<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> F1: vetture a passo variabile. | Il Forum di Quattroruote

F1: vetture a passo variabile.

Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?
 
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?

CIAO EGREGIO!

Dunque secondo me e' proprio quando la vettura e' in movimento che si puo' inserire il moto lineare delle ruote che van dietro. Se fosse ferma sarebbe olto piu' difficoltoso. E comunque il passo e' variabile fino a un certo punto, diciamo di una quindicina di centimetri, roba che lo slittamento avanti (o indietro) dell'asse delle ruote dura si e no diciamo cinque secondi. E' comlicato da realizzare questo lo so, pero' considera che non ci vuole neanche tanta potenza per realizzare una cosa del genere perche' agirebbe proprio mentre la vettura e' in movimento, insomma aggiungerebbe un "moto reltivo" al moto della vettura. Un motore elettrico diciamo di 2-3cv potrebbe bastare allo scopo. E' certo che la complicazione c'e' e oltretiutto un motore elettrico di 2-3cv andrebbe posizionato comnque nel muso della vettura a meno di non voler agire con corde e tiranti.

Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!

Insomma sarebbe da provare.

Best reards a te,
The frog
;)
 
Thefrog ha scritto:
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?

CIAO EGREGIO!

Dunque secondo me e' proprio quando la vettura e' in movimento che si puo' inserire il moto lineare delle ruote che van dietro. Se fosse ferma sarebbe olto piu' difficoltoso. E comunque il passo e' variabile fino a un certo punto, diciamo di una quindicina di centimetri, roba che lo slittamento avanti (o indietro) dell'asse delle ruote dura si e no diciamo cinque secondi. E' comlicato da realizzare questo lo so, pero' considera che non ci vuole neanche tanta potenza per realizzare una cosa del genere perche' agirebbe proprio mentre la vettura e' in movimento, insomma aggiungerebbe un "moto reltivo" al moto della vettura. Un motore elettrico diciamo di 2-3cv potrebbe bastare allo scopo. E' certo che la complicazione c'e' e oltretiutto un motore elettrico di 2-3cv andrebbe posizionato comnque nel muso della vettura a meno di non voler agire con corde e tiranti.

Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!

Insomma sarebbe da provare.

Best reards a te,
The frog
;)
Piu' che un motore elettrico,la variazione potrebbe avvenire con un sistema oleopneumatico comandato elettronicamemte....Brevettiamo il sistema e campiamo di rendita per il resto dei nostri giorni ! :D Ciao !
 
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?

CIAO EGREGIO!

Dunque secondo me e' proprio quando la vettura e' in movimento che si puo' inserire il moto lineare delle ruote che van dietro. Se fosse ferma sarebbe olto piu' difficoltoso. E comunque il passo e' variabile fino a un certo punto, diciamo di una quindicina di centimetri, roba che lo slittamento avanti (o indietro) dell'asse delle ruote dura si e no diciamo cinque secondi. E' comlicato da realizzare questo lo so, pero' considera che non ci vuole neanche tanta potenza per realizzare una cosa del genere perche' agirebbe proprio mentre la vettura e' in movimento, insomma aggiungerebbe un "moto reltivo" al moto della vettura. Un motore elettrico diciamo di 2-3cv potrebbe bastare allo scopo. E' certo che la complicazione c'e' e oltretiutto un motore elettrico di 2-3cv andrebbe posizionato comnque nel muso della vettura a meno di non voler agire con corde e tiranti.

Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!

Insomma sarebbe da provare.

Best reards a te,
The frog
;)
Piu' che un motore elettrico,la variazione potrebbe avvenire con un sistema oleopneumatico comandato elettronicamemte....Brevettiamo il sistema e campiamo di rendita per il resto dei nostri giorni ! :D Ciao !

Come dici tu!

Ciao simpaticone!

Best regards a te,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?

CIAO EGREGIO!

Dunque secondo me e' proprio quando la vettura e' in movimento che si puo' inserire il moto lineare delle ruote che van dietro. Se fosse ferma sarebbe olto piu' difficoltoso. E comunque il passo e' variabile fino a un certo punto, diciamo di una quindicina di centimetri, roba che lo slittamento avanti (o indietro) dell'asse delle ruote dura si e no diciamo cinque secondi. E' comlicato da realizzare questo lo so, pero' considera che non ci vuole neanche tanta potenza per realizzare una cosa del genere perche' agirebbe proprio mentre la vettura e' in movimento, insomma aggiungerebbe un "moto reltivo" al moto della vettura. Un motore elettrico diciamo di 2-3cv potrebbe bastare allo scopo. E' certo che la complicazione c'e' e oltretiutto un motore elettrico di 2-3cv andrebbe posizionato comnque nel muso della vettura a meno di non voler agire con corde e tiranti.

Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!

Insomma sarebbe da provare.

