<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Forse qualcosa si muove .. | Il Forum di Quattroruote

Forse qualcosa si muove ..

Torino non dispone di sufficiente liquidità.
http://www.quattroruote.it/notizie/industria/gruppo-fiat-piu-vicina-la-fusione-con-chrysler
 
Non dispone di sufficente liquidita' per comprare il 100% della Chrysler,non per altro...se poi volete parlare del nulla,nessun problema...ma come sono sbagliate le veline,sono sbagliate anche le notizie estrapolate(?) da un altro discorso...
 
Quindi, ancora una volta, diamo x scontato Alfa Romeo a DAS auto?
Bene, nessun problema; molto semplicemente, almeno per me, l'attuale Giulietta (che tra l'atro va molto bene..) sarebbe l'ultima Alfa che compro o noleggio, venendo meno una delle principali mie motivazioni all'acquisto di una macchina.
Poi si possono mettere in campo le solite, inevitabili e interminabili diquisizioni su presunte gestione errata, inferiorità tecnica, affidabilità, finiture, etc...., etc..., etc....., poco m'importa; mai mi vedrà come utente un marchio non più italiano sotto l'egida Wv (a quel punto poi meglio l'originale...)
Per finire.....direi possa bastare! Sono stati migliaia i post sulla questione Alfa/Wv...
Saluti
 
loopo ha scritto:
Torino non dispone di sufficiente liquidità.
http://www.quattroruote.it/notizie/industria/gruppo-fiat-piu-vicina-la-fusione-con-chrysler

leggo: Tuttavia i sindacati americani potrebbero essere presto spinti a volersi liberare del restante 41,5% che detengono, forzando così la Fiat a un ulteriore incremento della propria quota
............ premesso che non so quanti soldi abbia la fiat in cassa........ il giornalista dovrebbe spiegarci perché, se la fiat ha già la maggioranza assoluta si dovrebbe preoccupare di comprare la quota del sindacato
Se il sindacato vuol vendere il suo 40% ( tra l'altre "SE" ) è un problema del sindacat non della fiat ................ potrebbe comprarselo "das auto" ;) o più seriamente utilizzarlo come merce di scambio in patnership con qualche costruttore cinese
cordialemnte tolo
 
loopo ha scritto:
Torino non dispone di sufficiente liquidità.
http://www.quattroruote.it/notizie/industria/gruppo-fiat-piu-vicina-la-fusione-con-chrysler
Qualcosa si muove.... Titolo azzeccato anche io leggendo la news ho avuto la tua stessa impressione
 
tolo52meo ha scritto:
........ il giornalista dovrebbe spiegarci perché, se la fiat ha già la maggioranza assoluta si dovrebbe preoccupare di comprare la quota del sindacato
Se il sindacato vuol vendere il suo 40% ( tra l'altre "SE" ) è un problema del sindacat non della fiat ................ potrebbe comprarselo "das auto" ;)

È sorprendente che il giornalista debba spiegare la differenza fra l'essere partecipati dalle proprie maestranze - o dal sindacato che le rappresenta - od esserlo invece da un altro competitor di mercato, magari avversario diretto, trovandosi così un potenziale nemico in casa, con rischi di scalate ulteriori sopra quel 41%. Forse non lo spiega perchè è troppo lampante. Così lampante che peraltro mi stupirei se l'assetto societario attuale consentisse al sindacato di vendere le proprie quote ad altri se non a Fiat, mediante opportune restrizioni: minimo minimo con un semplice diritto di prelazione a Fiat. Che però andrebbe esercitato con i soldi. Che però sono scarsini. Col che si torna di filata al punto di partenza. Più chiaro così?
 
Liquidità cercasi. E adesso? Fiat e Chrysler si fonderanno, magari con il temuto trasferimento del quartier generale della nuova società da Torino a Detroit? Che i due gruppi finiranno a formare un'unica entità è una prospettiva data per scontata. La rivista specializzata Automotive News riporta la dichiarazione di una fonte "vicina alla questione", secondo la quale "l'integrazione sarà inevitabile per competere meglio". Per la Fiat, però, non c'è fretta, avendo ormai Torino il controllo di quasi due terzi della società americana. Tuttavia i sindacati americani potrebbero essere presto spinti a volersi liberare del restante 41,5% che detengono, forzando così la Fiat a un ulteriore incremento della propria quota. Il problema è che ora, con la crisi del mercato europeo e italiano in particolare, e un indebitamento netto industriale di quasi 6 miliardi di euro, Torino non dispone di sufficiente liquidità. In qualche modo, quindi, presto o tardi, dovrà procurarsela. Magari vendendo qualche gioiello di famiglia"

