NEWsuper5 ha scritto:
vi prego, non linciatemi....

ma la visa è una delle auto più brutte che abbia mai visto, insieme alla axel.

e non mi pare brillasse nemmeno in quanto a contenuti tecnici.....
in compenso mi piaceva la stranissima AMI6 e pure la BX, quella si che la reputavo molto "avanti"
Noooo, ti prego, da te questa non me l'aspettavo!
Battute a parte, non entro in merito al giudizio estetico in quanto è ovviamente soggettivo, a me la Visa piaceva parecchio e la trovo tutt'ora moderna e gradevole tanto che secondo me non sfigurerebbe affatto in un autosalone di oggi, se però a te non piaceva niente da dire, i gusti sono gusti ed ognuno ha i suoi.
Sui contenuti tecnici però consentimi di dissentire totalmente e di stupirmi per la tua frase. La Visa è nata nel 1977 (in Italia dal 1978), insieme alla LN (fotocopia della Peugeot 104 Z ma con motore bicilindrico da 652 cc) in quel periodo c'erano la Dyane e la 2CV (la prima col 602 cc, la seconda col 435 cc nella versione 2CV4 e col 602 nella versione 2CV6), la concorrente italiana era la 126 della quale era appena uscita la seconda serie (la Personal) ma aveva ancora il motore da 594 cc, un'altra concorrente francese era la Renault 4 che vantava i 4 cilindri, il raffreddamento ad acqua e ben 782 cc ma prestazionalmente era al livello delle altre. Avevano tutte i freni a tamburo (solo la Dyane dalla fine degli anni '70 poté montare i dischi all'avantreno) e la prima marcia non sincronizzata. Le francesi avevano tutte 5 porte, tranne la 2CV, ed un gran bel baule ma la concezione degli interni era sempre preistorica e di una spartanità francescana, con finestrini fissi o al massimo scorrevoli (per metà basculanti quelli della 2CV), sedili senza alcuna imbottitura, pannelli porta inesistenti, strumentazione per modo di dire, nessun impianto di climatizzazione e via dicendo. La 126 era molto più piccola, meno abitabile e priva di bagagliaio ma come concezione era più moderna, la Personal aveva addirittura il vano per montare l'autoradio!
La Visa si inserì in quel contesto e portò una ventata di modernità paurosa. Il motore da 652 cc aveva l'accensione elettronica e fu la prima in assoluto in quella categoria (paradossalmente la versione al top della gamma, la Super da 1124 cc, non ce l'aveva), i freni anteriori erano a disco, le marce tutte sincronizzate ma il vero salto in avanti era dentro. Gli interni erano finalmente degni di un'auto moderna, i sedili erano comodi, le porte ben rifinite, la plancia completa e dotata di impianto di climatizzazione con bocchette, la strumentazione completa e la dotazione di accessori abbbondante (almeno sulla versione Club che aveva orologio, tergliunotto e fari di retromarcia e retronebbia).
Come se non bastasse, grazie ai suoi 36 CV, la Visa 650 superava i 120 km/h, l'unica altra bicilindrica da 600 cc che poteva vantare tale velocità era la NSU Prinz (lo ammetto, sono di parte e sto godendo nel dirlo) che però all'epoca era già fuori produzione da 4 anni, le concorrenti superavano di poco i 100 km/h, raramente potevano sfiorare i 110.
Come fai a dire che la Visa non aveva nulla di innovativo?
Saluti