<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I.T.I.S. Indirizzo Meccanica e Meccatronica: CHIEDO PARERI | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

I.T.I.S. Indirizzo Meccanica e Meccatronica: CHIEDO PARERI

Provo anche io a dire la mia perché nella meccatronica ci lavoro ed ho un nipote che ci si è diplomato nel 2019, negli anni 80 si chiamava elettronica industriale e si usciva da scuola con già un lavoro in tasca, e non è cambiato ad oggi.
Fondamentale è la reputazione dell'istituto, nella mia zona ce ne sono due, uno sforna ottimi tecnici ,ricercatissimi, l'altro no... . Il primo ha attrezzature di prim'ordine, robot nuovissimi plc ultima generazione e contatti con tutte le aziende della zona....l'altro no.
Però a mio avviso va tenuto anche in considerazione il territorio in cui si vive, perché se è una zona con poche industrie ci si dovrà per forza spostare e non è faccenda da sottovalutare.
Infine, il ragazzo deve anche tenere conto che un meccatronico un po' le mani se le dovrà sporcare, gli stipendi sono ottimi, soprattutto se è disposto a fare trasferte, ma se vuole solo stare in ufficio a dirigere deve fare ingegneria.... gestionale
Se invece volesse fare informatica, gli consiglierei assolutamente di non fermarsi al diploma ma di puntare alla laurea..
 
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Mio figlio è al terzo anno di un tecnico con indirizzo elettrotecnica, e tra un paio di settimane inizierà un pon incentrato sulla robotaica.

Lui è contento e si sta appassionando e tanto mi basta.
Disegno tecnico a mano, ne ha fatto un po, ma neanche tanto.
 
Provo anche io a dire la mia perché nella meccatronica ci lavoro ed ho un nipote che ci si è diplomato nel 2019, negli anni 80 si chiamava elettronica industriale e si usciva da scuola con già un lavoro in tasca, e non è cambiato ad oggi.
Fondamentale è la reputazione dell'istituto, nella mia zona ce ne sono due, uno sforna ottimi tecnici ,ricercatissimi, l'altro no... . Il primo ha attrezzature di prim'ordine, robot nuovissimi plc ultima generazione e contatti con tutte le aziende della zona....l'altro no.
Però a mio avviso va tenuto anche in considerazione il territorio in cui si vive, perché se è una zona con poche industrie ci si dovrà per forza spostare e non è faccenda da sottovalutare.
Infine, il ragazzo deve anche tenere conto che un meccatronico un po' le mani se le dovrà sporcare, gli stipendi sono ottimi, soprattutto se è disposto a fare trasferte, ma se vuole solo stare in ufficio a dirigere deve fare ingegneria.... gestionale
Se invece volesse fare informatica, gli consiglierei assolutamente di non fermarsi al diploma ma di puntare alla laurea..

Di sporcarsi le mani, non credo che abbia problemi a volerlo fare, anzi. L'unico suo "impedimento" è con la penna.

Il liceo scientifico NON è la scuola dove si fa più matematica, se è questo che intendi.
Io ho fatto informatica e il nostro programma di matematica era più avanzato del liceo.

Su questo, ho sentito e letto, pareri abbastanza discordanti.

Io provengo da uno scientifico, di sicuro all'ITIS si toccano piu argomenti rispetto allo scientifico, ad esempio so che si fanno anche le serie di Fourier, che allo scientifico non vengono nemmeno sfiorati.

Tuttavia, amici e conoscenti professori, qualcuno dei quali, ha insegnato sia nell'uno che nell'altro, mi hanno sempre detto che cambia l'approccio.

Ovvero, in un ITIS, l'approccio alla matematica e fisica è molto piu tecnico e applicativo, mentre allo scientifico molto piu teorico e dimostrativo, con tanto laboratorio. all'ITIS si fanno "piu cose", ma allo scientifico, pur se se ne facciano di meno, si fanno in modo molto piu approfondito dal punto di vista teorico.

Ad oggi, comunque, reduce dalla mia esperienza, sconsiglierei a un ragazzo qualsiasi liceo. a 13 anni, quando sei chiamato a dover scegliere la scuola superiore, primo passo verso la pianificazione del tuo futuro, hai ancora i brufoli, non sai con che testa ne esci a 18. Scegliere un liceo, equivale a impegnarsi a studiare per almeno altri 10 anni, in un'età, dove se tutto va bene, non sai manco cosa voglia dire, perche sei preso a giocare alla Play Station e a pensare a guardare i culi alle ragazzine.

