<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Germania vs. Italia = &#34;auto anziane&#34; vs. carrette??? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Germania vs. Italia = &#34;auto anziane&#34; vs. carrette???

Curiosavo ora sul sito Audi:
Audi All-Service 2010

E' una campagna promozianale sui ricambi più richiesti per le manutenzioni ordinarie, che, penso, miri a fidelizzare il possessore di auto "anziane" - un po' come i programmi Bmw già denominati Oatc ora BTC
Bmw TuttoCompreso 2010

Facevo un confronto tra i rispettivi modelli precedenti all'attuale dell'A4 e della 3er. Tutto sommato vedo quotazioni abbastanza allineate, tranne frizioni (molto più onerose quelle Audi) e ammortizzatori (purtroppo Bmw da un paio d'anni li ha tolti dalla promozione, avevano prezzi simili). Non sono in grado di dire nulla sui tagliando, perché non conosco il sistema di manutenzione Audi

Chiedo (anche pr tornare a tema) a chi sa: questo programma promozionale è una novità per Audi o una riedizione di quanto già fatto negli anni precedenti?

In ogni caso, se uno deve fare i lavori riportati in campagna promozionale, mi sembra sciocco andare fuori rete (a meno di non avere problemi con il proprio service di zona).

Piuttosto c'è da chiedersi perché Audi (o Bmw) non possano applicare sempre questi prezzi, indipendentemente dal periodo dell'anno o dalla data di immatricolazione: io sono convinto che molti rientrerebbero nel service ufficiale :twisted:
 
|Mauro65| ha scritto:
Scusa, dove trovi i pneumatici di seconda scelta?

Dal Mastro Michelin!
Mi ha detto più o meno cosi: " queste gomme qui hanno un difettino estetico e ti posso fare un ottimo prezzo".
 
|Mauro65| ha scritto:
Piuttosto c'è da chiedersi perché Audi (o Bmw) non possano applicare sempre questi prezzi, indipendentemente dal periodo dell'anno o dalla data di immatricolazione: io sono convinto che molti rientrerebbero nel service ufficiale :twisted:

Credo che facciano pagare di più -durante il periodo di garanzia - con la scusa di offrirti maggiori servizi in caso di panne (pernottamento hotel ecc ecc).
 
Fancar_ ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
Scusa, dove trovi i pneumatici di seconda scelta?
Dal Mastro Michelin! Mi ha detto più o meno cosi: " queste gomme qui hanno un difettino estetico e ti posso fare un ottimo prezzo".
Ah, ok! è lo stesso gommista che te le propone, a tua scelta, io pensavo a canali distributivi che offrirebbero di default solo "seconde scelte".
Con le gomme in effetti è più facile, ci possono essere difetti estetici non influenti sulla sicurezza, tali da scontare il prodotto, ma con i ricambi o funziona o non funziona, ed in quel caso scatta la garanzia.
Es il mio filtro benzina, era difettoso ed è stato sostituito, il meccanico ci ha dovuto perdere del tempo, tra diagnosi, ordina il pezzo, mettilo su, circa tre quatri d'ora non retribuite ... non penso abbia voglia di perdere il suo tempo in garanzie, e forse proprio per questo suggeriscono sempre i pezzi originali, che sanno avere una bassa difettosità e tempi di consegna rapidi.
Detto per inciso, pure il sensore airbag passeggero era risultato difettoso (in garanza, per fortuna), e quello era un pezzo originale - originale lavorato in service ufficiale.
 
Fancar_ ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
Piuttosto c'è da chiedersi perché Audi (o Bmw) non possano applicare sempre questi prezzi, indipendentemente dal periodo dell'anno o dalla data di immatricolazione: io sono convinto che molti rientrerebbero nel service ufficiale :twisted:
Credo che facciano pagare di più -durante il periodo di garanzia - con la scusa di offrirti maggiori servizi in caso di panne (pernottamento hotel ecc ecc).
Intendi quelle coperture già offerte per pochi euro da qualsiasi assicurazione r.c.? 8) :twisted:
 
|Mauro65| ha scritto:
Con le gomme in effetti è più facile, ci possono essere difetti estetici non influenti sulla sicurezza, tali da scontare il prodotto, ma con i ricambi o funziona o non funziona, ed in quel caso scatta la garanzia.

