<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Governo rassegnato: timone a Detroit | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Governo rassegnato: timone a Detroit

75TURBO-TP ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
cimitero ha scritto:
mìnchia, Giugiaro si è incacchiato? Dopo aver disegnato la Croma è lui che si incazza???!!!
L'ha solo firmata con una mano agli occhi e una al naso.Ma voi sapete cosa ha disegnato Giugiaro?

Auot belle e auto brutte!!!
Hai visto la nuova Jetta... la..nel ces..o !?

Davantiun mix di golf e sciroppo e dietro una A5 con stemma Vw.
Azzz che fantasia. Per molto meno denaro la disegnavo meglio io ai crucchi.
:D

ah ma sei già tornato? alla faccia dell'addio... :D :D :D :D
Almeno ci racconta i sui incubi notturni. :D

Hai visto la nuova Jetta... la..nel ces..o !?

vista ieri al Tg2 Motori, avevo appena pranzato, alla fine per digerire mi sono fatto mezzo litro di Montenegro... :D :D :D :D
 
AlfistaMilano ha scritto:
i soldi per ruby non sono statali, ma privati, di berlusconi, quindi il paragone non ci azzecca per una lama (dire sega era eccessivo ;) )

3 IO SPERO VIVAMENTE CHE MARCHIONNE NON C'ENTRI PIù NIENTE CON L'ALFA
buona l'ultima , sulla prima parte ti ricordo che "quelle" arrivavano ad arcore con le auto delle forze dell'ordine , quelle le paghiamo NOI ;)
 
franco58pv ha scritto:
AlfistaMilano ha scritto:
i soldi per ruby non sono statali, ma privati, di berlusconi, quindi il paragone non ci azzecca per una lama (dire sega era eccessivo ;) )

3 IO SPERO VIVAMENTE CHE MARCHIONNE NON C'ENTRI PIù NIENTE CON L'ALFA
buona l'ultima , sulla prima parte ti ricordo che "quelle" arrivavano ad arcore con le auto delle forze dell'ordine , quelle le paghiamo NOI ;)
Hai visto su Striscia quanti sono arrivati allo stadio di Roma con la macchina blu?
Paghiamo NOI.
Io propongo di uscire da questo argomento che con la discussione non c'entra proprio nulla e non dimostra nulla se non la voglia di far inutile polemica gratis (e far chiudere la discussione).
 
Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Bhe... dite quello che volete ma questa volta me lo tolgo vermente il cappello!!
ed i prossimi 20KE non penso he oltrepassino il confine europeo!!!
E qua c'è gente che viene a dire che son pessimista...
NOOO non son pessimista....
VI rendete conto che in un solo colpo la premiata ditta "M&C." è riuscita anche a cancellare la storia fatta da Fiat con la CROMA....
E se questo non è 'inizio della III guerra mondiale... poco ci manca!!

saluti zanza
 
danilogto ha scritto:
Gunsite ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
wilderness_reloaded ha scritto:
IL CASO

Giugiaro: Fiat negli Usa?
Sarebbe la sua tomba


Il re dei designer inteviene sull'ipotesi che Marchionne traslochi il quartier generale della casa automobilistica a Detroit: "Cinque anni fa ha salvato l'azienda, stavolta la seppellirebbe"
di PAOLO GRISERI

Il trasferimento oltreoceano della testa della Fiat "sarebbe un colpo molto grave per il sistema dell'automotive torinese". Non è tanto per spirito di parte che il designer Giorgetto Giugiaro, ultimo recente acquisto della scuderia Volkswagen, critica l'ipotesi di traslocare a Detroit la testa della nuova società unica che sta sognando Marchionne. Una società di fusione tra Chrysler e Fiat che avrebbe il quartier generale oltreoceano: "Parlo da italiano che dà lavoro a italiani per un gruppo straniero: con quel trasferimento - dice Giugiaro - nulla sarebbe più come prima".

