<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> i punti?chi se ne frega, voglio la grana | Il Forum di Quattroruote

i punti?chi se ne frega, voglio la grana

D

dexxter

Guest
Lo denunciamo sul fascicolo di febbraio di "Quattruote" (in questi giorni in edicola), pubblicando un'ampia inchiesta sul tema delle contravvenzioni ormai troppo alte e sul business della loro riscossione. Già oggi, infatti, il Codice della strada prevede sanzioni pesanti per molte infrazioni: 370 euro per il superamento da 40 a 60 km/h del limiti di velocità, da 500 a 2.000 euro per chi guida con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l, persino 200 euro per chi sosta con il motore acceso e l'aria condizionata inserita, sono cifre che possono mettere in crisi il bilancio di moltissime famiglie. Ma più si è ricchi, più si ha la possibilità di farla franca: pagando altri 263 euro si può evitare di "denunciare" il nome del guidatore che ha commesso l'infrazione ed evitare di farsi sospendere la patente e perdere i punti.

Tutto questo va contro i principi basilari di giustizia ed equità sociale: ma il Parlamento si appresta a peggiorare le cose. La riforma del Codice attualmente in discussione prevede infatti un inasprimento delle multe e una riduzione dei punti patente-detratti: per il superamento del limite di velocità da 40 a 60 km/h, per esempio, la sanzione passerà da 370 a ben 500 euro, ma i punti "scalati" scenderanno da 10 a 6. Prova lampante di come, più che la sicurezza stradale, interessi "fare cassa", soprattutto ai Comuni che mettono a bilancio proventi delle multe astronomici e in crescita costante.
 
E' ovvio che i punti non è più un detterrente.

Quindi si tocca il portafoglio.

E in molti paesi più civili del nostro, si va in galera per superare il limite oltre i 25 - figuriamci oltre i 40. Vedi lo svizzero a +39 km/h....
 
Il meccanismo dei punti patente, teoricamente sensato ma in pratica totalmente distorto grazie al come e al perché i punti vengono sottratti, è in massima parte una presa in giro, uno dei tanti psico-meccanismi (come le sanzioni monetarie sempre più spropositate) che servono solo a placare la crescente sete di castigo (purché rivolto a terzi) che sempre più persone sembra contagiare.

In ogni caso, sempre di quattrini si tratta, visto che nella stragrande maggioranza dei casi bisogna semplicemente ricomprarli pagando un corso al quale basta fare (forse...) atto di presenza, magari anche ascoltando della buona musica con l'auricolare.
 
dexxter ha scritto:
Lo denunciamo sul fascicolo di febbraio di "Quattruote" (in questi giorni in edicola), pubblicando un'ampia inchiesta sul tema delle contravvenzioni ormai troppo alte e sul business della loro riscossione. Già oggi, infatti, il Codice della strada prevede sanzioni pesanti per molte infrazioni: 370 euro per il superamento da 40 a 60 km/h del limiti di velocità, da 500 a 2.000 euro per chi guida con un tasso alcolemico tra 0,5 e 0,8 g/l, persino 200 euro per chi sosta con il motore acceso e l'aria condizionata inserita, sono cifre che possono mettere in crisi il bilancio di moltissime famiglie. Ma più si è ricchi, più si ha la possibilità di farla franca: pagando altri 263 euro si può evitare di "denunciare" il nome del guidatore che ha commesso l'infrazione ed evitare di farsi sospendere la patente e perdere i punti.

Tutto questo va contro i principi basilari di giustizia ed equità sociale: ma il Parlamento si appresta a peggiorare le cose. La riforma del Codice attualmente in discussione prevede infatti un inasprimento delle multe e una riduzione dei punti patente-detratti: per il superamento del limite di velocità da 40 a 60 km/h, per esempio, la sanzione passerà da 370 a ben 500 euro, ma i punti "scalati" scenderanno da 10 a 6. Prova lampante di come, più che la sicurezza stradale, interessi "fare cassa", soprattutto ai Comuni che mettono a bilancio proventi delle multe astronomici e in crescita costante.

Mi trovi in completo accordo con te. A questo punto i famigerati punti non servono piu'a niente: come al solito servono solo i soldi.

