<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Germania vs. Italia = &#34;auto anziane&#34; vs. carrette??? | Il Forum di Quattroruote

Germania vs. Italia = &#34;auto anziane&#34; vs. carrette???

Premetto che questo post non è completamente ?in-topic?, ma pregherei il buon Faust di non segarlo?

Stando in Germania, si impara a conoscere i crucchi e le loro usanze?.e viene naturale paragonarle alle nostre.
Ed una delle cose che più balza all?occhio è la totale assenza di rottami viaggianti su 4 ruote per le strade. Ciò non significa che non vi siano auto vecchie circolanti?anzi?

Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc

Come se, mano a mano che l?auto invecchia, perdesse il diritto all?efficienza; come se, invecchiando, l?auto venisse in parte meno al suo fine primo di mobilità.

Dal mio punto di vista, come penso di molti ?forumisti? (ed è l?approccio crucco), un?auto ha ?il diritto? a marciare in modo efficiente e senza rinunciare alle sue qualità da nuova, anche se ha 5 o 10 anni alle spalle; per cui conoscendone le richieste in termini di manutenzione ordinaria, non le farò mai mancare quella manutenzione necessaria alla vita dell?auto.
Certo, se subentra un qualcosa di inaspettato e di straordinario il cui costo di riparazione è superiore al valore dell?auto stesa, allora si valuta l?eventualità di riparare o all?opposto vendere?.ma io non potrei avere un?auto che fa le cose ?che deve fare? solo per metà?.non potrei, ed in questo appartengo al modo di concepire l?auto ? crucco? avere un?auto di 10anni che perde olio, non potrei avere un?auto con cui mi impongo di non superare i 120km/h perché ho i cuscinetti fuori uso da anni; non potrei nemmeno sopportare di avere un?auto di 10anni a cui non funziona il ricircolo dell?aria perché per sostituire il pezzo devo spendere 200 euro e del ricircolo posso benissimo fare a meno ( e se il giorno dopo vengo nominato paggetto imperiale della regina d?olanda e devo partire inaspettatamente in auto..cosa faccio dentro il Tunnel del Gottardo?? Tengo il fiato per 17km a 80km/h???)

Ma per l?italiano medio non è così?.l?italiano impazzisce davanti a una Alfetta di 30 anni fa, ma tiene una Saab Cabrio del 1998 come se fosse un colabrodo (per non parlare di come terrebbe una citroen saxo 1.5diesel aspirata del 1995?). Concepisce i costi dell?auto come principalmente collegati all?acquisto?. Per l?acquisto spende fino all?ultima lira del suo budget, per la manutenzione risparmia il più possibile rinunciando anche ad effettuare ciò che è strettamente necessario.

Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!

Il mio referente mi chiede perché in Italia il rapporto [(Ricavi da manutenzione + Ricavi da vendita ricambi ufficiali) / (N° di auto circolanti con età superiore ai 5anni)] sia più basso del 30% in Italia rispetto alla Francia o alla Repubblica Ceca? ed addirittura del 72% (!!!) rispetto alla Germania.
Io che motivazioni posso addurre?

1. In primis la motivazione ?culturale??più l?auto invecchia, più viene usata per brevissimi spostamenti, più per l?italiano medio l?auto può essere inefficiente purchè i costi di manutenzione siano ridotti all?osso (meno del minimo indispensabile verrebbe da dire..interessa che l?auto ?cammini?, sul come ciò avvenga si può soprassedere)

2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età&lt2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età&gt5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età&gt9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?

3. Sistema della Revisione; molto lacunoso, spesso operato con 2 occhi chiusi soprattutto nelle realtà di provincia e del Sud Italia; in Germania il collaudo che viene fatto è completo e riguarda tutte le parti dell?auto (paraurti tenuti insieme dal fil di ferro non verrebbero accettati..)

4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!

E tutto ciò ha secondo lo scrivente, ricadute anche sul mercato dell?usato. Gli analisti continuano a propinarci la solita lettura del mercato dell?usato italiano che stenta a decollare e risulta numericamente fermo rispetto agli altri paesi europei, dove le cause sono rintracciate nel massiccio uso per anni di incentivi sul nuovo, nella truffaldina diffusa pratica dello schilometraggio selvaggio, del ruolo destabilizzante dei commercianti (ruolo destabilizzante ma senza il quale molti non vedrebbero nemmeno la loro auto ritirata..), etc etc..
Sicuramente ciò che dicono gli analisti è vero; ma io ci aggiungerei un?altra cosa. L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!

Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?

Lorenzo
 
Lorenz-A4 ha scritto:
Premetto che questo post non è completamente ?in-topic?, ma pregherei il buon Faust di non segarlo?

Stando in Germania, si impara a conoscere i crucchi e le loro usanze?.e viene naturale paragonarle alle nostre.
Ed una delle cose che più balza all?occhio è la totale assenza di rottami viaggianti su 4 ruote per le strade. Ciò non significa che non vi siano auto vecchie circolanti?anzi?

Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc

Come se, mano a mano che l?auto invecchia, perdesse il diritto all?efficienza; come se, invecchiando, l?auto venisse in parte meno al suo fine primo di mobilità.

Dal mio punto di vista, come penso di molti ?forumisti? (ed è l?approccio crucco), un?auto ha ?il diritto? a marciare in modo efficiente e senza rinunciare alle sue qualità da nuova, anche se ha 5 o 10 anni alle spalle; per cui conoscendone le richieste in termini di manutenzione ordinaria, non le farò mai mancare quella manutenzione necessaria alla vita dell?auto.
Certo, se subentra un qualcosa di inaspettato e di straordinario il cui costo di riparazione è superiore al valore dell?auto stesa, allora si valuta l?eventualità di riparare o all?opposto vendere?.ma io non potrei avere un?auto che fa le cose ?che deve fare? solo per metà?.non potrei, ed in questo appartengo al modo di concepire l?auto ? crucco? avere un?auto di 10anni che perde olio, non potrei avere un?auto con cui mi impongo di non superare i 120km/h perché ho i cuscinetti fuori uso da anni; non potrei nemmeno sopportare di avere un?auto di 10anni a cui non funziona il ricircolo dell?aria perché per sostituire il pezzo devo spendere 200 euro e del ricircolo posso benissimo fare a meno ( e se il giorno dopo vengo nominato paggetto imperiale della regina d?olanda e devo partire inaspettatamente in auto..cosa faccio dentro il Tunnel del Gottardo?? Tengo il fiato per 17km a 80km/h???)

Ma per l?italiano medio non è così?.l?italiano impazzisce davanti a una Alfetta di 30 anni fa, ma tiene una Saab Cabrio del 1998 come se fosse un colabrodo (per non parlare di come terrebbe una citroen saxo 1.5diesel aspirata del 1995?). Concepisce i costi dell?auto come principalmente collegati all?acquisto?. Per l?acquisto spende fino all?ultima lira del suo budget, per la manutenzione risparmia il più possibile rinunciando anche ad effettuare ciò che è strettamente necessario.

Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!

Il mio referente mi chiede perché in Italia il rapporto [(Ricavi da manutenzione + Ricavi da vendita ricambi ufficiali) / (N° di auto circolanti con età superiore ai 5anni)] sia più basso del 30% in Italia rispetto alla Francia o alla Repubblica Ceca? ed addirittura del 72% (!!!) rispetto alla Germania.
Io che motivazioni posso addurre?

1. In primis la motivazione ?culturale??più l?auto invecchia, più viene usata per brevissimi spostamenti, più per l?italiano medio l?auto può essere inefficiente purchè i costi di manutenzione siano ridotti all?osso (meno del minimo indispensabile verrebbe da dire..interessa che l?auto ?cammini?, sul come ciò avvenga si può soprassedere)

2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età&lt2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età&gt5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età&gt9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?

3. Sistema della Revisione; molto lacunoso, spesso operato con 2 occhi chiusi soprattutto nelle realtà di provincia e del Sud Italia; in Germania il collaudo che viene fatto è completo e riguarda tutte le parti dell?auto (paraurti tenuti insieme dal fil di ferro non verrebbero accettati..)

4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!

E tutto ciò ha secondo lo scrivente, ricadute anche sul mercato dell?usato. Gli analisti continuano a propinarci la solita lettura del mercato dell?usato italiano che stenta a decollare e risulta numericamente fermo rispetto agli altri paesi europei, dove le cause sono rintracciate nel massiccio uso per anni di incentivi sul nuovo, nella truffaldina diffusa pratica dello schilometraggio selvaggio, del ruolo destabilizzante dei commercianti (ruolo destabilizzante ma senza il quale molti non vedrebbero nemmeno la loro auto ritirata..), etc etc..
Sicuramente ciò che dicono gli analisti è vero; ma io ci aggiungerei un?altra cosa. L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!

Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?

Lorenzo

Dove devo firmare?

In realtà avrei da fare dei distinguo, in particolar modo sulle motivazioni di questi vari atteggiamenti. ( ma ora devo scappare )

Ma la fotografia che hai fatto secondo me è oggettivamente ben a fuoco.
 
Un saluto da parte mia.
Ottimo argomento, che prende spunto dal senso civico di un popolo.
E' la stessa faccia della medaglia per cui, qui da noi, è impossibile trovare un bagno pubblico in ordine, una cabina del telefono o un parco pubblico non devastati; in sintesi, qualsiasi cosa che coinvolga una coscienza civica non è tra i primi pregi del popolo italico.
Il fatto di tenere una vecchia auto in ordine fa parte di una mentalità razionale che esclude il menefreghismo.
Proprio ieri ho visto una Volvo 740 sw ridotta in stato pietoso, mancante di fanalini posteriori, con un vetro laterale sostituito da un cellophane, strapiena di graffi ed ammaccature: come può circolare una vettura così? In qualsiasi Paese civile, uno a caso tra i rappresentanti delle forze dell'ordine la bloccherebbe immediatamente, ma da noi no.
Abbiamo visto in tv come i collaudi dai 4 anni in poi siano spesso delle farse.
Il pesce puzza dalla testa, ma è anche vero che chi ci rappresenta è l'espressione di chi è rappresentato.
 
Lorenz-A4 ha scritto:
Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc

Ehm....ma tu di che regione sei ?
Da me non ci sono questi rottami....che tu dici....
 
Lorenz-A4 ha scritto:
L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!

Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?

Lorenzo

Penso che in questo ultimo pezzo che hai scritto hai tutte le ragioni di questo mondo.....
Però ti assicuro che qui da me certi rottami per strada non si vedono.
Non so in altre regioni.

Quello che dici sull'usato con più di cinque anni è verissimo!
Chi ci rimette è quello che tiene bene l'auto, le fa fare sempre i tagliandi ufficiali ecc ecc.
 
Quoto al 100% quanto scritto da Lorenz.
Viaggiando spesso all'estero (soprattutto nel nord-Europa) mi capita spesso di vedere auto vecchissime, di 15, 20 anni ma anche di più, tenute perfettamente in ordine, ma non come auto d'epoca, proprio come auto da usare tutti i giorni. Queste auto vengono tenute ed usate esattamente come si tiene o si usa da noi una vettura di 2-3 anni ossia tenute con ogni cura ed usate per qualsiasi uso, anche per viaggi lunghi ed impegnativi in quanto si è certi della loro affidabilità.

L'unico distinguo che posso fare alla perfetta disamina di Lorenz è di ordine geografico. Senza alcun velo di settentrionalismo (sono sardo ed abito in Sardegna) non posso non notare che il numero di carrette in circolazione non è una percentuale costante ovunque nello Stivale, a Napoli ed a Bari oserei dire che supera il 50%, ma in generale in tutto il meridione è decisamente più alta che non ad Aosta o a Bolzano, e non credo che la motivazione sia solo di ordine economico.

Saluti
 
Non posso che concordare con il quadro delineato da Lorenz.

Al di là dell'eta media del parco circolante italiano e tedesco, ciò che ho avuto modo di notare anch'io è la netta maggiore cura dell'auto da parte dei tedeschi. Capita infatti di incrociare in Germania, come in Italia, modelli più o meno datati ma sempre molto ben tenuti.

Tra le motivazioni aggiungerei una mia considerazione.
Da quanto ho avuto modo di osservare, posso dedurre che in Germania sia molto ben radicata e diffusa una grande cultura e passione per l'auto. Due sono gli elementi qualitativi che mi portano a questa conclusione.
Il primo: la frequente tendenza a valorizzare la propria auto, nuova o vecchia che sia, con interventi che vanno da lievi ritocchi estetici ( cromature, terminali di scarico, cerchi particolari, ecc....) a cambiamenti più marcati ( vistoso tuning ).
Il secondo: la percezione che venga conferita un'importanza maggiore alla categoria "auto". Quest'ultima infatti è ben più presente in diversi contesti, come ad esempio in televisione con tramissioni approfondite ed articolate.

Questo a mio parere è un aspetto di fondo che giustifica la differenza con la situazione italiana.
Il discorso è piuttosto complesso
 
Fancar_ ha scritto:
Lorenz-A4 ha scritto:
Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc

Ehm....ma tu di che regione sei ?
Da me non ci sono questi rottami....che tu dici....

