<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Folli!!! | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

Folli!!!

simo1988 ha scritto:
Si ma tu hai detto i jeans strappati.
Allora chi compra una maglietta da 300? non è stupido perchè non strappata.. a me sembra stupido cosi... però bho

Ho tirato fuori i jeans strappati perchè era l'esempio più eclatante che mi è passato per la mente, ma il discorso è più generale. Ripeto, la "stupidità" (nota le virgolette) non sta nel pagare 300 euro la maglietta piuttosto che i jeans. La stupidità sta nel credere che quei soldi spesi abbiano un controvalore. In questo momento indosso una camicia Marlboro Classic, che è una delle mie marche preferite perchè mi ci trovo bene, sia come design "sempreverde" che come durata. Solo che l'ho pagata 25 euro in liquidazione contro i più o meno 80 del prezzo di partenza (il che vale più o meno per tutte quelle che possiedo, che di questa marca sono una decina e tutte prese o al mercato, o all'outlet o a campionario col 70% di sconto). Siccome di certo il bottegaio ci ha guadagnato lo stesso, ritengo che già i 25 euro siano abbastanza di più del valore effettivo del capo. A 80 se la sarebbe tenuta. O magari l'avrei presa lo stesso perchè mi piaceva particolarmente il colore, ma sapendo perfettamente che di quegli 80 euro almeno 65 erano in sovrappiù (e magari, sentendomi un po' "stupido".... ;) )
 
Prendiamo atto che il listo della up! sembra essere un po' piu' alto della media, se non altro perche' e' una 3 porte a dispetto di concorrenti a 5.
Vorrei porre alla vostra attenzione la scelta tecnica effettuata da Volkswagen.
Lo spazio interno sembra notevole in rapporto alle dimensioni esterne, e guardando le foto che circolano in questi giorni, il trucco sembra essere il motore a 3 cilindri molto compatto che e' stato collocato in un vano motore molto ridotto a vantaggio dell'abitacolo.
Il rovescio della medaglia, secondo me e' l'impossibilita' di montare motori piu' grandi a 4 cilindri, ma forse fa fatica a starci anche il 1.2 tdi a 3 cilindri.
Che ne pensate ?
 
penso che la lunghezza del cofano vuol dire poco o niente. lo spazio lo si può ricavare arretrando il motore all'interno dell'abitacolo, sono tante le vetture che hanno il parabrezza che termina ben oltre l'alloggio del propulsore. così facendo si maschera un pò la lunghezza della vettura facendo diventare il design più armonioso, da monovolume. resta il fatto che lo spazio interno, quindi, viene penalizzato da un cruscotto molto lungo, che non fa altro che rubare posto ai passeggeri (di solito ai posti posteriori e al baule).
 
blackblizzard82 ha scritto:
penso che la lunghezza del cofano vuol dire poco o niente. lo spazio lo si può ricavare arretrando il motore all'interno dell'abitacolo, sono tante le vetture che hanno il parabrezza che termina ben oltre l'alloggio del propulsore. così facendo si maschera un pò la lunghezza della vettura facendo diventare il design più armonioso, da monovolume. resta il fatto che lo spazio interno, quindi, viene penalizzato da un cruscotto molto lungo, che non fa altro che rubare posto ai passeggeri (di solito ai posti posteriori e al baule).

Guardando le foto di profilo delle 2 auto, mi sembra piuttosto significativo lo spostamento in avanti dell'abitacolo e del posizionamento del cruscotto.
 
a_gricolo ha scritto:
simo1988 ha scritto:
Si ma tu hai detto i jeans strappati.
Allora chi compra una maglietta da 300? non è stupido perchè non strappata.. a me sembra stupido cosi... però bho

