<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> ID.3 - Non tutto torna | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

ID.3 - Non tutto torna

Sarà che con i freni a tamburo sulle cinquecento da me possedute, ho sempre avuto problemi.... inefficacia, non omogenei, perdite d'olio dai cilindretti...
 
Proprio sulle segmento B c'è stato un grande ritorno ai tamburi al posteriore, li trovi anche sulle B-suv o crossover

Ecco vedi su questo punto non bisogna tanto essere orgogliosi, perchè ti fa capire che il risparmio ora si è spostato anche sulla sicurezza. Indipendentemente poi se anche quella soluzione funziona.
 
Perchè tu confondi la sensatezza tecnologia che si adotta per evere un prodotto che abbia più margine di quello per cui è stato progettato con la sensatezza tecnologica che una azienda adotta per raggiungere comunque il proprio scopo.

se due soluzioni raggiungono entrambe lo scopo la più sensata è la più economica...

Non perchè è stupido, perchè non vale la pena anche se un turbo elica atterra in piste corte e consuma meno. Meglio usare un jet, ci carichi molte persone, ci impiega meno tempo, ed è più stabile in volo. Alla lunga diventerà più redditizioMa con questo non vuol dire che un Milano-Reggio Calabria non lo può fare in sicurezza. Ma se qualcuno lo fa è una compagnia piccola che non si può permettere un Jet, delle grandi manco ne hanno uno in flotta. Infatti sono in uso solo su percorsi regionali difficli da raggiungere con i Jet o non ne vale la pena economicamente.

i voli regionali sono quasi sempre mezzi vuoti e alcuni turboelica caricano tanti passeggeri quanti un turbofan piccolo, non dimenticare che se non ci sono turboelica di linea grandi è per la mancanza di domanda, non a rovescio, se le compagnie li volessero i produttori li produrrebbero, non a caso il C130 è turboelica e, proprio piccolo non è, che poi un turbofan sia più stabile in volo di un turboelica..da dove l´hai tirata fuori? questa è tutta da ridere...su un milano reggio calabria ok, ha (forse) senso perchè più rapido ma hai preso un estremo, su un milano - zurigo/stoccarda/monaco/roma eccetera proprio no, e nemmeno su un roma - qualunqueparted´italia, le grandi non ne hanno uno in flotta (a parte che non è vero) ma per l´effetto psicologico di cui parlavo prima..

Con questo non voglio dire che se tutti adottano uno schema allora bisogna fare così, ma in un settore altamente competitivo come questo se le soluzioni che si adottano diventano comuni è perchè funzionano meglio rispetto ad altre.
Vw non è una marchetta low cost, vende oltre 10 milioni di auto/anno e mettere dei tamburi in un'auto di segmento C, indipendentemente se validi o meno, è una soluzione dettata semplicemente dalla loro economicità. Nessuna casa fino ad ora li aveva rispolverati, è un andare indietro. Quindi se veramente saranno una soluzione tecnologicamente valida per queste EV sarà copiata sicuramente da qualcuno. Vedremo.

infatti già gran parte del segmento B ci è tornato perchè si erano accorti che avevano messo i dischi per l´effetto wow e per l´hype dei dischi soluzione moderna e non per reale necessità...vedremo..inoltre, spesso le soluzioni che si abbandonano tornano ad essere interessanti con l´avanzamento della tecnica che vi sta alla base...ad esempio...l´auto elettrica (un esempio a caso eh :p) ha circolato per la prima volta nel 1839 a Aberdeen, nel 1898 il primo record di velocità misurato (a circa 64 km/h) era di un auto elettrica, e nel 1899 la prima auto a superare i 100 km/h era anche lei elettrica, ha convissuto coi modelli a benzina, alcool, petrolio fino agli inizi del ´900 quando si è affermata l´auto a benzina, quindi dovremmo scartare l´elettrico a priori perchè "obsoleto"? (secondo la logica che hai adottato...)
 
