Già, la luce rossa, i vapori, le pinze, i bagni, il proiettore, le buste per tenere le lastre a buio...era un lavoro a luci rossedato che era l'unica luce permessa, mi sembra!! Bei tempi quando col 6x6 bisognava mettersi in penombra per cambiare il rotolo...
Le +belle si
si facesse ancora così, chissà cosa avrebbero trovato, magari era cancerogeno...
hai visto? Siamo arrivati alla definizione di stampare, non sviluppare le foto, ormai sviluppano solo più pochi nostalgici!!
Non credo, ho sviluppato in CO o con sviluppatrici in daylight ma non sigillate in camere chiare chiuse. Non mi risultano cancerogeni i vapori, lo sono le radiazioni con cui impressionavamo le pellicole.
Prime epson in esacromia con qualità photo sono degli anni 90, almeno 25 anni addietro, poi sono arrivate quelle a sublimazione e poi laser photo.
A parte le foto scattate col mio smartphone di auto da postare quo sul forum, io non faccio foto e non amo nemmeno essere fotografato! Poi, vabbè, ho un amico burlone che si diverte a farmi foto di nascosto quando usciamo o ci concediamo un paio di birre e quando ritorno a casa me le invia su Telegram. Però ho una vecchia macchina Fotografica che era di mio padre.
un clone della Rolleiflex, non sapevo che l'avessero imitata...
meno male, infatti non abbiamo mai letto di malattie professionali dei fotografi!!
c'è da sperare che i colori nelle stampe durino, non come certa carta che c'era una volta...
