<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Germania vs. Italia = &#34;auto anziane&#34; vs. carrette??? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Germania vs. Italia = &#34;auto anziane&#34; vs. carrette???

Mi pare si fosse partiti col discorso "auto anziane maltenute" e si è arrivati a "auto superlusso comprate da chi non può permettersele e poi lesina sulla manutenzione".

Mi sembra, inoltre, che si faccia un discorso che punta molto all'apparenza, che tralascio poichè mi è inconcepibile pensare che esistano persone che acquistano auto premium e poi, per risparmiare, vanno dal Tonino di turno.. è un controsenso che non commento e sul quale ci rido sopra.

Per il resto, a mio parere, se un'auto di 15/20 anni fa è meccanicamente a posto, ha gomme in regola, freni ed ammortizzatori efficienti, non emette 20kg di Co2, poco mi importa se il proprietario ne ha trascurato gli interni, se ha acquistato fanali o paraurti dal demolitore o se magari non si è potuto permettere di sistemare una portiera ammaccata. Questo indipendentemente da chi fa la manutenzione, può essere il colletto bianco o il Tonino di turno, non è detto che il primo sia competente e l'altro meno.. e viceversa. Così come non è detto che il Tonino di turno usi ricambi non originali.

Spesso ci si dimentica che chi possiede auto vecchie non è sempre un appassionato collezzionista d'auto d'epoca, ma il più delle volte è una persona che semplicemente non può permettersi l'auto nuova e, di volta in volta, ripara quella che ha e tira avanti. Senza dubbio condanno chi risparmia sulla manutenzione a scapito della sicurezza del veicolo, però non tutti navigano nell'oro e le variabili del caso possono essere milioni. Proprio un mesetto fa, un mio amico metalmeccanico con contratto a tempo determinato è stato tamponato. La sua Bravo 1.9JTD aveva lunotto e portellone sfondati, paraurti andato ed altri danni. Il preventivo di riparazione si avvicinava alla quotazione dell'auto, ma avendo quel contratto ed essendo assunto da poco nessuna finanziaria gli avrebbe mai concesso il credito per l'acquisto di un'auto nuova e, purtroppo, non ha nessuno che garantisca per lui. Risultato: piuttosto che prendersi un'usato vicino ai 100.000km, si è tenuto la sua, che sa come l'ha usata, e l'ha riparata usando pezzi meccanici originali e componenti di carrozzeria/fanali dal demolitore spendendo la metà o poco più del preventivo precedente.

Daltronde la legge è piuttosto chiara in merito, i demolitori autorizzati possono vendere pezzi di ricambio tranne quelli inerenti alla meccanica ed alla sicurezza. Esempio: si possono acquistare fari, fanali, portiere, finestrini, paraurti, parafanghi ecc.. Non si possono acquistare abs, servosterzo, freni, turbocompressori, intercooler, ammortizzatori, frizioni.. ecc.. anche se alcuni lo fanno.. e andrebbero condannati loro in primis piuttosto che il possessore dell'auto vecchia che tenta di risparmiare.

Io stesso, poi, ho deciso di servirmi per la manutenzione della Ypsilon di mia sorella, da un meccanico generalista (Vito, non Tonino) che lavora nell'officina di un concessionario Fiat e che di certo non pretende quanto chiesto in officina, pur usando filtri originali, olio Selenia WR raccomandato da Fiat ecc.. Alla fine il generalista non è sempre un ripiego per risparmiare.

Che poi in giro si vedano rottami veri e proprio, pericolosi per se e per gli altri, concordo.. ma non si può legare l'efficienza meccanica di un'auto di 20anni fa al fatto che non il paraurti o il fanale nuovo e originale.

Sul come la penso io, poi, sul risparmiare qualche euro sulla manutenzione l'ho già espresso parecchie volte.

Francesco.
 
L'Italia storicamente è sempre stata una nazione povera. In tale contesto si è sempre puntato all'acquistare lo stretto indispensabile (cibo, abbigliamento e abitazioni) e a risparmiare ciò che avanzava. Con il boom economico la gente ha iniziato a spendere l'income residuo in beni durevoli (automobili, elettrodomestici, etc) proprio in quanto beni assimilabili ad un investimento in quanto destinati a durare a lungo.

