<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> I capitalisti ci venderanno la corda con cui li impiccheremo (Vladimir Ilʹič Lenin) | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

I capitalisti ci venderanno la corda con cui li impiccheremo (Vladimir Ilʹič Lenin)

Non è una battuta, purtroppo, per una popolazione già duramente provata e dive 16°C domestici in inverno sono un traguardo agognato, come uno status alimentare e sanitario accettabile.

Ah, ok. Credo che, nelle case, saranno ben oltre i 20 gradi, come sempre.
Gli mancheranno tante cose, ma il gas lo stanno bruciando nelle torce per non darlo a noi. Quello non manca.
 
Ah, ok. Credo che, nelle case, saranno ben oltre i 20 gradi, come sempre.
Gli mancheranno tante cose, ma il gas lo stanno bruciando nelle torce per non darlo a noi. Quello non manca.
Manca addirittura la distribuzione del medesimo... ne conosco di russi e limitrofi che vivono qui e tutti si lamentano, perché non abituati, all'eccessivo riscaldamento dei nostri stabili, scuole comprese ...
 
Io non denigro i tuoi commenti di persona e di dottore commercialista. Cerca di avere altrettanto rispetto di quelli altrui, specialmente quando citano studi di professionisti di affari internazionali quali non siamo né tu, né io, né nessun altro qui dentro. Grazie.
Non c'era e non c'è alcuna denigrazione verso di te, solo una battuta sul fatto che non sempre ciò che sembra "X" è davvero "X". Parafrasando, il fatto che io sia un commercialista non significa automaticamente che una mia opinione sul nostro sistema fiscale sia equilibrata e non di parte. Già, perché quelle espresse dai due siti citati rispettivamente da te e da me sono mere opinioni e analisi, non fatti incontroveribili come può essere la densità di un dato materiale. E, allo stesso modo, se Limes (rivista molto interessante che leggo spesso nelle parti libere ed a cui forse mi abbonerò) dice una cosa, per quanto seria e autorevole, non è detto che per il fatto stesso che si chiami Limes non sia, pur raramente, fallibile. Così come il fatto che io sia un mero contabile e non abbia scritto fuori dalla porta "studio di analisi geostrategiche" non significa che non possa saperne qualcosina e/o che non abbia qualche connessione diretta con gli eventi in corso.
Avevo pure fatto un esempio concreto di storytelling per illustrare come i sistemi-paese possono intervenire per far passare determinati convincimenti piuttosto di altri, e ciò non necessariamente a fini malevoli.

Per ora, a mio modesto modo di vedere, il prezzo del gas dimostra che Limes ha torto
 
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Ah, ok. Credo che, nelle case, saranno ben oltre i 20 gradi, come sempre.
Gli mancheranno tante cose, ma il gas lo stanno bruciando nelle torce per non darlo a noi. Quello non manca.
Almeno fino a una decina di anni fa in Ucraina tenevano le finestre aperte d'inverno (nel loro inverno), teleriscaldamento a manetta
 
Manca addirittura la distribuzione del medesimo... ne conosco di russi e limitrofi che vivono qui e tutti si lamentano, perché non abituati, all'eccessivo riscaldamento dei nostri stabili, scuole comprese ...
La Russia è vastissima ed enormemente differenziata: ci sono le zone (e persone) perfettamente occidentalizzate cui non manca nulla e zone da cui provengono persone ai cui occhi un wc o un bidet diventano ambito bottino di guerra, come da tragici reportage.
 
Io aggiungerei all'equazione il fatto che non solo la popolazione russa sarà certamente più abituata di noi a sopportare i sacrifici che la guerra e le relative sanzioni stanno portando.
Ma in più credo che eventuali manifestazioni di malcontento e dissenso avrebbero un impatto trascurabile in un paese che A non è propriamente democratico e B ormai ha imboccato una strada e non intende cambiare rotta e perdere la faccia.

Una protesta,fondata per carità perchè ci aspettano tempi duri,per una motivazione molto banale (per esempio se i dipendenti pubblici decidessero di incrociare le braccia perchè vogliono almeno 20 gradi negli uffici) da noi basterebbe e avanzerebbe per far traballare la determinazione di chi deve gestire questa difficile situazione.