Forse dipende dal tipo di ricambio...ma sinceramente non sono per niente esperto.

Un amico che lavora in un officina dove retificano pezzi mi dice che a seconda del committente hanno tolleranze diverse e gradi di finitura diversi.

Non è possibile anche nel mercato dei ricambi che ci siano degli originali con difetti che comunque non compromettono il funzionamento?
Penso ad esempio a sbavature o colature di materiale ecc ecc...

Sto ipotizzando eh!
 
Lorenz-A4 ha scritto:
Premetto che questo post non è completamente ?in-topic?, ma pregherei il buon Faust di non segarlo?

Stando in Germania, si impara a conoscere i crucchi e le loro usanze?.e viene naturale paragonarle alle nostre.
Ed una delle cose che più balza all?occhio è la totale assenza di rottami viaggianti su 4 ruote per le strade. Ciò non significa che non vi siano auto vecchie circolanti?anzi?

Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc

Come se, mano a mano che l?auto invecchia, perdesse il diritto all?efficienza; come se, invecchiando, l?auto venisse in parte meno al suo fine primo di mobilità.

Dal mio punto di vista, come penso di molti ?forumisti? (ed è l?approccio crucco), un?auto ha ?il diritto? a marciare in modo efficiente e senza rinunciare alle sue qualità da nuova, anche se ha 5 o 10 anni alle spalle; per cui conoscendone le richieste in termini di manutenzione ordinaria, non le farò mai mancare quella manutenzione necessaria alla vita dell?auto.
Certo, se subentra un qualcosa di inaspettato e di straordinario il cui costo di riparazione è superiore al valore dell?auto stesa, allora si valuta l?eventualità di riparare o all?opposto vendere?.ma io non potrei avere un?auto che fa le cose ?che deve fare? solo per metà?.non potrei, ed in questo appartengo al modo di concepire l?auto ? crucco? avere un?auto di 10anni che perde olio, non potrei avere un?auto con cui mi impongo di non superare i 120km/h perché ho i cuscinetti fuori uso da anni; non potrei nemmeno sopportare di avere un?auto di 10anni a cui non funziona il ricircolo dell?aria perché per sostituire il pezzo devo spendere 200 euro e del ricircolo posso benissimo fare a meno ( e se il giorno dopo vengo nominato paggetto imperiale della regina d?olanda e devo partire inaspettatamente in auto..cosa faccio dentro il Tunnel del Gottardo?? Tengo il fiato per 17km a 80km/h???)

Ma per l?italiano medio non è così?.l?italiano impazzisce davanti a una Alfetta di 30 anni fa, ma tiene una Saab Cabrio del 1998 come se fosse un colabrodo (per non parlare di come terrebbe una citroen saxo 1.5diesel aspirata del 1995?). Concepisce i costi dell?auto come principalmente collegati all?acquisto?. Per l?acquisto spende fino all?ultima lira del suo budget, per la manutenzione risparmia il più possibile rinunciando anche ad effettuare ciò che è strettamente necessario.

Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!

Il mio referente mi chiede perché in Italia il rapporto [(Ricavi da manutenzione + Ricavi da vendita ricambi ufficiali) / (N° di auto circolanti con età superiore ai 5anni)] sia più basso del 30% in Italia rispetto alla Francia o alla Repubblica Ceca? ed addirittura del 72% (!!!) rispetto alla Germania.
Io che motivazioni posso addurre?

1. In primis la motivazione ?culturale??più l?auto invecchia, più viene usata per brevissimi spostamenti, più per l?italiano medio l?auto può essere inefficiente purchè i costi di manutenzione siano ridotti all?osso (meno del minimo indispensabile verrebbe da dire..interessa che l?auto ?cammini?, sul come ciò avvenga si può soprassedere)

2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età&lt2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età&gt5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età&gt9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?