Successivamente siamo stati sempre più contaminati dalla cultura dell'usa e getta e con l'era postmoderna, l'identità si delinea tramite il consumo. Ovviamente le aziende, dalla prima all'ultima, non hanno fatto altro che cavalcare l'onda e spingerci a consumare con maggiore frequenza.

A tal proposito, visto che alla fine la macchina non è quasi più un bene durevole, mi sfugge il senso percui una persona non appassionata dovrebbe spendere anche un solo euro in più dello stretto indispensabile nella cura dell'auto. Una volta che l'auto è sicura non vale la pena spenderci montagne di euro in manutenzione.
Ciò che separa un auto da un telefonino, in termini di legame con il proprietario, è solo il prezzo d'acquisto. Se non vanno si preferirebbe buttarle.
Io personalmente mi svincolerei molto volentieri dall'onere del possesso aderendo ad un formula NLT e non escludo di farlo in futuro.

Se le aziende hanno fatto di tutto per stimolare la società italiana al consumo, svilendo il valore dei beni durevoli offerti, come si suol dire "sono cazzi loro". E' come se l'Ikea venisse a lamentarsi che la gente compra i loro mobili (con prospettive a breve termine) e poi, quando è il momento di cambiarli, si rivolgono ad un altro. Hai fatto di tutto per introdurre il concetto di "intanto lo compro, poi anche se si scassa l'ho pagato poco e lo butto"? Ora pedala.

Inoltre la storia del libretto dei tagliandi in regola è una baggianata bella e buona. Innanzitutto la sommarietà con cui operano in molte officine lascia attoniti. Nel 99% dei casi se il problema non è rilevato dai terminali, vanno a tentoni a spese del cliente. Inoltre non vuol dire che perchè uno fa i tagliandi in concessionaria abbia cura della macchina in generale. Io la porto a fare i tagliandi in Volvo, cambio tutto quello che c'è da cambiare, curo interni ed esterni, ma poi la macchina la tratto con i piedi (meccanicamente parlando).
Infine, c'è da dire che i famosi Tonini non hanno la gente che fa la coda per andare da loro solo perchè hanno un'insegna, ma la reputazione se la devono conquistare. Le concessionarie invece...
 
Che dirti Lorenz, la risposta è implicita nella tua domanda ovvero Italia Vs Germania!

La si può vedere sotto due princiapli aspetti, quello sociale e poi quello squisitamente tecnico ma comunque legato alla prima.

Con molta probabilità, residendo in Germania, oltre alle auto "vecchie" avrai notato altre sostanziose differenze con il nostro "Bel Paese"!
C'è di fondo quello che comunemente può essere riassunto in un'unica parola senso civico. E' quello che di base si è perso nel nostro Paese!

Che ci sia spontaneamente o che venga imposta per legge la differenza è poca poichè il risultato non cambia, quando si vive in una comunità è il senso civico che fa la differenza. L'Italia e gli italiani in questo si distinguono, ma in peggio.

Da noi non c'è rispetto per la cosa comune e per la cosa altrui, basti pensare a quelle simpatiche persone che ti rigano l'auto solo perchè è bella lucida, il che spesso induce già ad essere meno scrupolosi.
C'è poi da aggiungere che spesso si parla tanto del CDS ma alla fine di auto con gomme lisce, fari spaccati (non lampadine bruciate), marmitte rotte, ecc. se ne vedono. Non si chiede lo stato di Polizia questo è ovvio ma si passa dalla pagliuzza al trave senza un senso.

Il rispetto, nella forma più generica del termine, verso gli altri e verso se stessi è un distinguo indispensabile per un Paese che vuole essere grande. L'Italia da anni si sta confermando il Populino che in realtà è.

Se il menefreghismo è il sentimento principe che vige nel nostro Paese non c'è poi da meravigliarsi se questo coinvolga ogni aspetto della vita, a partire dal comportamento che si riflette poi sul bene, mobile e immobile che sia.
E' chiaro che nella vastità delle casistiche ci rientrino anche quelle che effettivamente includono problemi reali ma il più delle volte sono casi di forma e non di sostanza.

