Ecco, finalmente un pensiero oggettivo ed equilibrato, cosa difficile di questi tempi.Si infatti, anche io preferisco leggere articoli su Quattroruote o per lo meno su testate del mondo dell'auto.
L'articolo che ha riportato bumper dal "il fatto quotidiano" è sí completo, ma bene o male dice quanto già detto... Questo genere di articoli va bene per chi è a digiuno di auto ma difficilmente può saziare i più interessanti o appassionati.
Bisogna anche tenere conto come un giornale come Quattroruote è tendenzialmente o per lo meno non esplicitamente politico, i quotidiani invece sono più diretti.
Insomma nel caso del fatto quotidiano, gli screzi nei confronti degli Agnelli sono noti.
Non dico che ha scritto falsità ma semmai ha calcato la mano sugli aspetti che potrebbero esser negativi.
Infatti se a livello contabile è PSA che ha acquisito FCA, a livello societario è l'esatto opposto, cosi da mantenere la sede in Olanda.
L'AD è ex PSA ma l'azionista di maggioranza è Exor.
Personalmente anche io credo che ci sarà, specie per le auto dei segmenti B, C e forse anche per il D non premium, una predominanza progettuale francese o questo è il rischio usando le loro basi.
I rischi per le fabbriche italiane ci sono così come per i fornitori, certo, il timore c'è ed è fondato ma non scontato.
Solitamente quando si ha una fusione, spesso avviene una riduzione della forza lavoro appunto per le economie di scala, ma in caso di crescita del nuovo gruppo si potrà magari recuperare.
Il caso Opel è diverso perché si tratta di un'acquisizione e non di fusione di 2 società.
Però la Opel ha mantenuto un suo centro di progettazione, che magari sarà stato ridimensionato, anche per via dell'uso della meccanica PSA.
Inoltre non ha senso parlare di Cassino con uscita della Giulietta e di nuovo B UV, sino auto costruite su base diversa e non sempre è possibile installare linee differenti negli stessi stabilimenti, anche perché quella della giulietta è stata praticamente oramai soppiantata da quella della Grecale. Semmai si poteva parlare di costruzione dei veicoli in Italia.
Avevo letto anch'io quell'articolo de "Il Fatto Quotidiano", ma l'ho trovato molto tendenzioso e pieno di pregiudizi anti Fiat e Agnelli. Questo atteggiamento costantemente disfattista è il più grande problema di noi italiani che a forza di dire che le cose andranno male alla fine le facciamo andare male veramente.
Il tempo ci dirà chi ha ragione, per ora mi limito ad osservare. In bocca al lupo Stellantis!