http://www.ilsole24ore.com/art/comm...erca-tecnici-trova-220858.shtml?uuid=AY54gWkC
Articolo interessante ma che non dice nulla di nuovo.
Il ragionamento di fondo è anche valido, cioè se vuoi lavorare fai quello che il mercato richiede. Però a mio parere è anche un pò miope.
Il saldatore che prende 2000 euro al mese a 27 anni guadagna sicuramente più del tirocinante avvocato che, se gli va di lusso, prende 500 euro al mese. Ma quando avranno 50 anni?
Fare l'operaio ti garantisce uno stipendio più alto appena cominci a lavorare, ma a lungo andare il discorso cambia. Perlomeno il ragazzo che studia per fare l'avvocato cerca di "farcela", ci prova. l'operaio, non potrà mai "provarci" non ha le competenze ne il titolo per farlo, è e sarà sempre un operaio.
Personalmente ho fatto quel ragionamento. Ho provato a fare l'operaio anni fa e non m'è piaciuto. A parte il lavoro in se, l'idea di fare un istituto tecnico e poi lavorare in fabbrica ai miei occhi sembrava una prigione: prospettive di carriera basse, versatilità lavorativa ai minimi termini, delocalizzazione della produzione all'ordine del giorno... ho preferito studiare e poi giocarmela con delle conoscenze e una versatilità che il lavoro difficilmente può dare... personalmente non credo molto nel mito dell'ultraspecializzazione... per carità, ti apre molte porte ma è una questione di selezione naturale: più sei specializzato per un dato ambiente e più efficiente sei, ma al contempo sarai sempre più vulnerabile ad ogni minimo cambiamento... non è il mio stile...
Riprendiamo il nostro giovane operaio. Siamo così sicuri che sia la scelta più intelligente? Oggigiorno non si sente parlare d'altro che di delocalizzazione... qui in veneto ormai molte piccole e medie industrie si stanno convertendo ad imprese commerciali... anche le macchine più sofisticate ormai hanno di base un prodotto cinese con qualche accorgimento in più e delle viterie di migliore qualità. L'andazzo è questo, c'è poco da fare.
Ora, il nostro operaio al giorno d'oggi prende più del suo coetaneo, ma a mio avviso il futuro è migliore per il suo amico. Lui, l'operaio, è come un dinosauro che guarda l'enorme meteora che scende nel cielo. E' grande e grosso, ma il futuro non è per lui...
Per concludere l'articolo non dice boiate, solo che va preso con le pinze. Il concetto che esprime è condivisibile ma va mediato. Mi sembra scritto da un 50enne vecchia guardia, uno di quelli che tanto hanno bisogno di operai...
Articolo interessante ma che non dice nulla di nuovo.
Il ragionamento di fondo è anche valido, cioè se vuoi lavorare fai quello che il mercato richiede. Però a mio parere è anche un pò miope.
Il saldatore che prende 2000 euro al mese a 27 anni guadagna sicuramente più del tirocinante avvocato che, se gli va di lusso, prende 500 euro al mese. Ma quando avranno 50 anni?
Fare l'operaio ti garantisce uno stipendio più alto appena cominci a lavorare, ma a lungo andare il discorso cambia. Perlomeno il ragazzo che studia per fare l'avvocato cerca di "farcela", ci prova. l'operaio, non potrà mai "provarci" non ha le competenze ne il titolo per farlo, è e sarà sempre un operaio.
Personalmente ho fatto quel ragionamento. Ho provato a fare l'operaio anni fa e non m'è piaciuto. A parte il lavoro in se, l'idea di fare un istituto tecnico e poi lavorare in fabbrica ai miei occhi sembrava una prigione: prospettive di carriera basse, versatilità lavorativa ai minimi termini, delocalizzazione della produzione all'ordine del giorno... ho preferito studiare e poi giocarmela con delle conoscenze e una versatilità che il lavoro difficilmente può dare... personalmente non credo molto nel mito dell'ultraspecializzazione... per carità, ti apre molte porte ma è una questione di selezione naturale: più sei specializzato per un dato ambiente e più efficiente sei, ma al contempo sarai sempre più vulnerabile ad ogni minimo cambiamento... non è il mio stile...
Riprendiamo il nostro giovane operaio. Siamo così sicuri che sia la scelta più intelligente? Oggigiorno non si sente parlare d'altro che di delocalizzazione... qui in veneto ormai molte piccole e medie industrie si stanno convertendo ad imprese commerciali... anche le macchine più sofisticate ormai hanno di base un prodotto cinese con qualche accorgimento in più e delle viterie di migliore qualità. L'andazzo è questo, c'è poco da fare.
Ora, il nostro operaio al giorno d'oggi prende più del suo coetaneo, ma a mio avviso il futuro è migliore per il suo amico. Lui, l'operaio, è come un dinosauro che guarda l'enorme meteora che scende nel cielo. E' grande e grosso, ma il futuro non è per lui...
Per concludere l'articolo non dice boiate, solo che va preso con le pinze. Il concetto che esprime è condivisibile ma va mediato. Mi sembra scritto da un 50enne vecchia guardia, uno di quelli che tanto hanno bisogno di operai...