Lombardia....la mia descrizione è volutamente esasperata ed è probabilmente più conforme al parco circolante di zone a SUD...però senza arrivare a certi estremi, io a Milano vedo utilitarie degli ultimi anni 90 messe molto peggio...o audi/bmw del 1995 tenute da far piangere

Perchè tutto ciò a Monaco, a Francoforte (lasciamo stare Ingolstadt che ha una ricchezza superiore alle media tedesca) o a Berlino non si vede?
 
renexx ha scritto:
Un saluto da parte mia.
Ottimo argomento, che prende spunto dal senso civico di un popolo.
E' la stessa faccia della medaglia per cui, qui da noi, è impossibile trovare un bagno pubblico in ordine, una cabina del telefono o un parco pubblico non devastati; in sintesi, qualsiasi cosa che coinvolga una coscienza civica non è tra i primi pregi del popolo italico.
Il fatto di tenere una vecchia auto in ordine fa parte di una mentalità razionale che esclude il menefreghismo.
Proprio ieri ho visto una Volvo 740 sw ridotta in stato pietoso, mancante di fanalini posteriori, con un vetro laterale sostituito da un cellophane, strapiena di graffi ed ammaccature: come può circolare una vettura così? In qualsiasi Paese civile, uno a caso tra i rappresentanti delle forze dell'ordine la bloccherebbe immediatamente, ma da noi no.
Abbiamo visto in tv come i collaudi dai 4 anni in poi siano spesso delle farse.
Il pesce puzza dalla testa, ma è anche vero che chi ci rappresenta è l'espressione di chi è rappresentato.

Ecco, mi hai rubato l'argomentazione sociologica sulle motivazioni. Adesso cosa scrivo?

Edit, posso forse aggiungere una considerazione. In Italia siamo più vittime dell'immagine, più sboroni: vestiti firmati, due smarphone in tasca, plasma da 42" e ferie 12 volte l'anno, tutto pagato a rate. Molte volte ho notato - ad occhiometro - che in Italia in effetti girano grosso modo le stesse auto di lusso che in Germania. Solo che in Germania hanno il vapore e se le possono permettere. Noi mica tanto: per arrivarci facciamo il passo più lungo della gamba, e se poi succede un problema imprevisto...so'cazzi e rabbocchiamo l'olio con quello per le patatine fritte.

Anche se va detto che qui entra un' altra motivazione, importante per Lorenz perchè credo ci stia lavorando: una certa disonestà di fondo delle officine ufficiali, più volte riscontrata. Io stesso sto molto accorto, perchè mi accorgo che quelle oneste ( ok, meno disoneste ) vanno cercate col lanternino in mezzo ad un mare di truffatori.( vedere alla voce "Mauro65", che mi/ci ha raccontato cose da far rizzare i capelli, non tanto sui prezzi, quanto su lavori fatti male o mai fatti, ma fatturati ).
 
segare???? ma vorrai scherzare vero???
ti chiedi perche'
semplice, manca senso civico , le forze dell'ordine, quale ordine?? sembra che siano solo adibite a far cassa , se facessero veramente il loro dovere certi catoci non sarebbero in circolazione, demolizione coatta, ne guadagneremo tutti in salute e sicurezza o no????
 
BelliCapelli3 ha scritto:
renexx ha scritto:
Un saluto da parte mia.
Ottimo argomento, che prende spunto dal senso civico di un popolo.
E' la stessa faccia della medaglia per cui, qui da noi, è impossibile trovare un bagno pubblico in ordine, una cabina del telefono o un parco pubblico non devastati; in sintesi, qualsiasi cosa che coinvolga una coscienza civica non è tra i primi pregi del popolo italico.
Il fatto di tenere una vecchia auto in ordine fa parte di una mentalità razionale che esclude il menefreghismo.
Proprio ieri ho visto una Volvo 740 sw ridotta in stato pietoso, mancante di fanalini posteriori, con un vetro laterale sostituito da un cellophane, strapiena di graffi ed ammaccature: come può circolare una vettura così? In qualsiasi Paese civile, uno a caso tra i rappresentanti delle forze dell'ordine la bloccherebbe immediatamente, ma da noi no.
Abbiamo visto in tv come i collaudi dai 4 anni in poi siano spesso delle farse.
Il pesce puzza dalla testa, ma è anche vero che chi ci rappresenta è l'espressione di chi è rappresentato.

