Le sovratensioni impulsive sull?impianto elettrico si generano in corrispondenza della disalimentazione di carichi induttivi non provvisti di diodo di ricircolo (cosa normale sull?automotive , per questioni di economia) , in particolare del motorino di avviamento , ma anche (in misura inferiore) dell?innesto elettromagnetico del compressore del condizionatore e delle ventole ; una rete di massa o cablaggi fatti male possono aggravare il problema .
Tutti gli apparati elettronici di bordo prevedono circuiti di protezione contro questi transitori , mentre le lampadine sono inserite direttamente sull?alimentazione , senza alcuna protezione : è per questo motivo che si suggerisce di tenere le luci spente in fase di avviamento o arresto del motore .
Una lampadina ad incandescenza ha una corrente di spunto (a freddo) pari a circa dieci volte la corrente nominale , con una durata da una decina ad un centinaio di millisecondi , a seconda della potenza e della tensione nominali ; in genere questa sovracorrente transitoria non pregiudica la durata della lampadina , mentre può dare problemi per quanto riguarda il dispositivo di comando (interruttore) e la sorgente di alimentazione , se non dimensionati adeguatamente .
Per questo motivo di solito non sono previsti dispositivi per limitare la corrente di spunto , anche se ho visto in giro schemi fai da te con resistori addizionali connessi in serie alla lampadina , escludibili con un contatto temporizzato .
Per quanto riguarda i LED , invece , sono deleteri soprattutto i transitori impulsivi che arrivano a contropolarizzare la giunzione (che non regge più di 4 o 5 V di inversa) , anche per pochi microsecondi ; per questo motivo , sui LED di segnalazione che monto sulla plancia (non uso lampade a LED per luci di posizione , stop o altro) , prevedo un diodo in antiparallelo , a valle della resistenza di limitazione .