Agli italiani piace così? A giudicare da chi si fanno rappresentare parrebbe di si! :shock:
 
vorrei precisare: c'è una differenza tra "meccanico non con grandi insegne" e "tonino".
E credo anche io che sia più importante l'efficienza meccanica dell'estetica, ma a meno che io non abbia capito il post iniziale di Lorenz, non credo che il problema fosse la vernice un pò opaca..ma la scarsa manutenzione.
Capisco che possa sembrare strano, e forse questa non è la sede per nominare altri forum...ma posso assicurare che ho letto, e conosciuto persone che..si cambiano i freni da soli..cercano i pezzi su ebay , ricuperano la turbina (magari saltata perchè si è montata la centralina) dallo sfasciacarrozze etc etc..e non parliamo della vecchia 500 usata in campagna...ma della vettura usata tutti i giorni.
D'altronde, è sicuramente OT, ma quanti vediamo che investono in cerchi in lega, interni in pelle, vernice metalizzata....tutto lecito..ma poi non spendono o usano i 20 euro per l'auricolare del telefonano? o girano con le gomme lisce? o magari scrivono sui forum centinaia di domande per sapere se sia più performante il pneumatico XV "arancio" rispetto al WX "giallino" e poi non cambiano gli ammortizzatori? sia chiaro..se io vedo uno con una bella macchina nuova...ammiro la macchina, non sono (e mi stanno sulle scatole) di quelli che pensano che l'abbia comprata a rate, che evada etc. Assolutamente..(per inciso il mio lavoro si basa sul desiderio di altri di acquistare oggetti di lusso..quindi sarei un ipocrita) ..però non posso non notare la mancanza di rispetto verso gli altri e verso la propria sicurezza, e l'illogità di voler risparmiare su alcune cose fondamentali.
 
mariner ha scritto:
Buongiorno, ho notato anche io questa cosa, e sono d'accordo anch'io con la linea di chi sostiene che l'Italiano è "malato d'immagine" , per cui ritiene ragionevole e giusto spendere tutto il budget per il modello premium ma poi si arrabatta con i tagliandi.

Ed anche con le gomme!

Conosco uno che ha messo le gomme cinesi alla sua Z4.
 
mariner ha scritto:
anche girando in rete su vari forum, resto stupito dal numero di persone che comprano magari un 3litri V6 etc..poi al primo problema..lo portanto dall'amico dell'amico dell'amico ed inveiscono contro quello che glie l''ha venduta.....

O magari spendono 10 mila ? di accessori, poi si lamentano se in 150.000 devono spendere 2.000 ? di manutenzione per avere un'auto efficiente.
 
Secondo me quello che voleva dire Lorenz è che facendo la manutenzione nella rete uffuciale si cambiano i pezzi alle scadenze prescritte, in questo modo si mantiene elevata la percentuale d'efficienza della vettura.

Abbandonando la rete ufficiale invece, si porta l'auto a fare il tagliando quando vediamo che inizia a non andare bene.
Spesso alcuni si dimenticano di cambiare l'olio e rabboccano solo.....usano l'auto con le pastiglie andate, gli ammortizzatori scarichi ecc ecc..

Se la portassero in rete ufficiale gli verrebe proposto di cambiare tutti i pezzi per mantenere alta l'efficienza della vettura, mentre da "Tonino" si cambia solo quello che è rotto.

In sostanza Lorenz voleva dire che in Germania per cultura hanno soddisfazione nel vedere la loro vettura vecchia il più efficiente possibile, mentre qui in Italia, l'auto quando comincia ad avere qualche anno basta che ti porti da A a B.....
 
Fancar_ ha scritto:
Secondo me quello che voleva dire Lorenz è che facendo la manutenzione nella rete uffuciale si cambiano i pezzi alle scadenze prescritte, in questo modo si mantiene elevata la percentuale d'efficienza della vettura.

Abbandonando la rete ufficiale invece, si porta l'auto a fare il tagliando quando vediamo che inizia a non andare bene.
Spesso alcuni si dimenticano di cambiare l'olio e rabboccano solo.....usano l'auto con le pastiglie andate, gli ammortizzatori scarichi ecc ecc..

