<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Esiste il socialismo di destra? | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Esiste il socialismo di destra?

belpietro ha scritto:
arhat ha scritto:
Signori moderatori, quando manca ancora acché si debba giocoforza chiarire quali opere di merito sociale sono state fatte nel ventennio ?

io non ho letto opere "di merito" sociale, ma opere di carattere sociale
che non è la stessa cosa.

Non mi riferisco a quanto hai scritto prima tu.

chiunque sa quale sia la storia italiana degli istituti di previdenza sociale, quando e da chi sia stata introdotta al reversibilità della pensione eccetera.
così come chiunque sa chi abbia istituito le leggi razziali dichiarato la guerra e da che parte eccetera.
non è questa la sede di un dibattito "di merito", e finora non lo è stata.
No, lo è stata, solo che non lo hai notato..
si stava conversando di principio, su una questione più filosofica che politica.
comunque politica in senso storico e sistematico, non in senso di chi abbia ragione e chi torto, di chi sia buono e chi cattivo.
appunto
trovo scorretto da parte tua buttarla in partiti contrapposti quando stiamo parlando di principio.
dà fastidio che si discorra civilmente?

No, la scorrettezza è già stata commessa e non da me, e sì che gli interventi
si possono leggere in ordine chiaro ed incontrovertibile.
 
silverrain ha scritto:
vint72 ha scritto:
Tutto vero, solo che spesso da "alcuni" viene dimenticato che i provvedimenti più importanti fatti in Italia per gli Italiani sono stati creati in un detrminato momento storico del nostro paese...

Pienamente d'accordo.
Come dimenticare le fantastiche gite collettive in Albania o in Grecia, oppure le settimane bianche nella lontana Russia o gli splendidi bagni in Libia.
Certi provvedimenti così importanti non devono essere dimenticati.

:thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: Ciao
P.S.....e le festanti incursioni alla movida di Madrid
 
migliazziblu ha scritto:
:thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: Ciao
P.S.....e le festanti incursioni alla movida di Madrid

Barcellona, ti prego, Barcellona!
Se parli di movida allora DEVE essere Barcellona!

:D
 
silverrain ha scritto:
migliazziblu ha scritto:
:thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: :thumbup: Ciao
P.S.....e le festanti incursioni alla movida di Madrid

Barcellona, ti prego, Barcellona!
Se parli di movida allora DEVE essere Barcellona!

:D

Eh ma anche madrid spacca i culi quanto a movida! :D
 
belpietro ha scritto:
jaccos ha scritto:
Il fascismo e la estrema destra in generale è si a favore della politica sociale, ma è un movimento che come ideologia è l'esatto opposto del socialismo. Si ha il potere in mano al superuomo, possente e perfetto, che priva della libertà personale il popolo per il suo bene, amministrando la vita del cittadino sotto ogni aspetto e senza il suo controllo. Viceversa, nel socialismo ideologico il potere dovrebbe venire dal popoloe concentrarsi sul benessere generalizzato... poi sappiamo com'è andata... :rolleyes:

considerazioni vere.
resta aperta la questione di quanto il "capo" dei movimenti nazionalisti possa essere concettualmente lontano come figura dalla "classe dirigente" dei movimenti strettamente socialisti.
posto che per entrambe le categorie poi si concretano nel "partito".

personalmente, mi pare naturale che il pericolo nella eventuale estremizzazione dei sistemi "socialisti" sia l'eccesso di controllo della società / stato e la perdita di libertà individuale, siano essi sistemi a sinistra o a destra
all'opposto del pericolo nella eventuale estremizzazione dei sistemi "liberali" (in senso classico, non in senso moderno), che dovrebbe essere quello che l'eccesso di libertà individuale mortifichi il senso sociale dello Stato e lo riduca a un mero ente di gestione di una molteplicità di interessi individualistici

altra grande differenza è che i sistemi a destra hanno (nel concreto) chi più chi meno sempre lasciato la libera iniziativa economica privata, condizionandola al "superiore interesse della nazione" (ovvero, un dirigismo dei fini) mentre i sistemi socialisti in senso stretto l'hanno o più o meno eliminata (c.d. socialismo reale, che è solo un modo di dire) oppure rispettata purché inquadrata in un sistema di garanzie sociali e di controllo (socialdemocrazie)

resta la diametrale e abissale differenza tra l'internazionalismo del socialismo classico e il nazionalismo dei sistemi socialisti "di destra".
ovvio che, se uno ritiene che il carattere internazionalista del socialismo ne sia una caratteristica essenziale, allora tutto il discorso cade.