Ingegner Giugiaro, partiamo dalla sua esperienza: come si lavora lontano dal quartier generale di un gruppo?
"Ormai è molti anni che mi trovo in questa condizione. Da quando sono finite le commesse della Fiat, perché con l'arrivo di Marchionne si è scelto di utilizzare le risorse interne e non di dare ai carrozzieri la commessa per progettare un nuovo modello. Lavorando con gli stranieri si capisce bene come sta cambiando il mondo dell'automotive. Mi è capitato di lavorare non solo con i costruttori europei ma anche con quelli cinesi e devo dire che il quadro si è modificato rapidamente".

Quali sono i cambiamenti principali?
"L'irrompere dei mercati asiatici sta cambiando anche il modo di pensare e produrre l'automobile. Nel 1973 feci un viaggio in Corea. Tra le tante visitai anche una fabbrica di automobili. Era una piccola azienda, stava in un capannone che non era più grande della Bertone. Si chiamava Hunday. Oggi fa paura ai principali produttori mondiali".

Che cosa cambia questo per l'automotive torinese?
"Significa che bisogna sapersi adattare molto in fretta. Soprattutto nel design automobilistico. E' vero che siamo stati i primi al mondo in questo settore ma per continuare a rimanere al vertice bisogna investire molto".

Per questo è importante la presenza di un produttore come Fiat nel Torinese?
"E' importante se quel produttore non segue logiche puramente finanziarie, non tira al risparmio, come purtroppo mi sembra sia accaduto anche nel recente passato. E' questo atteggiamento che rischia di impoverire le industrie di un territorio e potrebbe farci perdere posizioni nel mondo. Marchionne ha tante qualità ma ha l'animo e la formazione di un finanziere non di un produttore. Quando Volkswagen mi chiese di disegnare quella che poi sarebbe diventata la Golf, in Germania consideravano il design di Fiat all'avanguardia. Avevano preso una 128, l'avevano smontata pezzo per pezzo e poi mi avevano detto: 'Noi non le chiediamo di raggiungere questi livelli. Ci accontentiamo di un'automobile che possa essere considerata l'erede del Maggiolino'. Come vede, di acqua ne è passata sotto i ponti".

Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Ma l'Italia non è nemmeno la Germania. Eppure lei disegna per i tedeschi...
"Perché sono i tedeschi che apprezzano il nostro design, e da lungo tempo. Come apprezzano un certo stile italiano. Lo stile Alfa, ad esempio".

Lei qui è di parte. E' noto che da mesi la Volkwagen fa il filo all'Alfa. Ma Marchionne ha detto che non la vende...
"E allora, da italiano, mi auguro che la rilanci investendo molti soldi. Certo con il passaggio alla Volkswagen e le possibilità di motorizzazione che offre un grande gruppo come quello tedesco, il rilancio dell'Alfa sarebbe immediato".

Come valuta l'ipotesi dell'arrivo a Torino di un altro produttore accanto alla Fiat?
"Un produttore delle dimensioni della Fiat qui? Non credo che sia possibile, è un'eventualità che considero poco realistica. Certo, se la testa della Fiat andasse via, tutto sarebbe molto più difficile da queste parti. Perché senza un produttore di un certo peso, tutto l'indotto, che a Torino è fatto anche di molte società che operano nel campo della progettazione, finirebbe prima o poi per entrare in crisi".

Il trasloco è un rischio reale?
"Non so. Credo che se avvenisse finirebbe per coincidere, in realtà, la morte della stessa Fiat. Marchionne l'avrebbe salvata cinque anni fa per poi seppellirla. Spero che la storia non si concluda in quel modo".
Krukkofilo disfattista... :twisted:

Sarò pazzo, sarà che spes ultima dea, ma io nonostante le smentite continuo a credere che l'Alfa passerà alla VW, e come dice giugiaro, il rilancio sarebbe immediato.
Quoto con Giugiaro e Audi l'Alfa avrebbe un rilancio immediato e sicuro, made in Europa e non in USA. ;)

mah... Usa o Europa importa sega, il problema è
1 dove si costruscono le auto (Arese punto e basta...o Portello,,,ma...)
2 come si costruscono.....e qui...... :cry:

Invece importa molto. Se il centro strategico e decisionale diventa Detroit e a Torino ne rimane uno snello legato soprattutto alla produzione e al marketing per l'Europa, in Italia non ci sarà più un centro di ricerca e sviluppo. Il nostro paese diventerà, nella migliore delle ipotesi, solo un centro di assemblaggio. Le ricadute positive per l'indotto e per l'Italia di investimenti in ricerca e sviluppo saranno solo a vantaggio di Detroit. Inoltre, come afferma Giugiaro, progettare un'auto per gli USA, soprattutto a livello di design, non garantisce affatto un successo commerciale in Europa, anzi, tutt'altro.

