la Ignis è stata rimossa dal sito suzuki.it, fine di un'era... ora Suzuki senza di lei scenderà sotto al 2% e si farà sorpassare anche dall'ultima ruota del carro, che dire complimenti ottima azione di marketing, e meno male che avrebbero dovuto venderla fino a che i clienti la chiedevano, mi pare che la domanda fosse alta... contenti loro...
Beh evidentemente le scorte sono finite. Si sapeva che non veniva più prodotta. Sul fatto che i clienti la chiedessero ho i miei dubbi, ci hanno messo un bel po' a smaltire le scorte, un anno... è un'auto che non ha avuto un restyling da tempo ed ha interni e infotainment ormai obsoleti, sostanzialmente gli interni sono quelli del 2016, iniziavano a essere vecchi già qualche anno fa.
Sul perché Suzuki non l'ha rinnovata? Consiglio di guardare le pagine Wikipedia della Ignis e della Swift, mettendo la lingua inglese, perché si trovano delle tabelle con i dati di vendita.
Viene fuori che Ignis non ha mai venduto tanto bene. In Giappone, praticamente niente. In India, qualcosa, ma poco rispetto ai numeri di quel mercato (basta guardare quanto ha venduto la Swift).
In Europa: è praticamente l'unico posto dove ha venduto, qui ha fatto gli stessi numeri della Swift. Che però sono comunque numeri bassi rispetto a un mercato globale.
Per capirsi, al picco (secondo i dati di Wikipedia) la Ignis avrebbe venduto circa 80.000 auto in un anno, di cui circa 40.000 in Europa, 30.000 in India e 10.000 nel resto del mondo (di cui solo 2000 in Giappone).
Nello stesso anno (il 2021), Swift ha venduto 280.000 pezzi, di cui oltre 20k in Giappone, 60k in Europa, 175k in India...
Si capisce quindi che Swift ha un'importanza globale, oltre a fare un numero di vendite assolutamente non paragonabile alla Ignis, mentre quest'ultima è marginale, e soprattutto vende solo in Europa che non è per Suzuki un mercato paragonabile a India e Giappone.
Allora, è chiaro che un investimento per fare una nuova Swift è assolutamente ripagato a livello globale, un investimento per una nuova Ignis no, soprattutto se poi l'unico motivo per cui lo stai facendo è adeguarla a delle norme europee, quindi un investimento che non avresti fatto. In un segmento A sempre più competitivo, evidentemente Suzuki non ha ritenuto opportuno investire su un modello che non rientrava nella loro strategia globale, ma era praticamente solo regionale. Investire poi per vederselo magari comunque togliere dal mercato fra qualche anno da nuove norme europee ancora più restrittive. Un conto è se gli succede con Swift, che comunque vende benissimo anche nel resto del mondo, un conto è se gli succede con un'auto che vende solo in Europa: soldi buttati perché a quel punto l'auto la buttano.
E si capisce a questo punto anche la strategia di provare a importare le kei car: auto che vengono già prodotte per il Giappone in quantità sufficiente a avere margini di guadagno, quindi se riescono a importarle in Europa con poche modifiche, ne vendono qualcuna in più ed è tutto grasso che cola, ma è un modello la cui produzione non dipende dall'Europa.
La verità da accettare è che l'Europa non è per Suzuki un mercato che fa definire le strategie: quelli sono Giappone e India. E a maggior ragione adesso che l'Europa è anche il mercato più esigente dal punto di vista delle normative, dove devi pagare una multa per ogni auto termica che vendi.