Sottolineo.
Il mio amore e tifo, sì posso definirmi un tifoso irrazionale, per il marchio Alfa Romeo mi pone di fronte alla delusione quando i "vecchi alfisti" si sentono in diritto di deridere la mia auto e non mi accolgono in "famiglia" e mi bollano per "fiattista". Mi è successo addirittura ad un raduno di alfaromeo dove alcuni possessori di alfette si son tenuti a distanza quasi fossi contagioso e a me dispiace, che posso farci?
Purtroppo non ci sono più i possessori di A.L.F.A. 24 Hp che si tengono a distanza da quelli con le Alfette, chiamandoli "Venduti Romeisti": alla fine credo che sia solo la ruota della vita che gira...
La mia passione per Alfa fa di certo guardare con occhio benevolo ciò che fa Fiat perché la speranza in me non muore mai. Detto questo di volta in volta è possibile criticare le scelte Fiat. Ad esempio a me non va proprio a genio che la prossima Giulia sia made in USA. Avrei preferito e di gran lunga accentuare l'italianità del marchio anche col luogo di produzione e non solo progettazione. Spero ugualmente abbia grandissimo successo e che faccia andare i conti dell'Alfa, se così posso dire, in attivo con la speranza che si risalga la china... per me non è mai troppo tardi. Gente con passione c'è anche in Fiat, certamente le decisioni arrivano dall'alto e quando l'alto ha la priorità di far star in piedi la baracca dopo i disastri passati, con prospettive per nulla rosee sul nostro paese... un po' comprendo la non voglia di rischiare sul suolo italico.
Ho evidenziato le mie perplessità.
Scrivi: "perché la speranza in me non muore mai". Perché lo dici? Se hai in mano un' Alfa, seppur considerata una Fiat in abito da sera, e sei contento della tua auto che speranze hai da non far morire? Hai già ciò che vuoi...
Scrivi: "a me non va proprio a genio che la prossima Giulia sia made in USA" (figurati a me... Eheheh). Ma mi viene in mente di pensare: "occhio a non fare la fine dei "vecchi Alfisti" creando una nuova scissione tra "vere Alfiat" ed "Alfiat tarocche di importazione"... Eheheh (sto scherzando, ma potrebbe succedere).
Scrivi: "che faccia andare i conti dell'Alfa, se così posso dire, in attivo con la speranza che si risalga la china". E' amaro dirlo, ma bisogna ricordare che l' Alfa ha iniziato la sua crisi con le scelte che l' hanno condotta a Fiat. 1) Alfasud; 2) Massaccesi e la sua filosofia sui costi e ricavi; 3) oggi è Fiat a continuare la saga... (opinioni personali, le mie,...). La crisi dell' Alfa Romeo fino al '74 era ampiamente nella norma di tutte le Aziende che vanno discretamente bene.
Scrivi: "quando l'alto ha la priorità di far star in piedi la baracca dopo i disastri passati". Non pensi che sia il minimo che possa fare, visto che è stata proprio Fiat a dilapidare un patrimonio aziendale oltre che storico? Molti sostengono che sarebbe stato meglio eliminare il marchio da subito: su questo sono molto combattuto. Per alcuni motivi concordo, per altri dissento. E... Credimi: te lo dice uno che magari dirà ca**ate, ma che l' Alfa l' ha vissuta anche un po' da "dietro le quinte" nei suoi tempi d' oro.
Sulla scelta di edificare in suolo straniero, oltre che di uscire da Confindustria, Fiat non può che avere la mia approvazione: in Italia oramai ci sono poche speranze. Forse però avrei scelto un suolo ed un partner diversi dagli U.S.A e dalla Chrysler. Ricordate la FNM? Beh... Se cerco uno sviluppo vado in territorio dove òa terra è fertile e non in U.S.A, dove la terra è già contaminata da fertilizzanti chimici e schifezze arie (crisi, debiti, ecc.). Ma qui ci sta in mezzo il grande rapporto di interessi occulti tra lo Stato Italiano e gli U.S.A., del quale la Fiat non è affatto estranea. Per questo credo poco anche a manovre di uscita da Confindustria per semplice disaccordo e presa di posizione contro lo Stato... Il frutto marcio lo si trova quasi sempre dopo che si è sentita la puzza, non prima...