Ho tirato fuori i jeans strappati perchè era l'esempio più eclatante che mi è passato per la mente, ma il discorso è più generale. Ripeto, la "stupidità" (nota le virgolette) non sta nel pagare 300 euro la maglietta piuttosto che i jeans. La stupidità sta nel credere che quei soldi spesi abbiano un controvalore. In questo momento indosso una camicia Marlboro Classic, che è una delle mie marche preferite perchè mi ci trovo bene, sia come design "sempreverde" che come durata. Solo che l'ho pagata 25 euro in liquidazione contro i più o meno 80 del prezzo di partenza (il che vale più o meno per tutte quelle che possiedo, che di questa marca sono una decina e tutte prese o al mercato, o all'outlet o a campionario col 70% di sconto). Siccome di certo il bottegaio ci ha guadagnato lo stesso, ritengo che già i 25 euro siano abbastanza di più del valore effettivo del capo. A 80 se la sarebbe tenuta. O magari l'avrei presa lo stesso perchè mi piaceva particolarmente il colore, ma sapendo perfettamente che di quegli 80 euro almeno 65 erano in sovrappiù (e magari, sentendomi un po' "stupido".... ;) )
Se tutti facessero come te nel giro di pochi anni le ditte e i negozi starebbero più attenti a ladrare 8 mesi su 12.
Quello che continua a stupirmi è la disinvoltura con cui si regalano quattrini a marchi blasonati che propongono delle vere porcherie a prezzi da capogiro
Capisco per alcuni capi particolari e originali che , se ti piaciono, non li trovi da nessuna altra parte e quindi, giocoforza, accetti l'inchiappettata ma almeno vai vestito con quello che cercavi.
Ma ci sono centinaia di esempi (i jeans e le cinture sono i più eclatanti) dove le alternative sono tantissime e a prezzi ragionevoli eppure, i fighetti decerebrati , continuano a buttare via soldi facendo arricchire a dismisura questi industriali patriottici che delocazzinano anche le loro mamme.
Addavenì......
 
provocantibus ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
simo1988 ha scritto:
Si ma tu hai detto i jeans strappati.
Allora chi compra una maglietta da 300? non è stupido perchè non strappata.. a me sembra stupido cosi... però bho

Ho tirato fuori i jeans strappati perchè era l'esempio più eclatante che mi è passato per la mente, ma il discorso è più generale. Ripeto, la "stupidità" (nota le virgolette) non sta nel pagare 300 euro la maglietta piuttosto che i jeans. La stupidità sta nel credere che quei soldi spesi abbiano un controvalore. In questo momento indosso una camicia Marlboro Classic, che è una delle mie marche preferite perchè mi ci trovo bene, sia come design "sempreverde" che come durata. Solo che l'ho pagata 25 euro in liquidazione contro i più o meno 80 del prezzo di partenza (il che vale più o meno per tutte quelle che possiedo, che di questa marca sono una decina e tutte prese o al mercato, o all'outlet o a campionario col 70% di sconto). Siccome di certo il bottegaio ci ha guadagnato lo stesso, ritengo che già i 25 euro siano abbastanza di più del valore effettivo del capo. A 80 se la sarebbe tenuta. O magari l'avrei presa lo stesso perchè mi piaceva particolarmente il colore, ma sapendo perfettamente che di quegli 80 euro almeno 65 erano in sovrappiù (e magari, sentendomi un po' "stupido".... ;) )
Se tutti facessero come te nel giro di pochi anni le ditte e i negozi starebbero più attenti a ladrare 8 mesi su 12.
Quello che continua a stupirmi è la disinvoltura con cui si regalano quattrini a marchi blasonati che propongono delle vere porcherie a prezzi da capogiro
Capisco per alcuni capi particolari e originali che , se ti piaciono, non li trovi da nessuna altra parte e quindi, giocoforza, accetti l'inchiappettata ma almeno vai vestito con quello che cercavi.
Ma ci sono centinaia di esempi (i jeans e le cinture sono i più eclatanti) dove le alternative sono tantissime e a prezzi ragionevoli eppure, i fighetti decerebrati , continuano a buttare via soldi facendo arricchire a dismisura questi industriali patriottici che delocazzinano anche le loro mamme.
Addavenì......

per la mia esperienza, vorrei aggiungere che mentre un prodotto Triade costa un 50% in piu' di un omologo generalista,
nell' abbigliamento prodotti di griffe internazionale costano 3,4,5 volte di piu'
di quelli di scarso blasone....da cui i megasconti che riporta il buon Agry ;)
 
Va anche detto, però, che comprando le cose che costano meno si alimenta il meccanismo grazie al quale sempre più persone, tra quelle abituate a determinate condizioni di lavoro e reddito (forse troppo buone, come il famoso passo più lungo della gamba?) si ritrovano senza lavoro o quasi oppure con cospicue riduzioni di reddito a parità di lavoro.