Se la portassero in rete ufficiale gli verrebe proposto di cambiare tutti i pezzi per mantenere alta l'efficienza della vettura, mentre da "Tonino" si cambia solo quello che è rotto.

In sostanza Lorenz voleva dire che in Germania per cultura hanno soddisfazione nel vedere la loro vettura vecchia il più efficiente possibile, mentre qui in Italia, l'auto quando comincia ad avere qualche anno basta che ti porti da A a B.....

Se ti riferisci ad auto nuove il discorso potrebbe anche calzare, ma alla fine che pezzi vuoi cambiare su un'auto nuova?? Le fai cambio olio e filtri quando prescritto, i vari controlli e verifiche liquidi, le cinghie servizi si fanno a scadenze sempre più lunghe, le cinghie distribuzione ormai non esistono quasi più.. alla fine poi le auto nuove sono talmente infarcite di elettronica che te lo dice praticamente "lei" cosa devi cambiare e quando la devi cambiare. Ti stesso (o anche io) sulla X3 ti sei limitato a questo, se escludiamo il problema all'egr (mica previsto dai colletti bianchi).. hai perfino su i freni originali.

Se invece parliamo di auto vecchie di 15/20anni, oltre alla manutenzione ordinaria sopracitata ci sarà, ovviamente, da aggiungere altri interventi più onerosi (ammortizzatori, freni, frizione..) e non mi pare che questi ultimi abbiano scadenze programmate, specie su auto così vecchie. E poi basta un pò d'occhio e buon senso per capire che su un'auto vecchia il cambio olio va fatto più spesso, basta poco per capire se i freni vanno meno o se gli ammortizzatori saltellano o la frizione slitta.

Il punto è che, alla fine, di scadenze programmate c'è solo la manutenzione ordinaria, ed è proprio su quella che lesina chi ha un'auto vecchia.. e non dovrebbe. La straordinaria non ha scadenze programmate, di conseguenza nessun service e nessun Tonino potrà mai prevederne i risvolti.. sta al buon senso del proprietario dell'auto far ripristinare (ad esempio) il ricircolo o rimettere in sesto le lampade.

Francesco.
 
Lorenz-A4 ha scritto:
2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Dei numeri possono spiegare questa cosa
% di auto con età&lt2anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 86%, Germania 99%
% di auto con età&gt5anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 39%. Germania 83%
% di auto con età&gt9anni in manutenzione presso la rete ufficiale: Italia 7%. Germania 51%.
E? un dato di fatto che i meccanici generici non usino ricambi originali; se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene?
Bel post!
Allora, parto da quanto sopra, per dire che, in 25 anni circa di frequentazioni di officine ufficiali e "Tonini", questi ultimi mi hanno sempre, e dico sempre, chiesto se volevo pezzi originali o "concorrenza". Per originali si intende il pezzo prodotto dal medesimo fornitore della Casa, ma venduto con involucro non marchiato (ma, magari, con lo stesso categorico e logo casa madre impresso sul pezzo), a prezzi inferiori mediamente del 30 - 40%. Devo anche dire che, generalmente, mi hanno suggerito i pezzi originali, salvo casi specifici in cui la concorrenza è acclaratamente migliore, e non costa nemmeno di meno (es. recente i silent block della mia, gli originali sono notoriamente fatti di burro). Ora, non so quanto la mia situazione locale sia estensibile al contesto nazionale, però tant'è. Va detto che non sono mai andato dal primo che capitava, ho sempre fatto prima una "ricerca di mercato". Aggiungo anche che, personalmente, ho invece qualche dubbio (più di "qualche") sulle catene convenzionate
Quanto alle reti ufficiali, ho trovato service buoni ed altri meno buoni: in linea di massima, avendo posseduto solo vetture italiane e tedesche, devo dire che i problemi maggiori, quanto ad assistenza, li ho avuti proprio con le tedesche, forse per via del regime di monopolio o quasi monopolio con cui operano detti service. Se un autorizzato Fiat fa il furbo, ne hai altri 10 a portata di mano, se lo fa quello VW, forse ne hai 1 o 2, se lo fa Bmw o Audi, non hai alternative. E, se posso permettermi, questo lo sanno e di questo potenzialmente possono approfittarne.

