<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> giustizia: ormai siamo alla follia | Il Forum di Quattroruote

giustizia: ormai siamo alla follia

<<Basconi poteva rimanere inerte (mancando al proprio dovere), sparare ad altezza d'uomo o ancor peggio scaricare l'intero caricatore del mitra sulla Mercedes. Invece ha giustamente puntato alle gomme ed esploso solo quattro colpi, usando così il minimo della forza legittima. Per puro caso un proiettile è carambolato sul ladro, uccidendolo. E pensare che se non avesse aperto il fuoco e quei banditi avessero investito un bambino sulla strada dietro la curva, probabilmente un pm lo avrebbe inquisito per negligenza. È l'Italia, bellezza.>>

ma perchè chi scrive questi articoli non si ferma alla descrizione dei fatti invece di fare elucubrazioni in merito ad argomenti di cui ne sa poco più di zero?
 
ma perchè chi scrive questi articoli non si ferma alla descrizione dei fatti invece di fare elucubrazioni in merito ad argomenti di cui ne sa poco più di zero?
Perchè sono elucubrazioni che probabilmente facciamo tutti leggendo la storia. Peraltro, nel post che avevo aperto perchè non mi ero accorto di questo, avevo postato un altro link in cui si leggeva:

L’auto, un suv Mercedes bianco risultato rubato a Loro Piceno, era stata segnalata dopo le 18 in fuga da Pian Volpello di Castelleone di Suasa con a bordo gli autori di un furto in un’abitazione della zona. I carabinieri l’avevano intercettata sulla provinciale. Il mezzo non si era fermato e ne era scaturito un inseguimento terminato in via Canonici, Contrada Lanternone. Ipotizzando che l’auto fosse stata abbandonata dai malviventi, un appuntato e il maresciallo erano scesi a controllarla. Invece il suv, con i banditi a bordo, era ripartito rischiando di investirli. L’appuntato rimasto nella vettura di servizio aveva aperto il fuoco quattro volte. Un altro colpo lo aveva esploso l’altro appuntato per fermare l’auto ed evitare che gli altri militari venissero travolti. Due proiettili colpirono una gomma e il parafango, un altro, di rimbalzo, ferì alla testa il 24enne trovato poi in fin di vita nell’auto abbandonata poco distante dagli altri due malviventi. Il ragazzo morì quattro giorni dopo in ospedale ad Ancona. Parti civili i genitori e tre fratelli della vittima, tramite gli avvocati Maurizio Cacaci e Teodoro Serino: chiedono un risarcimento di due milioni di euro e 500 mila euro.

Quindi, a parte le considerazioni personali dell'articolista del Giornale, gli elementi per farsi un'idea della faccenda ci sono tutti. E la mia idea..... non la scrivo.
 
secondo me non ci sono gli elementi prendendo lo scritto di un articolo di un giornale, da quello che leggo posso dire che ci sono molte domande che potrei fare e che potrebbero definire in un verso o in un altro la faccenda e sono domande che se non vengono in mente probabilmente vuol dire che non si è addentrati nell'argomento. In fase dibattimentale sicuramente ne avranno avuto modo di accertare al meglio la dinamica e mi sembra che la sentenza abbia dato tutte le attenuanti possibili al carabiniere.
 
"In sostanza, Basconi non avrebbe dovuto aprire il fuoco perché la fuga dei tre delinquenti si trattava di una "resistenza passiva" volta "esclusivamente ad evitare all'arresto". Sarebbero mancati dunque quei "caratteri di pericolosità" che trasformano una fuga "passiva" in "attiva", giustificando gli spari. Secondo il Gup i tre banditi non avrebbero messo "a repentaglio l'incolumità" degli altri due militari, non vi erano "elementi per poter affermare che i soggetti fossero in possesso di armi" e la fuga non "avrebbe potuto mettere a repentaglio altri utenti della strada". Ovviamente il carabiniere avrebbe dovuto valutare tutte queste variabili in pochi secondi e con tre pericolosi malviventi di fronte. Facile, no?"
Sono d'accordo con il giornalista su una cosa: non è affatto facile.
Ma dimentica, o fa finta di dimenticare, che non era un cittadino qualunque, ma un Carabiniere in servizio.
Oltretutto il giornalista non fa alcuna distinzione fra furti e rapine in appartamento, passando da un termine all'altro. Tant'è che non ho capito se si trattava di rapinatori o semplici ladri (Sì, c'è differenza...).