3. Sistema della Revisione; molto lacunoso, spesso operato con 2 occhi chiusi soprattutto nelle realtà di provincia e del Sud Italia; in Germania il collaudo che viene fatto è completo e riguarda tutte le parti dell?auto (paraurti tenuti insieme dal fil di ferro non verrebbero accettati..)

4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!

E tutto ciò ha secondo lo scrivente, ricadute anche sul mercato dell?usato. Gli analisti continuano a propinarci la solita lettura del mercato dell?usato italiano che stenta a decollare e risulta numericamente fermo rispetto agli altri paesi europei, dove le cause sono rintracciate nel massiccio uso per anni di incentivi sul nuovo, nella truffaldina diffusa pratica dello schilometraggio selvaggio, del ruolo destabilizzante dei commercianti (ruolo destabilizzante ma senza il quale molti non vedrebbero nemmeno la loro auto ritirata..), etc etc..
Sicuramente ciò che dicono gli analisti è vero; ma io ci aggiungerei un?altra cosa. L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!

Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?

Lorenzo

Caro Lorenz, io ho ancora la mia prima auto, quella presa subito dopo la patente che attualmente ha 21anni e solo 136600km la uso di rado ma quando posso faccio tutte le manutenzione del caso.
La uso spesso quando vado in gara, essendo io commissario di percorso nelle gare automobilistiche.
La vettura in questione è solo una ford fiesta friend 1.1 di circa 60cv. A 18 anni era l'unica auto che le mie finanze potevano mantenere. :twisted:
 
Credo che, onestamente, inserire molteplice variabili in una equazione, di cui molte sconosciute, porti alla mancata soluzione della stessa.

Partire da un semplice aspetto manutentivo di una automobile ed inserirlo in un contesto sociale con un confronto tra due Paesi non è poi così banale come può sembrare.

La cura, l'attenzione ed il rispetto per quello che si ha, verso se stessi e verso gli altri, non è standard in tutti i Paesi. L'auto può rappresentarne una proiezione ma di fatto rispetta in parte, se non in pieno, l'aspetto socioculturale del nostro Paese, che in onestà vedo marcire ogni anno che passa.

Se l'intenzione è solo quella meramente eutorefereziaria e di indirizzamento verso un'unico aspetto, ovvero italiani portate l'auto a fare la manutenzione ai Service autorizzati, il discorso può anche finire qui ma poichè non credo che il punto chiave sia quello ritengo che ci siano molteplici aspetti che nella sfida Italia Vs. Germania ="auto datate" Vs. Carrette vede l'Italia uscirne nettamente svantaggiata.

Non per ripetermi ma la risposta è già negli elementi messi a confronto, ovvero Italia e Germania.
Si avrebbero i medesimi risultati se parlassimo dei bollini alle caldaie, dei bollini di revisione annuali sulle auto, delle doppie file, delle soste vietate e via discorrendo.
C'è alle base un aspetto socioculturale di per se deformato che ha fatto del menefreghismo il valore principe del popolo italiano tutto questo supportato ed aggravato da una Governance ormai ridicola ed inadempiente che in poco più di 3 lustri ha decisamente svalutato e svuotato in ogni suo aspetto le caratteristiche socioculturali del nostro Paese.

Si potrebbero fare post di migliaia di righe ma il problema non cambierebbe.
Siamo un Paese che è stato portato a vivere al di sopra dei propri limiti, perchè qualcuno gli ha detto che così era giusto, faceva girare l'economia, salvo poi accorgersi all'improvviso che utile e futile non sono la stessa cosa.
Serivice o "Tonino", di base, non fanno la differenza se l'auto è mantenuta in ordine; ne la fanno se l'auto è mantenuta un cesso. Non è ne "Tonino" ne il Service che decidono come manutenere l'auto ma bensì il proprietario.
Sposo in pieno il discorso di Mauro65 per cui un' auto con una certa anzianità e valutazione di mercato è fisiologicamente esclusa da un programma di manutenzione in un Service autorizzato salvo rare eccezioni. Questo a prescindere dalla bontà del programma All-Service di Audi.

