<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Governo rassegnato: timone a Detroit | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Governo rassegnato: timone a Detroit

nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.
No no! Io me la prendo con chi vorrebbe mungere ancora da quello Stato squinternato e se ne va perché il latte è finito.
 
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).
 
ilSagittario ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).

Guarda che la Fiat fa il 10% del PIL sagittario. ;)
E non è l'unica che fa questi ragionamenti. :?
 
AlfaG10 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).

Guarda che la Fiat fa il 10% del PIL sagittario. ;)
E non è l'unica che fa questi ragionamenti. :?
Non ho mica scritto che sono contento che se ne vada dall'Italia.
Quando avverrà, se avverrà, sapremo chi ringraziare senza mettere di mezzo un terzo soggetto che ha anche altre gatte da pelare oltre all'occupazione (vedi ambiente, infrastrutture, trasorti, scuola, sanità, criminalità, evasione fiscale ecc,).
 
Non confondiamo le cose.
Una cosa è avere la sede principale (la testa) a Detroit (cosa non sperabile), altra cosa è la produzione che non significa spostarla in USA.
 
AlfaG10 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).

Guarda che la Fiat fa il 10% del PIL sagittario. ;)
E non è l'unica che fa questi ragionamenti. :?
Non è vero! E' il settore automotive che genera il 10% del PIL italiano.
Ci sono dentro anche le forniture ai marchi stranieri ecc. ecc.
 
Kren ha scritto:
AlfaG10 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).

Guarda che la Fiat fa il 10% del PIL sagittario. ;)
E non è l'unica che fa questi ragionamenti. :?
Non è vero! E' il settore automotive che genera il 10% del PIL italiano.
Ci sono dentro anche le forniture ai marchi stranieri ecc. ecc.

Si si ma se ci togli il gruppo Fiat che ti rimane di questo 10%?
Per questo dicevo a sagittario che non lo dobbiamo dimenticare.
Io preferisco che lo stato un pochino si interessi degli umori della Fiat e non solo della Fiat. Non ci scherziamo. :lol:
 
nuvolari2 ha scritto:
Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.
si certo in teoria è così , ma io alla fine ho il brutto soospetto che quando ci sarà da pagare chrysler al dunque la "famiglia" si sfilerà e penserà alla sua bella finanziaria , oppure se non si siflerà credo che la famiglia sarà vittima proprio di un concetto caro al "loro" romiti , ti ricordi la famosa frase del cesare "le azioni non si contano , si pesano !" , già si pesano ! e secondo te chi pesa di + al mondo ? l'italia o gli usa ? ;)
 
franco58pv ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.
si certo in teoria è così , ma io alla fine ho il brutto soospetto che quando ci sarà da pagare chrysler al dunque la "famiglia" si sfilerà e penserà alla sua bella finanziaria , oppure se non si siflerà credo che la famiglia sarà vittima proprio di un concetto caro al "loro" romiti , ti ricordi la famosa frase del cesare "le azioni non si contano , si pesano !" , già si pesano ! e secondo te chi pesa di + al mondo ? l'italia o gli usa ? ;)

Guarda che 6 anni fa, la famiglia anziché vendere a qualche concorrente come avrebbero fatto molti, ha fatto un aumento di capitale miliardario e ha cercato un nuovo CEO, arrivò così Marchionne.
 
ilSagittario ha scritto:
AlfaG10 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).

Guarda che la Fiat fa il 10% del PIL sagittario. ;)
E non è l'unica che fa questi ragionamenti. :?
Non ho mica scritto che sono contento che se ne vada dall'Italia.
Quando avverrà, se avverrà, sapremo chi ringraziare senza mettere di mezzo un terzo soggetto che ha anche altre gatte da pelare oltre all'occupazione (vedi ambiente, infrastrutture, trasorti, scuola, sanità, criminalità, evasione fiscale ecc,).

eh già...ma a lui piace dedicarsi ad altre "gatte"...

non comprendo come si possano ancora dare delle scusanti ad un soggetto del genere... e qui non c'entrano le idee politiche... perchè destra,centro e sinistra... la ns classe politica è ridicola...

però cercare ancora scusanti per un vecchio di 75 anni... malato e che pensa solo ai fatti suoi... dai non ci sto... l'opposizione non da alternative... ma possibile che anche nel centro destra non ci sia un canditato in gamba...?

bisognerebbe pensarlo perchè a 75 anni tutto può accadere... e già l'età la dice lunga... ma come può evolversi un paese se è in mano ad un 75enne...?

qualcuno di voi ha figli, nipoti...

qui il problema non è solo il fatto di riuscire a tenere la fiat in casa... e che è proprio il futuro del ns paese ad essere in pericolo...

scusate la deviazione in politica... ma sono molto incazzato... e mi incazzo di più quando leggo commenti di difesa verso questo pagliaccio... difendiamo i ns ideali (se li abbiamo) di destra, sinistra o centro...

ma quando c'è qualcuno che oggettivamente sta facendo male e fa vergognare il paese... troviamo la forza e l'onore per dargli un calcio e levarlo di mezzo...
 
