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Esperienze con la mia ID.4

Secondo me è tutta questione di interesse, se l'auto non deve rappresentare qualcosa a cui pensare allora una termica è perfetta.
Pensa che io avrei inteso quasi l'opposto. La ice abbisogna un sacco di attenzioni. Va scaldata quando si parte, ne bisogna controllare i parametri (anche se oggi ormai spesso sono stati resi invisibili), rifornire il serbatoio, curarne la manutenzione. Infatti il progetto dolphin (abortito per indecisione muliebre) e quello model y, erano proprio pensati per andare incontro all'idiosincrasia con la meccanica di mia moglie, eventualmente mia futura vedova.
 
Comfort Zone?
Ho un caro amico, che cambia auto ogni tot (tanti) anni.
Ha appena ordinato una vettura a gpl, nuova.
Percorre pochissimi chilometri annui.
Fa una lavatrice a settimana.
Non viaggia in auto e lavora vicino casa, pur dovendoci andare in macchina.
Ha sfruttato magicamente il 110% ed oltre ad avere pannelli e batteria, ha già la wallbox (gratuita).
Caricherebbe gratis, una volta a settimana ad esagerare.
Ma come ho scritto, ha deciso per l'alimentazione a gpl.
 
Altra annotazione.
Se fossimo (noi italiani) maggiormente interessanti per i produttori, Tesla avrebbe quasi certamente creato una Model 2, sui 4,40 mt di lunghezza, con il portellone.
Probabilmente NON staremmo qui a scrivere del "flop" dell'elettrico.
 
...il Buon Senso mi ha suggerito di approntare un linea diretta dedicata contatore-Wallbox con cavi di adeguata sezione, 2 differenziali magnetotermici ai capi, e bobine CT per il controllo dinamico del carico per far succhiare all' auto la massima potenza lasciata libera dal carico casalingo qualunque esso sia.
A parte l'impossibilità per molte abitazioni soprattutto condominiali (ma non solo, pensiamo ai centri storici) nel realizzare anche solo piccole modifiche negli impianti elettrici, alla locuzione "Buon Senso" sostituirei "portafoglio". Perché tutto ciò ha un costo e spesso non trascurabile.

Da qui la domanda dell'uomo della strada: per quale motivo dovrei spendere dei soldi per "far andare la macchina" quando basta che esco e vado al distributore?

Se veramente qualcuno mi vuole imporre una tecnologia (non parlo dei 30 euro del decoder TV) così impattante sull'economia di una famiglia, perchè non arriva il piantatulipani al mio citofono con un bell'assegno da 5000 euro o quanto serve per tirarmi la corrente nel box, preferibilmente non con la potenza (ridicola) media nazionale??

Stiamo sempre portando esempi che sono lontani qualche Parsec dalla realtà delle persone normali...
 
Ha sfruttato magicamente il 110% ed oltre ad avere pannelli e batteria, ha già la wallbox (gratuita).
Caricherebbe gratis, una volta a settimana ad esagerare.
Ma come ho scritto, ha deciso per l'alimentazione a gpl.
il Tizio che e' riuscito ad accedere alla piu' grande truffa fatta ai danni dello Stato Italiano (tutto a termini di legge) dovrebbe comunque considerare che servirebbero accomulatori per ricaricare la notte. Certo se ha scroccato pure quelli sarebbe un candidato ideale per l'elettrico.
Sul discorso Tesla model 2 e' preoccupante la ritirata di muskio , sta a significare che non sono competitivi per il momento. Per lo meno a bassa redditivita'.
Fare una macchina da 4,4 metri e' sempre un berlinone. Serve piu' corta e dovrebbero sviluppare un base apposta... non gli conviene. Tanto rumore su Tesla e poi hanno una produzione su 3 modelli ancora oggi. Secondo me se gli va bene coi taxi mollano pure le macchine.
 
