Premetto che questo post non è completamente ?in-topic?, ma pregherei il buon Faust di non segarlo?
Stando in Germania, si impara a conoscere i crucchi e le loro usanze?.e viene naturale paragonarle alle nostre.
Ed una delle cose che più balza all?occhio è la totale assenza di rottami viaggianti su 4 ruote per le strade. Ciò non significa che non vi siano auto vecchie circolanti?anzi?
Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc
Come se, mano a mano che l?auto invecchia, perdesse il diritto all?efficienza; come se, invecchiando, l?auto venisse in parte meno al suo fine primo di mobilità.
Dal mio punto di vista, come penso di molti ?forumisti? (ed è l?approccio crucco), un?auto ha ?il diritto? a marciare in modo efficiente e senza rinunciare alle sue qualità da nuova, anche se ha 5 o 10 anni alle spalle; per cui conoscendone le richieste in termini di manutenzione ordinaria, non le farò mai mancare quella manutenzione necessaria alla vita dell?auto.
Certo, se subentra un qualcosa di inaspettato e di straordinario il cui costo di riparazione è superiore al valore dell?auto stesa, allora si valuta l?eventualità di riparare o all?opposto vendere?.ma io non potrei avere un?auto che fa le cose ?che deve fare? solo per metà?.non potrei, ed in questo appartengo al modo di concepire l?auto ? crucco? avere un?auto di 10anni che perde olio, non potrei avere un?auto con cui mi impongo di non superare i 120km/h perché ho i cuscinetti fuori uso da anni; non potrei nemmeno sopportare di avere un?auto di 10anni a cui non funziona il ricircolo dell?aria perché per sostituire il pezzo devo spendere 200 euro e del ricircolo posso benissimo fare a meno ( e se il giorno dopo vengo nominato paggetto imperiale della regina d?olanda e devo partire inaspettatamente in auto..cosa faccio dentro il Tunnel del Gottardo?? Tengo il fiato per 17km a 80km/h???)
Ma per l?italiano medio non è così?.l?italiano impazzisce davanti a una Alfetta di 30 anni fa, ma tiene una Saab Cabrio del 1998 come se fosse un colabrodo (per non parlare di come terrebbe una citroen saxo 1.5diesel aspirata del 1995?). Concepisce i costi dell?auto come principalmente collegati all?acquisto?. Per l?acquisto spende fino all?ultima lira del suo budget, per la manutenzione risparmia il più possibile rinunciando anche ad effettuare ciò che è strettamente necessario.
Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!
Il mio referente mi chiede perché in Italia il rapporto [(Ricavi da manutenzione + Ricavi da vendita ricambi ufficiali) / (N° di auto circolanti con età superiore ai 5anni)] sia più basso del 30% in Italia rispetto alla Francia o alla Repubblica Ceca? ed addirittura del 72% (!!!) rispetto alla Germania.
Io che motivazioni posso addurre?
1. In primis la motivazione ?culturale??più l?auto invecchia, più viene usata per brevissimi spostamenti, più per l?italiano medio l?auto può essere inefficiente purchè i costi di manutenzione siano ridotti all?osso (meno del minimo indispensabile verrebbe da dire..interessa che l?auto ?cammini?, sul come ciò avvenga si può soprassedere)
2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età<2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età>5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età>9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?
3. Sistema della Revisione; molto lacunoso, spesso operato con 2 occhi chiusi soprattutto nelle realtà di provincia e del Sud Italia; in Germania il collaudo che viene fatto è completo e riguarda tutte le parti dell?auto (paraurti tenuti insieme dal fil di ferro non verrebbero accettati..)
4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!
E tutto ciò ha secondo lo scrivente, ricadute anche sul mercato dell?usato. Gli analisti continuano a propinarci la solita lettura del mercato dell?usato italiano che stenta a decollare e risulta numericamente fermo rispetto agli altri paesi europei, dove le cause sono rintracciate nel massiccio uso per anni di incentivi sul nuovo, nella truffaldina diffusa pratica dello schilometraggio selvaggio, del ruolo destabilizzante dei commercianti (ruolo destabilizzante ma senza il quale molti non vedrebbero nemmeno la loro auto ritirata..), etc etc..
Sicuramente ciò che dicono gli analisti è vero; ma io ci aggiungerei un?altra cosa. L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!
Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?
Lorenzo
Stando in Germania, si impara a conoscere i crucchi e le loro usanze?.e viene naturale paragonarle alle nostre.
Ed una delle cose che più balza all?occhio è la totale assenza di rottami viaggianti su 4 ruote per le strade. Ciò non significa che non vi siano auto vecchie circolanti?anzi?
