<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Finalmente la fine degli incentivi! | Il Forum di Quattroruote

Finalmente la fine degli incentivi!

Ebbenesì, finalmente sono finiti gli incentivi! Non sono assolutamente un fan di questo governo, ma devo ammettere che questa decisione mi trova perfettamente d'accordo.
Il primo anno, forse anche i primi due o tre (diciamo dal 1997 al 2000), gli incentivi sono serviti a svecchiare il parco auto che all'epoca era ancora pieno di vecchie carrette, anche perchè per potervi accedere occorreva essere davvero proprietari da tempo dell'auto da rottamare.
Poi, col passare degli anni, gli incentivi hanno preso sempre più la forma di aiuti di Stato alle Case, hanno tolto la limitazione sulla precedente proprietà dell'auto (ultimamente si potevano rottamare catorci acquistati apposta il giorno prima a due lire senza manco fare il passaggio di proprietà), ed hanno avuto due effetti nefastissimi:
1) hanno drogato malamente i listini delle auto nuove, ormai i listini ufficiali di TUTTI i modelli incentivabili erano gonfiati di un importo pari agli incentivi, in modo che il prezzo vero fosse quello "al netto degli incentivi", un pò come succede nei saldi dell'abbigliamento.
2) hanno demolito in maniera impressionante le quotazioni dell'usato recente, ormai un'auto di due anni non vale la metà del suo prezzo da nuova altrimenti non sarebbe competitiva col nuovo incentivato.

Ormai gli incentivi erano un vero e proprio doping per il mercato, adesso per forza di cose, per non vedere le vendite crollare, le Case saranno costrette finalmente a ritornare ad una politica di prezzi "reali", vorrei proprio vedere sennò chi se la compra una Punto Classic 1.2 Actual 3p a 11.500 euro (è solo un esempio, ma molto calzante), saranno costrette a smetterla di guardare male e talvolta mandare letteralmente via con offerte offensive chi si presenta con un usato da permutare (non da rottamare)........ saranno costrette a tornare sul mercato per competere e non più per spartirsi la fetta di torta pagata dallo Stato.

Come dice The frog..... opinioni in merito sono gradite

Saluti
 
I miei genitori nel comprare la mia auto hanno sfruttato gli incentivi in maniera diversa: hanno acquistato la mia Astra Twintop (valore commerciale circa 27.000?), di due anni e 30.000 km, per meno del metà del suo valore (12.000?), acquistandola da un concessionario Opel. Questo la dice lunga sul crollo del valore dell'usato causato dagli incentivi. Poi si vedono delle cose assurde, come qualcuno citava in un argomento poco tempo fa, tipo la Panda a metano da 16.000?. Ora, ci sarà il rovescio della medaglia: le Case, impossibilitate ad abbassare i listini ufficiali, per non svilire il prodotto (almeno, se io avessi pagato l'anno scorso la mia Panda 16.000? e la Fiat portasse il listino a 12.000 mi sentirei preso vagamente per i fondelli), avranno due strade da percorrere: o giocheranno di sconti e supervalutazioni dell'usato, oppure aggiorneranno i prodotti in modo che valgano realmente quanto costano con restyling che portano maggior qualità (come è stato fatto per gi interni della Punto Evo, decisamente di qualità superiore), o arricchendo le dotazioni di serie. Oppure, nel lungo termine, sfornando modelli con convincente rapporto qualità prezzo.
 