Infatti, nonostante a molti piaccia continuare a raccontare il contrario, siamo tutti ogni giorno di più "nella stessa barca" e la tanto menzionata crescita continua e sempiterna e universale, secondo cui tutte le aziende di tutti i paesi dovrebbero continuamente aumentare i propri livelli di produzione e reddito e occupazione, si sta mostrando ogni giorno di più per quello che è sempre stata, ossia un miraggio totalmente privo di logica. Tutti i soldi che vengono spesi, compresi quelli relativi a sprechi e intrallazzi piccoli e grandi, vanno a finire in tasca di qualcuno, che in moltissimi casi NON è lo straricco di turno ma invece il comune lavoratore (impiegato, artigiano, manovale, operaio...) il cui posto di lavoro magari esiste proprio in virtù di quegli intrallazzi o sprechi. Nel momento in cui determinati soldi non vengono più spesi quei posti di lavoro, ovviamente, vacillano o cadono.

Quindi se io decido di comportarmi in un certo modo come consumatore, facendo una scelta del tutto legittima e per molti aspetti condivisibile (neanche io sono disposto a pagare 100 un oggetto che esce dalla fabbrica a 15, cifra che comprende tutti costi di produzione compresi gli stipendi delle persone coinvolte), NON devo poi stupirmi nel momento in cui mi arrivano addosso le ovvie conseguenze indirette di tale mio comportamento. Altrimenti c'è qualcosa che non torna.
 
marimasse ha scritto:
Va anche detto, però, che comprando le cose che costano meno si alimenta il meccanismo grazie al quale sempre più persone, tra quelle abituate a determinate condizioni di lavoro e reddito (forse troppo buone, come il famoso passo più lungo della gamba?) si ritrovano senza lavoro o quasi oppure con cospicue riduzioni di reddito a parità di lavoro.

Infatti, nonostante a molti piaccia continuare a raccontare il contrario, siamo tutti ogni giorno di più "nella stessa barca" e la tanto menzionata crescita continua e sempiterna e universale, secondo cui tutte le aziende di tutti i paesi dovrebbero continuamente aumentare i propri livelli di produzione e reddito e occupazione, si sta mostrando ogni giorno di più per quello che è sempre stata, ossia un miraggio totalmente privo di logica. Tutti i soldi che vengono spesi, compresi quelli relativi a sprechi e intrallazzi piccoli e grandi, vanno a finire in tasca di qualcuno, che in moltissimi casi NON è lo straricco di turno ma invece il comune lavoratore (impiegato, artigiano, manovale, operaio...) il cui posto di lavoro magari esiste proprio in virtù di quegli intrallazzi o sprechi. Nel momento in cui determinati soldi non vengono più spesi quei posti di lavoro, ovviamente, vacillano o cadono.

Quindi se io decido di comportarmi in un certo modo come consumatore, facendo una scelta del tutto legittima e per molti aspetti condivisibile (neanche io sono disposto a pagare 100 un oggetto che esce dalla fabbrica a 15, cifra che comprende tutti costi di produzione compresi gli stipendi delle persone coinvolte), NON devo poi stupirmi nel momento in cui mi arrivano addosso le ovvie conseguenze indirette di tale mio comportamento. Altrimenti c'è qualcosa che non torna.

Dipende dal settore. Nel caso dell'auto il ricarico sull'acquirente potrà essere che so, diciamo del 100%? e deve coprire investimenti colossali (fabbriche, stampi......). Nel caso dell'abbigliamento il ricarico è del 1000%, a fronte di investimenti molto meno pesanti e manodopera che dire low cost è poco. Se il capo della Guru (arrestato per bancarotta, mi pare) aveva la villa coi rubinetti d'oro non è per aver "condiviso" i suoi introiti con le maestranze, credo.....
 
a_gricolo ha scritto:
Dipende dal settore...
Indubbiamente da un settore all'altro cambiano le quantità e le percentuali, ma non il nocciolo della questione. Il consumatore ha sempre molto più "potere" (e di conseguenza molte più "responsabilità") di quanto si renda conto o sia disposto ad ammettere.

...Nel caso dell'auto il ricarico sull'acquirente potrà essere che so, diciamo del 100%?...
Questo forse è vero, in alcuni casi (ma non ci scommetterei), se parliamo di prezzo di vendita dell'automobile in quanto tale; se invece pensiamo ai prezzi dei ricambi, che fino a prova contraria dello stesso settore fanno parte con un ruolo tutt'altro che marginale, il discorso cambia drasticamente.
 
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