Premesso quanto sopra, entro più nel merito.

Una prima considerazione sul potere d'acquisto: non lo so, pongo la domanda: quante ore di lavoro deve impiegare un lavoratore subordinato medio italiano rispetto ad uno tedesco per pagare un'ora di service in Italia o in Germania?

Un'altra considerazione: il mercato delle vetture di un certo impegno. Pochi le prendono per usarle 8 - 10 anni, e questi solitamente si affidano al service; una buona parte le prende nuove con l'intento di tenerle 3 - 4 anni, e questi fanno senz'altro il primo tagliando in rete per la garanzia, e forse anche il secondo per la rivendibilità; tanti le prendono usate di 3 - 4 - 5 o più anni. Penso che il problema citato da Lorenz sia questo. Dopo gli 80 - 100 mila km c'è un ciclo di manutenzioni (ammettendo di farlo interamente) piuttosto oneroso, e la differenza tra il service e Tonino è davvero rilevante, molto rilevante, sempre usando ricambi originali. D'altra parte, ci sarà un motivo per cui il medesimo pezzo, a seconda della distribuzione, ha prezzi ben diversi. La manodopera, spesso, è in rapporto 1:2, o quasi. Ora, a me sta benissimo il discorso dell'aggiornamento costante dei meccanici (quando vanno ai corsi ...) e qundi di un surplus di prezzo, ma per un rapporto di 1:2 (perché di questo alla prova dei fatti si discute) devo avere un servizio di primissima qualità (il che spesso non è) e comunque, su un'auto che vale 2 - 3 mila euro, è difficile, molto difficile, giustificare certi preventivi.
E quanto ai "tester", vedo che i Tonini ganzi dispongono di banchi che quotano nell'ordine dei 10.000 euro + Iva + aggiornamento, con cui coprono l'intera produzione. Non lavorano alla cieca, quindi. Su una vettura dal scarso valore residuo, individuato il Tonino giusto, può essere una buona soluzione. Io, almeno, la vedo come un'opportunità per mantenere in perfetta efficienza e per continuare a godere di un ferro che, diversamente, proprio a causa del mio service di zona, avrei dovuto svendere a 4 euro. Ciò non toglie che molti li utilizzino per metterci la classica toppa (cosa che non sopporto assolutamente)

4. Possibilità di acquisto dagli sfasciacarrozze?.molto più difficile all?estero che in Italia per determinati vincoli normativi. Così se ho un a4 del 1999 e mi tamponano, all?estero prendo il paraurti nuovo?.in Italia vado dal ?rottamaio?, prendo il paraurti di un a4 del 1997 (che è un po? diverso ma chi se frega), lo porto dal mio carrozziere amico, gli fa 4 buchi per adattarlo?ed ecco ottenuto l?a4 mix!
A dire il vero, un servizio sul 4R di aprile illustra proprio un caso del genere, a seguito di un incidente occorso ad un giornalista di 4R con una vettura prova di assicurazione ed intestata a prestanome ... :oops:
Io feci una cosa del genere con una Polo del 1986, aveva già 8 anni e 120.000 km, la cinghia saltò un dente piegando un po' di valvole (per il service la cinghia era "for life", giusto per restare a tema sul perché uno non si fida dei service), il preventivo era molto superiore al valore dell'auto, da un rottamaio trovai una testa completa idonea con cui, ad un cifra ragionevole, potei farla riparare e tirare avanti il paio d'anni che mi serviva. Francamente, su un'auto di scarso valore, se mi trovo in regalo un paraurti o un parafango sfasciato, il giretto dal rottamaio lo faccio, eccome (certo che non prendo pezzi da adattare, o li trovo "esatti" o lascio stare e vado sul nuovo).

a cercar di rivendere una carretta facendola passare per una Ferrari, a buttar sul mercato dell?usato delle scatole viaggianti su 4 ruote che necessitano di ingenti spese per esser riqualificate. In altre parole vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
Questa è una cosa che non ho mai fatto: onestamente, ne sono stato sempre ripagato. Ad esempio, per la mia, ora, ho un'offerta significativamente superiore al 4R pieno e un po' oltre Eurotax giallo: manutenzione sempre fatta, inclusi ripristini che altri lascerebbero all'acquirente