L'ho sempre affermato, non è il costo dell'auto il vero problema ma poterla mantenere. Oggi poichè ti fanno credere che con tutte le rateizzazioni ed agevolazioni del caso una badante ucraina può tranquillamente permettersi una Maybach la risultante è ovvia, al primo problema, visti i costi, ci si arena.

Se poi ci addentriamo in aspetti non solo strettamente automobilistici dovremmo anche spiegarci come mai un operaio tedesco guadagna mediamente di più di uno italiano, delle differenziazioni delle tasse, ovvero quante tasse sono riconducibili al possesso di auto in Germania e quante in Italia. Se ti fermi in doppia fila in Germania è uguale a come fermarsi in Italia?
Insomma ci sono molteplici microaspetti che sommati danno la situzione macroscopica del confronto.
Sin quando non cambieranno situazioni ben più grandi del problema "auto" l'Italia rispecchierà quello che in verità è dal punto di vista socioculturale odierno, una carretta!
 
Ho letto tutti i vari interventi...la mia non voleva essere l'ennesimo topic Tonini vs.Rete ufficiale, ma un cercare di capire il perchè da noi si spende meno per tenere un0auto che negli altri paesi.

Quello che ho letto qui e là alla fine è tutto vero..sicuramente l'approccio culturale è profondamente diverso, xò la differenza in termini di spesa rimane.

E sinceramente non credo che la causa di tale differenza sia solo la maggior/minor disponibilità di spesa; perchè a parità di stipendio un tedesco spenderà in media di più che un italiano.

Un dato che gioca a favore del nostro "meno spendere" è che la rete di tonini (e dei vari bosch car service, midas, etc etc...) continua ad alimentarsi rispetto ad altri paesi per la nomea non sempre "limpida" delle rete ufficiali (perchè anche in Germania la manodopera è sui 50-60 euro/ora)...e questo è un mea culpa che le case (o meglio gli importatori nazionali) devono fare.

E nella rete di Tonini alla fine si ripara piuttosto che sostituire, ci cercano compromessi piuttosto che riportare all'efficienza originale. E qui sta una seconda differenza...all'italiano il compromesso piace, al tedesco no (sempre a parità di spesa).

Ma a parte l'atteggiamento dei singoli, io guardo il complesso....e tra le cause del nostro parco circolante maggiormente composto da rottami io ci metto la FIAT...sìsì, proprio la Fabbrica Italiana Automobili Torino.

E' una forzatura, ma che ci sta...la Fiat ha sempre venduto auto relegando a un ruolo secondario, se non marginale, sia il post vendita che il settore ricambi.

Se i tedeschi è dai primi anni '90 che hanno scoperto il potere del post vendita, la Fiat l'ha scoperto a macchia di leopardo solo da qualche anno

La fiat non ha mai (e continua a farlo tutt'ora) garantito i ricambi su auto più vecchie di 10 anni (cosa successa a un conoscente..andate ad acquistare lo specchietto retrovisore di un alfa 155 del 1996...non li hanno più..non ci sono ricambi...e non stiamo parlando di un auto di 30anni fa!!)....ha sempre concepito una rete di assistenza che molto spesso si confonde/confondeva con i meccanici generici. E un tale atteggiamento, da un costruttore che ha tra il 30 e il 40% del circolante in Italia..sicuramente impatta sulla concezione dell'auto degli italiani
 
Lorenz-A4 ha scritto:
E sinceramente non credo che la causa di tale differenza sia solo la maggior/minor disponibilità di spesa; perchè a parità di stipendio un tedesco spenderà in media di più che un italiano.
Un dato che gioca a favore del nostro "meno spendere" è che la rete di tonini (e dei vari bosch car service, midas, etc etc...) continua ad alimentarsi rispetto ad altri paesi per la nomea non sempre "limpida" delle rete ufficiali (perchè anche in Germania la manodopera è sui 50-60 euro/ora)...e questo è un mea culpa che le case (o meglio gli importatori nazionali) devono fare.
Scusa Lorenz, in Germania la manodopera dei service ufficiali sta a 50/60 euro all'ora (con o senza Iva?), qui sta spesso, Iva compresa, sui 60 - 70 (nominali, in realtà anche di più): mi sembra che gli stipendi tedeschi siano migliori, e se ciò è vero, è chiaro che ciò rappresenti sia una delle possibili spiegazioni del diverso tasso di assistenza in rete ufficiale.