Ecco vedi su questo punto non bisogna tanto essere orgogliosi, perchè ti fa capire che il risparmio ora si è spostato anche sulla sicurezza. Indipendentemente poi se anche quella soluzione funziona.
Invito a leggere le prove di frenata d'emergenza della rivista, che riportano i dati di frenata da 100 km/h a pieno carico per 10 frenate consecutive, e verificare se si rilevano differenze di affaticamento consistenti tra le auto a impianto misto o a 4 dischi, per masse simili.
Sinceramente in questi anni non ho notato differenze che vadano oltre quelle che ci possono essere tra modelli diversi, anzi paradossalmente sono capitati casi di maggiore affaticamento su impianti a 4 dischi.
I tamburi odierni spesso sono diversi da quelli degli anni 90 e sono dotati di alette per aumentare la superficie disperdente (ho due vetture segmenti a e b degli utlimi 5 anni e ne sono dotate).
La id3 (e le altre elettriche) però, è più simile a un mezzo pesante dal punto di vista del sistema frenante. Mezzi pesanti che non hanno mai abbandonato i tamburi negli assi posteriori (salvo poche eccezioni) e che come le vetture elettriche hanno un sistema di frenata dinamico che funziona per i rallentamenti e l'impianto frenante che entra in funzione solamente nell'ultima parte della frenata o nelle frenate d'emergenza, proprio nei momenti in cui il tamburo funziona al meglio.
Tamburo che necessita di manutenzione ordinaria decisamente ridotta rispetto ai freni a disco.
 
Invito a leggere le prove di frenata d'emergenza della rivista, che riportano i dati di frenata da 100 km/h a pieno carico per 10 frenate consecutive, e verificare se si rilevano differenze di affaticamento consistenti tra le auto a impianto misto o a 4 dischi, per masse simili.
Sinceramente in questi anni non ho notato differenze che vadano oltre quelle che ci possono essere tra modelli diversi, anzi paradossalmente sono capitati casi di maggiore affaticamento su impianti a 4 dischi.
I tamburi odierni spesso sono diversi da quelli degli anni 90 e sono dotati di alette per aumentare la superficie disperdente (ho due vetture segmenti a e b degli utlimi 5 anni e ne sono dotate).
La id3 (e le altre elettriche) però, è più simile a un mezzo pesante dal punto di vista del sistema frenante. Mezzi pesanti che non hanno mai abbandonato i tamburi negli assi posteriori (salvo poche eccezioni) e che come le vetture elettriche hanno un sistema di frenata dinamico che funziona per i rallentamenti e l'impianto frenante che entra in funzione solamente nell'ultima parte della frenata o nelle frenate d'emergenza, proprio nei momenti in cui il tamburo funziona al meglio.
Tamburo che necessita di manutenzione ordinaria decisamente ridotta rispetto ai freni a disco.

Sarà anche così, ma i freni a tamburo non li ho nemmeno nella mountain bike... figuriamoci se me li faccio montare su un auto da 40000€, 80 MILIONI DI LIRE, è una questione di principio, i produttori di auto si sono bevuti il cervello pensano che siamo tutti ignoranti in materia e poi si lamentano della crisi del settore, per forza spendi sempre di piu per avere sempre di meno
 
Sarà anche così, ma i freni a tamburo non li ho nemmeno nella mountain bike... figuriamoci se me li faccio montare su un auto da 40000€, 80 MILIONI DI LIRE, è una questione di principio, i produttori di auto si sono bevuti il cervello pensano che siamo tutti ignoranti in materia e poi si lamentano della crisi del settore, per forza spendi sempre di piu per avere sempre di meno
In certi frangenti è anche questione di gusto personale, un po' come la questione dei cerchi in lega, più che di efficacia o ignoranza.
C'è anche chi spende 5 volte tanto per una motrice ma non richiede nè i cerchi in lega nè i freni a disco posteriori, eppure le masse in gioco sono anche 20 volte superiori.
 
