Laus264 ha scritto:
Ehi, aspetta, io non ho parlato di "drastiche soluzioni che hanno l'obiettivo di ridurre il numero di anziani al volante". Ho proposto una soluzione per ridurre il numero di anziani che, per questioni biologiche derivanti dai problemi che possono sopraggiungere con l'età, non sono più in grado di guidare un'auto in tutta sicurezza, per loro e per gli altri.
E' fuori discussione che, con l'avanzare degli anni, si può andare incontro a un decadimento di alcune funzioni biologiche assolutamente necessarie quando si è alla guida di un automezzo. Non mi riferisco tanto al possibile calo della vista o dell'udito (lì ci pensa la visita medica, o dovrebbe), ma al calo della capacità di reazione agli eventi e il tasso di attenzione, per esempio.
Dissento su tutto.
Nessuno è in grado di guidare l'auto in tutta sicurezza, né un anziano né chiunque altro.
Si tratta di consentire la circolazione degli automezzi e più in generale di garantire alle persone il diritto di muoversi, con un ampio margine di sicurezza.
In altre parole si tratta di stabile quei limiti, tutto qui.
Con la puntualizzazione però che uno che va, per la sua sicurezza, a 30 all'ora in città non solo lo può fare, ma fa bene a farlo.
Tra te che subisci l'onere di perdere 20 km all'ora e lui che esercita il diritto di spostarsi io, ma anche il legislatore, ritiene da tutelare il suo diritto, e non il tuo dovere.
Un anziano me lo immagino spostarsi soprattutto in città, e per esigenze, non per piacere.
Bene, in città puoi andare al massimo a 50 all'ora, tu lascialo andare a 40 e non ti arrabbiare se non parte a razzo quando scatta il verde.
Tra l'altro questo garantirà a te un giorno di continuare ad essere indipendente.
Non solo, i morti ammazzati non li fa chi non parte al verde, ma chi non si ferma al rosso.
Vediti le statistiche degli incidenti, muoiono tutti quelli che hanno un quarto degli anni degli anziani, e soprattutto muoiono nelle ore in cui gli anziani dormono e sulle strade che gli anziani non percorrono.
Ciao.
Claudio