<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fusione nucleare: che sia la volta buona? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Fusione nucleare: che sia la volta buona?

Della fusione fredda si parlò per mesi e mesi, poi ...
La fusione fredda era evidentemente una bufala.
Io non sono un fisico e non ho idea se la teoria ammetta la possibilità di fusione nucleare a temperature basse, ma sembrerebbe ben strano una volta assunto che la fusione nucleare è un processo di "inglobamento", se è lecito il termine, di due nuclei di elementi leggeri (idrogeno, ma forse anche qualcun altro ?) in un solo nucleo di un elemento più "pesante", dove la repulsione tra due cariche elettriche uguali - altrimenti insuperabile - viene sopraffatta dal "movimento" o comunque dalle modifiche nella struttura degli atomi che si creano a quelle temperature mostruose.

Questo risultato ottenuto negli Usa è comunque un risultato ufficiale ottenuto collettivamente, con grandi investimenti : mi pare che non possa avere nulla a che fare con la sparata sensazionalistica di un paio di fisici, come fu per la c.d. "fusione fredda".
 
La fusione fredda era evidentemente una bufala.
Io non sono un fisico e non ho idea se la teoria ammetta la possibilità di fusione nucleare a temperature basse, ma sembrerebbe ben strano una volta assunto che la fusione nucleare è un processo di "inglobamento", se è lecito il termine, di due nuclei di elementi leggeri (idrogeno, ma forse anche qualcun altro ?) in un solo nucleo di un elemento più "pesante", dove la repulsione tra due cariche elettriche uguali - altrimenti insuperabile - viene sopraffatta dal "movimento" o comunque dalle modifiche nella struttura degli atomi che si creano a quelle temperature mostruose.

Questo risultato ottenuto negli Usa è comunque un risultato ufficiale ottenuto collettivamente, con grandi investimenti : mi pare che non possa avere nulla a che fare con la sparata sensazionalistica di un paio di fisici, come fu per la c.d. "fusione fredda".

Come ho già detto speriamo che sia la strada giusta.

Un barlume di speranza per un futuro un po meno complicato per i figli dei nostri figli.

Ho citato la fusione fredda perché all'epoca (anni 90 ? o erano gli 80 ?) ebbe una risonanza mediatica enorme.
Su basava sull'assunto (vado a memoria ed in un campo nel quale sono tutt'altro che edperto), il quale all'epoca ed anche ora sembra plassibilissimo, che a temperature molto vicine allo 0 assoluto la repulsione nucleare sia molto bassa e facile da innescare.

La mia principale perplessità, è qui ho un po più di esperienza anche se in campi diversi, deriva dal fatto che un conto è ottenere dei risultati in un ambiente controllato e con cause esterne minimizzare se non annullate (ambiente di laboratorio), ed un altro è ottenere gli stessi risultati su scala industriale dove è sicuramente più complicato controllare il processo.

Comunque

:emoji_fingers_crossed::emoji_fingers_crossed::emoji_fingers_crossed:
 
Non siamo ancora al bilancio energetico positivo.
Ci sono arrivati solo guardando solo una parte dell'impianto.

Ma è bene chiarire che solo quando il bilancio energetico complessivo sarà positivo, questo tipo di fusione potrà essere trasformata da esperimento di laboratorio a dispositivo per la produzione di energia elettrica. Per essere chiari, la fusione del Llnl ha prodotto più energia di quelle immessa dai laser, ma per alimentare questi ultimi ce n'è voluta molta di più, ben 300 megajoule. Ecco perché, pur trattandosi di una tappa storica, siamo ancora ai primi passi verso un utilizzo fuori dai laboratori. Tammy Ma del Llnl fa notare però che lo spazio per ottimizzare i processi è ampio e che i risultati di questo esperimento erano inimmaginabili fino a qualche anno fa.
 
Senza essere troppo tecnico - io credo di aver capito la maggior parte di ciò che hai detto, ma per me come credo per tutti i non tecnici non è facile - dicci perché ricordi altri esperimenti con energia ricavata maggiore di quella spesa : sembrerebbe in palese contraddizione con quello che è appena stato annunciato...
Mi ricordo un q>1 per un Tokamak, forse il progetto JET, credo per un breve transitorio sulla potenza istantanea, non tenendo conto dell'energia totale per il funzionamento. Addirittura mi pare di ricordare che a Frascati ottennero una fusione controllata ma non stabile, con produzione di calore, però gli esami di nucleare o di neutroni o di radiochimica affondano a 30 anni addietro, e le riunioni dei gruppi di ricerca dove discutevano dei risultati a 25, ricordo anche le vere esperienze di fusione fredda, non quella di Fleishman e Pons, ma tentativi in realtà di studiare l'effetto tunnel nella reazione D-D, impossibile da ottenere con attivazione superando l'energia di soglia, molto più alta di quella D-T. Di certo col confinamento inerziale hanno ottenuto il risultato pubblicato oggi, che sarà verificato, ma credo che col confinamento elettromagnetico ci siano migliori possibilità di ingegnerizzare un futuro reattore di potenza, ma queste considerazioni erano più provenienti dal dipartimento nucleare del Poli, mi pare il prof. Corno. Resto dell'idea che il reattore subcritico al Thorio sarebbe una ottima soluzione alla portata in breve.
 
