dal sito de "Il Sole 24 Ore"
GM, fallimento alle porte
«Il consiglio di amministrazione si riunirà entro la fine della settimana per esaminare i prossimi passi da compiere dopo il fallimento dell'offerta di con cambio rivolta ai bondholder. Posso confermare che si discuterà dell'ipotesi di ricorrere alla bancarotta». È la dichiarazione rilasciata a Radiocor dalla responsabile delle comunicazioni finanziarie di General Motors, Julie M. Gibson. Quindi, per l'ex gigante di Detroit si avvicina l'ora del possibile fallimento.
È stata troppo bassa l'adesione degli obbligazionisti di Gm alla proposta di conversione in azioni del loro debito. Gm ha tempo sino a lunedi' prossimo per presentare un piano di ristrutturazione completo ed evitare di fare ricorso al "Chapter 11". Tuttavia oggi la casa di Detroit ha riferito che la sua offerta di conversione in azioni Gm che risultera' dalla riorganizzazione dei 27 miliardi di dollari di debito in mano agli investitori, non e' stata accolta. Agli obbligazionisti e' stata offerta in cambio una quota del 10% del capitale della societa'.
GM, fallimento alle porte
«Il consiglio di amministrazione si riunirà entro la fine della settimana per esaminare i prossimi passi da compiere dopo il fallimento dell'offerta di con cambio rivolta ai bondholder. Posso confermare che si discuterà dell'ipotesi di ricorrere alla bancarotta». È la dichiarazione rilasciata a Radiocor dalla responsabile delle comunicazioni finanziarie di General Motors, Julie M. Gibson. Quindi, per l'ex gigante di Detroit si avvicina l'ora del possibile fallimento.
È stata troppo bassa l'adesione degli obbligazionisti di Gm alla proposta di conversione in azioni del loro debito. Gm ha tempo sino a lunedi' prossimo per presentare un piano di ristrutturazione completo ed evitare di fare ricorso al "Chapter 11". Tuttavia oggi la casa di Detroit ha riferito che la sua offerta di conversione in azioni Gm che risultera' dalla riorganizzazione dei 27 miliardi di dollari di debito in mano agli investitori, non e' stata accolta. Agli obbligazionisti e' stata offerta in cambio una quota del 10% del capitale della societa'.