perchè mai i sindacati vorrebbero sbarazzarsi della loro quota? questo è il ringraziamento che gli abbiamo salvato il culxxxo? Non vi pare un articolo un pò di parte? una punzecchiata ah hoc per mettere veleno? specie proprio le ultime righe...sembrano dettate da qualche giornalista tedesco che ancora spera....e gli resta la speranza.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
........ il giornalista dovrebbe spiegarci perché, se la fiat ha già la maggioranza assoluta si dovrebbe preoccupare di comprare la quota del sindacato
Se il sindacato vuol vendere il suo 40% ( tra l'altre "SE" ) è un problema del sindacat non della fiat ................ potrebbe comprarselo "das auto" ;)

È sorprendente che il giornalista debba spiegare la differenza fra l'essere partecipati dalle proprie maestranze - o dal sindacato che le rappresenta - od esserlo invece da un altro competitor di mercato, magari avversario diretto, trovandosi così un potenziale nemico in casa, con rischi di scalate ulteriori sopra quel 41%. Forse non lo spiega perchè è troppo lampante. Così lampante che peraltro mi stupirei se l'assetto societario attuale consentisse al sindacato di vendere le proprie quote ad altri se non a Fiat, mediante opportune restrizioni: minimo minimo con un semplice diritto di prelazione a Fiat. Che però andrebbe esercitato con i soldi. Che però sono scarsini. Col che si torna di filata al punto di partenza. Più chiaro così?

Chiaro?.. mica tanto :) primo perché è da discutere se e perché oggi il sindacato voglia liberarsi ADESSO di TUTTE le sue quote ( anche considerato che l'azienda sta migliorando e con quelle quote si garantisce un guadagno economico)
Poi perchè ( esclusa l'ipotesi VW -che qui tanto piace- ma che ovviamente ( ci vuole tanto a capirlo?) avevo scherzosamente paventato) la quota potrebbe servire a rinsaldare un alleanza con qualché entità orientale ( cinese? indiana? o anche russa come pare essere nei programmi
NB io non sono legato e/o contatto con alcuna realtà della azienda torinese/ americana/ tedesca ;) cinese o altro :rolleyes: .. e queste sono pure previsioni inserite in un discorso di puro cazzeggio

NB attendeeri un simile disclaimer anche da altre parti che artecipano assiduamente a tali discussiono :lol: :lol: :lol:
cordialemnte tolo
 
ottovalvole ha scritto:
Liquidità cercasi. E adesso? Fiat e Chrysler si fonderanno, magari con il temuto trasferimento del quartier generale della nuova società da Torino a Detroit? Che i due gruppi finiranno a formare un'unica entità è una prospettiva data per scontata. La rivista specializzata Automotive News riporta la dichiarazione di una fonte "vicina alla questione", secondo la quale "l'integrazione sarà inevitabile per competere meglio". Per la Fiat, però, non c'è fretta, avendo ormai Torino il controllo di quasi due terzi della società americana. Tuttavia i sindacati americani potrebbero essere presto spinti a volersi liberare del restante 41,5% che detengono, forzando così la Fiat a un ulteriore incremento della propria quota. Il problema è che ora, con la crisi del mercato europeo e italiano in particolare, e un indebitamento netto industriale di quasi 6 miliardi di euro, Torino non dispone di sufficiente liquidità. In qualche modo, quindi, presto o tardi, dovrà procurarsela. Magari vendendo qualche gioiello di famiglia"

perchè mai i sindacati vorrebbero sbarazzarsi della loro quota? questo è il ringraziamento che gli abbiamo salvato il culxxxo? Non vi pare un articolo un pò di parte? una punzecchiata ah hoc per mettere veleno? specie proprio le ultime righe...sembrano dettate da qualche giornalista tedesco che ancora spera....e gli resta la speranza.

