<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Fiat Mirafiori: secondo me Marchionne ha un'altra volta torto. | Il Forum di Quattroruote

Fiat Mirafiori: secondo me Marchionne ha un'altra volta torto.

http://www.quattroruote.it/notizie/eventi/fiat-e-sindacati-salta-la-trattativa-su-mirafiori

Insomma la trattativa per Mirafiori sembra bloccata e la FIAT di controrisosta blocca gli investimenti per Mirafiori. Secondo me sta sbagliando Marchionne. C'e' un contratto nazionale e quel contratto va rinnovato.

L'articolo recita cosi':
"Nodo cruciale. La rottura sarebbe avvenuta su un nodo cruciale: la joint-venture con Chrysler, grazie alla quale Mirafiori sarà destinata alla realizzazione dei futuri modelli del Gruppo, non farebbe alcun riferimento all'accordo nazionale."

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Come ho già scritto, ho l'impressione che sia una strategia; ormai Fiat cerca lo scontro in ogni occasione per poi pèotere giustificare la decisione di andarsene, cosa che ha già programmato, vedi il mancato rinnovamento dei modelli.
 
Sara', ma io non credo che la FIAT andra' via dall'Italia. Il punto e' che siamo in una situazine di crisi generale e chi puo' (i colletti bianchi) cercano di sfruttare la situazione a vantaggio dell'azienda.

Regards,
The frog
 
D'accordo con te; si può intervenire sull'organizzazione del lavoro e sulle regole interne, chiedere magari sacrifici per superare il momento, tornare a far crescere la produzione in Italia e, di conseguenza, l'indotto e tutto il resto. Ma non si può calpestare con disinvoltura un contratto nazionale, specialmente da parte della maggiore industria italiana e quando, a differenza delle industrie automobilistiche statunitensi, non ci si trova proprio alla canna del gas.
 
Pur non essendo uno stratega, da una parte sono d'accordo con chi afferma che la FIAT cerchi sempre e comunque lo scontro per giustificare l'allontanamento dall'Italia,dall'altra parte,che senso ha abbandonare la produzione nel paese europeo dove si vende di più e gran parte di queste vendite sono fatte da chi compra italiano per spirito di patriottismo?Che senso ha produrre in paesi dove OGGI la manodopera costa poco quando domani questi si sveglierenna e vorranoo la loro parte facendo magari "saltare il banco" invece di fare sciopericchi all'italiana?Io se fossi l'A.D. cercherei di far si leva con l'emozionalità del prodotto made in Italy,dando però un riscontro_Oltre a dare un buon prodotto cercherei di fidelizzare il consumatore locale quasi a dire...guarda,io produco qui anche per far guadagnare te e far vivere meglio tante persone.Poi a ben vedere a loro di noi non importa niente,nè come famiglie nè come consumatori.Quando poi qualcuno con il forcone in mano andrà a chiedergli il conto forse le cose cambieranno.Quindi mai...
 

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