Per le strade italiane non è raro vedere vecchie Uno 1.7 Diesel emettere tonnellate di particolato ? ben più di quanto ne emettevano da nuove-, così come singhiozzanti Golf MKIII che raggiungono a stento gli 80km/h, per non parlare di tutte quelle auto vecchie la cui carrozzeria è in uno stato a dir poco pietoso, con parafanghi attaccati per metà, portiere mezze sfondate, marmitte appese ad un filo,etc etc
Come se, mano a mano che l?auto invecchia, perdesse il diritto all?efficienza; come se, invecchiando, l?auto venisse in parte meno al suo fine primo di mobilità.
Dal mio punto di vista, come penso di molti ?forumisti? (ed è l?approccio crucco), un?auto ha ?il diritto? a marciare in modo efficiente e senza rinunciare alle sue qualità da nuova, anche se ha 5 o 10 anni alle spalle; per cui conoscendone le richieste in termini di manutenzione ordinaria, non le farò mai mancare quella manutenzione necessaria alla vita dell?auto.
Certo, se subentra un qualcosa di inaspettato e di straordinario il cui costo di riparazione è superiore al valore dell?auto stesa, allora si valuta l?eventualità di riparare o all?opposto vendere?.ma io non potrei avere un?auto che fa le cose ?che deve fare? solo per metà?.non potrei, ed in questo appartengo al modo di concepire l?auto ? crucco? avere un?auto di 10anni che perde olio, non potrei avere un?auto con cui mi impongo di non superare i 120km/h perché ho i cuscinetti fuori uso da anni; non potrei nemmeno sopportare di avere un?auto di 10anni a cui non funziona il ricircolo dell?aria perché per sostituire il pezzo devo spendere 200 euro e del ricircolo posso benissimo fare a meno ( e se il giorno dopo vengo nominato paggetto imperiale della regina d?olanda e devo partire inaspettatamente in auto..cosa faccio dentro il Tunnel del Gottardo?? Tengo il fiato per 17km a 80km/h???)
Ma per l?italiano medio non è così?.l?italiano impazzisce davanti a una Alfetta di 30 anni fa, ma tiene una Saab Cabrio del 1998 come se fosse un colabrodo (per non parlare di come terrebbe una citroen saxo 1.5diesel aspirata del 1995?). Concepisce i costi dell?auto come principalmente collegati all?acquisto?. Per l?acquisto spende fino all?ultima lira del suo budget, per la manutenzione risparmia il più possibile rinunciando anche ad effettuare ciò che è strettamente necessario.
Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!
Il mio referente mi chiede perché in Italia il rapporto [(Ricavi da manutenzione + Ricavi da vendita ricambi ufficiali) / (N° di auto circolanti con età superiore ai 5anni)] sia più basso del 30% in Italia rispetto alla Francia o alla Repubblica Ceca? ed addirittura del 72% (!!!) rispetto alla Germania.
Io che motivazioni posso addurre?
1. In primis la motivazione ?culturale??più l?auto invecchia, più viene usata per brevissimi spostamenti, più per l?italiano medio l?auto può essere inefficiente purchè i costi di manutenzione siano ridotti all?osso (meno del minimo indispensabile verrebbe da dire..interessa che l?auto ?cammini?, sul come ciò avvenga si può soprassedere)
2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età<2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età>5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età>9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?
3. Sistema della Revisione; molto lacunoso, spesso operato con 2 occhi chiusi soprattutto nelle realtà di provincia e del Sud Italia; in Germania il collaudo che viene fatto è completo e riguarda tutte le parti dell?auto (paraurti tenuti insieme dal fil di ferro non verrebbero accettati..)
4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!
E tutto ciò ha secondo lo scrivente, ricadute anche sul mercato dell?usato. Gli analisti continuano a propinarci la solita lettura del mercato dell?usato italiano che stenta a decollare e risulta numericamente fermo rispetto agli altri paesi europei, dove le cause sono rintracciate nel massiccio uso per anni di incentivi sul nuovo, nella truffaldina diffusa pratica dello schilometraggio selvaggio, del ruolo destabilizzante dei commercianti (ruolo destabilizzante ma senza il quale molti non vedrebbero nemmeno la loro auto ritirata..), etc etc..
Sicuramente ciò che dicono gli analisti è vero; ma io ci aggiungerei un?altra cosa. L?italiano che compra usato vuole l?auto di massimo 5 anni, il libretto dei tagliandi a posto, vuole esser certo della vita passata dell?auto?.però..però?è lui il primo a non fare tagliandi presso la rete ufficiale (adducendo a motivazione che presso la rete ufficiale sono incompetenti rispetto ai meccanici generici: e allora comprati un?auto tagliandata da generico:sii coerente!!!!!), a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Quindi tra le cause del fallimento attuale del mercato italiano dell?usato, io ci metterei anche gli ?italiani? stessi ed il loro modo di mantenere e concepire l?auto!
Che ne pensate delle mie considerazione?
Attendo commenti e critiche?
Lorenzo