Ottime osservazioni...
Se posso riassumere il mio pensiero è che mentre l'estrema destra è un'ideologia applicabile al reale (come abbiamo tristemente visto), il socialismo come è stato ideato non l'abbiamo mai visto e risulta difficile fare un paragone... possiamo speculare sulla teoria e l'unico punto in comune è un forte sviluppo della politica sociale, per tutto il resto sono l'opposto...
 
Ho provato a resistere, ma non ce la faccio.
Le ideologie non si paragonano in base ai risultati.
I risultati al limite servono per darne un valore storico e quindi in teoria di insegnamento per il futuro.
Ovvio che esista una destra sociale.
Esiste anche una chiesa sociale, addirittura.
Ancora, Tiger Woods, Madonna, le star di Hollywood, Bill Gates, sono tutti personaggi che fanno attività per il sociale, anche se si chiama carità.
Tutto ciò che si fa per la società è sociale.
Qui il problema è come l'ideologia intende la società.
Lasciando fuori l'ideologia della carità e dell'aiuto, laica o di provenienza religiosa che sia, limito la distinzione alle due ideologie in analisi, socialismo e destra sociale.
Dunque, la destra è costretta ad essere anche sociale, nei limiti in cui ciò sia conveniente al sistema.
La destra è reazionaria, conservatrice e liberale, pertanto il riconoscimento dei diritti dei molti non supera lo stretto indispendabile per garantire lo status quo dei pochi.
E per garantire i pochi è indispensabile dare dignità ai molti.
Il socialismo invece riconosce la supremazia del sociale sui singoli e, senza arrivare ad acronistici richiami all'abolizione della proprietà, semplicemente non ritiene lo status quo un valore da tutelare ma l'unico valore da tutelare è quello espresso dalla società nella sua maggioranza.
Nella destra la componente sociale è assistenziale, nel socialismo è essenziale.
Quando si accomunano destra e sinistra estrema le si accomunano proprio per questa comunità di visione dell'importanza del sociale.
Ma nella sinistra questa importanza è strutturale, e non si pone limiti potenziali, caratteristica di ogni movimento progressista.
Nella destra è un'esigenza storica per preservarne l'esistenza, e come ogni esigenza storica che si rispetti, è elargita con attenzione.
Ciò è quello che penso ad un livello teorico, perché se penso a Storace, o a Bersani, o a Diliberto, mi rendo conto che la faccenda è un pò più fluida.
Claudio
 
Claudio b. ha scritto:
Ho provato a resistere, ma non ce la faccio.
Le ideologie non si paragonano in base ai risultati.
I risultati al limite servono per darne un valore storico e quindi in teoria di insegnamento per il futuro.
Ovvio che esista una destra sociale.
Esiste anche una chiesa sociale, addirittura.
Ancora, Tiger Woods, Madonna, le star di Hollywood, Bill Gates, sono tutti personaggi che fanno attività per il sociale, anche se si chiama carità.
Tutto ciò che si fa per la società è sociale.
Qui il problema è come l'ideologia intende la società.
Lasciando fuori l'ideologia della carità e dell'aiuto, laica o di provenienza religiosa che sia, limito la distinzione alle due ideologie in analisi, socialismo e destra sociale.
Dunque, la destra è costretta ad essere anche sociale, nei limiti in cui ciò sia conveniente al sistema.
La destra è reazionaria, conservatrice e liberale, pertanto il riconoscimento dei diritti dei molti non supera lo stretto indispendabile per garantire lo status quo dei pochi.
E per garantire i pochi è indispensabile dare dignità ai molti.
Il socialismo invece riconosce la supremazia del sociale sui singoli e, senza arrivare ad acronistici richiami all'abolizione della proprietà, semplicemente non ritiene lo status quo un valore da tutelare ma l'unico valore da tutelare è quello espresso dalla società nella sua maggioranza.
Nella destra la componente sociale è assistenziale, nel socialismo è essenziale.
Quando si accomunano destra e sinistra estrema le si accomunano proprio per questa comunità di visione dell'importanza del sociale.
Ma nella sinistra questa importanza è strutturale, e non si pone limiti potenziali, caratteristica di ogni movimento progressista.
Nella destra è un'esigenza storica per preservarne l'esistenza, e come ogni esigenza storica che si rispetti, è elargita con attenzione.
Ciò è quello che penso ad un livello teorico, perché se penso a Storace, o a Bersani, o a Diliberto, mi rendo conto che la faccenda è un pò più fluida.
Claudio

