Nardo-Leo ha scritto:
Non è tanto un discorso di quello che comunicano le case che possono calcare la mano sugli aspetti che vogliono mettere in risalto, ma è determinante il modo di pensare che ha il cliente.
"A noi automobilisti appassionati interessa il minimo la genesi e molto il risultato finale, che pare proprio all'altezza delle attese, a prescindere da chi lo ha generato, da chi lo ha perfezionato e assemblato e, quindi, da che testata marchiata ci sia sopra" (C. Cavicchi)
Ora se la tua passione per l'auto tiene molto di più al pedigree del motore o del telaio che ai risultati raggiunti, ti renderai conto che è più una fisima tua che una mancanza del costruttore.
Fermo restando che sei libero di dare importanza all'aspetto che vuoi e regolarti poi di conseguenza.
Il sig. Cavicchi, che prontamente citi come "il verbo", ha solo scritto un'opinione. Sbagliata peraltro.
Almeno per due motivi. Il primo è di sostanza. Il mercato in passato ha già smentito l'opinione di Cavicchi, indicando più volte ( anche e proprio a Fiat ) che quando si fa un prodotto di prestigio come questo, e qualunque altro ne dovesse eventualmente derivare, quanto più esso costa, tanto più deve tornare ANCHE il pedigree. Non sto a ricordare i numerosi casi a conferma, Alfa ne conta una sfilza.
Il secondo errore, più grave, è formale. Sta nel tentare di mettere il proprio cappello in testa ad altri, di intestare un'opinione sua a noi tutti, con scopi più o meno questionabili.
Il Sig. Cavicchi non è mai stato delegato a parlare in nome di "noi automobilisti appassionati", nè dei clienti. Forse può attentarsi a parlare in nome dei lettori di Quattroruote, ma ho qualche dubbio che li connosca tutti. Più probabilmente parla in nome di Fiat. Sicuramente non parla in nome mio, o di vecchioAlfista, e siamo già in due.
Queste forzature sono tentativi di captatio benevolentiae, di condizionamento dell'opinione pubblica, che tendono a far crollare l'autorevolezza di una rivista almeno quanto il trascrivere di fantasiosi motori diesel "interamente progettati da Ferrari". In italiano volgare, siamo già sconfinati mella marchetta ( che di solito non sono gratuite ). Evidentemente tutti teniamo famiglia.
Le reali attitudini di questa bella auto si vedranno. Sul campo, più che nelle sbrodolate a pagamento.
Una riflessione finale: al sottoscritto, per quel poco che per ora si è potuto vedere, la Ghibli piace non poco. Da quello che si può vedere nei video, è certamente bella dentro e fuori, ha una personalità inconfondibile con altre concorrenti, motori magari non sopraffini ma certamente non scarsi, insomma, c'è di che emozionarsi ed attendere di poter verificare con mano. Tutto da verificare per carità: mi fece lo stesso effetto anche la Brera, vedremo.
Se non che, nel momento in cui entro qua, e mi trovo a leggere le vostre sbrodolate sul nulla, mi rendo conto che intimamente già mi raffreddo e me la fate diventare irrazionalmente antipatica, fate sinceramente passare la voglia.
Se vi pagano per questo.... beh, si danno la zappa sui piedi.