Infatti.... vedremo la Freemont. Però il pericolo è che la Freemont sia
solo la prima di una lunga serie. Prendono un modello americano,
ci sbattono su un diesel e via andare.
In quel caso però sarebbe lo stile americano a sbarcare in europa non
lo stile italiano in america. E secondo me i gusti degli americani e degli
europei sono ben diversi.
 
Mi sa che Giugiaro avendo lavorato per fiat la sappia lunga sul caso... e credo non abbia tutti i torti nelle sue valutazioni. Apparte che il maglionato risollevò fiat ma in quel periodo ci furono diversi lanci di modelli progettati in precedenza e se non sbaglio lo stato èra corso in aiuto. Americanizzare l'italia nel design e nei progetti potrebbe davvero portare al nulla, dovrebbe avvenire il contrario ma se il maglionato vuole andare oltreoceano....... :rolleyes:
 
zanzano ha scritto:
Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Bhe... dite quello che volete ma questa volta me lo tolgo vermente il cappello!!
ed i prossimi 20KE non penso he oltrepassino il confine europeo!!!
E qua c'è gente che viene a dire che son pessimista...
NOOO non son pessimista....
VI rendete conto che in un solo colpo la premiata ditta "M&C." è riuscita anche a cancellare la storia fatta da Fiat con la CROMA....
E se questo non è 'inizio della III guerra mondiale... poco ci manca!!

saluti zanza
E cosa ne dici di un'auto disegnata in Italia per il pubblico europeo da un'americano?
 
75TURBO-TP ha scritto:
156jtd. ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
cimitero ha scritto:
mìnchia, Giugiaro si è incacchiato? Dopo aver disegnato la Croma è lui che si incazza???!!!
L'ha solo firmata con una mano agli occhi e una al naso.Ma voi sapete cosa ha disegnato Giugiaro?

Auot belle e auto brutte!!!
Hai visto la nuova Jetta... la..nel ces..o !?

Davantiun mix di golf e sciroppo e dietro una A5 con stemma Vw.
Azzz che fantasia. Per molto meno denaro la disegnavo meglio io ai crucchi.
:D
Hai visto la nuova A6....nooooo? inizia l'era Giugiaro tu continua a guardare la Jetta,la Mito e la 940 :lol:
Ti piaceva al prima Punto?
 
Maxetto ha scritto:
zanzano ha scritto:
Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Bhe... dite quello che volete ma questa volta me lo tolgo vermente il cappello!!
ed i prossimi 20KE non penso he oltrepassino il confine europeo!!!
E qua c'è gente che viene a dire che son pessimista...
NOOO non son pessimista....
VI rendete conto che in un solo colpo la premiata ditta "M&C." è riuscita anche a cancellare la storia fatta da Fiat con la CROMA....
E se questo non è 'inizio della III guerra mondiale... poco ci manca!!

saluti zanza
E cosa ne dici di un'auto disegnata in Italia per il pubblico europeo da un'americano?

Americano??
Mi serve almeno un nome.. altrimenti non serve a nulla fare ipotesi...
già le ipotesi di M da solo fanno paura.... e per di+ si avverano!!

saluti zanza
 
fpaol68 ha scritto:
wilderness_reloaded ha scritto:
IL CASO

Giugiaro: Fiat negli Usa?
Sarebbe la sua tomba


Il re dei designer inteviene sull'ipotesi che Marchionne traslochi il quartier generale della casa automobilistica a Detroit: "Cinque anni fa ha salvato l'azienda, stavolta la seppellirebbe"
di PAOLO GRISERI

Il trasferimento oltreoceano della testa della Fiat "sarebbe un colpo molto grave per il sistema dell'automotive torinese". Non è tanto per spirito di parte che il designer Giorgetto Giugiaro, ultimo recente acquisto della scuderia Volkswagen, critica l'ipotesi di traslocare a Detroit la testa della nuova società unica che sta sognando Marchionne. Una società di fusione tra Chrysler e Fiat che avrebbe il quartier generale oltreoceano: "Parlo da italiano che dà lavoro a italiani per un gruppo straniero: con quel trasferimento - dice Giugiaro - nulla sarebbe più come prima".

