tadd ha scritto:
meipso ha scritto:
tadd ha scritto:
Non capisco bene il motivo per cui aumentino i consumi con temperature elevate, col caldo dovrebbe diminuire la densità dell'aria e, con questa il coefficiente di riempimento, per cui dovrebbe solo ridursi la quantità di combustibile presente nella miscela... la cosa dovrebbe, più che altro, ridursi ad una perdita di potenza, credo.
L'intercooler, se non ricordo male, serve principalmente per raffreddare l'aria dopo la compressione dovuta alla turbina, raffreddamento che riducendo la temperatura permette un migliore riempimento del cilindro, quindi una superiore quantità di combustibile.
Certo, possiamo dire che in un ciclo otto ideale il rendimento dipende anche dalla temperatura esterna, ma non credo sia il nostro caso...o sì?
...Significa che a parità di volume, se la densità è maggiore, la massa d'aria è maggiore e quindi anche il contenuto di ossigeno presente nella stessa. Ecco perché la combustione avviene in maniera più efficace, innalzando i rendimenti per unità di massa di combustibile o carburante. In misura inferiore, tuttavia, ciò accade anche nei motori "atmosferici", ovvero gli aspirati, perché l'aria ambientale è più calda durante i climi caldi, quindi più rarefatta. Meno ossigeno per unità di volume immesso in camera di scoppio. Se le prestazioni diminuscono, si deve tendere a forzare un poco di più, a volte in maniera impercettibile, tenendo il motore più impegnato rispetto a quando questo può funzionare in maniera ottimale. E' come dover usufruire di 20-30-40 cv, ad esempio, e doverli tirar fuori una volta da un motore che ne sviluppa 100 e un'altra volta (con il caldo) da un motore che ne sviluppa 90-95, magari con conseguenze anche rilevanti sul fronte dell'erogazione di coppia, sia in termini quantitativi che in relazione al carico ed al regime; in una parola, meno coppia e probabilmente a regimi superiori, anche se di poco. Queste variazioni, che, ripeto, sono facilmente avvertibili alla guida dei motori sovralimentati, sono comunque presenti, benché meno facilmente percepibili, anche nei motori aspirati, per i motivi sommariamente indicati sopra. Sembra che la vettura vada, più o meno, come sempre, ma questo richiede un dispendio energetico superiore con le ovvie - e misurabili - conseguenze sui consumi.
Su un punto non sono d'accordo
Aria più calda = minore densità = meno ossigeno = minor rendimento
L'iniezione, differentemente dal carburatore, mantiene il rapporto stechiometrico poichè la centralina calcola i dosaggi in base ai parametri misurati.
Quindi, a mio parere, in linea teorica, dovrebbe presentarsi un calo di potenza più che di rendimento; nelle formule del rendimento teorico, ad esempio, non appare la pressione ma il rapporto di compressione.
Credo che sia qualcosa di fondamentalmente 'tecnologico' più che di rendimento del motore in sè.
Se cala la potenza, a parità di dinamica della vettura, succede quanto ti riporto sotto che ho già scritto sopra:
"In misura inferiore, tuttavia, ciò accade anche nei motori "atmosferici", ovvero gli aspirati, perché l'aria ambientale è più calda durante i climi caldi, quindi più rarefatta. Meno ossigeno per unità di volume immesso in camera di scoppio. Se le prestazioni diminuscono, si deve tendere a forzare un poco di più, a volte in maniera impercettibile, tenendo il motore più impegnato rispetto a quando questo può funzionare in maniera ottimale. E' come dover usufruire di 20-30-40 cv, ad esempio, e doverli tirar fuori una volta da un motore che ne sviluppa 100 e un'altra volta (con il caldo) da un motore che ne sviluppa 90-95, magari con conseguenze anche rilevanti sul fronte dell'erogazione di coppia, sia in termini quantitativi che in relazione al carico ed al regime; in una parola, meno coppia e probabilmente a regimi superiori, anche se di poco. Queste variazioni, che, ripeto, sono facilmente avvertibili alla guida dei motori sovralimentati, sono comunque presenti, benché meno facilmente percepibili, anche nei motori aspirati, per i motivi sommariamente indicati sopra. Sembra che la vettura vada, più o meno, come sempre, ma questo richiede un dispendio energetico superiore con le ovvie - e misurabili - conseguenze sui consumi."