Il mercato ci offre molti corsi di "guida sicura" e "guida sportiva", ed e' molto diffusa la convinzione che vuole la guida sportiva riservata alla pista, quella sicura alla strada.
Ma qual'e' di fatto la differenza tra questi due modi di guidare?
A livello della tecnica di guida coinvolta, assolutamente nessuno.
Analizziamo l'aspetto piu' critico della guida sportiva cosi' come quello della guida sicura: come si affronta una curva.
Secondo i teorici del "chi va piano va sano e va lontano", non c'e' nessun bisogno di focalizzarsi su cose "da piloti" come le traiettorie, che sono "roba da pista" che non ha certo spazio ne' interesse in strada: in prossimita' di una curva si rallenta, tutto li'.
Questo ragionamento tuttavia e' estremamente riduttivo e porta chi lo segue a rinunciare a gran parte della propria riserva di sicurezza. Vediamo perche'.
Il diagramma riporta una strada teorica di larghezza L.
Il guidatore puo' seguire due traiettorie: 1 (in verde) o 2 (in rosso).
La traiettoria 1 comporta utilizzare tutta la larghezza L disponibile, iniziando la curva all'esterno, "mirando" il punto di corda piu' vicino al limite interno della curva, per poi uscire dalla curva nuovamente all'esterno.
La traiettorie 2 si limita a stare nella parte interna della strada curvando copiandone il profilo.
E' evidente che, a parita' di velocita' di ingresso, la prima traiettoria offre un raggio di curvatura R1 enormemente piu' ampio di quello della traiettoria rossa, R2.
Questo significa che chi segue la traiettoria 1 impegna molto meno la riserva di aderenza dell'auto e sottopone l'auto stessa a sollecitazioni dinamiche molto minori rispetto a chi segue la traiettoria 2. Ossia, chi ha seguito la traiettoria corretta 1 ha un margine molto maggiore di chi ha seguito la traiettoria 2.
La differenza tra "guida sicura" e "guida sportiva" sta solo nel come utilizzeremo questo margine.
Il diagramma di sinistra ci da' il caso della guida sicura, in cui la velocita' di percorrenza curva Vc rimane invariata, cosi' che il margine viene conservato come "margine di sicurezza aggiuntivo" per il conducente.
Il diagramma di destra ci da' il caso della guida sportiva, in cui il margine aggiuntivo viene sacrificato al fine di ottenere una velocita' di percorrenza curva Vc molto maggiore che non nel caso si segua la traiettoria 2.
Il tipo effettivo di strada su cui ci troviamo dettera' quale sia la larghezza L che possiamo sfruttare. In una strada a piu' corsie trafficata, la larghezza L della nostra "strada teorica" sara' quella della nostra corsia, mentre su una strada libera con piena visibilita', o in pista, la larghezza L teorica corrisponde a quella effettiva della strada reale.
Qualcuno potrebbe dire: "Ma se io riduco sufficientemente la Vc2, otterro' lo stesso margine di sicurezza che se percorressi la traiettoria 1". Ovviamente, ma e' altrettanto ovvio che se riduco la velocita' e percorro la traiettoria 1, otterro' un margine di sicurezza ancora maggiore, e dunque la traiettoria 1 resta sempre quella migliore.
Dunque, in termini di tecnica di guida, esiste un solo modo di prendere una curva: quello corretto che tiene conto della traiettoria ottimale.
Il fine di utilizzo di questa traiettoria ideale cambia tra guida sicura e sportiva, ma la traiettoria resta sempre quella.
Quello che si puo' ulteriormente fare in termini di guida sicura, e' ritardare l'inserimento in curva, tenendo una traiettoria piu' larga all'inizio e spostando in la' il punto di corda, per avere un'uscita dalla curva piu' stretta, analogamente a quanto si farebbe in guida sportiva per "preparare" il corretto ingresso in una controcurva subito dopo.
In guida sicura, la stessa manovra si fa per incrementare ulteriormente il nostro margine di sicurezza: in ingresso curva abbiamo visibilita' di cio' che ci si trova davanti, dunque ci manterremo al limite esterno della strada.
In uscita di curva, viceversa, non sappiamo cosa ci sara', quindi ritardando l'ingresso faremo in modo di trovarci un po' piu' all'interno, in modo da avere margine di sicurezza rispetto alla corsia opposta.