Ingegner Giugiaro, partiamo dalla sua esperienza: come si lavora lontano dal quartier generale di un gruppo?
"Ormai è molti anni che mi trovo in questa condizione. Da quando sono finite le commesse della Fiat, perché con l'arrivo di Marchionne si è scelto di utilizzare le risorse interne e non di dare ai carrozzieri la commessa per progettare un nuovo modello. Lavorando con gli stranieri si capisce bene come sta cambiando il mondo dell'automotive. Mi è capitato di lavorare non solo con i costruttori europei ma anche con quelli cinesi e devo dire che il quadro si è modificato rapidamente".

Quali sono i cambiamenti principali?
"L'irrompere dei mercati asiatici sta cambiando anche il modo di pensare e produrre l'automobile. Nel 1973 feci un viaggio in Corea. Tra le tante visitai anche una fabbrica di automobili. Era una piccola azienda, stava in un capannone che non era più grande della Bertone. Si chiamava Hunday. Oggi fa paura ai principali produttori mondiali".

Che cosa cambia questo per l'automotive torinese?
"Significa che bisogna sapersi adattare molto in fretta. Soprattutto nel design automobilistico. E' vero che siamo stati i primi al mondo in questo settore ma per continuare a rimanere al vertice bisogna investire molto".

Per questo è importante la presenza di un produttore come Fiat nel Torinese?
"E' importante se quel produttore non segue logiche puramente finanziarie, non tira al risparmio, come purtroppo mi sembra sia accaduto anche nel recente passato. E' questo atteggiamento che rischia di impoverire le industrie di un territorio e potrebbe farci perdere posizioni nel mondo. Marchionne ha tante qualità ma ha l'animo e la formazione di un finanziere non di un produttore. Quando Volkswagen mi chiese di disegnare quella che poi sarebbe diventata la Golf, in Germania consideravano il design di Fiat all'avanguardia. Avevano preso una 128, l'avevano smontata pezzo per pezzo e poi mi avevano detto: 'Noi non le chiediamo di raggiungere questi livelli. Ci accontentiamo di un'automobile che possa essere considerata l'erede del Maggiolino'. Come vede, di acqua ne è passata sotto i ponti".

Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Ma l'Italia non è nemmeno la Germania. Eppure lei disegna per i tedeschi...
"Perché sono i tedeschi che apprezzano il nostro design, e da lungo tempo. Come apprezzano un certo stile italiano. Lo stile Alfa, ad esempio".

Lei qui è di parte. E' noto che da mesi la Volkwagen fa il filo all'Alfa. Ma Marchionne ha detto che non la vende...
"E allora, da italiano, mi auguro che la rilanci investendo molti soldi. Certo con il passaggio alla Volkswagen e le possibilità di motorizzazione che offre un grande gruppo come quello tedesco, il rilancio dell'Alfa sarebbe immediato".

Come valuta l'ipotesi dell'arrivo a Torino di un altro produttore accanto alla Fiat?
"Un produttore delle dimensioni della Fiat qui? Non credo che sia possibile, è un'eventualità che considero poco realistica. Certo, se la testa della Fiat andasse via, tutto sarebbe molto più difficile da queste parti. Perché senza un produttore di un certo peso, tutto l'indotto, che a Torino è fatto anche di molte società che operano nel campo della progettazione, finirebbe prima o poi per entrare in crisi".

Il trasloco è un rischio reale?
"Non so. Credo che se avvenisse finirebbe per coincidere, in realtà, la morte della stessa Fiat. Marchionne l'avrebbe salvata cinque anni fa per poi seppellirla. Spero che la storia non si concluda in quel modo".
Krukkofilo disfattista... :twisted:

Sarò pazzo, sarà che spes ultima dea, ma io nonostante le smentite continuo a credere che l'Alfa passerà alla VW, e come dice giugiaro, il rilancio sarebbe immediato.

