mac128bit ha scritto:
Negli anni '80...
...Jaguar ancora le compravano, anche se scomode, senza bagagliaio, lunghe come un treno e fragili come un vaso di Murano.
Quanti luoghi comuni! Diciamo che col tempo hai lasciato correre un po' la fantasia.
Che una XJ fosse scomoda, sinceramente e' la prima volta che lo sento. Sei sicuro di parlare di una Jaguar?? Francamente e' un po' assurdo per un'auto che al minimo non si sentiva neanche in moto senza guardare il contagiri, ricca di materiali insonorizzanti e moquettes molto spesse, rivestita di pregiate radiche e pelle Connolly, con sospensioni a quadrilateri tanto valide (anche grazie al baricentro basso) quanto dolci nell'assorbimento delle asperita', anche grazie a pneumatici 205 o 215/70/15 dalla spalla molto alta.
Senza bagagliaio: il bagagliaio era non altissimo ma molto ampio in pianta: poteva contenere molti bagagli, ed era sicuramente piu' che adeguato alla categoria della vettura.
Lunga come un treno: era un'ammiraglia di lusso, doveva essere corta e compatta?? Comunque anche le versioni a passo lungo erano meno ingombranti, e soprattutto molto piu' fini e slanciate di certe concorrenti tedesche o americane. Anche perche' la XJ era una berlina di rappresentanza con una linea fine e sportiveggiante, e da certe angolazioni ricordava un grosso coupe' a quattro porte (oltre ad esistere in versione XJC a due porte col medesimo passo) concetto ritornato prepotentemente di moda ai giorni nostri.
Fragile come un vaso di murano: poteva esserlo se non la si curava con le necessarie attenzioni e la si usava come un cialtrone. Le Jaguar classiche erano auto meccanicamente raffinate, che esigevano manutenzione accurata da parte di mani esperte ed un utilizzo adeguato. Come le Ferrari dello stesso periodo del resto. Anzi, le Ferrari erano piu' delicate a livello di carburazione.
Per esempio erano bandite le tirate a freddo. Se usate e mantenute nel modo giusto invece ripagavano con una buona affidabilita'.
Le auto di terza o quarta mano dalla storia incerta, comprate anche grazie alle relativamente basse quotazioni dell'usato, mantenute non dagli specialisti ma dal meccanico sotto casa al risparmio, ripagavano invariabilmente con problemi.
Per esempio, solo la lista dei punti di ingrassaggio di una XJ dei primi anni '70 (che conosco meglio rispetto alle serie successive) e' qualcosa di ormai sconosciuto al giorno d'oggi...il manuale d'officina e' un vero tomo.
Non erano auto da "metti la benzina e vai"...se usate cosi', senza attenzione e senza rispetto, potevano sicuramente diventare inaffidabili.
Conclusione: non erano auto per tutti...fortunatamente. Ma soprattutto, una Jaguar non si comprava in modo razionale, per il bagagliaio o per lo spazio ne' tantomeno per l'affidabilita' o altri parametri, ma soprattutto per il FASCINO che era unico e la rendeva diversa da ogni altra automobile. Gia' ai tempi c'erano delle ottime Mercedes serie S o BMW serie 7 che erano sicuramente piu' moderne, prestazionali e probabilmente piu' affidabili, ma erano anche destinate a diventare vecchie alla presentazione del nuovo modello, mentre le Jaguar, col loro incedere unico e felino, erano destinate a migliorare invecchiando come il vino buono, e regalavano emozioni completamente diverse.
Concludo con i complimenti per la Saab 900 che era un gran mezzo ed anch'io ho posseduto in versione Turbo S Cabriolet nei primi anni '90.
Una precisazione, la Civic 1.6 ha avuto 160 cv solo a partire dalla versione 1.6 Vti del 1992.