5 stelle dritte come schioppettate.
Hai espresso molto più chiaramente quello che pensavo anch'io... :D
 
jaccos ha scritto:
Ottime osservazioni...
Se posso riassumere il mio pensiero è che mentre l'estrema destra è un'ideologia applicabile al reale (come abbiamo tristemente visto), il socialismo come è stato ideato non l'abbiamo mai visto e risulta difficile fare un paragone... possiamo speculare sulla teoria e l'unico punto in comune è un forte sviluppo della politica sociale, per tutto il resto sono l'opposto...

Credo che scriverò un timido "meglio così..."

Tornando all'inizio della discussione, direi che il presunto trollone tredicenne ha posto una bella questione... :D

Continuo a leggere ben volentieri.
 
Come sempre un'ideologia può essere ottima, ma quando viene applicata sono gli uomini il punto debole.
Senza tanto disquisire destra sinistra, basta vedere il messaggio di Gesù Cristo cosa sia diventato nei secoli.
Ho prodotto l'inquisizione e Madre Teresa di Calcutta, le indulgenze e San Francesco.
Il problema, come sempre, è nell'uomo, l'utilizzatore finale.
 
:rolleyes: L'uomo è sempre un problema. Erano però ugualmente uomini sia gli inquisitori che San Francesco. Credo che il difetto stia nell'utilizzazione. Un'ideologia ( che già parte male, nascendo da un uomo...) andrebbe seguita, più che utilizzata......
 
Claudio b. ha scritto:
Ho provato a resistere, ma non ce la faccio.
Le ideologie non si paragonano in base ai risultati.
I risultati al limite servono per darne un valore storico e quindi in teoria di insegnamento per il futuro.
Ovvio che esista una destra sociale.
Esiste anche una chiesa sociale, addirittura.
Ancora, Tiger Woods, Madonna, le star di Hollywood, Bill Gates, sono tutti personaggi che fanno attività per il sociale, anche se si chiama carità.
Tutto ciò che si fa per la società è sociale.
Qui il problema è come l'ideologia intende la società.
Lasciando fuori l'ideologia della carità e dell'aiuto, laica o di provenienza religiosa che sia, limito la distinzione alle due ideologie in analisi, socialismo e destra sociale.
Dunque, la destra è costretta ad essere anche sociale, nei limiti in cui ciò sia conveniente al sistema.
La destra è reazionaria, conservatrice e liberale, pertanto il riconoscimento dei diritti dei molti non supera lo stretto indispendabile per garantire lo status quo dei pochi.
E per garantire i pochi è indispensabile dare dignità ai molti.
Il socialismo invece riconosce la supremazia del sociale sui singoli e, senza arrivare ad acronistici richiami all'abolizione della proprietà, semplicemente non ritiene lo status quo un valore da tutelare ma l'unico valore da tutelare è quello espresso dalla società nella sua maggioranza.
Nella destra la componente sociale è assistenziale, nel socialismo è essenziale.
Quando si accomunano destra e sinistra estrema le si accomunano proprio per questa comunità di visione dell'importanza del sociale.
Ma nella sinistra questa importanza è strutturale, e non si pone limiti potenziali, caratteristica di ogni movimento progressista.
Nella destra è un'esigenza storica per preservarne l'esistenza, e come ogni esigenza storica che si rispetti, è elargita con attenzione.
Ciò è quello che penso ad un livello teorico, perché se penso a Storace, o a Bersani, o a Diliberto, mi rendo conto che la faccenda è un pò più fluida.
Claudio

Quasi meglio del signor G
 
Non dimentichiamoci che Berlusconi e' nato sotto l'egida di Craxi. Se tanto mi da tanto e' gia un ventennio che abbiamo un socialismo di destra.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Non dimentichiamoci che Berlusconi e' nato sotto l'egida di Craxi. Se tanto mi da tanto e' gia un ventennio che abbiamo un socialismo di destra.

Regards,
The frog

Craxi socialista? ah ah, bella barzelletta... :lol:
Uno non può chiamarsi socialista e poi fare intrallazzi coi potenti dai...
 
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