Sarà anche così, ma i freni a tamburo non li ho nemmeno nella mountain bike... figuriamoci se me li faccio montare su un auto da 40000€, 80 MILIONI DI LIRE, è una questione di principio, i produttori di auto si sono bevuti il cervello pensano che siamo tutti ignoranti in materia e poi si lamentano della crisi del settore, per forza spendi sempre di piu per avere sempre di meno

Beh, in generale chi compra VW non si interessa del contenuto, e loro lo sanno.
Come diceva una famosa pubblicità di qualche anno fa:
"a te basta sapere che è una Volkswagen".
 
Ci marcia il loro marketing sul luogo comune, a quanto pare verificato dalle loro stesse analisi interne.
Punti di vista, detto da quello che ha l'auto che "Supera"...
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Sarà anche così, ma i freni a tamburo non li ho nemmeno nella mountain bike... figuriamoci se me li faccio montare su un auto da 40000€, 80 MILIONI DI LIRE, è una questione di principio, i produttori di auto si sono bevuti il cervello pensano che siamo tutti ignoranti in materia e poi si lamentano della crisi del settore, per forza spendi sempre di piu per avere sempre di meno
XD e grazie! dove li metti su una bici???? io nel mio piccolo li avevo persino sull´aereo (progetto dei primi anni 2000)
 
Invito a leggere le prove di frenata d'emergenza della rivista, che riportano i dati di frenata da 100 km/h a pieno carico per 10 frenate consecutive, e verificare se si rilevano differenze di affaticamento consistenti tra le auto a impianto misto o a 4 dischi, per masse simili.
Sinceramente in questi anni non ho notato differenze che vadano oltre quelle che ci possono essere tra modelli diversi, anzi paradossalmente sono capitati casi di maggiore affaticamento su impianti a 4 dischi.
I tamburi odierni spesso sono diversi da quelli degli anni 90 e sono dotati di alette per aumentare la superficie disperdente (ho due vetture segmenti a e b degli utlimi 5 anni e ne sono dotate).
La id3 (e le altre elettriche) però, è più simile a un mezzo pesante dal punto di vista del sistema frenante. Mezzi pesanti che non hanno mai abbandonato i tamburi negli assi posteriori (salvo poche eccezioni) e che come le vetture elettriche hanno un sistema di frenata dinamico che funziona per i rallentamenti e l'impianto frenante che entra in funzione solamente nell'ultima parte della frenata o nelle frenate d'emergenza, proprio nei momenti in cui il tamburo funziona al meglio.
Tamburo che necessita di manutenzione ordinaria decisamente ridotta rispetto ai freni a disco.

La prova del 9 saranno le frenate di emergenza a pieno carico che effettueranno come test le riviste tra cui la nostra.

Te guardi alla tua twingo come peraltro la smart che han dei tamburi anche abbastanza grandi al posteriori ma rimangono auto leggere.
L'id3 è molto più pesante e tendenzialmente penserei che in alcune condizioni possa mandarli in crisi per frenate ripetute alette o meno.
Sicuramente la frenata rigenerativa aiuta, ma non è detto che riesca in tutto e per tutto.
Anche la model 3 extended range per via delle coperture aerodinameniche dei freni che non permettevano il corretto raffreddamento degli stessi, è andata in crisi nei test di Quattroruote.
Vedremo se il limite di dissipazione verrà superato o meno anche per la id3. È solo questo il problema non tanto la potenza frenante.

Anche la manutenzione non è vero che sia più ridotta. Il fatto che oramai li abbiamo solo al posteriore ci fa pensare questo, ma ciò è dovuto al principale schema che oramai regna nelle auto ice a trazione anteriore che fa si che i freni dietro siano meno sollecitati.
Anche gli impianti coi dischi dietro nella maggior parte dei casi han una manutenzione che è la metà di quelli anteriori.
Mentre i tamburi superato un certo chilometraggio van sostituiti in toto in quanto conviene a livello economico.
Altrimenti se va bene che le piste siano ancora buone, van cambiate le ganasce e pistoncini, previa lo smontaggio della ruota e apertura del tamburo.
Insomma non molto lontano dal cambiare le pastiglie ad un impianto a dischi al posteriore.
 
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