..certamente nn potevano durare in eterno e prima o poi dovevano 'fermarli'...le stesse filiali italiane delle Case sapevano che oggi o domani la 'droga' sarebbe finita. Per questo c'è chi come Volvo ha intrapreso già da tempo un'altra strada per dare più credibilità al nuovo iniziando un forte azzeramento delle km0. Tuttavia credo che l'anno scorso gli incentivi erano necessari (li han fatti molti Paesi..) per dare una sterzata (aggiornando un parco auto a mio modo di vedere ancora abbastanza datato con auto dalle emissioni inferiori ai 130 g/km di CO2) in un periodo di crisi accertata e permettere ad un settore importante di continuare a produrre... poi c'è chi s'è cullato e chi s'è dato da fare. Come detto Volvo ha intrapreso questa giusta battaglia alle km0 ed ha lanciato versioni (le Polar) a prezzi davvero competitivi (oltre a poter sfruttare i 1500? di incentivo alla rottamazione per modelli con emissioni inferiori ai 130 g/Km di CO2, Volvo aggiungeva uno sconto di 4500?. Così facendo ha attuato in toto la politica del top-down...ovvero ha reso i prezzi più trasparenti impostando 'dall'alto' il prezzo e lo sconto (che sennò viene gestito dalle singole concessionarie...). Ma nn è stata la sola a darsi da fare... Infatti anche le altre tre Case premium (le tedesche) han presentato dei modelli a prezzi più 'onesti'..basti pensare all'Audi A4 Start e Plus ed alle versioni corrispettive di Mercedes classe C e BMW serie 3...E lo stesso valeva anche per le più piccole A3 e Serie 1... Altro es è dato dalla Mini che ha lanciato il modello basic Ray. Poi c'è la VW che come la Volvo ha imposto uno sconto dall'alto, ma in genere questi sono solo esempi xchè quasi tutti i produttori hanno inventato qualcosa...
Certo, nn son mancati casi estremi che poi portano alla svalutazione stessa del marchio come l'es che leggevo nel forum Citroen della C4 venduta nuova 2 anni fa a 17mila ? e riproposta oggi nuova con uno sconto tale da pagarla 11.500?...perchè una cosa è aggiornare tutta la gamma a dei prezzi reali come fa ad es Ford (che fa ottime macchine con un rapporto qualità/prezzo elevatissimo se nn il migliore), ben altra ridicolizzare la propria credibilità vendendo dei modelli nuovi a prezzi scontati del 32.5% (a quel punto sarebbe più logico togliere dal mercato il modello che nn vende o aggiornare i prezzi di tutta la gamma così da tutelare anche quei clienti che hanno comprato la macchina senza queste forti agevolazioni)..e nn son mancate neanche Case che nn han attuato particolari politiche o sconti imposti dall'alto ed i cui prezzi si son mantenuti forse fin troppo stabili rispetto alla concorrenza e che magari sarebbe stato il caso di ritoccare un attimino verso il basso (parlo ad es di Seat e Skoda)...
La ricetta del futuro è quella di fare macchine sicure con gli optional necessari (vedi ad es le Start/Plus Audi, le Polar Volvo, le Ray Mini e tutte le Ford,...) a prezzi 'onesti', senza futili accessori messi lì per gonfiare il listino di migliaia di euro ed eliminare le km0 che danneggiano sia il nuovo che l'usato..senza dimenticare che il mercato vuoi per le città sempre più 'bloccate', vuoi per i prezzi folli, vuoi per la crisi, è rappresentato per il 64% da segmenti A (23%) e B (41%) con un calo del segmento C del 2,5% (22%) e D del 2% (12%) perchè tanto le grandi e le sportive costose hanno sempre rappresentato una nicchia e si vendono anche in tempo di crisi...
Infine un'ultima precisazione...ovvero nn si può avere la moglie ubriaca e la botte piena quindi è ovvio che il 2009 è stato un anno tragico per l'usato, ma dipende dal punto di vista..e cioè è andata male per chi ha venduto, ma bene per chi ha comprato...
 
I cosiddetti incentivi per l'auto sono stati tra i principali responsabili della deliziosa situazione odierna del settore e non solo, esattamente come le bustine di cocaina sono la causa dello stato di salute in cui ci si ritrova dopo alcuni anni di regolare assunzione.

Il giorno in cui essi smetteranno veramente di essere somministrati, ovvero non saranno mascherati o chiamati in altro modo ma veramente eliminati, non potrà quindi essere altro che un giorno buono. Sempre ammesso che il paziente non sia già defunto nel frattempo.
 
