key-one ha scritto:
Eh no. Perche' questa non e' l'europa dele mercato, ma quella degli oligarchi.
Il mercato LIBERO e' democratico, e necessita di democrazia.
E infatti, l'ultima cosa che gli eurodittatori vogliono e' la democrazia, sia essa politica o di mercato.
Caro Octane ,mi vuoi spiegare chi sono questi oligarchi? Se ti riferisci ai politici credo sia risaputo che non hanno -salvo rare eccezioni- il potere economico e invece è proprio quest'ultimo a dettar legge anche se attraverso la mediazione politica.
Non so in che Italia vivi tu, ma in quella del mio universo parallelo lo Stato e' zeppo di vari inciuciatori e manutengoli che si dividono allegramente la torta, come e' sempre stato, dagli Agnelli ai Tronchetti Provera, dai Prodi ai Benettoni ai De Benedetti.
Tutti a braccetto per svuotarci le tasche e imporci il loro potere.
In altre nazioni, come Regno Unito o Francia, con modelli diversi di potere, si e' comunque imposta la stessa "Societa' per (cattive) Azioni" di faccendieri e politici, con strutture diverse, ma con la stessa sostanza.
Complice di questo anche il fatto che in tutta Europa non esiste un'Antitrust degna di questo nome (a differenza che negli Stati Uniti, dove e' una vera e propria Autorita', con la A maiuscola) e si fa di tutto perche' possa svilupparsi, non ostante le buone intenzioni e l'impegno profuso da pochi sconfitti in partenza.
Certo il mercato avrebbe bisogno di democrazia e non di trust. Però è proprio il mercato che alla lunga crea i monopoli che poi influiscono in modo da decidere senza consultare o tener conto del popolo.
Errore.
Il mercato NON crea monopoli. Sono gli attori del mercato che, incontrollati, li creano.
In Europa il mercato e' una forza controllata prevalentemente da farabutti, e peggio ancora, farabutti assurti alle piu' alte cariche e abbracciati fraternamente al potere.
Gira e rigira si torna al dunque senza controlli e interventi correttivi il mercato da sè non crea democrazia ,anche se poi ne ha bisogno per la libera circolazione delle merci e delle persone. E' un cul de sac e si può sperare di uscirne -con le ossa intere- solo con idee liberali e libertarie che cambino le regole del gioco.
Il mercato, come ho detto piu' volte, e' una legge del mondo come tante altre. Cito solitamente come esempio la combustione.
Perche' sia proficuo e produttivo, va per forza sottoposto alla verifica e alla sorveglianza del caso.
Che non vuol dire dirigismo ne' governance, come invece stanno cercando di attuare in Europa in un modello di dittatura che si rifa' allo Stalinismo per metodi e per il tentativo di controllare (
controllo nel senso di potere esercitato, non nel senso di verifica) ogni aspetto del mercato, e poi usa il capitalismo e il liberismo per danneggiare quei cittadini che invece dovrebbero essere la fonte del potere della classe dirigente nazionale.
La realta' e' che la classe dirigente nazionale oggi non ha alcun bisogno del cittadino per detenere ed esercitare il potere. Anzi, il cittadino e' umn intralcio.
I metodi, naturalmente, son cambiati, si sono evoluti.
Fucilare la gente garantisce un ottimo controllo, ma per breve tempo, ed e' un controllo dispendioso da esercitare.
Viceversa, un controllo acquisito progressivamente, con indottrinamento e col pretesto che "e' per il nostro stesso bene" permette di privarci un pezzettino per volta della nostra liberta', e per giunta il popolo bue e' pure contento.
Da un punto di vista storico devo ammettere che e' affascinante.