zero c.
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FurettoS ha scritto:zero c. ha scritto:tutti commenti interessanti e competenti che faccio miei.
quando dicevo avanti volevo dire provare a andare oltre al classico schema 4 in linea ghisa sotto e lega sopra,
bialbero sedici valvole, turbo variabile.
schema ottimo per carità ma migliorabile.
quanto alle vendite dei boxer e dei mivec DI-D sono basse, anzi molto basse ma danno un'idea di chi ci prova comunque a fare appunto un passo...in avanti
ciao a tutti.
Per vendite delle Giapponesi in Italia esiste una sorta di blocco psicologico che si determina oltre il segmento delle medie.
Dal conto loro i Giapponesi cercano di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte ma stilisticamente non riescono a pareggiare i conti con la concorrenza occidentale, Toyota nel momento in cui ha iniziato ad "occidentalizzarsi" ha iniziato a vendere a rotta di collo.
Tornando la discorso di testa guarda Lexus, un marchio ottimo che in USA vende ed anche bene ma da noi, come altri marchi definiti "Premium" nipponici, sono piuttosto snobbati.
Poi appare chiaro che se il mercato non manifesta interesse per un prodotto o lo mostra in modo molto timido tutti i fattori legati al prodotto ne risentono (richiesta, quotazione del brand, tenuta sul mercato, ecc.) e quindi le vendite e la diffusione non possono entusiasmare.
Probabilmente focalizzando meglio lo stile in corrispondenza dei gusti occidentali ed un marketing più aggressivo le nipponiche, Toyota esclusa, potrebbero allargare le vendite.
tutto vero furetto. gli italiani snobbano le Jap anche quando quelle - alcune - che sono probabilmente a livelli altissimi e i jap snobbano il nostro mercato come difficile e poco redditizio e il circolo diventa vizioso.
cosa si vende di jap in italia? le yaris e le quasqai. che poi son fatte in inghilterra...
o le toiotine fatte in rep. ceca. poi magari la toiota IQ che è un bel passo avanti alle smart nn se la compra nessuno.
misteri eh? comunque le reti di assistenza e la logistica son un po' molto "all'italiana" nelll'accezione non particolarmente benevola della locuzione