E nella rete di Tonini alla fine si ripara piuttosto che sostituire, ci cercano compromessi piuttosto che riportare all'efficienza originale. E qui sta una seconda differenza...all'italiano il compromesso piace, al tedesco no (sempre a parità di spesa).
In linea astratta il riferimento all'italico gusto del compromesso ci sta, ma, onestamente, le vetture attuali sono talmente complesse che non so cosa sia "riparabile" senza sostituzioni. E l'incrementata affidabilità della meccanica ha ridotto la richiesta del lavori di rettifica e revisione teste e blocchi, che erano un po' la prova d'arte del bravo meccanico. Anche per questo aspetto, ci sono le parti di rotazione originali. Un po' tutti i meccanici hanno perso la capacità di "aggiustatori" per divenire meri "sostitutori"

La fiat ++++ ...ha sempre concepito una rete di assistenza che molto spesso si confonde/confondeva con i meccanici generici. E un tale atteggiamento, da un costruttore che ha tra il 30 e il 40% del circolante in Italia..sicuramente impatta sulla concezione dell'auto degli italiani
Eh, qui penso tu abbia ragione.
 
Onestamente ci sono un mare di considerazioni da fare sull'argomento ma se il problema poi alla fine si riduce ai "Tonino" allora non se ne esce.

Dire che in Italia non ci sia la cultura dell'auto e quanto di più sbagliato si possa affermare, è recente la statistica che afferma che in Italia ci sono 60 auto ogni 100 abitanti. Uno dei valori più alti del mondo ed il più alto in Europa, anche della stessa Germania.

Diverso può essere la considerazine sul culto dell'auto che in Germania è molto più radicato. L'auto rispecchia spesso la società ed in Germania è innegabile che sia notevolmente diversa da quella Italiana, la cura dell'auto non è solo per se stessi ma anche come culto della società tedesca.
Mettici anche che in Germania senza auto riesci a muoverti, l'ho provato di persona a Berlino, anche in periferia in Italia non ci riesci neanche in città.

Altro aspetto, perchè esiste l'importato dalla Germania e non viceversa? Perchè in Italia si trovano auto usate provenienti dalla Germania in ottime condizioni mentre quelle italiane le vendono ad extracomunitari o nei paesei dell'Est?

E ancora, le reti di vendita ufficiali considerano il service non come complementare alla vendita ma come un optional, come se fosse un qualunque accessorio a richiesta, se così non fosse è così però che viene percepito. Non c'è un legame bidirezionale tra cliente e rete ufficiale poichè spesso la rete, venduta l'auto, chiude formalmente il rapporto, spesso il cliente fa solo i tagliandi richiesti per la garanzia perchè risulta cmq oneroso effettuare degli interventi anche di basso rilievo quale il cambio olio. Quindi un mea colpa della rete ufficiale andrebbe fatto.

Chi possiede una fiat Uno non si sogna neanche lontanamente di andare in Fiat a fare i controlli e credo sia più che giustificato, ma questo è indipendente dall'intenzione o meno di tenere l'auto in ordine.

Come dice Mauro65 un tempo le auto si costruivano e quindi c'erano i "Tonino" che le sapevano smontare, aggiustare e rimontare. Adesso le auto le assemblano quindi spesso i pezzi sono "usa e getta" e non li puoi smontare e riparare ma solo sostituire e sovente per un pezzettino rotto ti impongono di comperare l'intera parte.
Quindi non è che le case sono brave e belle mentre gli automobilisti sono degli orchi.

