eta*beta
0
Non lo so, non sono un ingegnere energetico, non sono competente sulla normativa sul vincolo da referendum. Ribadisco che il piano energetico nazionale, o, meglio, continentale vada attentamente composto con le esigenze industriali, economiche, agricole, paesaggistiche, sanitarie, etc...Per quel meno di niente che ne capisco, l'idea non mi dispiace. Più che altro, il quesito che mi pongo è: possiamo ragionevolmente pensare di affidarci solo alle rinnovabili, data la loro discontinuità e variabilità di erogazione? La mia impressione è che, abbandonando il fossile, un minimo di nucleare dovremo adottarlo.
Una nota mi preme sottolineare. La fonte principale di energia rinnovabile resta il risparmio energetico. Tanti si lamentano dei costi delle bollette e dei distributori di carburante, poi li vedi sprecare dissennatamente. Come nell'assalto al forno delle grucce
https://www.google.com/amp/s/classe...s.com/2016/09/07/una-famiglia-infarinata/amp/