Siamo un po' OT, comunque secondo me l'obiettivo di Tavares e dello stesso Elkann per il gruppo ex FCA, diciamo la "quota italiana" di Stellantis, che di fatto comprende anche la ex quota americana, è abbastanza chiaro, poco equivocabile:
Si sta puntando sul semi-premium e sul luxury, nonchè sui segmenti a partire soprattutto dal C, oltre che sull'elettrificazione. Lo si vede da tutte le azioni poste in essere e predisposte per i prossimi anni.
Di piccolo, e quindi di Fiat, resterà poco: la 500, la Panda (poi la sua erede più grande), la B crossover (600) e credo basta, quindi 3, forse 4 modelli come Italia, poi ovviamente non ci dimentichiamo che ci sono le Fiat LATAM (e non sono poche). Tavares ha anche parlato, per un futuro può lontano, di "auto globali", senza più suddivisioni per aree geografiche.............
Ci sarà il rilancio di Lancia, con 2-3 modelli, ma col più piccolo già decisamente più grande della Y, anche se si chiamerà Y, e gli altri piuttosto grandi, ci sarà il completamento della gamma Alfa con il BUV e la supersportiva, e la gamma Maserati credo sia già stata completata. Infine, per la parte ex-America o America del nord, Jeep a tutto spiano, con l'introduzione della Avenger e la "spartana fuoristradista", e il rinnovamento di tutta la gamma.
Questo dovrebbe essere l'assetto della quota FCA da qui al 2027. Non mi sembra poi così poco, anche se bisognerà stare molto attenti alle produzioni Italia e qui i sindacati dovranno alzare la voce. Ma Stellantis è comunque una galassia che contiene 12 marchi.