Ripeto, c'è di base un profondo aspetto socioculturale, che è quello salariale, che è quello della mobilità, che è quello fiscale, che è quello..., che è quello..., che è quello che Germania ed Italia sono profondamente diverse.
Personalmente a Berlino non ho trovato i prezzi più alti che in Italia e questo lascia pensare.

Oltretutto c'è da dire che la rete ufficiale Vendita unita a Service non riuscirebbe a soddisfare le richieste di assitenza se fossereo solo queste abilitate agli interventi. Quindi son molteplici aspetti uniti al malcostume italiano a determinare per riflesso la circolazione di carrette in strada e dobbiamo ritenerci anche fortunati che il parco auto si è rinnovato negli ultimi anni. :lol:
 
Lorenz-A4 ha scritto:
Premetto che questo post non è completamente ?in-topic?, ma pregherei il buon Faust di non segarlo?

Stando in Germania, si impara a conoscere i crucchi e le loro usanze?.e viene naturale paragonarle alle nostre.
Ed una delle cose che più balza all?occhio è la totale assenza di rottami viaggianti su 4 ruote per le strade. Ciò non significa che non vi siano auto vecchie circolanti?anzi?

Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc

Come se, mano a mano che l?auto invecchia, perdesse il diritto all?efficienza; come se, invecchiando, l?auto venisse in parte meno al suo fine primo di mobilità.

Dal mio punto di vista, come penso di molti ?forumisti? (ed è l?approccio crucco), un?auto ha ?il diritto? a marciare in modo efficiente e senza rinunciare alle sue qualità da nuova, anche se ha 5 o 10 anni alle spalle; per cui conoscendone le richieste in termini di manutenzione ordinaria, non le farò mai mancare quella manutenzione necessaria alla vita dell?auto.
Certo, se subentra un qualcosa di inaspettato e di straordinario il cui costo di riparazione è superiore al valore dell?auto stesa, allora si valuta l?eventualità di riparare o all?opposto vendere?.ma io non potrei avere un?auto che fa le cose ?che deve fare? solo per metà?.non potrei, ed in questo appartengo al modo di concepire l?auto ? crucco? avere un?auto di 10anni che perde olio, non potrei avere un?auto con cui mi impongo di non superare i 120km/h perché ho i cuscinetti fuori uso da anni; non potrei nemmeno sopportare di avere un?auto di 10anni a cui non funziona il ricircolo dell?aria perché per sostituire il pezzo devo spendere 200 euro e del ricircolo posso benissimo fare a meno ( e se il giorno dopo vengo nominato paggetto imperiale della regina d?olanda e devo partire inaspettatamente in auto..cosa faccio dentro il Tunnel del Gottardo?? Tengo il fiato per 17km a 80km/h???)

Ma per l?italiano medio non è così?.l?italiano impazzisce davanti a una Alfetta di 30 anni fa, ma tiene una Saab Cabrio del 1998 come se fosse un colabrodo (per non parlare di come terrebbe una citroen saxo 1.5diesel aspirata del 1995?). Concepisce i costi dell?auto come principalmente collegati all?acquisto?. Per l?acquisto spende fino all?ultima lira del suo budget, per la manutenzione risparmia il più possibile rinunciando anche ad effettuare ciò che è strettamente necessario.

Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!

Il mio referente mi chiede perché in Italia il rapporto [(Ricavi da manutenzione + Ricavi da vendita ricambi ufficiali) / (N° di auto circolanti con età superiore ai 5anni)] sia più basso del 30% in Italia rispetto alla Francia o alla Repubblica Ceca? ed addirittura del 72% (!!!) rispetto alla Germania.
Io che motivazioni posso addurre?

1. In primis la motivazione ?culturale??più l?auto invecchia, più viene usata per brevissimi spostamenti, più per l?italiano medio l?auto può essere inefficiente purchè i costi di manutenzione siano ridotti all?osso (meno del minimo indispensabile verrebbe da dire..interessa che l?auto ?cammini?, sul come ciò avvenga si può soprassedere)

2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età&lt2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età&gt5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età&gt9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?