MultiJet150 ha scritto:
Per ora la cosa certa è la conferma di 20.000.000.000 ? di investimenti da qui al 2014. Meno male, poi, oltre il 2014 vedremo. ;)
Anche se mente non se ne accorgerà nessuno....... nel 2012 ci sarà la fine del mondo :D :D
 
autofede2009 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
AlfaG10 ha scritto:
ilSagittario ha scritto:
nuvolari2 ha scritto:
lancista1986 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Buhahahaaa, come rido!

Anzi come riderei, se i soldi che s'è fottuto non fossero anche miei ( che anche rima ).

Ma non credo ci volesse un genio della finanza per capire che sarà Chrysler a papparsi Fiat e non viceversa.. i profitti che può tirare su un marchio come quello americano sono enormi rispetto ad un Gruppo che fuori dall'Italia, nei mercati europei premium ed emergenti, vale pochissimo.

Passatemi il paragone, ma penso sinceramente che Fiat si ridurrà alla stregua di una "Dacia" Chrysler.. senza disprezzo per Dacia s'intende.. ed ovviamente spero che Alfa se ne tiri fuori.

Se la società A detiene il 51% della società B, anche se la socità B fa mille mila miliardi di utili... è sempre la società A che comanda la baracca.

I profitti non contano nulla in questo caso, anzi... sono comunque sempre a vantaggio della società A che può consolidare nel proprio bilancio anche i mille mila miliardi della società B.

Semmai, se A e B operano nello stesso settore è ovvio che A o B adotti il modello industriale dell'altra se è il più conveniente fra le due. Quindi se B produce mille mila miliardi (si noti bene, sotto la direzione di A) perchè opera in un contesto più efficiente di A... probabilmente anche A appena possibile si trasferirà in tale contesto più efficiente.

Sta al contesto (leggi: Stato) adeguarsi e rendersi competitivo.

In parole povere: se Fiat, o qualsiasi altra azienda italiana decide di andare all'estero... non prendetevela con Fiat o con quell'azienda. Prendetevela con lo Stato squinternato che ci ritroviamo.

Ma anche no.

Lo Stato non può adeguarsi agli umori di Torino ..... pardon Detroit.

Se Fiat abbandonerà l'Italia tanti saluti e soprattutto niente piagnistei e sacricabarile .... per le lamentele citofonare Marchionne (o chi per lui).

Guarda che la Fiat fa il 10% del PIL sagittario. ;)
E non è l'unica che fa questi ragionamenti. :?
Non ho mica scritto che sono contento che se ne vada dall'Italia.
Quando avverrà, se avverrà, sapremo chi ringraziare senza mettere di mezzo un terzo soggetto che ha anche altre gatte da pelare oltre all'occupazione (vedi ambiente, infrastrutture, trasorti, scuola, sanità, criminalità, evasione fiscale ecc,).

eh già...ma a lui piace dedicarsi ad altre "gatte"...

non comprendo come si possano ancora dare delle scusanti ad un soggetto del genere... e qui non c'entrano le idee politiche... perchè destra,centro e sinistra... la ns classe politica è ridicola...

però cercare ancora scusanti per un vecchio di 75 anni... malato e che pensa solo ai fatti suoi... dai non ci sto... l'opposizione non da alternative... ma possibile che anche nel centro destra non ci sia un canditato in gamba...?

bisognerebbe pensarlo perchè a 75 anni tutto può accadere... e già l'età la dice lunga... ma come può evolversi un paese se è in mano ad un 75enne...?

qualcuno di voi ha figli, nipoti...

qui il problema non è solo il fatto di riuscire a tenere la fiat in casa... e che è proprio il futuro del ns paese ad essere in pericolo...

scusate la deviazione in politica... ma sono molto incazzato... e mi incazzo di più quando leggo commenti di difesa verso questo pagliaccio... difendiamo i ns ideali (se li abbiamo) di destra, sinistra o centro...

ma quando c'è qualcuno che oggettivamente sta facendo male e fa vergognare il paese... troviamo la forza e l'onore per dargli un calcio e levarlo di mezzo...

[OT]

Continua pure ad incazzarti.

Forse abbiamo quello che ci meritiamo: se avessimo saputo scegliere alternative migliori, sia tra la maggioranza che tra l'opposizione non saremmo al punto in cui siamo.

[end OT]
 
MultiJet150 ha scritto:
Guarda che 6 anni fa, la famiglia anziché vendere a qualche concorrente come avrebbero fatto molti, ha fatto un aumento di capitale miliardario e ha cercato un nuovo CEO, arrivò così Marchionne.
guarda che alla famiglia qualche anno fa hanno vietato di vendere per motivi di opportunità politica , infatti sarebbe stato troppo tollerare che se la svignassero dopo il disastro combinato ! anche perchè il mega aumento di capitale decisivo lo hanno fatto le banche , cioè mi verrebbe voglia di dire noi ma non lo dico ;)
 
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