Non sul ciclo di funzionamento, solo un bilancio tra la potenza immessa coi laser e quella termica sviluppata, anche se è difficile capitalizzare l'energia termica (cinetica) di un neutrone, che, in quanto neutro ed instabile crea molti problemi, preferirei un protone o una particella alfa.
 
Non sul ciclo di funzionamento, solo un bilancio tra la potenza immessa coi laser e quella termica sviluppata, anche se è difficile capitalizzare l'energia termica (cinetica) di un neutrone, che, in quanto neutro ed instabile crea molti problemi, preferirei un protone o una particella alfa.

Praticamente, da quello che capisco, è in positivo il "reattore", ma, se consideriamo tutto l'impianto, ancora no.
 
Come ho già detto speriamo che sia la strada giusta.

Un barlume di speranza per un futuro un po meno complicato per i figli dei nostri figli.

Ho citato la fusione fredda perché all'epoca (anni 90 ? o erano gli 80 ?) ebbe una risonanza mediatica enorme.
Su basava sull'assunto (vado a memoria ed in un campo nel quale sono tutt'altro che edperto), il quale all'epoca ed anche ora sembra plassibilissimo, che a temperature molto vicine allo 0 assoluto la repulsione nucleare sia molto bassa e facile da innescare.

La mia principale perplessità, è qui ho un po più di esperienza anche se in campi diversi, deriva dal fatto che un conto è ottenere dei risultati in un ambiente controllato e con cause esterne minimizzare se non annullate (ambiente di laboratorio), ed un altro è ottenere gli stessi risultati su scala industriale dove è sicuramente più complicato controllare il processo.

Comunque

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Infatti....

Da " gnurant pipol "
Il difficile e' rendere il fenomeno disponibile su larga scala.
Ovviamente con costi umanamente accettabili
 
Ultima modifica:
Da quanto ho desunto da alcune fonti, per essere in guadagno, rispetto all'assorbimento del reattore Q>3, e tenendo conto di tutto l'impianto 10.
Se questo sono i presupposti, siamo in tempi ancora piuttosto precoci per preconizzare un nuovo corso di centrali a fusione.
Ma, ripeto, la fattibilità industriale è roba per ingegneri, non per me.
 
No, non lo era, o, meglio, lo era quella non replicabile di Fleishman e Pons. Ci sono stati gruppi seri che lavoravano sullo studio dell'effetto tunnel e che hanno subito la facile derisione della metodica per la cantonata dei due chimici americani.
Bella cosa, l'effetto tunnel...... a sapere cos'è.
Ma ho idea che forse, per i non tecnici, sia inutile addentrarsi troppo in dettagli di questo genere, perché probabilmente una volta fattasi un'idea di un qualcosa salterebbe subito fuori che ce sono tante altre analoghe e di non facile comprensione..... mi sbaglio ?
 
No, non lo era, o, meglio, lo era quella non replicabile di Fleishman e Pons. Ci sono stati gruppi seri che lavoravano sullo studio dell'effetto tunnel e che hanno subito la facile derisione della metodica per la cantonata dei due chimici americani.
Non ci hai chiarito, però, se la teoria fisica ammetta o no la possibilità di fusione nucleare a freddo, fosse pure allo zero assoluto.
 
Bella cosa, l'effetto tunnel...
Banalmente, secondo la meccanica quantistica, una barriera di potenziale può essere bucata come un tunnell con una probabilitàstatisticamente definita. Nel caso specifico 2 nuclei che si avvicinano si respingono, genetando una barriera di potenziale. Con il confinamento inerziale o magnetico e l'energia fornita, tale barriera viene superata. Per questo la reazione più probabile è D-T, con la barriera più bassa. L'effetto tunnel bypassa la barriera, con probabilità proporzionale alla distanza ed inversamente all'altezza, nel caso specifico, se ben ricordo, forzando i nuclei a distanze molto piccole grazie al catalizzatore. In questo caso, sarebbe conveniente la reazione D-D, senza la produzione di trizio e di attivazione neutronica.
 
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