Si come quello della Seat... :lol: :lol: aspetta sereno eh... :rolleyes:
 
zanzano ha scritto:
Maxetto ha scritto:
zanzano ha scritto:
Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Bhe... dite quello che volete ma questa volta me lo tolgo vermente il cappello!!
ed i prossimi 20KE non penso he oltrepassino il confine europeo!!!
E qua c'è gente che viene a dire che son pessimista...
NOOO non son pessimista....
VI rendete conto che in un solo colpo la premiata ditta "M&C." è riuscita anche a cancellare la storia fatta da Fiat con la CROMA....
E se questo non è 'inizio della III guerra mondiale... poco ci manca!!

saluti zanza
E cosa ne dici di un'auto disegnata in Italia per il pubblico europeo da un'americano?

Americano??
Mi serve almeno un nome.. altrimenti non serve a nulla fare ipotesi...
già le ipotesi di M da solo fanno paura.... e per di+ si avverano!!

saluti zanza
Non era una ipotesi, parlavo del passato.
La thesis fu un prodotto nato sotto l'egida di Mike Robinson designer statunitense, anche se l'auto vide una partecipazione di diversi designers tra cui Flavio Manzoni.
Ora è meglio un'auto disegnata in Italia da un'americano o una disegnata in USA da un' italiano?
 
Punto83 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
wilderness_reloaded ha scritto:
IL CASO

Giugiaro: Fiat negli Usa?
Sarebbe la sua tomba


Il re dei designer inteviene sull'ipotesi che Marchionne traslochi il quartier generale della casa automobilistica a Detroit: "Cinque anni fa ha salvato l'azienda, stavolta la seppellirebbe"
di PAOLO GRISERI

Il trasferimento oltreoceano della testa della Fiat "sarebbe un colpo molto grave per il sistema dell'automotive torinese". Non è tanto per spirito di parte che il designer Giorgetto Giugiaro, ultimo recente acquisto della scuderia Volkswagen, critica l'ipotesi di traslocare a Detroit la testa della nuova società unica che sta sognando Marchionne. Una società di fusione tra Chrysler e Fiat che avrebbe il quartier generale oltreoceano: "Parlo da italiano che dà lavoro a italiani per un gruppo straniero: con quel trasferimento - dice Giugiaro - nulla sarebbe più come prima".

Ingegner Giugiaro, partiamo dalla sua esperienza: come si lavora lontano dal quartier generale di un gruppo?
"Ormai è molti anni che mi trovo in questa condizione. Da quando sono finite le commesse della Fiat, perché con l'arrivo di Marchionne si è scelto di utilizzare le risorse interne e non di dare ai carrozzieri la commessa per progettare un nuovo modello. Lavorando con gli stranieri si capisce bene come sta cambiando il mondo dell'automotive. Mi è capitato di lavorare non solo con i costruttori europei ma anche con quelli cinesi e devo dire che il quadro si è modificato rapidamente".

Quali sono i cambiamenti principali?
"L'irrompere dei mercati asiatici sta cambiando anche il modo di pensare e produrre l'automobile. Nel 1973 feci un viaggio in Corea. Tra le tante visitai anche una fabbrica di automobili. Era una piccola azienda, stava in un capannone che non era più grande della Bertone. Si chiamava Hunday. Oggi fa paura ai principali produttori mondiali".

Che cosa cambia questo per l'automotive torinese?
"Significa che bisogna sapersi adattare molto in fretta. Soprattutto nel design automobilistico. E' vero che siamo stati i primi al mondo in questo settore ma per continuare a rimanere al vertice bisogna investire molto".