Se provieni da un ITIS, e a 18 anni non hai piu voglia di studiare, puoi andare a lavorare. Viceversa, puoi iscriverti e frequentare dignitosamente l'università (giusto chi proviene dal professionale, forse, potrebbe trovarsi male all'università, ma non chi proviene da un ITIS o ITC). Se Esci dal un liceo puoi fare solo l'università. Nel mondo del lavoro, si e no ti prenderebbe in considerazione qualche call center o pizzeria di basso livello per portare i piatti il sabato sera.
 
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io ho fatto il tecnico, non ho mai saputo disegnare.
ma le tavole di disegno tecnico le si fanno comunque con strumenti, anche fosse solo la riga a t e la squadra.
non serve essere artisti, basta un minimo di pratica, la stessa che poi ti serve se devi saldare due fili.
mio figlio l'ha fatto un paio d'anni fa, e ti garantisco che lui, e' decisamente impedito con la penna.
un po' che scrive con la sinistra, un po' che fa tutto al pc, il disegno a mano e' fuori dalla sua portata, ma non ha avuto nessun problema nel biennio a disegnare le tavole.

Posso chiederti che tipo di tecnico avete fatto tu e tuo figlio? Per curiosità
 
Posso chiederti che tipo di tecnico avete fatto tu e tuo figlio? Per curiosità
elettronica

lui ora fa ingegneria, per ora ha fatto tutti gli esami del primo anno (senza voti eccezionali, ma li ha fatti tutti ed e' in pari)
io ho fatto fisica, ma sono una capra, e facevo solo gli esami che mi piacevano, e quelli dove c'era da imparare a memoria tutte le dimostrazioni.... non li passavo mai.
analisi uno era un classico, passavo tutti gli scritti e poi, all'orale, mi chiedevano sempre una dimostrazione che non sapev.
forse ora manco c'e' piu' l'orale, vedo che moltissimi esami son solo scritti.
dovevo nascere 30 anni dopo :)




mmmm, a pensarci bene forse no. mi sarei perso le auto coi motori che rombano, il cambio da muovere con la mano, quello strano pedale a sinistra, villeneuve e "sciummy"...
 
Ho frequentato un istituto tecnico (privato) di Milano , che godeva di un’ottima fama : gli insegnanti delle materie tecniche erano quasi tutti tecnici operanti nelle industrie del ramo (ma c’erano anche docenti del Politecnico) , che dovevano quindi conciliare gli impegni di lavoro con le lezioni , per cui capitava spesso di far lezione al sabato o alla domenica mattina .
Mi sono diplomato nel 1965 e ho subito trovato lavoro come progettista elettronico ; contemporaneamente frequentavo il corso di laurea in Economia e Commercio (serale) presso l'Università Cattolica : l'idea era che con una laurea in discipline economiche e un diploma tecnico avrei avuto più possibilità .
Mi sono però reso conto che non ero tagliato per le materie economiche , anche se avevo già dato parecchi esami , per cui , dopo due anni mi sono licenziato e mi sono iscritto al Politecnico .
Per non gravare troppo sulla famiglia mi sono dato da fare con lavori vari (corsi teorici e pratici presso l'istituto tecnico dove mi ero diplomato , ripetizioni , riparazione radio e televisori , che allora si facevano ancora , installazione di impianti di antenna) , ma sono riuscito a laurearmi senza andare fuori corso , quindi a 26 anni .
La votazione non è stata molto alta , poichè ho accettato anche qualche 18 , però l'imperativo era di finire al più presto : mi è capitato di dare anche cinque esami nella sessione estiva , una volta due nello stesso giorno .
Avevo molti amici provenienti dal liceo , ma non ho mai avuto la minima soggezione nei loro confronti .
Una settimana dopo l'esame di laurea sono stato assunto nella stessa azienda dove avevo lavorato subito dopo essermi diplomato .
Successivamente (in parallelo col lavoro di progettista elettronico nell’industria) ho tenuto per parecchi anni corsi di misure elettroniche e di elettronica industriale presso l'istituto tecnico dove mi ero diplomato : molti dei miei studenti hanno proseguito gli studi con ottimi risultati (mi sono sempre preoccupato di motivarli a dovere perché non avessero complessi di inferiorità nei confronti dei “liceali” , come era normale a quei tempi) .
 
a 13 anni, quando sei chiamato a dover scegliere la scuola superiore, primo passo verso la pianificazione del tuo futuro, hai ancora i brufoli, non sai con che testa ne esci a 18.
Verissimo.
Scelsi di iscrivermi a ragioneria perché era l'unica scuola superiore presente al paesello ed io non avevo nessuna voglia di dovermi alzare dal letto in anticipo per pigliare treno o pullman per andare in città..
 
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