Avevo circa 20 anni (1974 circa), e chiesi in prestito a mio zio (fratello di mia madre) la Moto Guzzi V7 di sua proprietà. Sapendomi appassionato di moto e auto e proprietario, a mia volta, di una Moto Guzzi "Stornello" 125, accettò volentieri. Ed ecco il racconto di quel giorno.
Prendo la sua moto e concordo con un'amica di circa 16 anni (di cui ero innamorato e, ho saputo dopo, lo era anche lei), una passeggiata con la moto dello zio. La prendo e andiamo. Dopo un po' di giri ad andatura turistica, ci superano altri due miei amici a bordo di una Kawasaki 500 3 cilindri 2 tempi, una bomba. Decido si seguirli, con l'assenso della ragazza, ma la loro moto è decisamente più sportiva e fatico a starci dietro. Arriva una curva a sinistra che conosco bene, si può fare a 80-90 circa, ma nella scalata 4a-3a (trasmissione a cardano e non a catena) rimango in folle, piego (troppo) per non finire contro il muro e cadiamo a terra, rotolando entrambi per circa 12-15 metri.
Io riporto alcune escoriazioni alla spalla sinistra e un taglio al mento di cui si vede ancora una minima cicatrice, lei sbatte il ventre, che diventa nerastro per la compressione e alcune ecchimosi e ha altre escoriazioni. Per fortuna niente altro. Sono distrutto per l'amica e poi la vado a trovare a casa fino alla guarigione totale, ma ce l'ha con me e ovviamente non diventa la mia ragazza, finiamo per non vederci più se non casualmente (con suo perdono).......
Tra l'altro allora non c'era ancora l'obbligo del casco e lo avevo solo io.
Per quanto riguarda la moto, ci sono danni ma non gravi: pedaliera, sterzo e alcune altre piccole rotture. Lo zio non se la prende più di tanto per la moto (grande mio zio), ma ovviamente è dispiaciuto per il danno subìto dalla ragazza.