D
dexxter
Guest
Nel mese di agosto le esportazioni italiane sono aumentate del 31,5% rispetto allo stesso mese del 2009, mentre sono scese dell'1,6% rispetto a luglio. Lo rende noto l'Istat aggiungendo che il rialzo annuo è il più alto dal maggio 1995. parallelamente, però, è raddoppiato il disavanzo commerciale, passato a 3,3 miliardi di euro rispetto agli 1,6 miliardi di agosto 2009.
A livello di export l'Istat evidenzia andamenti leggermente più dinamici per il mercato non comunitario (+32,5%) rispetto a quello interno all'Unione europea (+30,6%). Stessa dinamica per le importazioni, che fanno segnare una una crescita del 42,3% dei flussi dai paesi extra Ue e del 34,2% di quelli provenienti dai paesi comunitari.
Gli andamenti migliori sono riconducibili ai settori più rilevanti per l'esportazione: coke e prodotti petroliferi raffinati (+48%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+45,9%), sostanze e prodotti chimici (+43,9 %), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+41,8%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,8%) e prodotti tessili (+37,7%).
Sul fronte delle importazioni, tutti i settori registrano incrementi, a eccezione degli autoveicoli (-14,6%). Considerando i principali, particolarmente intensi risultano quelli di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+71,1%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+70%), prodotti tessili (+53,2%), sostanze e prodotti chimici (+47,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+47,2%), apparecchi elettrici (+45,6%).
Quanto ai principali partner, i dati dell'Istat confermano che ad agosto 2010 gli incrementi più significativi riguardano: Paesi Bassi (+46,5%), Regno Unito (+36%), Germania (+35,9%) e Austria (+30,4%). Extra Ue, i maggiori incrementi si rilevano per la Cina (+60,9%), i paesi Mercosur (America meridionale, +45,9%), Russia (+45,2%) e Stati Uniti (+39,9 %). Sul fronte dell'import notevole crescita per Regno Unito (+54,3 %) e Austria (+44,7%).
A livello di export l'Istat evidenzia andamenti leggermente più dinamici per il mercato non comunitario (+32,5%) rispetto a quello interno all'Unione europea (+30,6%). Stessa dinamica per le importazioni, che fanno segnare una una crescita del 42,3% dei flussi dai paesi extra Ue e del 34,2% di quelli provenienti dai paesi comunitari.
Gli andamenti migliori sono riconducibili ai settori più rilevanti per l'esportazione: coke e prodotti petroliferi raffinati (+48%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+45,9%), sostanze e prodotti chimici (+43,9 %), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+41,8%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+37,8%) e prodotti tessili (+37,7%).
Sul fronte delle importazioni, tutti i settori registrano incrementi, a eccezione degli autoveicoli (-14,6%). Considerando i principali, particolarmente intensi risultano quelli di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+71,1%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+70%), prodotti tessili (+53,2%), sostanze e prodotti chimici (+47,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+47,2%), apparecchi elettrici (+45,6%).
Quanto ai principali partner, i dati dell'Istat confermano che ad agosto 2010 gli incrementi più significativi riguardano: Paesi Bassi (+46,5%), Regno Unito (+36%), Germania (+35,9%) e Austria (+30,4%). Extra Ue, i maggiori incrementi si rilevano per la Cina (+60,9%), i paesi Mercosur (America meridionale, +45,9%), Russia (+45,2%) e Stati Uniti (+39,9 %). Sul fronte dell'import notevole crescita per Regno Unito (+54,3 %) e Austria (+44,7%).