Per questo è importante la presenza di un produttore come Fiat nel Torinese?
"E' importante se quel produttore non segue logiche puramente finanziarie, non tira al risparmio, come purtroppo mi sembra sia accaduto anche nel recente passato. E' questo atteggiamento che rischia di impoverire le industrie di un territorio e potrebbe farci perdere posizioni nel mondo. Marchionne ha tante qualità ma ha l'animo e la formazione di un finanziere non di un produttore. Quando Volkswagen mi chiese di disegnare quella che poi sarebbe diventata la Golf, in Germania consideravano il design di Fiat all'avanguardia. Avevano preso una 128, l'avevano smontata pezzo per pezzo e poi mi avevano detto: 'Noi non le chiediamo di raggiungere questi livelli. Ci accontentiamo di un'automobile che possa essere considerata l'erede del Maggiolino'. Come vede, di acqua ne è passata sotto i ponti".

Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Ma l'Italia non è nemmeno la Germania. Eppure lei disegna per i tedeschi...
"Perché sono i tedeschi che apprezzano il nostro design, e da lungo tempo. Come apprezzano un certo stile italiano. Lo stile Alfa, ad esempio".

Lei qui è di parte. E' noto che da mesi la Volkwagen fa il filo all'Alfa. Ma Marchionne ha detto che non la vende...
"E allora, da italiano, mi auguro che la rilanci investendo molti soldi. Certo con il passaggio alla Volkswagen e le possibilità di motorizzazione che offre un grande gruppo come quello tedesco, il rilancio dell'Alfa sarebbe immediato".

Come valuta l'ipotesi dell'arrivo a Torino di un altro produttore accanto alla Fiat?
"Un produttore delle dimensioni della Fiat qui? Non credo che sia possibile, è un'eventualità che considero poco realistica. Certo, se la testa della Fiat andasse via, tutto sarebbe molto più difficile da queste parti. Perché senza un produttore di un certo peso, tutto l'indotto, che a Torino è fatto anche di molte società che operano nel campo della progettazione, finirebbe prima o poi per entrare in crisi".

Il trasloco è un rischio reale?
"Non so. Credo che se avvenisse finirebbe per coincidere, in realtà, la morte della stessa Fiat. Marchionne l'avrebbe salvata cinque anni fa per poi seppellirla. Spero che la storia non si concluda in quel modo".
Krukkofilo disfattista... :twisted:

Sarò pazzo, sarà che spes ultima dea, ma io nonostante le smentite continuo a credere che l'Alfa passerà alla VW, e come dice giugiaro, il rilancio sarebbe immediato.

Si come quello della Seat... :lol: :lol: aspetta sereno eh... :rolleyes:

Serenissimo. Tanto ho già chi costruisce le auto come piace a me.

PS
Da te invece continuo ad aspettare le scuse.
 
Maxetto ha scritto:
zanzano ha scritto:
Maxetto ha scritto:
zanzano ha scritto:
Che cosa significa investire su un prodotto nuovo?
"Significa tenere presenti le diverse esigenze e le diverse sensibilità del pubblico. Se porto in Europa auto disegnate negli Usa e solamente ritoccate per il gusto europeo, difficilmente avrò successo. L'Italia non è gli Usa".

Bhe... dite quello che volete ma questa volta me lo tolgo vermente il cappello!!
ed i prossimi 20KE non penso he oltrepassino il confine europeo!!!
E qua c'è gente che viene a dire che son pessimista...
NOOO non son pessimista....
VI rendete conto che in un solo colpo la premiata ditta "M&C." è riuscita anche a cancellare la storia fatta da Fiat con la CROMA....
E se questo non è 'inizio della III guerra mondiale... poco ci manca!!

saluti zanza
E cosa ne dici di un'auto disegnata in Italia per il pubblico europeo da un'americano?

Americano??
Mi serve almeno un nome.. altrimenti non serve a nulla fare ipotesi...
già le ipotesi di M da solo fanno paura.... e per di+ si avverano!!

saluti zanza
Non era una ipotesi, parlavo del passato.
La thesis fu un prodotto nato sotto l'egida di Mike Robinson designer statunitense, anche se l'auto vide una partecipazione di diversi designers tra cui Flavio Manzoni.
Ora è meglio un'auto disegnata in Italia da un'americano o una disegnata in USA da un' italiano?

Però ne dimentichi una che ebbe un gran successo ;) una Fiat... sportiva... e ci fu pure un'alfa; entrambe nella prima metà degli anni '90... Bangle, nome tanto vituperato dai bimmers :D
 
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