GC9 ha scritto:
..certamente nn potevano durare in eterno e prima o poi dovevano 'fermarli'...le stesse filiali italiane delle Case sapevano che oggi o domani la 'droga' sarebbe finita. Per questo c'è chi come Volvo ha intrapreso già da tempo un'altra strada per dare più credibilità al nuovo iniziando un forte azzeramento delle km0. Tuttavia credo che l'anno scorso gli incentivi erano necessari (li han fatti molti Paesi..) per dare una sterzata (aggiornando un parco auto a mio modo di vedere ancora abbastanza datato con auto dalle emissioni inferiori ai 130 g/km di CO2) in un periodo di crisi accertata e permettere ad un settore importante di continuare a produrre... poi c'è chi s'è cullato e chi s'è dato da fare. Come detto Volvo ha intrapreso questa giusta battaglia alle km0 ed ha lanciato versioni (le Polar) a prezzi davvero competitivi (oltre a poter sfruttare i 1500? di incentivo alla rottamazione per modelli con emissioni inferiori ai 130 g/Km di CO2, Volvo aggiungeva uno sconto di 4500?. Così facendo ha attuato in toto la politica del top-down...ovvero ha reso i prezzi più trasparenti impostando 'dall'alto' il prezzo e lo sconto (che sennò viene gestito dalle singole concessionarie...). Ma nn è stata la sola a darsi da fare... Infatti anche le altre tre Case premium (le tedesche) han presentato dei modelli a prezzi più 'onesti'..basti pensare all'Audi A4 Start e Plus ed alle versioni corrispettive di Mercedes classe C e BMW serie 3...E lo stesso valeva anche per le più piccole A3 e Serie 1... Altro es è dato dalla Mini che ha lanciato il modello basic Ray. Poi c'è la VW che come la Volvo ha imposto uno sconto dall'alto, ma in genere questi sono solo esempi xchè quasi tutti i produttori hanno inventato qualcosa...
Certo, nn son mancati casi estremi che poi portano alla svalutazione stessa del marchio come l'es che leggevo nel forum Citroen della C4 venduta nuova 2 anni fa a 17mila ? e riproposta oggi nuova con uno sconto tale da pagarla 11.500?...perchè una cosa è aggiornare tutta la gamma a dei prezzi reali come fa ad es Ford (che fa ottime macchine con un rapporto qualità/prezzo elevatissimo se nn il migliore), ben altra ridicolizzare la propria credibilità vendendo dei modelli nuovi a prezzi scontati del 32.5% (a quel punto sarebbe più logico togliere dal mercato il modello che nn vende o aggiornare i prezzi di tutta la gamma così da tutelare anche quei clienti che hanno comprato la macchina senza queste forti agevolazioni)..e nn son mancate neanche Case che nn han attuato particolari politiche o sconti imposti dall'alto ed i cui prezzi si son mantenuti forse fin troppo stabili rispetto alla concorrenza e che magari sarebbe stato il caso di ritoccare un attimino verso il basso (parlo ad es di Seat e Skoda)...
La ricetta del futuro è quella di fare macchine sicure con gli optional necessari (vedi ad es le Start/Plus Audi, le Polar Volvo, le Ray Mini e tutte le Ford,...) a prezzi 'onesti', senza futili accessori messi lì per gonfiare il listino di migliaia di euro ed eliminare le km0 che danneggiano sia il nuovo che l'usato..senza dimenticare che il mercato vuoi per le città sempre più 'bloccate', vuoi per i prezzi folli, vuoi per la crisi, è rappresentato per il 64% da segmenti A (23%) e B (41%) con un calo del segmento C del 2,5% (22%) e D del 2% (12%) perchè tanto le grandi e le sportive costose hanno sempre rappresentato una nicchia e si vendono anche in tempo di crisi...
Infine un'ultima precisazione...ovvero nn si può avere la moglie ubriaca e la botte piena quindi è ovvio che il 2009 è stato un anno tragico per l'usato, ma dipende dal punto di vista..e cioè è andata male per chi ha venduto, ma bene per chi ha comprato...

Sono d'accordissimo sull'analisi che hai fatto, soprattutto riguardo le "km zero". Queste "finte nuove" o "finte usate" (dipende dall'ottimismo di chi le vende e le compra) sono figlie dell'insensata corsa all'esemplare in più che ha coinvolto tutte le case, comprese le premium, anche se queste lo hanno fatto quasi di nascosto.
La Fiat e le altre "generaliste" imponevano numeri minimi di vendita platealmente impossibili soprattutto in certe zone d'Italia, per poterli raggiungere il "povero" concessionario aveva l'unica possibilità di targarsi le auto e rivenderle con il 20% di sconto a km zero. Se non li raggiungeva per 2-3 anni di fila la revoca del mandato di concessionaria era dietro l'angolo. E' anche questo il motivo per cui in una città come Cagliari (meno di 300 mila abitanti) c'erano 5 concessionarie Fiat negli anni '90, oggi ne è rimasta una (che inonda letteralmente l'intera regione di km zero).
Le case premium lo hanno fatto facendo finta di non farlo, senza il coinvolgimento loro e della loro rete ufficiale, praticamente i Concessionari davano le auto in esubero a salonisti anonimi (qualche volta le facevano immatricolare fittiziamente in un paese straniero, spesso la Germania), che difatti si trovavano ad offrire tante belle Audi, Mercedes e BMW freschissime di fabbrica, appunto a km zero o quasi.

Effettivamente le km zero tolgono aria sia al nuovo che all'usato, soprattutto, anche qui, a quello recente. Anche questa è una forma di droga del mercato che si spera sparisca.

Saluti
 

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