Ecco, mi hai rubato l'argomentazione sociologica sulle motivazioni. Adesso cosa scrivo?

Cita Gaber (fa sempre fine): "Io non mi sento italiano, ma per fortuna, o purtroppo, lo sono".
 
Lorenz-A4 ha scritto:
2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età&lt2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età&gt5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età&gt9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?

Tu, come al solito, ce l'hai con 'sti Tonini..ma io ti dirò..dopo la mia ultima esperienza con Renault, sono sempre più contento di aver trovato il mio Tonino Bosch Car Service di fiducia..la Modus di mia mamma aveva iniziato a fare uno strano rumore tipo "gneeee" che seguiva il numero dei giri motore..la portiamo a sentire in Renault, e mi dicono che è partito l'alternatore..è da cambiare..e con lui, c'è da fare anche la distribuzione, visto che per smontarlo bisogna smontare anche lei..vabbè..tanto era comunque da fare a settembre perchè avrebbe raggiunto il limite temporale..vediamo quanto costa il tutto..distribuzione (650?) + alternatore revisionato = 1.000?..'sti cazzi!..allora vado da "Tonino"..sente la macchina e mi dice che secondo lui potrebbe anche non essere l'alternatore..mi dice che proverà a smontare la cinghia, ed a farlo girare, per sentire se è davvero lui, ed alla fine il responso lo sai qual'è stato?..Che era il cuscinetto della puleggia della cinghia servizi che era partito..e non l'alternatore!..E così sai quanto ho speso?..Solo 540? (perchè comunque già che c'ero gli ho fatto fare la distribuzione + cinghia servizi + pompa dell'acqua, ed ha usato tutto materiale originale, però sai com'è..da lui la manodopera non costa 8.000? all'ora)..per quanto mi riguarda, penso che anche se comprassi una Porsche (certo, prima dovrei trovare i soldi per permettermela), continuerei comunque a rivolgermi a lui..perchè è davvero onesto e competente..
 
Buongiorno, ho notato anche io questa cosa, e sono d'accordo anch'io con la linea di chi sostiene che l'Italiano è "malato d'immagine" , per cui ritiene ragionevole e giusto spendere tutto il budget per il modello premium ma poi si arrabatta con i tagliandi.
In casa, pur cambiando auto di solito oltre i 200.000 km e 8 anni, facciamo sempre manutenzione da assistenza ufficiale...anche perchè preferisco spendere qualcosa di più, ma poi avere un interlocutore "certo" al quale se combina qualche guaio posso creagliene uno anche io.
Questo ragionamento cerco di applicarlo ovviamente in tutte le spese di una certa rilevanza: hardware in studio, viaggi etc..
però, anche girando in rete su vari forum, resto stupito dal numero di persone che comprano magari un 3litri V6 etc..poi al primo problema..lo portanto dall'amico dell'amico dell'amico ed inveiscono contro quello che glie l''ha venduta.....
 
[E' vero che in Italia vi sono molte auto tenute da cani che sono pericolose per gli altri a causa di carrozzerie molto danneggiate, vari stop, fari bruciati, gomme lisce, apparato sospensioni e sterzo in condizioni critiche.
Per me questo dipende da queste ragioni:

1)le FDO di fatto non controllano più queste cose o chiudono molto gli occhi in quanto è più conveniente fare multe per eccesso di velocità, o divieto di sosta.
2)le revisioni obbligatorie spesso vengono fatte chiudendo gli occhi o facendole in modo superficiale per farne di più.
3)bassa propensione di molti italiani a spendere per la manutenzione dell'auto in quanto essa non "appare" come potrebbe fare invece un nuovo cellulare o un capo d'abbigliamento firmato.

La ragione per cui molti abbandonano la rete di manutenzione ufficiale è che essa pratica spesso delle tariffe esagerate in quanto il settore officina è spesso quello più redditizio di una concessionaria ed è quello che permette di pagare l'allestimento di sedi di vendita esagerate che hanno in diversi casi fatto fallire il concessionario.

Personalmente ho abbandonato il mio service, dopo che ho avuto una brutta esperienza con loro, e sono felice di potermi servire di un buon meccanico generico che conosco che mi fa prezzi onesti, mi permette di vedere il lavoro che fa e che non ha la faccia tosta di farmi pagare almeno 60 euro al tagliando di sola voce ispezione service (da notare che pagavo le ore di manodopera ed i pezzi di ricambio salatamente).
 

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