Notizia del 5 gennaio 2011 - 11:11
Paga per tutti Dyer, cui non viene perdonato l'errore al muretto ad Abu Dhabi, al suo posto Fry, spazio nel team anche a Martin, ex Red Bull.
Squadra che perde non si cambia, era questo il credo, prima di Natale, del Cavallino, col presidente del team di Maranello Luca Cordero di Montezemolo che aveva dato garanzie sul mantenimento dello staff della Rossa. Invece la rivoluzione, anche se solo a metà, arriva eccome in casa Ferrari. Rimosso dall'incarico, in una parola, "silurato", Chris Dyer, il responsabile dell'errore ai box che è costato il Mondiale 2010 ad Alonso nel Gp decisivo, ad Abu Dhabi, che ha invece incoronato Sebastian Vettel e la Red Bull: il ruolo di responsabile degli ingegneri di pista verrà preso da Pat Fry, ex capo progettista alla McLaren, arrivato a Maranello nel giugno scorso.
L'altra grossa novità è l'ingresso nell'organico di Neil Martin, un passato proprio alla corte di Mateschitz, come responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni.
In scuderia si parla di "aggiustamenti mirati a rendere più efficace il lavoro della squadra, in pista e in fabbrica", almeno stando alle dichiarazioni dello stesso Montezemolo e di Stefano Domenicali prima di Natale. Ma Pat Fry, ex capo progettista della McLaren e vice del direttore tecnico Aldo Costa, aggiunge alle sue competenze anche il ruolo di responsabile dell'ingegneria di pista, sinora occupato Dyer, e non è poco. La posizione di quest'ultimo all'interno dell'azienda "verrà ridefinita nei prossimi giorni" precisa la Rossa, che nella nuova caccia al titolo iridato, perso all'ultima gara, afferma di aver scelto "un tecnico di valore come Neil Martin, che assume il ruolo di responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni". Martin, un passato a sua volta anche alla McLaren, sarà direttamente agli ordini di Costa.
Finalmente chi sbaglia paga.
Paga per tutti Dyer, cui non viene perdonato l'errore al muretto ad Abu Dhabi, al suo posto Fry, spazio nel team anche a Martin, ex Red Bull.
Squadra che perde non si cambia, era questo il credo, prima di Natale, del Cavallino, col presidente del team di Maranello Luca Cordero di Montezemolo che aveva dato garanzie sul mantenimento dello staff della Rossa. Invece la rivoluzione, anche se solo a metà, arriva eccome in casa Ferrari. Rimosso dall'incarico, in una parola, "silurato", Chris Dyer, il responsabile dell'errore ai box che è costato il Mondiale 2010 ad Alonso nel Gp decisivo, ad Abu Dhabi, che ha invece incoronato Sebastian Vettel e la Red Bull: il ruolo di responsabile degli ingegneri di pista verrà preso da Pat Fry, ex capo progettista alla McLaren, arrivato a Maranello nel giugno scorso.
L'altra grossa novità è l'ingresso nell'organico di Neil Martin, un passato proprio alla corte di Mateschitz, come responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni.
In scuderia si parla di "aggiustamenti mirati a rendere più efficace il lavoro della squadra, in pista e in fabbrica", almeno stando alle dichiarazioni dello stesso Montezemolo e di Stefano Domenicali prima di Natale. Ma Pat Fry, ex capo progettista della McLaren e vice del direttore tecnico Aldo Costa, aggiunge alle sue competenze anche il ruolo di responsabile dell'ingegneria di pista, sinora occupato Dyer, e non è poco. La posizione di quest'ultimo all'interno dell'azienda "verrà ridefinita nei prossimi giorni" precisa la Rossa, che nella nuova caccia al titolo iridato, perso all'ultima gara, afferma di aver scelto "un tecnico di valore come Neil Martin, che assume il ruolo di responsabile del nuovo reparto Sviluppo Strategie Operazioni". Martin, un passato a sua volta anche alla McLaren, sarà direttamente agli ordini di Costa.
Finalmente chi sbaglia paga.