Che poi alla lunga probabilmente se la passeranno peggio gli altri è una magra consolazione,noi siamo sull'orlo del baratro adesso.
 
ci sono le zone (e persone) perfettamente occidentalizzate cui non manca nulla
Intanto manca la libertà di espressione, di movimento, etc.
Infine conosco laureati, professionisti, insegnanti, artisti, piloti di elicotteri etc russi residenti nella mia città, nessuno ha nostalgia della terra natia, e, per caso, non conosco nessuno dei suddetti medioborghesi italiani che emigrino in quelle lande, mentre ne conosco che espatriano in UE, UK, USA... mi viene il dubbio che tanto bene nella grande madre russa non si stia, in definitiva... basti vedere la sanità...
 
Ormai sono passati un poco di anni dalla mia esperienza a Mosca, era ancora URSS...cmq il primo giorno di scuola andai iper copertissimo e morì di caldo , in pratica gli spazi chiusi sono sempre ben riscaldati quindi occorre mettersi qualcosa di pesante sopra ma poi sotto essere abbastanza leggeri
 
Intanto manca la libertà di espressione, di movimento, etc.
Infine conosco laureati, professionisti, insegnanti, artisti, piloti di elicotteri etc russi residenti nella mia città, nessuno ha nostalgia della terra natia, e, per caso, non conosco nessuno dei suddetti medioborghesi italiani che emigrino in quelle lande, mentre ne conosco che espatriano in UE, UK, USA... mi viene il dubbio che tanto bene nella grande madre russa non si stia, in definitiva... basti vedere la sanità...
Scusa se mi intrometto: Sicuramente non avrai torto, ma credo (anche da ignorante) che più di qualcuno la libertà di espressione (anche e non solo a Mosca centro) se la può ampiamente permettere. Il piccolo poliziotto o agente di fronte a 50$ o peggio minacce di perdere il lavoro (sempre imho) chiude entrambe le orecchie, e non solo…
 
più di qualcuno la libertà di espressione (anche e non solo a Mosca centro) se la può ampiamente permetter
Certo, prova a pronunciare la parola guerra per sapere cosa succede colà, citofonare Navalny, ora di visita in carcere, se possibile, o chiedere al cimitero di Anna Stepanovna Politkovskaja... libertà eccome... infatti a Mosca è pieno di rifugiati in cerca di libertà...
 
Certo, prova a pronunciare la parola guerra per sapere cosa succede colà, citofonare Navalny, ora di visita in carcere, se possibile, o chiedere al cimitero di Anna Stepanovna Politkovskaja... libertà eccome... infatti a Mosca è pieno di rifugiati in cerca di libertà...
Lo so, infatti hai citato esempi di opposizione, uguali a guerra a Cremlino.
 
La cosa assurda è che senza avere le risorse naturali che hanno in quelle zone anche noi quanto a tenere il riscaldamento a manetta e dover aprire le finestre ci siamo portati bene negli anni passati.
Mi è capitato di vedere la stessa identica scena in ospedali,scuole,negozi...
Riscaldamento senza alcuna possibilità di regolare la temperatura,salvo chiamare il tecnico,quindi o acceso o spento e dopo poche ore non bastava nemmeno più stare in maglietta e bisognava aprire finestre e porte.
Purtroppo quando una risorsa è virtualmente illimitata (o banalmente costa poco quindi ci si sente obbligati a sprecarla) si bada pochissimo all'efficienza,ancora meno all'impatto ambientale.
 
Ormai sono passati un poco di anni dalla mia esperienza a Mosca, era ancora URSS...cmq il primo giorno di scuola andai iper copertissimo e morì di caldo , in pratica gli spazi chiusi sono sempre ben riscaldati quindi occorre mettersi qualcosa di pesante sopra ma poi sotto essere abbastanza leggeri
Tipo Toto' & C a Milano
??



:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:.
 
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La cosa assurda è che senza avere le risorse naturali che hanno in quelle zone anche noi quanto a tenere il riscaldamento a manetta e dover aprire le finestre ci siamo portati bene negli anni passati.
Mi è capitato di vedere la stessa identica scena in ospedali,scuole,negozi...
Riscaldamento senza alcuna possibilità di regolare la temperatura,salvo chiamare il tecnico,quindi o acceso o spento e dopo poche ore non bastava nemmeno più stare in maglietta e bisognava aprire finestre e porte.
Purtroppo quando una risorsa è virtualmente illimitata (o banalmente costa poco quindi ci si sente obbligati a sprecarla) si bada pochissimo all'efficienza,ancora meno all'impatto ambientale.

A tal proposito, mia figlia mercoledì è stata a Milano in centro e dice che, per la prima volta, entrando nei negozi non si brinava dal freddo.
Miracoli della bolletta.
 
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