Best reards a te,
The frog
;)
-la ferrari quest'anno non ha riprogettato il telaio(lavoro lungo, complicato e COSTOSO che fra l'altro richede nuovi crash test) ma ha semplicemente ottimizzato il kers e il materiale di cui disponeva dedicando tutte le risorse al progetto della prossima monoposto
-Da il prossimo anno con il divieto di rifornimento il passo delle vetture sarà sempre più lungo per contenere il serbaoio maggiorato.
-il tuo sistema pesa, sbilancia la vettura obbligando i tecnici a spostare di continuo la posizione della zavorra e creerebbe problemi al crash test della parte anteriore del telaio
-nella storia della f1 hanno inventato di tutto, dalle ventole che esrtaevano l'aria da sotto le vetture a una doppia carrozzeria, credi che nessuno abbia mai pensato a quello che proponi?
 
dukeiiktm ha scritto:
Thefrog ha scritto:
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?

CIAO EGREGIO!

Dunque secondo me e' proprio quando la vettura e' in movimento che si puo' inserire il moto lineare delle ruote che van dietro. Se fosse ferma sarebbe olto piu' difficoltoso. E comunque il passo e' variabile fino a un certo punto, diciamo di una quindicina di centimetri, roba che lo slittamento avanti (o indietro) dell'asse delle ruote dura si e no diciamo cinque secondi. E' comlicato da realizzare questo lo so, pero' considera che non ci vuole neanche tanta potenza per realizzare una cosa del genere perche' agirebbe proprio mentre la vettura e' in movimento, insomma aggiungerebbe un "moto reltivo" al moto della vettura. Un motore elettrico diciamo di 2-3cv potrebbe bastare allo scopo. E' certo che la complicazione c'e' e oltretiutto un motore elettrico di 2-3cv andrebbe posizionato comnque nel muso della vettura a meno di non voler agire con corde e tiranti.

Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!

Insomma sarebbe da provare.

Best reards a te,
The frog
;)
-la ferrari quest'anno non ha riprogettato il telaio(lavoro lungo, complicato e COSTOSO che fra l'altro richede nuovi crash test) ma ha semplicemente ottimizzato il kers e il materiale di cui disponeva dedicando tutte le risorse al progetto della prossima monoposto
-Da il prossimo anno con il divieto di rifornimento il passo delle vetture sarà sempre più lungo per contenere il serbaoio maggiorato.
-il tuo sistema pesa, sbilancia la vettura obbligando i tecnici a spostare di continuo la posizione della zavorra e creerebbe problemi al crash test della parte anteriore del telaio
-nella storia della f1 hanno inventato di tutto, dalle ventole che esrtaevano l'aria da sotto le vetture a una doppia carrozzeria, credi che nessuno abbia mai pensato a quello che proponi?

- Certo che il sistema pesa. Pesavano anche le sospensioni attive eppure le hanno fatte con sommo profitto.
- La zavorra non si sposta certo per l'arretramento o l'avanzament dell'asse delle ruote anteriori.
- Nessun problema di crash test in quanto la parte principale del meccanismo (l'attuatore) starebbe alle spalle del pilota.
- Infine io ho semplicemente detto che la cosa deve avvenire per gradi, prima si fanno gli agganci con attacchi variabili da pista a pista e solo alla fine si arriva all'attuatore che sposta l'asse in gara

IO NON HO DETTO CHE QUEST'ANNO LA FERRARI HA RIPROGETTATO IL TELAIO. LA FERRARI HA SEMPLICEMENTE SPOSTATO GLI ATTACCHI DELLE SOSPENSIONI ANTERIORI PIU' INDIETRO DI 7-8cm. QUESTO E' UN FATTO PIU' VOLTE CITATO NELLE TRASMISSIONI TELEVISIVE A CORREDO DEI GP.

Regards,
The frog
 
Puo' essere le Indy hanno (avevano? non seguo piu' le gare) due setup, uno per gli ovali e l'altro per i tracciati "cittadini"?
 
leolito ha scritto:
Puo' essere le Indy hanno (avevano? non seguo piu' le gare) due setup, uno per gli ovali e l'altro per i tracciati "cittadini"?

le monoposto per gli ovali avevano anche carreggiate diverse e uno sterzo diverso, era proprio un'altra monoposto ;)
 
Thefrog ha scritto:
dukeiiktm ha scritto:
Thefrog ha scritto:
speed64 ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Nei lunghi rettilinei di qualche circuito (come Monza) serve stabilita' che si traduce con passo lungo. Viceversa nelle curve e nelle esse dei circuiti tortuosi (come Hungaroring) serve agilita' e questo significa passo corto. Come conciliare le due cose? Semplice pensare alle monoposto con settaggi del paso variabili. Ovviamente non si puo accorciare ilpasso modificando la geometria dele ruote posteriori (ruote di potenza) ma lo si puo' fare andando a modificare gli schemi del.e rute anteriori. Cosi' in un gran premio avremo la stabilita' necessaria e nell'altro avremo l'agilita' necessaria.

Ma si puo' fare di piu'. Prendiamo un circuito come quello di Indianapolis (lo so che non si corre piu' lo so ma e' un esempio); per una parte consistente questo e'un circuito ultraveloce in cui il passo lungo conta tantissimo, per un'altra parte questo e' invece un circuito tortuoso come pochi. E allora che fare? Semplic e (a dirsi) realizzare delle F1 con passo variabile dal pilota stesso, durante la gara.