Mi chiedo, per l'ennesima volta, che senso abbia alimentare l'odio tra la popolazione con questi articoli di opinione (non è cronaca, dal momento che non si limita a raccontare i fatti, quindi anche qui c'è differenza), scrivendo in questo modo.
Anche perchè mi pare di capire che si preferisca il metodo dei poliziotti dei film americani, dimenticando che anche quelli, se sparano ai malviventi in fuga senza esserne minacciati, finiscono davanti al giudice.

Mi spiace per il Carabiniere, che si è dovuto trovare in quella situazione, e oltretutto ha avuto una grossa dose di sfortuna.
EDIT: è una sentenza.
 
Ultima modifica:
In ogni caso non è mica stato condannato, deve ancora subìre un processo, quindi non bisogna ancora fasciarsi la testa.
Veramente a me sembra che sia stato condannato, anche se con pena sospesa. Infatti la vicenda è dello scorso novembre, se ne era parlato parecchio proprio per la richiesta, IMHO scandalosa di condanna del carabiniere per omicidio colposo, e l'articolo del Giornale riferisce le motivazioni della sentenza (quindi, sentenza c'è stata). E comunque, anche se la pena è stata sospesa, il carabiniere si ritrova una condanna sulla fedina penale e un risarcimento da pagare alla famiglia dell'onesto lavoratore vittima di un tragico infortunio sul lavoro causato dalla negligenza dell'agente, che invece di fargli strada con la paletta ha osato tentare di fermarli dopo che avevano appena portato a termine tre faticose incombenze. Perdonami, voi siete mod, rispetto il vostro incarico e faccio l'impossibile per facilitarvelo, ma la mia personalissima opinione su questa storia e sui suoi protagonisti resta immutata, anche se inespressa.
 
Le parole dell'avvocato del carabiniere, prese da un articolo di novembre e virgolettate:

«Ma il punto è proprio questo: il pericolo non era affatto cessato - obietta l’avvocato Mario Scaloni -. Ricordiamoci bene la situazione che si trovò a fronteggiare la pattuglia dei carabinieri quella sera. Stavano dando la caccia a una banda di ladri, che avevano commesso già tre colpi in abitazioni della zona. Vedono il Suv Mercedes segnalato, rubato e usato per altri furti, che poco prima era sfuggito al loro inseguimento, fermo al margine di una strada, con i fari spenti. Pensano che sia stato abbandonato e si avvicinano. Poi di colpo il Suv parte di scatto suonando il clacson, con un gran botto tuttora inspiegabile, e rischia di travolgere due carabinieri. La Mercedes sta scappando, è impensabile provare a inseguirla con l’auto di servizio, che è meno veloce. In quel momento si poteva benissimo pensare che a bordo ci fossero persone armate e che stessero scappando per commettere altri furti o reati più gravi, cosa poi avvenuta, dopo aver abbandonato il ferito. E non dimentichiamo che lì vicino c’era un parco giochi e una festa paesana con centinaia di persone in giro. Dovevano far scappare i ladri senza provare a fermarli? È un dovere assicurarli alla giustizia e impedire altri reati».