Regards,
The frog
 
I 200 per chi sosta con l'a/c dovrebbero darli agli agenti in sosta in piazza duomo a milano che estate e inverno hanno sempre il motore acceso, d'estate a/c d'inverno riscaldamento e agli autisti che al capolinea non spengono il motore del bus!
 
marimasse ha scritto:
Il meccanismo dei punti patente, teoricamente sensato ma in pratica totalmente distorto grazie al come e al perché i punti vengono sottratti, è in massima parte una presa in giro, uno dei tanti psico-meccanismi (come le sanzioni monetarie sempre più spropositate) che servono solo a placare la crescente sete di castigo (purché rivolto a terzi) che sempre più persone sembra contagiare.

In ogni caso, sempre di quattrini si tratta, visto che nella stragrande maggioranza dei casi bisogna semplicemente ricomprarli pagando un corso al quale basta fare (forse...) atto di presenza, magari anche ascoltando della buona musica con l'auricolare.
of course. five stars for you, my friend.
 
marimasse ha scritto:
In ogni caso, sempre di quattrini si tratta, visto che nella stragrande maggioranza dei casi bisogna semplicemente ricomprarli pagando un corso al quale basta fare (forse...) atto di presenza, magari anche ascoltando della buona musica con l'auricolare.
Nel calcolo del costo opportunità va inserito anche il tempo perso in autoscuola, sia pure con le cuffiette dell'ipod.
Magari con il portatile e la connessione mobile si fa un po' di lavoro senza il telefono che rompe.

In ogni caso, con l'obbligo di presegnalazione ed un minimo di attenzione, è davvero molto difficile prendere una multa, per lo meno sui tratti conosciuti.
 
The.Tramp ha scritto:
E' ovvio che i punti non è più un detterrente.

Quindi si tocca il portafoglio.

E in molti paesi più civili del nostro, si va in galera per superare il limite oltre i 25 - figuriamci oltre i 40. Vedi lo svizzero a +39 km/h....

peccato che in svizzera le multe siano anche proporzionate al reddito..
 
gitizetadue ha scritto:
...pare che molti preferirebbero pagare anziché perdere punti
Certi patentati non vogliono perdere i punti perché magari effettivamente prendono parecchie multe e temono di ritrovarsi senza patente.

Altri, a mio avviso di gran lunga più numerosi, temono di perdere punti per una sorta di soggezione psicologica, come se quei punti avessero chissà quale importanza, come se averne meno di 20 (o, meglio, 26) equivalesse ad avere la fedina penale lercia.
Il che potrebbe essere anche condivisibile, se i punti patente venissero tolti con coerenza, equità e razionalità, ovvero a seguito di comportamenti realmente pericolosi o maleducati ed in misura onestamente proporzionata alla effettiva gravità delle colpe. Dal momento che le cose stanno in maniera drasticamente diversa, non vedo per quale ragione si dovrebbe perdere il sonno per i punti patente e tanto meno vedo motivo di spendere centinaia di euro in più solo per conservarli, a meno che la cosa non si riveli strettamente necessaria.
 
|Mauro65| ha scritto:
...con l'obbligo di presegnalazione ed un minimo di attenzione, è davvero molto difficile prendere una multa...
Questo è vero per talune multe autovelox, ma i pretesti per togliere punti sono ben più eterogenei.
 
moogpsycho ha scritto:
The.Tramp ha scritto:
E' ovvio che i punti non è più un detterrente.

Quindi si tocca il portafoglio.

E in molti paesi più civili del nostro, si va in galera per superare il limite oltre i 25 - figuriamci oltre i 40. Vedi lo svizzero a +39 km/h....

peccato che in svizzera le multe siano anche proporzionate al reddito..
Certo che da noi...
http://fidest.wordpress.com/2009/11/02/cresce-levasione-fiscale-in-italia/
 
The.Tramp ha scritto:
E' ovvio che i punti non è più un detterrente.

Quindi si tocca il portafoglio.

E' ovvio che non è un deterrente se non vengono sottratti:
a) perchè i controlli (tranne quelli automatici, laddove ce ne sono) sono scarsi
b) perchè la legge è già stata cambiata anni fa, proprio per dare la possibilità di non dichiarare il conducente a chi se lo può permettere economicamente
 

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