Anche qui, la tecnica e' assolutamente la stessa, varia solo lo scopo per cui viene utilizzata.
Ma qual'e' di fatto la differenza tra questi due modi di guidare?
A livello della tecnica di guida coinvolta, assolutamente nessuno.
Analizziamo l'aspetto piu' critico della guida sportiva cosi' come quello della guida sicura: come si affronta una curva.
Secondo i teorici del "chi va piano va sano e va lontano", non c'e' nessun bisogno di focalizzarsi su cose "da piloti" come le traiettorie, che sono "roba da pista" che non ha certo spazio ne' interesse in strada: in prossimita' di una curva si rallenta, tutto li'.
Questo ragionamento tuttavia e' estremamente riduttivo e porta chi lo segue a rinunciare a gran parte della propria riserva di sicurezza. Vediamo perche'.
Il diagramma riporta una strada teorica di larghezza L.
Il guidatore puo' seguire due traiettorie: 1 (in verde) o 2 (in rosso).
La traiettoria 1 comporta utilizzare tutta la larghezza L disponibile, iniziando la curva all'esterno, "mirando" il punto di corda piu' vicino al limite interno della curva, per poi uscire dalla curva nuovamente all'esterno.
La traiettorie 2 si limita a stare nella parte interna della strada curvando copiandone il profilo.
E' evidente che, a parita' di velocita' di ingresso, la prima traiettoria offre un raggio di curvatura R1 enormemente piu' ampio di quello della traiettoria rossa, R2.
Questo significa che chi segue la traiettoria 1 impegna molto meno la riserva di aderenza dell'auto e sottopone l'auto stessa a sollecitazioni dinamiche molto minori rispetto a chi segue la traiettoria 2. Ossia, chi ha seguito la traiettoria corretta 1 ha un margine molto maggiore di chi ha seguito la traiettoria 2.
La differenza tra "guida sicura" e "guida sportiva" sta solo nel come utilizzeremo questo margine.
Il diagramma di sinistra ci da' il caso della guida sicura, in cui la velocita' di percorrenza curva Vc rimane invariata, cosi' che il margine viene conservato come "margine di sicurezza aggiuntivo" per il conducente.
Il diagramma di destra ci da' il caso della guida sportiva, in cui il margine aggiuntivo viene sacrificato al fine di ottenere una velocita' di percorrenza curva Vc molto maggiore che non nel caso si segua la traiettoria 2.
Il tipo effettivo di strada su cui ci troviamo dettera' quale sia la larghezza L che possiamo sfruttare. In una strada a piu' corsie trafficata, la larghezza L della nostra "strada teorica" sara' quella della nostra corsia, mentre su una strada libera con piena visibilita', o in pista, la larghezza L teorica corrisponde a quella effettiva della strada reale.
Qualcuno potrebbe dire: "Ma se io riduco sufficientemente la Vc2, otterro' lo stesso margine di sicurezza che se percorressi la traiettoria 1". Ovviamente, ma e' altrettanto ovvio che se riduco la velocita' e percorro la traiettoria 1, otterro' un margine di sicurezza ancora maggiore, e dunque la traiettoria 1 resta sempre quella migliore.
Dunque, in termini di tecnica di guida, esiste un solo modo di prendere una curva: quello corretto che tiene conto della traiettoria ottimale.
Il fine di utilizzo di questa traiettoria ideale cambia tra guida sicura e sportiva, ma la traiettoria resta sempre quella.
Quello che si puo' ulteriormente fare in termini di guida sicura, e' ritardare l'inserimento in curva, tenendo una traiettoria piu' larga all'inizio e spostando in la' il punto di corda, per avere un'uscita dalla curva piu' stretta, analogamente a quanto si farebbe in guida sportiva per "preparare" il corretto ingresso in una controcurva subito dopo.
In guida sicura, la stessa manovra si fa per incrementare ulteriormente il nostro margine di sicurezza: in ingresso curva abbiamo visibilita' di cio' che ci si trova davanti, dunque ci manterremo al limite esterno della strada.
In uscita di curva, viceversa, non sappiamo cosa ci sara', quindi ritardando l'ingresso faremo in modo di trovarci un po' piu' all'interno, in modo da avere margine di sicurezza rispetto alla corsia opposta.
Anche qui, la tecnica e' assolutamente la stessa, varia solo lo scopo per cui viene utilizzata.