Il core business di Fiat Industrial è in Italia.
Però Fiat Industrial ha tanti stabilimenti sparsi per il mondo, ma proprio tanti.
Centri di ricerca, stabilimenti in Francia, Germania,ecc,ecc.in America.
Forse essere un'azienda dal "link" italiano è un po' un fardello in questo momento storico ed economico dell'Europa.
Però nella nuova configurazione internazionale e col binomio CNH, servirebbe una base logistica e d'immagine diversa; un conto è dire che sei una azienda italiana ed un conto invece, dire che sei tedesca,americana, inglese o ancora (in senso inverso) cinese.
Fa molto la sede, in questo momento di perdita di tracciabilità storica dei marchi.
La Fiat sta mettendo in evidenza e rigenerando, quello che era ed è l'America nel settore automotoristico.
Molti detrattori dell'Italia, della Fiat, credono che tutto quello che c'è dietro sia sempre frutto di inciuci e di falsità.
Invece Fiat Industrial è una delle aziende più "startegiche" del panorama industriale e motoristico.
In Italia non vale la pena neppure a paralarne perchè lo sport nazionale è attaccare Fiat, Marchionne e tutto quanto si annesso e connesso.
Fiat Industrial è una solida realtà nel settore, la voleva Mercedes, la vorrebbero in tanti ed il prodotto Fiat Industrial, ad esempio quello dei motori, è l'eccellenza nella nautica, nel movimento terra, nel trasporto pesante-medio e leggero (i furgoni) e si servono oggi da lei clienti di prestigio internazionale, di cui è meglio non fare nomi, per non distrarre il post.
Sedi e fatturati, bilanci in dollari, franchi o sterline...possono avere un senso!
Io credo che la Fiat voglia anche un po' stimolare questa politica distratta e killer del lavoro, delle risorse e del futuro.
Anche la questione Torino per Detroit...dovrebbe dare una scossa al governo, alla politia...ma questo lavora ancora su Ruby...sui movimenti o partiti, sulle scorribande del cavaliere!
Ma come si fa? Quando ragionerannoun po'?
Cosa pensano e dicono di noi i paese esteri?
Vi ricordate gli avvisi di garanzia durante un G7!!!...Siamo buffoni e finti moralisti, autolesionisti e onesti in malafede.
Come si fa a mantenere una azienda in un paese del genere, dandole un prestigio ed una immagine di livello internazionale?
Ve la immaginate voi una grande multinazionale...ad esempio la Coca cola o la Castrol o la Marlboro, con sede ufficiale in Colombia, Congo...o Pakistan...senza nulla togliere a queste nazioni, ma la solidità della sede e del suo circondario (politico e fisico) fa la differenza.
I tedeschi hanno vinto per questo su tutti, per l'immagine ed il rigore. al top.
Io penso che Marchionne voglia dare alcunui ultimatum morali a politici e sindacati accecati dalla follia e da guerre inesistenti...dopodichè alla fine se le cose non cambiano, veramente cambieranno sedi e nazioni e i dipendenti Fiat saranno dei dipendenti di una azienda americana.
Qualora esisteranno ancor astabilimenti in Italia...stanno andando via un po' di cose tutti i giorni...e noi ridiamo con Crozza e company..che ci imita gli inutili Bersani e Grillo e tutti i bambini capriccisi della Politica!
Non si illuda nessuno, le aziende non sono dei centri benessere o organizzazioni umanitarie...sono solo aziende e basta.
Un dipendente lascerebbe qualunque azienda qualora gli offrissero 200 euro in più al mese, per cui ognuno guarda al suo business.
Perchè è morale la scelta del dipendente di un miglior trattamento ed è immorale che un'azienda guadagni di più...ahhh. giààà..si lo dice la CGIL.
Quanti impiegati ed operai abbandonano senza preavviso per condizioni migliori...ormai è un BRUTTO ring questa vita economica.
Mi sono dilungato su una riflessione che poco "c'azzecca" con le macchine...quindi poco tecnica e passionale, ma sincera.