Un recente studio di una rivista del settore ha fatto emergere come più del 50% dei proprietari di auto di età superiore ai 7 anni in Italia, non rispetta gli interventi di cambio olio e nel frattempo va avanti a ?rabbocchi??stiamo parlando di olio motore, non olio del differenziale o del cambio automatico?olio motore porca zozza, non si può risparmiare anche su quello decidendo di non sostituirlo!!!!
Di ciò rimago basito, ma evidentemente sarà così. Il problema dei Tonini e dei service, però, penso sia concentrato sull'altro 50%, quello che la manutenzione la fa.

2. Io attribuisco la colpa ai ?Tonini??l?Italia infatti differisce dalla Germania per la % di utenti che si serve dei meccanici generici.
Aggiungo: proviamo ad invertire i termini del problema.
Perché i meccanci generici hano così tanto spazio? Non sarà forse anche "merito" delle reti ufficiali?

se nella rete ufficiale la priorità è il mantenimento dell?efficienza dell?auto, dai generici la priorità è il soddisfacimento delle esigenze (molto spesso di prezzo) del cliente; pertanto tante volte le riparazioni sono rattoppi della serie ?vai-là-che-vai-bene
Non condivido del tutto, specie se la rete ufficiale opera in regime di monopolio o oligopolio. Ad esaminare le fatture (e ne vedo parecchie) sembra che per non pochi service la priorità sia solo quella di alzare il fatturato, spesso con trucchetti tipo "additivi", "igenizzante", etc. L'indipendente deve conquistarsi il cliente e mantenerlo, e non so quanto la politica dei "rattoppi" sia pagante a medio - lungo termine.
Se devo dirla tutta, la nuova strategia Audi sui service, di cui si discuteva qualche tempo fa, rischia di essere un boomerang se non accompagnata da uno stretto controllo esterno sui service stessi e da una gestione realmente attenta degli eventuali reclami dei clienti. Mi sovviene la Nissan di alcuni anni fa, che contattava i clienti dopo il tagliando ... mia moglie, infatti, ha posseduto due Micra dal 1993 al 2009, ed ha sempre fatto tutti i tagliandi in service ufficiale (in regime di monopolio, ma marcati stretti dall'importatore): non fu certo ininfluente il fatto che il rapporto di costo service Tonino non fosse certamente 1:2, ma, forse, 1:1,2.
Il 20 - 30% in più per un servizio ufficiale ci sta, il 100% in più forse no :rolleyes:
 
Caro Lorenzo e tutti coloro che leggono, è una questione di cultura, retaggio processo storici, regni invasioni...
Lo stesso discorso lo puoi fare per le case, l'arredo urbano la pulizia in generale...
per quanto riguarda l'Italia, spesso si dice è stata fatta l'Unità d'Italia ma non l'italiano... il nostro sud è completamente diverso dal nord... in europa del nord non è così!!! che ti dico, siamo particolari e variegati...
saluti
 
Il problema che pone Mauro va considerato. Anche in virtù dell'operazione di razionalizzazione della rete che sta ora operando Audi, ma che probabilmente è principio ispiratore anche degli altri marchi premium, spesso in un'ampia zona ( molto ampia ) ci si ritrova ad avere a che fare con nr. 1 conce / nr, 1 concessionario: non c'è molta concorrenza.

Quindi se si comportano bene, tutto ok. Ma se salta fuori che il service di zona è poco onesto, sei costretto ad andare da Tonino, o addirittura abbandonare il marchio.

