smercio molto lunghi.
tieni poi presente che se fosse come dici il cliente starebbe a piedi in quanto il nuovo sarebbe ancora in concessionario assieme al suo usato invenduto.

pace eh... ;)

Nessuna arrabbiatura ci mancherebbe!
Che vent'anni fa il conto vendita si facesse molto più di oggi è verissimo, e l'ho scritto chiaramente nel mio primo post, ma allora non c'era per i rivenditori professionisti l'obbligo di dare una garanzia sull'usato, visto che vendi auto ti ricorderai certamente le auto usate cedute con la formula pri/pri (che voleva dire privato/privato), quelle erano quasi tutte auto in conto vendita. Oggi un professionista deve dare la garanzia ed anche qui tu sai bene cosa vuol dire in termini monetari, che poi lui l'auto la stia vendendo in seguito a permuta o in seguito a conto vendita alla legge non frega un tubo. A questo punto, se l'auto è vendibile si ritira in permuta normalmente (stringendo la quotazione....) se invece è invendibile o quasi, la si rifiuta del tutto senza lasciare spazio al conto vendita che al Concessionario costa e lo impegna come una permuta ma gli dà meno guadagni.

Quanto ad immatricolare il nuovo solo dopo la vendita dell'usato va da sé che per le permute normali non è così, tant'è che esiste un registro di presa in carico dove viene iscritto l'usato giacente col suo bel valore (che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe essere quello di ritiro) e questo valore entra a far parte dei beni di proprietà della Concessionaria.
Per il conto vendita come lo intendi tu questo però non sarebbe possibile perchè non ci sarebbe alcun titolo, per il Concessionario, per iscriverlo tra i suoi beni e altrettanto sarebbe assai imprudente che immatricolasse un nuovo a nome di un cliente senza aver ricevuto un pagamento effettivo a mezzo di un usato valutato, non so se rendo l'idea, per fare come dici tu gli converrebbe molto di più ritirarlo in permuta.

Saluti
 
armandino0312 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Non ci siamo proprio? Sei sicuro?
Prova ad andare da un Concessionario qualsiasi, digli che gli lasci la tua auto da vendere e quando lui l'ha venduta tu passi a ritirare i contanti........ può accettare solo nel caso in cui tu gli lasci un usato che vale 100 accettando di ricavarne non più di 50, in caso contrario non ti concederà mai il suo spazio ed il suo tempo (o il suo impegno se preferisci) per poche centinaia di euro se non ha altri guadagni.

Saluti

anche perchè ti dirò di più:se lasci il tuo usato da 11/12 mila euro al conce e questo per il solo 'disturbo' di tenerlo sul piazzale e proporlo di tanto in tanto ci 'cresta' 1000 euro puliti,pensi che (specialmente nelle realtà medio-piccole) gli facciano schifo? è più di un 9%,margine che spesso e volentieri non hanno nemmeno sulle vetture nuove.

No, scusa, tu hai scritto che vendi auto da 15 anni, quindi sai bene che per farci 1000 euro puliti di "cresta" (parola tua), in un periodo di tempo di un paio di mesi (perchè tanto è la giacenza media di un conto vendita nemmeno troppo ostico da piazzare), con un minimo di costi per rendere presentabile e tenere pulita l'auto, qualche centinaio di euro (almeno 7-800) per un'assicurazione/garanzia, tenendo conto del lavoro e dei costi di promozione e balle varie, il margine lordo deve essere almeno 2500 euro.
Orbene, tenendo conto che il 5% costituisce il margine di trattativa (del quale il Concessionario deve fare la tara), per il tuo usato che vale a quotazione 11-12 mila, lui ti potrà "promettere" non più di 7,5/8,5 per venderlo tra sui 10,5/11,5.
Solo in questo caso LUI (Concessionario) ha un margine accettabile, ma, visti i conti, qual'è il cliente che accetterebbe a queste condizioni?