E mo' dagli giu' con le critiche me le aspetto, cosa credete.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,
The frog
L'idea non e' malvagia ma come puoi realizzarla con una monoposto in movimento ?

CIAO EGREGIO!

Dunque secondo me e' proprio quando la vettura e' in movimento che si puo' inserire il moto lineare delle ruote che van dietro. Se fosse ferma sarebbe olto piu' difficoltoso. E comunque il passo e' variabile fino a un certo punto, diciamo di una quindicina di centimetri, roba che lo slittamento avanti (o indietro) dell'asse delle ruote dura si e no diciamo cinque secondi. E' comlicato da realizzare questo lo so, pero' considera che non ci vuole neanche tanta potenza per realizzare una cosa del genere perche' agirebbe proprio mentre la vettura e' in movimento, insomma aggiungerebbe un "moto reltivo" al moto della vettura. Un motore elettrico diciamo di 2-3cv potrebbe bastare allo scopo. E' certo che la complicazione c'e' e oltretiutto un motore elettrico di 2-3cv andrebbe posizionato comnque nel muso della vettura a meno di non voler agire con corde e tiranti.

Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!

Insomma sarebbe da provare.

Best reards a te,
The frog
;)
-la ferrari quest'anno non ha riprogettato il telaio(lavoro lungo, complicato e COSTOSO che fra l'altro richede nuovi crash test) ma ha semplicemente ottimizzato il kers e il materiale di cui disponeva dedicando tutte le risorse al progetto della prossima monoposto
-Da il prossimo anno con il divieto di rifornimento il passo delle vetture sarà sempre più lungo per contenere il serbaoio maggiorato.
-il tuo sistema pesa, sbilancia la vettura obbligando i tecnici a spostare di continuo la posizione della zavorra e creerebbe problemi al crash test della parte anteriore del telaio
-nella storia della f1 hanno inventato di tutto, dalle ventole che esrtaevano l'aria da sotto le vetture a una doppia carrozzeria, credi che nessuno abbia mai pensato a quello che proponi?

- Certo che il sistema pesa. Pesavano anche le sospensioni attive eppure le hanno fatte con sommo profitto.
- La zavorra non si sposta certo per l'arretramento o l'avanzament dell'asse delle ruote anteriori.
- Nessun problema di crash test in quanto la parte principale del meccanismo (l'attuatore) starebbe alle spalle del pilota.
- Infine io ho semplicemente detto che la cosa deve avvenire per gradi, prima si fanno gli agganci con attacchi variabili da pista a pista e solo alla fine si arriva all'attuatore che sposta l'asse in gara

IO NON HO DETTO CHE QUEST'ANNO LA FERRARI HA RIPROGETTATO IL TELAIO. LA FERRARI HA SEMPLICEMENTE SPOSTATO GLI ATTACCHI DELLE SOSPENSIONI ANTERIORI PIU' INDIETRO DI 7-8cm. QUESTO E' UN FATTO PIU' VOLTE CITATO NELLE TRASMISSIONI TELEVISIVE A CORREDO DEI GP.

Regards,
The frog

-Le sospensione attive avevano una certa utilità al contrario del tuo sistema
-se sposti l'asse certo che sposterai la zavorra, credi che i tecnici la piazzino sull'auto tirando la monetina o studiando montagne di dati?un cambio di passo non ti sembra una "leggerissima" modifica a questi dati?
-ma bravo la parte "principale" del meccanismo sarà dietro al pilota ma il resto del meccanismo dove lo sistemi?forse dove ci sono gli attacchi della sospensione che devi spostare?altri pezzi che in caso di incidente volano via...
-si parla di contenere prestazioni e costi e tu vuoi introdurre un simile sistema?
-pensa poi che ridere se il sistema si blocca per un guasto tenendo il passo corto dove serve quello lungo, che divertimento per il pilota....

"Pero' tutto sommato, secondo me, l'impresa ale la spesa. Pensa un po' che quest'anno la Ferrari ha iniziato a prendere un paio di podi quando si sono resi conto che avevano progettato la vettura con il passo troppo lungo e l'hanno riprogettata con il passo piu' corto!"

questo l'hai scritto tu, a casa mia "riprogettare con il passo più corto" è un tantinello più complicato che spostare indietro gli attacchi delle sospensioni, ma questo si sa vale per casa mia, per il tuo mondo non lo so
Per la cronaca i miglioramenti ci sono stati quando la ferrari ha modificato dalla spagna in poi il fondo piatto della vettura seguendo la moda dell'estrattore della brawn :rolleyes:
 
Così a titolo di curiosità vi rendo noto che circa quattro anni fa una nota azienda ferroviaria tedesca tentò di costruire un treno il cui passo delle ruote si allargava e stringeva per adattarsi a tutti i binari delle diverse nazioni... Se non ricordo male il progetto fu bloccato poichè era sostanzialmente una testosteronica dimostrazione di abilità meccaniche piuttosto che la soluzione ad un'effettiva necessità.
Saluti!
 

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