Mie considerazioni sul salone di Bruxelles che ho visitato ieri. Non parlerò solo di Stellantis, mi scuso, ma mi piace inquadrare il momento che viviamo.
I saloni hanno un vantaggio, quello di poter vedere una vicina all'altra più o meno tutte le auto che uno desidera. E questo rende evidenti un sacco di cose.
Cominciamo da Stellantis.
C'era un buon pubblico, soprattutto per le italiane considerato che da queste parte su strada sono rare come le mosche bianche. Addirittura la gente si interessava alla totalmente sconosciuta Lancia. Se un centesimo delle persone che hanno visitato gli stand compreranno un'italiana, le vendite faranno il botto.
La Grande Panda era proprio di fronte alla Ypsilon: bella, ma i rivestimenti delle portiere sono un unico pezzo di plasticaccia rigida e delicata, dopo una settimana di esposizione erano pieni di graffii, parevano avere 10 anni. La Pandina, la macchina dei poveri, li accanto, ha interni di migliore qualità, per lo meno per le pannellatura.
Renault.
A confronto la 5 è la 4 sembrano auto di extralusso, oltre ad essere veramente belle. Renault è l'unica casa europea che sembra in grado di tener testa alla concorrenza, e non parlo solo delle marche generaliste
VAG
I veri alfisti, quelli che poi le vere Alfa non le comprano, si sono puniti col cilicio perché la Junior è un clone della 2008. Bene, per lo meno dentro è abbastanza diversa. Se uno entra in una qualsiasi VW, Cupra, Skoda, Seat, si rende conto che pure la plancia è, come dire, molto simile... un appiattimento sia orizzontale - modelli di marchi (in teoria) diversi dello stesso segmento, che verticale - modelli di segmenti diversi.
Eppure, niente cilicio, tutti felici. Quando VAG fa i cloni va sempre bene. E ormai siamo quasi ai lamierati
Le coreane
Hanno superato le europee, è inutile nasconderlo. Se non fosse per il peso del marchio, sarebbero testa a testa con la triade.
Triade
Che fa fatica, fra prezzi assurdi (la Q5 esposta: prezzo di partenza 45000, con gli accessori 85000), tecnologia incerta, design che, per me, è l'essenza del brutto per BMW, l'essenza dell'incertezza e della ripetizione per Mercedes, e che grida De Silva, torna! per Audi. Le tedesche stanno perdendo il 50% degli utili con il declino cinese, declino che ha in primis motivi geopoliticii; è dura, molto dura.
Infine, la più bella:
La 33 stradale. In foto è bella, dal vivo è stupenda. C'era la fila per vederla.
Poi vabbè, è una MC20 (che ha cambiato marchio da Alfa a Maserati all'ultimo minuto, non ce lo scordiamo) e ha un prezzo fuori di testa; ma il design non si discute