Cosa trovi scoraggiante ?
che in fase di ricarica ci siano perdite cosi' importanti.
Leggo anche tra il 20 e il 30%.
Per me e' una cosa molto grave.
In tempi di costi energia bassi non ci fai caso ma se dovessero un giorno aumentare il costo dell'energia nella fascia oraria 23 - 06 e portarla per dire a 0,60 € kwh quel 20% di perdita e' tanto.
A me pare un costo "occulto" di una certa rilevanza. Occulto perche' non conosciuto.
 
Mi costituisco, sono io, quello dell' interno 3.14. Mi appello alla seminfermità mentale, data dalla scimmia pluridecennale per la outback bifuel, prima di morire volevo provarla. Ma garantisco che l'alternativa model y dual long è stata l'ultima ad esser accantonata con una buona dose di rammarico per l'occasione persa. Penso davvero sarebbe stata un'ottima alternativa, per tante ragioni, sopratutto razionali.
Ecco, hai confermato in maniera incontrovertibile la mia analisi. Senza fare alcuna illazione, ma desumendo quanto si evince dai tuoi post degli ultimi mesi, se in questa "comunità" ci fosse stato il candidato ideale per il salto dell'elettrone, quello saresti stato tu. Disponibilità economica adeguata, posto auto con possibilità di ricarica, percorrenze abituali perfettamente compatibili, propensione dichiarata con tanto di battute più o meno ironico/sarcastiche sulla zia di Montecatini nei confronti degli elettrocritici, preventivo per Model Y... e alla fine, hai scelto una delle poche termiche pure sul mercato, andando incontro a costi di esercizio verosimilmente superiori. E considerando che non mi sembri quello che cambia la macchina piuttosto che cambiare le gomme, direi che se non è una scelta definitiva ci manca poco, o per lo meno non mi verrebbe da vederla come temporanea. Quindi, direi che ha prevalso quell'epsilon che citavo, ossia quei "fattori non monetizzabili" che orientano la scelta anche contro la convenienza: nel tuo caso si è trattato di una scimmia, ma ognuno ha il suo quadrumane che gli sussurra all'orecchio.... ;)
 
La ice abbisogna un sacco di attenzioni. Va scaldata quando si parte, ne bisogna controllare i parametri (anche se oggi ormai spesso sono stati resi invisibili), rifornire il serbatoio, curarne la manutenzione.
Meno di un'elettrica, direi. Ho sempre dismesso auto oltre i 200k km senza mai preoccuparmi di scaldare il motore, semplicemente evitando di tirare per i primi due o tre km, rifornire il serbatoio direi di passare al prossimo punto, la manutenzione bene o male c'è anche nelle elettriche, e comunque si tratta sempre di passare per un'officina ogni tanto. Se parliamo di "attenzioni" per la gestione, non direi proprio che BEV batte ICE....
 
Buon Senso o Senso Comune ? Vi è una linea sottile che divide i 2 termini ma che spesso si tende a confondere, e quando lo si fa purtroppo per non aver compreso fino in fondo la loro differenza genera incomprensioni e una delle 2 parti si sente offesa dall'altra, come se il mancato agire in quella direzione determina una qualche forma di stupidità. E me ne sto accorgendo in questi mesi parlando con molte persone tutte le volte che salta fuori la "bega" auto elettrica, diventata al contrario ormai per eccellenza un emblema del Negativo Senso Comune. Imposta, gestione obbligata e pianificazione forzata, limitazione della libertà di movimento, limiti operativi e gestionali. Ma sarà vero? No, quindi un 'auto elettrica può essere un auto di Buon Senso ? quando la nostra utilitaria
Tanta gente che ‘ignora’ anche le basi del mondo dell’auto elettrica. Pensano d’essere esperti dopo aver visto il video di rai3 dove ci mettevano giorni a causa delle ricariche. Tutta pessima informazione fatta da pseudo giornalisti.
 
il candidato ideale per il salto dell'elettrone, quello saresti stato tu
Non ideale, lo sarei col fotovoltaico sul tetto, ma non rinuncio alla candidatura, presumo la prossima che avvicenderà la Brava di cui moglie e figlia si vergognano. Se le donne se la sentiranno Tesla, altrimenti, BYD, rebus sic stantibus.
 
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