Si sa: la casa dovrebbe impedire certi comportamenti scorretti. Ma siamo in Italia: se dopo un service hai modo di renderti conto che il lavoro è stato fatto male, o in parte non fatto - ma fatturato a prezzo premium - puoi amare quella casa quanto vuoi, ma poi è finita.
 
io concordo con quello che si è detto di critico verso i service ufficiali, il loro operare in regime di monopolio etc.. ,però continuo a ritenere che forse, a questo punto, bisognerebbe chiedere a Lorenz cosa intende per "tonino", per come l'ho inteso io un tonino è quello che si improvvisa...ho letto in un forum di un tale a cui si è rotta la testata di un MB 270 ..(chippato) e lui l'ha portato dal suo meccanico che,per sua stessa ammissione, "era la prima volta metteva le mani su un 5 cilindri MB 270 .."...ecco per me questo è un "tonino"....non è un tonino (faccio un esempio) ..il Bosch service tal dei tali ...
poi è chiaro che si parla di base statistica.
 
lancista1986 ha scritto:
Se ti riferisci ad auto nuove il discorso potrebbe anche calzare, ma alla fine che pezzi vuoi cambiare su un'auto nuova??
Se non fosse imposto di fare i tagliandi alle scadenze prescritte per beneficiare della garanzia, non pochi (specialmente quelli che tengono l'auto fino a 70/80 mila km e poi la cambiano) trascurerebbero già la manutenzione ordinaria usando magari l'olio minerale dell'ipermercato.
 
|Mauro65| ha scritto:
Per originali si intende il pezzo prodotto dal medesimo fornitore della Casa, ma venduto con involucro non marchiato (ma, magari, con lo stesso categorico e logo casa madre impresso sul pezzo), a prezzi inferiori mediamente del 30 - 40%.

Può essere che quelli marchiati sulla scatola sono di prima scelta, mentre gli altri pur facendo il loro dovero no ?

Per gli pneumatici succede.
Spesso i gommisti fanno sconti più alti, ma su gomme di seconda scelta che hanno qualche piccolissima imprecisione nel battistrada.
 
Fancar_ ha scritto:
|Mauro65| ha scritto:
Per originali si intende il pezzo prodotto dal medesimo fornitore della Casa, ma venduto con involucro non marchiato (ma, magari, con lo stesso categorico e logo casa madre impresso sul pezzo), a prezzi inferiori mediamente del 30 - 40%.
Può essere che quelli marchiati sulla scatola sono di prima scelta, mentre gli altri pur facendo il loro dovero no? Per gli pneumatici succede. Spesso i gommisti fanno sconti più alti, ma su gomme di seconda scelta che hanno qualche piccolissima imprecisione nel battistrada.
Scusa, dove trovi i pneumatici di seconda scelta?

Quanto ai ricambi, per esperienza diretta sono più che convinto della bontà dell'acquisto del prodotto originale fuori rete (appoggiandosi ovviamente non a ebay ma a ricambisti professionali). Il fatto è che il costo reale di produzione di un singolo pezzo è enormemente inferiore ai listini ufficiali: è chiaro che la catena distributiva, la logistica, l'approntamento e quant'altro va remunerato; bisogna poi considerare che le Case hanno l'obbligo di mantenere la disponibilità di tutti i pezzi, anche quelli non remunerativi, per tot anni dopo la cessazione del modello (mi sembra 5 anni come normativa comunitaria, ma mi rimetto ai più esperti), e le case serie prolungano tale termine anche a 10 e più anni, ed è chiaro che i prezzi dei ricambi di maggior consumo (es. freni) pagano un "contributo" per il mantenimento dello stock dei ricambi di raro utilizzo. Fatto sta che, negli accordi tra subfornitori e case produttrici, ci deve essere qualche clausola che consente ai subfornitori la vendita indipendente (non penso, per fare il mio esempio, che una Sachs rischi l'appalto OEM con Bmw per vendere qualche ammortizzatore in più ai ricambisti indipendenti), forse per compensare il "prezzo da fame" che la casa madre riconosce loro sull'OEM. E' anche chiaro che la reperibilità dei pezzi è agevole sugli items di maggior consumo, alcuni pezzi si trovano esclusivamente presso le reti ufficiali.

Poi vi sono fattispecie strane, ad esempio ho scoperto questo inverno che i cerchi in lamiera originali MB per la Classe A costano meno (il 20%!) dei cerchi di (buona) concorrenza (made in Italy). Al contrario, per quelli in lega, non c'è storia, i produttori italiani di qualità sono imbattibili. Poi io sono il primo che storcerei il naso a mettere dei "replica", tant'è che per il mio scaldawurst ho reperito a suo tempo dei cerchi in lega sul mercato dell'usato, ma originali.
 
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