Ne sei sicuro? io comincio ad esserne meno convinto.
Anche il tanto osannato Marchionne, forse, ha fatto il passo più lungo della sua gamba e per uscire da questa situazione sarà costretto a vendere Alfa Romeo e altri asset.
Riporto un pezzo della relazione inviata agli azionisti al bilancio semestrale al 30.06.2011 di Fiat:

"Al 30 giugno 2011 l?Indebitamento netto consolidato è pari a 6.269 milioni di euro, in crescita di 3.516 milioni di euro rispetto ai 2.753 milioni di euro di inizio esercizio. Escludendo il Gruppo Chrysler (consolidato dal mese di giugno), l?indebitamento netto del Gruppo Fiat risulta in incremento di 1.088 milioni di euro, in relazione al pagamento per la sottoscrizione dell?ulteriore 16% di partecipazione in Chrysler (881 milioni di euro), ai dividendi corrisposti nel periodo (174 milioni di euro) e alla crescita dei volumi finanziati dai servizi finanziari consolidati, compensati in parte dal positivo flusso gestionale delle attività industriali".

Se la leggete tutta, al di la degli utili operativi che sbandierano di continuo, qua a livello finanziario la barca affonda.
L'operazione di acquisizione Chrysler sta costando una montagna di soldi (e di conseguenza genera anche una montagna di interessi passivi).

la fiat è si in utile ma solo perchè non fa investimenti. Segmenti di mercato completamente scoperti, modelli nuovi col contagocce, modelli di nicchia inesistenti, investimenti nell'ibrido nulli, cambi automatici di ultima generazione su pochissimi modelli, utilizzo di materiali leggeri inesistente.
Ma andando avanti così ci si scava la fossa da soli. Fra qualche anno il gap con gli altri competitors sarà incolmabile. Cosa venderà l'Alfa, una 169 su base Chrysler che pesa e consuma il triplo di una A6?
L'unica soluzione? Fare liquidità per lanciare nuovi modelli. però indebitarsi ulteriormente non si può, altrimenti si fa la fine dell'Europa, strozzata dai propri debiti. Ergo sarà costretto a vendere pezzi (Alfa Romeo, quote Ferrari?!?)....

Ora sono più chiare le parole dei capi Vw, che dissero che se Fiat non vuole vendere ora Alfa, loro sapranno aspettare.
Aspettare di raccogliere i cocci, qua devono darsi una mossa.
Oppure mi toccherà dar ragione a chi indica Marchionne solo come un abile finanziere, che sta mirando a portare a casa più soldi possibile distruggendo la storia dell'automobile italiana, Alfa in primis.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
tolo52meo ha scritto:
........ il giornalista dovrebbe spiegarci perché, se la fiat ha già la maggioranza assoluta si dovrebbe preoccupare di comprare la quota del sindacato
Se il sindacato vuol vendere il suo 40% ( tra l'altre "SE" ) è un problema del sindacat non della fiat ................ potrebbe comprarselo "das auto" ;)

È sorprendente che il giornalista debba spiegare la differenza fra l'essere partecipati dalle proprie maestranze - o dal sindacato che le rappresenta - od esserlo invece da un altro competitor di mercato, magari avversario diretto, trovandosi così un potenziale nemico in casa, con rischi di scalate ulteriori sopra quel 41%. Forse non lo spiega perchè è troppo lampante. Così lampante che peraltro mi stupirei se l'assetto societario attuale consentisse al sindacato di vendere le proprie quote ad altri se non a Fiat, mediante opportune restrizioni: minimo minimo con un semplice diritto di prelazione a Fiat. Che però andrebbe esercitato con i soldi. Che però sono scarsini. Col che si torna di filata al punto di partenza. Più chiaro così?

ma il sindacato vuole vendere il 41% in suo possesso?ad ora no...e comunque con il 58% la maggioranza assoluta e' di Fiat,fino a prova contraria comanda chi ha la maggioranza assoluta non il contrario,inoltre 4R si basa su supposizioni personali,e non su altro,non vedo di cosa parlare,visto che parla di gioielli non di Alfa nello specifico... :rolleyes: :rolleyes: meno veline grazie...
 
tolo52meo ha scritto:
Chiaro?.. mica tanto :) primo perché è da discutere se e perché oggi il sindacato voglia liberarsi ADESSO di TUTTE le sue quote ( anche considerato che l'azienda sta migliorando e con quelle quote si garantisce un guadagno economico)
Poi perchè ( esclusa l'ipotesi VW -che qui tanto piace- ma che ovviamente ( ci vuole tanto a capirlo?) avevo scherzosamente paventato) la quota potrebbe servire a rinsaldare un alleanza con qualché entità orientale ( cinese? indiana? o anche russa come pare essere nei programmi
NB io non sono legato e/o contatto con alcuna realtà della azienda torinese/ americana/ tedesca ;) cinese o altro :rolleyes: .. e queste sono pure previsioni inserite in un discorso di puro cazzeggio