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Che vent'anni fa il conto vendita si facesse molto più di oggi è verissimo, e l'ho scritto chiaramente nel mio primo post, ma allora non c'era per i rivenditori professionisti l'obbligo di dare una garanzia sull'usato, visto che vendi auto ti ricorderai certamente le auto usate cedute con la formula pri/pri (che voleva dire privato/privato), quelle erano quasi tutte auto in conto vendita. Oggi un professionista deve dare la garanzia ed anche qui tu sai bene cosa vuol dire in termini monetari, che poi lui l'auto la stia vendendo in seguito a permuta o in seguito a conto vendita alla legge non frega un tubo.

per quello che riguarda la garanzia,oggi esistono delle compagnie assicurative che trattano solo garanzie per l'usato e i costi sono molto abbordabili per un concessionario.un anno di un segmento c costa un paio di centinaia di euro.ti ricordo che la garanzia è in relazione al progressivo utilizzo del bene.
comunque esiste ancora oggi la possibilità di vendita 'visto e piaciuto' tramite accordo tra venditore ed acquirente.
ricorda poi che il compratore nel caso di vettura acquistata da conto vendita non ha nessun diritto di garanzia nei confronti del concessionario perchè quest'ultimo fa solo da intermediario in una vendita privato-privato,assume in sostanza la figura dell'intermediario di commercio e non del venditore proprietario del bene.è molto diverso.

A questo punto, se l'auto è vendibile si ritira in permuta normalmente (stringendo la quotazione....) se invece è invendibile o quasi, la si rifiuta del tutto senza lasciare spazio al conto vendita che al Concessionario costa e lo impegna come una permuta ma gli dà meno guadagni.

e perchè mai il concessionario dovrebbe rinunciare ad una formula che non gli costa nulla (se non quei 9 metri quadrati nel piazzale) e gli permettere di vendere un nuovo?
al concessionario il c.v. non costa niente.

Quanto ad immatricolare il nuovo solo dopo la vendita dell'usato va da sé che per le permute normali non è così, tant'è che esiste un registro di presa in carico dove viene iscritto l'usato giacente col suo bel valore (che dovrebbe, e sottolineo dovrebbe essere quello di ritiro) e questo valore entra a far parte dei beni di proprietà della Concessionaria.

questo però solo in caso di passaggio di proprietà cliente-concessionario,che diventa proprietario a tutti gli effetti.

Per il conto vendita come lo intendi tu questo però non sarebbe possibile perchè non ci sarebbe alcun titolo, per il Concessionario, per iscriverlo tra i suoi beni e altrettanto sarebbe assai imprudente che immatricolasse un nuovo a nome di un cliente senza aver ricevuto un pagamento effettivo a mezzo di un usato valutato, non so se rendo l'idea, per fare come dici tu gli converrebbe molto di più ritirarlo in permuta.

Saluti

difatti,come ti ho spiegato,se il conce vuole vendere a tutti i costi il nuovo e il cliente è diposto a pagarlo in toto,lasciando il suo usato in conto vendita che gli verrà liquidato al momento del saldo dello stesso da parte di una terza persona,non vedo cosa ci sia di strano.come non vedo cosa ci sia di strano se il concessionario prende in c.v. una vettura e,senza nulla fare (ti ricordo che sul c.v. il concessionario non è tenuto a dare garanzia) gli rimane qualche centinaio di euro.
 
fabiologgia ha scritto:
No, scusa, tu hai scritto che vendi auto da 15 anni, quindi sai bene che per farci 1000 euro puliti di "cresta" (parola tua), in un periodo di tempo di un paio di mesi (perchè tanto è la giacenza media di un conto vendita nemmeno troppo ostico da piazzare), con un minimo di costi per rendere presentabile e tenere pulita l'auto, qualche centinaio di euro (almeno 7-800) per un'assicurazione/garanzia, tenendo conto del lavoro e dei costi di promozione e balle varie, il margine lordo deve essere almeno 2500 euro.
Orbene, tenendo conto che il 5% costituisce il margine di trattativa (del quale il Concessionario deve fare la tara), per il tuo usato che vale a quotazione 11-12 mila, lui ti potrà "promettere" non più di 7,5/8,5 per venderlo tra sui 10,5/11,5.
Solo in questo caso LUI (Concessionario) ha un margine accettabile, ma, visti i conti, qual'è il cliente che accetterebbe a queste condizioni?

Saluti

ripeto,la vendita da conto vendita è VISTA E PIACIUTA in quanto trattasi di vendita tra privati.
il costo del concessionario è pari a zero,se non lo spazio che la vettura gli occupa.e non sta scritto da nessuna parte che ci deve essere un margine di trattativa,anche perchè il concessionario non ha ne fretta ne bisogno di vendere quell'usato.quelle son le condizioni,prendere o lasciare.
sta poi nella correttezza del concessionario valutare ogni possibile offerta e parlarne col proprietario del veicolo.
 

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