Che il venezuela sia uno paese "ricco" è un falso mito: ha le più grandi riserve di petrolio, vero, ma è anche quello della peggiore qualità! Ha una densità eccessiva per essere trasportato negli oleodotti e per esser raffinato bisogna "allungarlo" con la nafta.
che sia pesante è fuori di dubbio, infatti va miscelato con oli più leggeri, peccato che questo processo ora venga realizzato fuori dal paese, quanto al resto è il 4° paese al mondo per giacimenti di gas naturale (ma nel paese manca il gas), in più aggiungici di tutto: oro, bauxite, ferro, riserve d'acqua impressionanti, ecc ecc
il crollo del prezzo del greggio ha sostanzialmente messo il petrolio venezuelano fuori mercato: la produzione e l'estrazione si sono ridotte drasticamente semplicemente perchè non c'è la convenienza economica (indipendentemente dal governo).
no, il crollo del prezzo del petrolio non c'entra nulla, si è semplicemente amministrata una compagnia ben gestita come i peggiori carrozzoni di stato di italica memoria (il tutto all'ennesima potenza), alla fine degli anni '60 il Venezuela era il 2° produttore mondiale ora non rientra nei primi 10...
certo poi non esser "allineati" non aiuta eh... preferire accordi con russi e cinesi invece che con lo zio sam stranamente non sembra mai aiutare/convenire a nessuno.
anche qui, permettimi, il solito terzomondismo d'accatto (come sono cattivi gli americani) non porta a nulla, ti dico solo che l'unico pease che paga cash e a prezzo internazionale il petrolio, a differenza di Cuba, Cina e vari stati caraibici...
in un contesto del genere è naturale che le aziende, soprattutto se occidentali, disinvestano.
in un contesto di caos creato da un governo assolutamente incapace e che si porta dietro una radice ideologica stupida ed antiquata è normalissimo si, se poi pensiamo che Chavez pensava che il prezzo del petrolio sarebbe aumentato anno dopo anno e che, dunque, non valeva la pena coltivare i campi e mantenere una, seppur minima, industria leggera, beh allora il fallimento è assicurato.