NB attendeeri un simile disclaimer anche da altre parti che artecipano assiduamente a tali discussiono :lol: :lol: :lol:
cordialemnte tolo

Sempre nello spirito del puro cazzeggio a suon di ipotesi più o meno plausibili, rispondo anche a sedici: credo vada considerato che un sindacato non è un' azienda, idealmente non sta lì per fare utili tenendo due piedi nella stessa multinazionale con la quale le maestranze iscritte si aspettano poi litighi per difendere i loro diritti.

Pagare le maestranze / il sindacato con quote societarie è una manovra d'emergenza provvisoria, plausibile in momenti di crisi, quando è necessario rinsaldare il legame fra capitale e forza lavoro, quando è importante sottolineare che si è tutti nella stessa barca durante la tempesta, e se si naufraga si affoga tutti. Nello stesso tempo rappresenta tuttavia anche un chiaro conflitto di interessi, che sottende una limitazione della sovranità decisionale e della capacità belligerante, una deposizione delle armi che non può durare a lungo, ed usualmente tende a venire a galla proprio quando la tempesta è passata, e l'azienda torna a fare utili, di cui le quote sindacali magari partecipano in misura solo ridotta.

Nella fattispecie gli operai americani e canadesi infatti, in cambio della corresponsabilizzazione mediante le quote societarie, per cui ho qualche dubbio risquotano dividendi poderosi ( gli utili di un' azineda in crisi devono essere reinvestiti ) , hanno accettato decurtazioni di stipendio, condizioni di lavoro più gravose e via dicendo, di cui hanno già chiesto ufficialmente la revisione da mesi.

Ora che la crisi Chrysler è finita ( in America ) pare anche lineare supporre che il sindacato voglia recuperare la propria purezza, per tornare a fare il proprio lavoro, rinforzando così le rivendicazioni di cui sopra, che in un'azienda non più a rischio fallimento sono legittime ma che, con un conflitto di interessi grosso come la detenzione del 41% della proprietà, diventano un poco più delicate da presentare.

Quanto ai disclaimer, non ogni insinuazione ne merita uno, tantomeno questo diventa automaticamente credibilie in quanto incessantemente esibito. Anzi, talvolta l'effetto è inversamente proporzionale. ;)
 
Punto83 ha scritto:
ma il sindacato vuole vendere il 41% in suo possesso?ad ora no...e comunque con il 58% la maggioranza assoluta e' di Fiat,fino a prova contraria comanda chi ha la maggioranza assoluta non il contrario,inoltre 4R si basa su supposizioni personali,e non su altro,non vedo di cosa parlare,visto che parla di gioielli non di Alfa nello specifico... :rolleyes: :rolleyes: meno veline grazie...

Se non vedi di cosa parlare, non vedo cosa parli a fare. Non è mica obbligatorio.
 
Se vendessero Alfa potrebbero rimpiazzare la gamma con il marchio Dodge.
Fare una Giulietta Dodge ed una MiTo Dodge.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Punto83 ha scritto:
ma il sindacato vuole vendere il 41% in suo possesso?ad ora no...e comunque con il 58% la maggioranza assoluta e' di Fiat,fino a prova contraria comanda chi ha la maggioranza assoluta non il contrario,inoltre 4R si basa su supposizioni personali,e non su altro,non vedo di cosa parlare,visto che parla di gioielli non di Alfa nello specifico... :rolleyes: :rolleyes: meno veline grazie...

Se non vedi di cosa parlare, non vedo cosa parli a fare. Non è mica obbligatorio.

Davvero?meno male che ci sei tu ad aprire le menti... :rolleyes: :rolleyes: e meno male che le veline erano vietate,qui addirittura si parla per ipotesi,fantasiose e personalistiche peraltro...mi piacerebbe davvero che si avverasse cio' che sperate,almeno una Alfa Golf la comprereste senza problemi,visto che con l'acquisizione di DAS auto non cambierebbe NULLA,a parte qualche cromatura,due o tre SUV e i materiali morbidi della plancia...una nuova Seat... :twisted:
 
Back
Alto