3. Sistema della Revisione; molto lacunoso, spesso operato con 2 occhi chiusi soprattutto nelle realtà di provincia e del Sud Italia; in Germania il collaudo che viene fatto è completo e riguarda tutte le parti dell?auto (paraurti tenuti insieme dal fil di ferro non verrebbero accettati..)

4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!

E tutto ciò ha secondo lo scrivente, ricadute anche sul mercato dell?usato. Gli analisti continuano a propinarci la solita lettura del mercato dell?usato italiano che stenta a decollare e risulta numericamente fermo rispetto agli altri paesi europei, dove le cause sono rintracciate nel massiccio uso per anni di incentivi sul nuovo, nella truffaldina diffusa pratica dello schilometraggio selvaggio, del ruolo destabilizzante dei commercianti (ruolo destabilizzante ma senza il quale molti non vedrebbero nemmeno la loro auto ritirata..), etc etc..
Sicuramente ciò che dicono gli analisti è vero; ma io ci aggiungerei un?altra cosa. L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!

Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?

Lorenzo

non condivido per niente il taglio di questo post. mi sembra un commento di una persona con la puzza sotto il naso, semplicemente.

il fallimento del mercato dell'usato non è colpa degli italiani, ma colpa dei VENDITORI.

la regola principale per chi si appresta a comprare auto usate o nuove è: "fidati di tutti, ma non dei venditori d'auto".

e se i venditori non riescono a vendere, cambino mestiere. sembra decisamente stucchevole riversare la colpa sugli italiani. l'italiano medio sarà pure un bonaccione, ma nn sarà mai un fesso. l'italiano medio è pure in grado di capire cosa è buono, e cosa no. è in grado di capire cosa è proposto al prezzo giusto e cosa no. l'italiano medio si chiede perchè se permuta la sua auto e prende zero ?, se la ritrova in vendita a cifre fuori luogo. l'italiano medio fa la manutenzione obiettivamente necessaria, non quella inutile, pagata a peso d'oro per permettere alle case di mantenere le loro strutture pachidermiche ed inefficienti.

benvenga il lavoro dei vari "Tonini" che permettono di risparmiare in ? orari rispetto all'assurdità del costo orario dell'officina del concessionario... 60-70-80 ?/h!!!!! ma neanche un notaio lavora a 80 ?/h!!!! e perchè si deve versare cifre iperboliche solo per mantenere strutture futuristiche in contropendenza, infarcite di giovanotti vestiti firmatissimi tuttapparenza e poca sostanza (contaballe direi pure...)?? meglio dare i miei ? a chi lavora a 30?/h e risponde con la propria faccia a quello che hanno fatto.. l'artigiano è sempre meglio di un lavorante annoiato.. specie se ti costa meno.

non c'entra niente il grado di manutenzione di un'auto, quando tutti sanno che un'auto con + di 5 anni ha un valore commerciale imposto (dai venditori stessi) pari a zero. indipendentemente dal grado di manutenzione o di uso: oggi un'auto arriva in ottime condizioni ai 5 anni d'età.. mi chiedo come mai se vai a proporla come permuta, ti propongono quotazioni da schifo "sa la sua auto ha già 5 anni, valeuncazzo".. "e ma io l'ho mantenuta in modo perfetto"... "non importa, la sua auto valesempreuncazzo"..

non capisco anche il discorso della uno 1.7 diesel.... cosa importa se emette particolato o meno? una uno 1.7 diesel non vale niente sia se è perfettamente mantenuta, sia se nn fa tagliandi da anni.

il venditore che si lascia andare alle affermazioni sopra scritte, dimostra di non aver capito "un tubez", pertanto paga i propri errori.
il mercato dell'usato è stato distorto in modo tale da esser diventato ingovernabile e ormai navigano a vista. giusto che ki è colpevole della distorsione, venga colpito e esca dal mercato.

utlima cosa: non interessa a nessuno se uno sta in crucclandia o meno. ciò non autoreferenzia nulla.
 
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