<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Gruppo Stellantis | Page 27 | Il Forum di Quattroruote

Gruppo Stellantis

ho appena letto su una testata concorrente la gerarchia dei marchi come probabilmente la immagina Tavares:
Segmento Luxury solo Maserati;
Segmento Premium: AlfaRomeo, DS e Lancia;
Segmento Upper Mainstream (convenzionali di alto livello) Peugeot e Opel;
Segmento Core (generalista) Fiat, Abarth e Citroen;
Segmento Global suv Jeep
Segmento American Brands Chrysler, Dodge e RAM.

Chi vivrà vedrà
 
Oggi è avvenuto l'atteso incontro dell'AD Tavares con i sindacati italiani. Questi ultimi hanno espresso soddisfazione, così come il dirigente di Stellantis.

https://www.quattroruote.it/news/in...i_conferme_su_un_forte_impegno_in_italia.html
2021-Stellantis-2.jpg


Per evitare equivoci, cito testualmente parte di quanto affermato da Roberto Benaglia e Ferdinando Uliano per conto di FIM-CISL e da Francesca Re David (solitamente critica e agguerrita con FCA) e Michele De Palma per la FIOM-CGIL (i passi più significativi). Interessante soprattutto il commento della CGIL, solitamente l'ala più estremista e attenta alle istanze della forza lavoro.

FIM-CISL:
"Tavares ci ha assicurato che l'Italia è centrale per Stellantis.....Per noi è un fatto positivo, in particolare per le opportunità e le sinergie che si svilupperanno: si potranno rafforzare i brand italiani e fare nuovi progetti su modelli e marchi, in particolare Alfa Romeo e Maserati, per renderli più performanti e profittevoli e per incrementare l'attività negli stabilimenti......"

"Tavares ha prospettato le opportunità che proprio la fusione può offrire ai marchi italiani, rafforzandoli grazie alle sinergie che saranno realizzate. Stellantis rispetterà tutti gli impegni assunti da FCA prima della fusione. Sono affermazioni importanti che abbiamo apprezzato molto......"

FIOM-CGIL
"Oggi si è aperto un dialogo che continuerà sul piano industriale......Stellantis ha confermato gli impegni presi nel piano di FCA e nel futuro prossimo realizzerà sinergie che non penalizzeranno gli stabilimenti e i lavoratori. L'obiettivo è il rafforzamento dei marchi italiani, a partire da Alfa e Maserati, riconoscendo le grandi competenze, la creatività, l'intelligenza delle lavoratrici e dei lavoratori come unica arma per affrontare i cambiamenti e le difficoltà del settore".
 
ho appena letto su una testata concorrente la gerarchia dei marchi come probabilmente la immagina Tavares:
Segmento Luxury solo Maserati;
Segmento Premium: AlfaRomeo, DS e Lancia;
Segmento Upper Mainstream (convenzionali di alto livello) Peugeot e Opel;
Segmento Core (generalista) Fiat, Abarth e Citroen;
Segmento Global suv Jeep
Segmento American Brands Chrysler, Dodge e RAM

Chi vivrà vedrà


Mizzika....
Pure Lancia....
 
Dovranno venderne mica male di Alfa e Maserati.....

Sperem.

Per quanto riguarda i dua marchi di prestigio italiani ci sono diversi nuovi modelli in cantiere: Alfa Tonale, Alfa Brennero (o come si chiamerà), Maserati MC20 (già presentata), Maserati Grecale (in arrivo entro l'anno) e le eredi di GranTurismo e GranCabrio. Queste sono vetture già sicure, in gestazione.
Poi ci sono i rumors (erede Giulietta per esempio).
 
secondo me la Giulietta sarà il Tonale e la MiTo quello più piccolo, o quantomeno cercheranno di intercettare lo stesso target, per la Lancia staremo a vedere, mi lascia perplesso l'Abarth messo nello stesso spazio di Fiat e Citroen, a parer mio dovrebbe stare almeno assieme a Peugeot e Opel ma ancora sono tutte concetture e ipotesi
 
Esatto, Tavares corre amatorialmente nei rally con una sua Lancia Stratos. Ho letto che quando è stato assunto da PSA ha fatto mettere nero su bianco che voleva continuare a farlo (correre su un'auto della concorrenza non è il massimo) quindi deduco che abbia in buona considerazione la casa.
Mi piace la suddivisione dei marchi, sono più fiducioso.
 
Poteri straordinari per Elkann?

https://www.passioneautoitaliane.co...sgnKhg-QSSdCMRAQL8AmmNQgRIXXu-rzhRCI_FLwTJ6Dc
John-Elkann-Stellantis-campanella-borsa-italiana-666x444.jpeg


John Elkann dovrebbe essere "Presidente Esecutivo", Sarebbe il regolamento del CDA a prevederlo.

Il presidente esecutivo dovrà infatti essere necessariamente consultato su:

• Pianificazione finanziaria e strategica a lungo termine
• Operazioni di fusione e acquisizione, inclusi significativi accordi di joint-venture, investimenti e disinvestimenti
• Evoluzione strategica del portafoglio marchi e investimenti significativi in prodotti
• Nomine, pianificazione di successione e remunerazione per le posizioni chiave nel comitato esecutivo globale
• Relazioni istituzionali, incluse rapporti con i principali stakeholder governativi, soprattutto in questioni di rilevanza strategica
• Questioni significative dal punto di vista delle pubbliche relazioni e principali eventi/argomenti di comunicazione
• Interazione con i principali azionisti e partner di riferimento
• Fornire la guida al cda e, in circostanze di crisi, al management esecutivo su problemi di governance e gestione ad hoc delle situazioni di crisi
 
io sono contento invece che sia passata sotto il controllo operativo del management francese (parlo di controllo operativo perchè le quote proprietarie le conosciamo e la maggioranza relativa è Exor che non è certo francese ma nemmeno italiana).
Sono contento perchè è da fine anni 70, come citato da De Benedetti in un intervista su QR, che Fiat prima ed FCA in ultimo non sono stati capaci di sviluppare il business automotive. Hanno vissuto di rendita, diversificando extra auto negli anni 70 ed 80, per poi tagliare sulla qualità negli anni 90 e sui modelli di recente.
Non conosco Fiat dall'interno, tranne che per colleghi ex Fiat ed amici che ancora ci lavorano, ma ho come l'impressione che ci sia un retaggio culturale che fonda le sue radici nella cacciata di Ghidella da cui l'azienda non si è più ripresa.
Da allora chiunque abbia comandato da Torino non è stato in grado di riportare in auge un azienda che era la prima in Europa nel settore. Non sono più stati in grado di progettare sul medio lungo periodo, mancava visione e continuità.
Negli ultimi decenni la sorte del gruppo è stata in discussione più volte.. riportata a galla prima dal successo di qualche modello come Panda e Gpunto, poi da quel mago di Marchionne capace di operazioni finanziarie che rimarranno casi studio.
Tutti pagliativi comunque che non avrebbero garantito un futuro a quel poco che ancora di produce da noi se Elkann non fosse stato in grado di tessere questo accordo con PSA.

Sul piano prodotto sono quindi contentissimo di questo "passaggio in mani francesi" perchè potrebbe finalmente affrancare i marchi italiani da quella mancata progettualità che li ha portati quasi alla chiusura.
 
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