Riguardo all'ipotesi di elevare l'iva al 23 per cento, Federauto si è così espressa:
«L?Iva al 23% sarebbe il modo migliore per decimare un settore già in forte sofferenza, perché non è pensabile affrontare una contrazione dei volumi di vendita con un aumento della tassazione. Se passerà l?aumento, cosa che noi scongiuriamo, chiediamo al Governo distinzioni, perchè aumentare l?imposta su un cellulare comporta una spesa supplementare di pochi euro, sugli autoveicoli invece no. Chiediamo quindi oltre alla soppressione dei recenti e assurdi aumenti dell?Ipt e delle accise sui carburanti, che si facciano i dovuti distinguo tra i beni. Le determinazioni paventate genererebbero invece un circolo vizioso pericolosissimo ai danni non solo della filiera automobilistica ma anche dello Stato, che ha la necessità di continuare l?opera di svecchiamento del parco circolante altamente inquinante e meno sicuro. Su questi temi Federauto ha le idee chiare ed è pronta ad esprimerle il prima possibile ai nuovi rappresentanti del Governo».
Ora, le tasse rompono sempre i c. e sono il primo a non volerne di nuove.
Però dico anche che non sono 700 euro avanti o indietro - e ricordiamo che si parla di 700 euro IN MEDIA, che diventano meno al calare del prezzo d'acquisto - a convincermi o farmi desistere dall'acquisto di un'auto. In percentuale, dal 21 al 23 per cento balla il 2 per cento del valore. Il 2 per cento. A me questa levata di scudi della Federauto pare una solenne buffonata.
Voi che ne dite?
«L?Iva al 23% sarebbe il modo migliore per decimare un settore già in forte sofferenza, perché non è pensabile affrontare una contrazione dei volumi di vendita con un aumento della tassazione. Se passerà l?aumento, cosa che noi scongiuriamo, chiediamo al Governo distinzioni, perchè aumentare l?imposta su un cellulare comporta una spesa supplementare di pochi euro, sugli autoveicoli invece no. Chiediamo quindi oltre alla soppressione dei recenti e assurdi aumenti dell?Ipt e delle accise sui carburanti, che si facciano i dovuti distinguo tra i beni. Le determinazioni paventate genererebbero invece un circolo vizioso pericolosissimo ai danni non solo della filiera automobilistica ma anche dello Stato, che ha la necessità di continuare l?opera di svecchiamento del parco circolante altamente inquinante e meno sicuro. Su questi temi Federauto ha le idee chiare ed è pronta ad esprimerle il prima possibile ai nuovi rappresentanti del Governo».
Ora, le tasse rompono sempre i c. e sono il primo a non volerne di nuove.
Però dico anche che non sono 700 euro avanti o indietro - e ricordiamo che si parla di 700 euro IN MEDIA, che diventano meno al calare del prezzo d'acquisto - a convincermi o farmi desistere dall'acquisto di un'auto. In percentuale, dal 21 al 23 per cento balla il 2 per cento del valore. Il 2 per cento. A me questa levata di scudi della Federauto pare una solenne buffonata.
Voi che ne dite?