I carabinieri di Ostra Vetere la sera del primo febbraio 2015 provarono ad arrestare la fuga del Suv bianco con i banditi a bordo, scappati dopo un ultimo furto commesso a Pian Volpello di Castelleone di Suasa. Due militari spararono cinque volte mirando alle ruote. L’appuntato Basconi esplose con la sua pistola d’ordinanza quattro colpi, le cui traiettorie sono ricostruite dalla perizia disposta dal pm Mariangela Farneti: due centrarono le ruote della Mercedes, un altro proiettile prese la marmitta e schizzò via, il quarto disgraziatamente colpì l’asfalto e s’impennò centrando il lunotto posteriore e colpendo alla testa Korab Xheta, albanese di 24 anni, che morì in ospedale dopo quattro giorni di coma.

«La stessa perizia del consulente della procura riconosce che i colpi erano tutti diretti verso le ruote - ricorda l’avvocato Mario Scaloni -. Dunque secondo noi non vi sono dubbi sul fatto che il nostro assistito, come tutta la pattuglia, abbia tenuto una condotta da manuale. I carabinieri avevano anche le mitragliette, ma hanno scelto di usare solo le pistole, perché l’unico obiettivo era fermare l’auto in fuga forando le gomme. E ci sono numerose altre sentenze della Cassazione secondo cui, se l’agente o il carabiniere ha sparato agendo in maniera adeguata alla situazione, non gli possono essere addebitate conseguenze non volute».​
 
Vero, grazie, ho corretto dopo la tua precisazione.
Appunto, una sentenza di condanna. Secondo te questo non nuocerà alla sua carriera? Anche ammesso che riesca ad evitare il "risarcimento" (questa sì sarebbe da nascondere la testa sotto terra per non vedere), ti pare che riuscirà a fare ancora serenamente il suo lavoro?
 
Ovviamente se intervengo alle discussioni, e lo faccio con piacere, non perché sono un moderatore che non potete contraddirmi .
Io a_gri ti posso assicurare che im qualsiasi scuola del arma o della polizia quello e uno scenario che si simula anche varie volte e il modo in cui viene spiegato come gestire la situazione non e quello. Francamente le parole del avvocato difensore mi lasciano perplesso spero che non siano la trascrizione esatta di quello che ha detto in aula
 
Ultima modifica:
mi dispiace "solo" per il carabiniere che non può e non potrà più svolgere il suo lavoro con serenità come invece meriterebbe, oltre ad una medaglia per l'ottimo lavoro svolto.
a lui tutta la mia solidarietà e comprensione
e a proposito del risarcimento condannerei la famiglia del delinquente al rimborso delle spese legali e a quelle dello stress emotivo provocato al carabiniere
 
Appunto, una sentenza di condanna. Secondo te questo non nuocerà alla sua carriera? Anche ammesso che riesca ad evitare il "risarcimento" (questa sì sarebbe da nascondere la testa sotto terra per non vedere), ti pare che riuscirà a fare ancora serenamente il suo lavoro?
Io sono del parere che ognuno deve saper fare il proprio lavoro.
Io non ho nessuna preparazione in materia, non ho mai tenuto in mano un arma da fuoco e ritengo che per me sarebbe pericoloso anche sfiorarla, visto che non ho nemmeno le basi...
Da quel poco che ho letto, ma potrei sbagliarmi di parecchio, mi sono fatto un'idea di un'azione rapida, concitata e gestita in modo un pò improvvisato. Che può capitare, ma non dovrebbe mai accadere a dei professionisti. Così come non può capitare a chi fa altri lavori che possano mettere a repentaglio la vita propria e degli altri, e nel caso ne paga le conseguenze.
Non ho letto di armi a bordo dell'auto dei fuggitivi, ma solo che era impossibile escluderlo, che significa tutto e niente. Se non mi fermassi all'alt in un posto di controllo, allo stesso modo, potrebbero ritenermi una minaccia e aprire il fuoco?
Il proiettile ha colpito, di rimbalzo, uno degli occupanti della vettura, che poteva essere un malvivente, così come un ostaggio.
È andata "bene" che nel rimbalzo, anzichè colpire la vettura, il proiettile non abbia colpito un passante, come già accaduto.
Credo che abbiano avuto sufficienti perizie, anche di parte, per ricostruire l'accaduto nel dettaglio.
 
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